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PLC Forum


Schema Di Allacciamento Caldaia A Pellets Con Caldaia A Gas


tapascione65

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ho acquistato una caldaia a pellets Mini K25 tatano devo collegarla in parallelo alla caldaia a gas .Mi date qualche dritta ?

Lo schema è a vaso chiuso.

La pompa di circolazione va montata in mandata o al ritorno ?

Il gruppo separatore d'aria si monta a monte o a valle del circolatore ?

Per fare un automatismo con elelttrovalvole avete qualche consiglio per gestire lo scambio delle due caldaie?

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Considerata la potenza generale, sicuramente >35kw è comunque obbligatorio un progetto termotecnico, che tenuto conto di tutte le variabili, illustrerà la soluzione più adatta, rilasciando anche delle conformità a norma di legge

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scusami ma non intendo fare funzionare le due caldaie in contemporanea . Quindi ritengo che la potenza è < 35 kw.Le due elettrovalvole dovrebbero fare l'interscambio delle due caldaie.Avete qualche schema da inviarmi?

:blink::blink:

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Se fai una ricerca in questa sezione troverai una discussione recente, relativa ad un problema simile, dove si pubblica anche la nota esplicativa delle leggi che riguardano il tuo impianto.

Per sommi capi.

Se le due caldaie hanno in comune il circuito del fluido (acqua calda) le potenze si sommano, anche se non c'è accensione contemporanea.

Se invece usi un serbatoio di accumulo (puffer) con scambiatore di calore non c'è comunanza del circuito del fluido, pertanto le potenze non saranno sommate.

Questa norma vale solo per caldaie a combustibile solido non polverizzato, montate in parallelo a caldaie a gas o a olio di potenza inferiore a 35kW.

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Questa norma vale solo per caldaie a combustibile solido non polverizzato, montate in parallelo a caldaie a gas o a olio di potenza inferiore a 35kW.

Scusa Livio, leggendo mi è venuto il dubbio sul fatto che, generatori con combustibili diversi (tipo gas e legna) non possono occupare lo stesso locale, anche in presenza del puffer

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Scusa Livio, leggendo mi è venuto il dubbio sul fatto che, generatori con combustibili diversi (tipo gas e legna) non possono occupare lo stesso locale, anche in presenza del puffer

E adesso che si fà ???

tutti quelli che hanno comprato una caldaia a legna/pellet/varie la restituiscono al negoziante ??? perchè questo non ha avvisato (chiaramente fà i propi interessi) che non si può mettere nello stesso locale ??? cosa le pubblicizzano a fare se poi il risultato è finire nelle grane solo perchè si ha una coscienza "ecologica" !!!, penso che siano in pochi (oggigiorno) ad avere la possibilità di realizzare due o più locali per sistemare le caldaie/accumuli/centraline di gestione !!!

Trovo anche molto strano che nel forum nonostante i vari topic sempre inerenti all'argomento sempre "scottante" e in tema con l'inverno non ci sia qualche perito/termotecnico/ingeniere che spieghi CHIARAMENTE come fare per mettersi in "regola" ovviamente senza "rinunciare" alla adorata caldaia "ecologica"

Siamo quà tutti ...... con il terrore della sanzione. :(

Walter64

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che c'entra il negoziante?

che c'entrano le caldaie a legna e la coscienza?

Tali installazioni vanno sempre fatte da personale qualificato che chiaramente sarà aggiornato e abilitato a rilasciare dichiarazioni di conformità, il resto sono solo problemi derivanti dal fai da te o da personale non qualificato.

Sui libretti di installazione e/o uso e manutenzione è chiaramente specificato tutto il quadro normativo.

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sempre fatte da personale qualificato

:lol:

scusa... non sono d'accordo, oggi c'è un fiorire di "bravi ragazzi" (dico veramente bravi nel loro lavoro) che dopo 6 mesi alle dipendenze di un'artigiano hanno l'abbaglio della partita iva e si mettono in propio ovviamente ci sono anche quelli bravi ma non tutti sono "qualificati" (per qualifica: .... significa partecipare al corso di idraulica poi con un tot di euri hai il diritto di attaccare l'adesivo sul mezzo di lavoro "idraulico qualificato" ???) io personalmente giudico la capacità del l'installatore da diversi fattori non di sicuro dallo sfoggio di "targhe e affini"

chiaramente sarà aggiornato e abilitato a rilasciare dichiarazioni di conformità,

.... quanta carta, quanto fumo, ma cerchiamo di essere seri la dichiarazione di conformità ha la sola certezza di "conoscere il nome del colpevole in caso di "incidenti" è solo il modo più sicuro di fare cassa a spalle del cliente che "beata ignoranza" lui chiede e l'installatore propone, tanto poi intascato il dovuto; acqua che passa ... non macina più

Sui libretti di installazione e/o uso e manutenzione è chiaramente specificato tutto il quadro normativo.
:blink:

Mi dispiace contradirti ancora, vorrei scannerizzare e pubblicare (ma non lo faccio, non voglio problemi con i moderatori) il libretto datato 2001 della mia "stupenda" caldaia a inversione di fiamma di una nota casa costruttrice (non faccio pubblicità) sono una cinquantina di pagine + schema di installazione e foglio di garanzia e non c'è ASSOLUTAMENTE scritto/ specificato nessun quadro normativo .... che forse nel 2001 non c'erano "normative" ???

Vuoi sapere come è andata ??? è andata così:

impianto nato con caldaia (costruzione tedesca) a basamento alta resa a GPL (non c'era disponibilità di metano) regolare locale di generose dimensioni 3,5 x 4 mt h 3,2 con apertura all'esterno, finestra di aereazione una a filo pavimento e una a filo soffitto, rivestimento interno e soffitto con 100 mm pannelli in roccia (protezione al fuoco), conversione poi a metano con regolare "stangata" per continuo aumento prezzo.

Stufo di questo andazzo, e anche del fatto che la rispettiva consorte non ne voleva sapere della classica stufa (ne fanno veramente di belle) con i seguenti problemi: legna da trasportare al piano superiore, fumo in casa e rischio da non sottovalutare: scottature per i bambini.... ne ho parlato con il mio idraulico di fiducia (ha una trentina di anni di lavoro nel settore privato e non, ha pure il figlio che segue tutti i corsi del momento) e la facile disponibilità di legna ho deciso per l'installazione di una caldaia a legna , detto ---- fatto regolarmente installata come da "manuale" ..... funziona e anche bene; però di tutte le regole di oggi: potenza somma della potenza e convivenza nello stesso locale di due generatori se ne sono sbattutti tutti i cosidetti, e ora sono affari "miei".

Ho mandato diverse e-mail anche alla ditta costruttrice per chiarimenti sul problema, però non mi ha mai risposto.

Se i moderatori non hanno niente in contrario vorrei postare lo schema di installazione della casa, ma come e stato detto è un sistema che oggi và bene solo in mezzo a un prato.

Ora il danno è fatto.....

perito/termotecnico/ingeniere che spieghi CHIARAMENTE come fare per mettersi in "regola"

aspetto sempre .

Cordiali saluti

Walter64

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