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Installare Caldaia E Scaldabagno Insieme


GAETANO1973

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Salve,

Innanzi tutto grazie a tutti coloro che leggendo questa discussione sono in grado di darmi una mano.

Avrei intenzione di realizzare un impianto idrico in cui unisco sia la caldaia a gas sia uno scaldabagno elettrico. L'obiettivo è quello di utilizzare lo scaldabagno e se questo dovesse essere privo di acqua calda allora aziono la caldaia.

Ho pensato di utilizzare valvole di ritegno, rubinetti a sfera ecc. Potreste dirmi se la cosa è fattibile e magari inviarmi uno schema di impianto?

Attendo vostre gradite e gentili consigli in merito.

Grazie mille a tutti.

Gaetano.

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Mi hai incuriosito, non ho esperienza in caldaie o scaldini a gas e presumo che la "caldaia" da te menzionata sia in realtà uno scaldino . Non riesco ad immaginare da cosa possa essere dettata questa tua esigenza di utilizzare principalmente lo scaldabagno elettrico e nel caso.......... puoi soddisfare questa mia curiosità? Grazie.

Modificato: da FAROM
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Ciao,

In realtà si tratta di una caldaia vaillant ancora da installare. L'idea nasce dal creare un sistema di Back up nel caso in cui la caldaia non dovesse funzionare. Prima ho sbagliato. L'acqua calda viene generata in primis dalla caldaia ma se quest'ultima dovesse guastarsi allora attivo lo scaldabagno.

Vorrei avere indicazioni su come si possono collegare i due sistemi.

Risci a fornirmele?

Grazie in anticipo.

Gaetano

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scusa ma vorresti che appena l'acqua dello scaldino non ha piu' una giusta temperatura,intervenga la caldaia facendo da tampone il tutto in automatico?

oppure semplicemente che quando lo scladino non ha piu' acqua calda,in modo manuale vorresti che l'acqua calda la dia la caldaia?

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ha ho letto ora...quindi usando la caldaia ( mettiamo che si rompa ),usi lo scaldino?

be' credo sia molto semplice se e' questo che cerchi,mettendo due valvole mignon,una sull'uscita dello scaldino,e una sull'uscita dell'acqua calda della caldaia.

se usi la caldaia,vai allo scladino e chiudi la mignon....e viceversa.

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ha ho letto ora...quindi usando la caldaia ( mettiamo che si rompa ),usi lo scaldino? ......

....e hai ancora letto male :)

GAETANO1973 vorrebbe "semplicemente" che entrasse in funzione lo scaldabagno elettrico non appena la caldaia (o scaldino a gas) non funzionasse per un motivo qualsiasi, che si fà?

Tanto per scherzarci su, lo saldabagno elettrico dovrebbe prevedere con 3 - 4 ore di anticipo che la caldaia non funzionerà , oppure, che la caldaia stessa informi sempre con un largo anticipo lo scaldabagno elettrico di entrare in funzione.

Non credo sia di facile soluzione il problema, fosse al contrario sarebbe di facile attuazione (tenendo sotto controllo la temperatura dell'acqua dello scaldabagno elettrico), ciao.

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Tanto per scherzarci su, lo saldabagno elettrico dovrebbe prevedere con 3 - 4 ore di anticipo che la caldaia non funzionerà

Purtroppo lo scaldabagno di ritorno al futuro ancora lo devono inventare :lol:

Bisogna chiudere le chiavi della caldaia in caso di guasto e far partire lo scaldabagno, logicamente bisogna aspettare che riscaldi l'acqua. ;)

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Salve,

Sarebbe sicuramente preferibile automatizzare. Quindi progettare un impianto in cui con un automatismo, per esempio una elettrovalvola con temocoppia (sto ipotizzando uno scenario, non sto dicendo che esista) controllando la temperatura dell'acqua che fuoriesce dalla caldaia qualora questa sia bassa si chiude la valvola della caldaia e si apre la valvola dello scaldabagno (prevedo di installarne uno da 80 lt).

Visto, però, che non conosco l'esistenza di un tale dispositivo, pensavo a qualcosa di più meccanico e manuale dove l'intervento umano è fondamentale. Quindi, considerato questo, Daniel8100 mi ha confermato ciò che io pensavo. Ma mi chiedo: adottando tale soluzione ci possono essere dei problemi di depressione dell'impianto, creazione di bolle d'aria al suo interno ecc?

Basta mettere due valvole a sfera una all'uscita dello scaldabagno ed una all'uscita della caldaia oppure occorre inserire oltre a queste anche qualcos'altro? Visto che l'ingresso dello scaldabagno e della caldaia è comune, metterò un raccordo a T. Dopo quest'ultimo è il caso di inserire due valvole di ritegno (monodirezionali) per evitare il ricircolo non voluto dell'acqua?

Spero di avere chiarito il mio problema, e continuo a ringraziarvi per quanto potrete fare.

In attesa vi saluto cordialmente.

Gaetano

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Esatto purtroppo devi adottare il metodo tradizionale,e cioè' delle 2 valvole che chiuderai a aprirai inversamente a secondo di cosa vuoi utilizzare,x (=per) le valvole di ritegno non c'è' bisogno visto che comunque una volta che hai chiuso ciò che non vuoi utilizzare di conseguenza non da' e ne riceve acqua.x (=per) quanto riguarda le depressioni stai tranquillo non succede nulla.

Modificato: da Livio Migliaresi
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Un suggerimento: per assicurare un costante ricambio d'acqua nello scaldabagno (per motivi igienici) è bene non chiudere del tutto le valvole, ma lasciarle leggermente aperte. In questo modo, insieme all'acqua calda proveniente dalla caldaia, si miscela una piccolissima quantità di acqua fredda proveniente dallo scaldabagno elettrico, quindi circola acqua in tutto l'impianto ;)

Ciao :)

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Marcello da Nettuno

Fossi in te metterei caldaia e scaldabagno in parallelo, con una elettrovalvola normalmente aperta installata all'uscita dello scaldabagno comandata da un termostato di minima posizionato sull'uscita della caldaia.

In questo modo:

- Quando apri il rubinetto l'acqua calda viene erogata sia dalla caldaia che dallo scaldabagno (questo assicura anche un ricambio di acqua nello scaldabagno).

- Mentre la caldaia ci mette qualche secondo a scaldare l'acqua, lo scaldabagno (che lascerai acceso) inizia già ad erogare acqua calda, evitando la fastidiosa attesa tipica delle caldaie montate lontano dal bagno.

- Quando l'acqua in uscita dalla caldaia supera un certa temperatura interviene il termostato che fa chiudere l'elletrovalvola, per cui continuerai a usare solo l'acqua calda prodotta dalla caldaia.

- Se la caldaia si guasta, il termostato non interviene, l'elletrovalvola rimane aperta, e continui automaticamente ad usare lo scaldabagno.

L'ottimo sarebbe mettere anche un relè temporizzato che ritardi l'accensione della fiamma di qualche secondo, per impedire che la caldaia parti "a vuto" tutte le volte che apri l'acqua calda solo pochi istanti, come quando devi lavarti le mani.

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Ciao Marcello,

Grazie per il suggerimento datomi. Ma mi chiedo: L'uscita dell'acqua calda è comunque una miscela tra la caldaia e lo scaldabagno. Ciò significa che se la caldaia inizialmente genera acqua non proprio calda questa sarà miscelata con quella dello scaldabagno e quindi ciò che otterrò è acqua inizialemente tiepida. Inoltre, lasciare lo scaldabagno sempre acceso è un consumo improprio di energia elettrica con aggravi di costi.

La tua soluzione però mi piace. Dovrebbe essere un pò rivista. Ma ritengo che sia una ottima base di partenza.

La studio e se mi vengono delle idee che la possano ottimizzare ve le propongo.

Grazie mille a tutti. Sta diventando oltremodo interessante.

Saluti,

Gaetano.

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Ma mi chiedo: L'uscita dell'acqua calda è comunque una miscela tra la caldaia e lo scaldabagno

potresti anche chiudere completamente le valvole dello scaldabagno, ma è bene far circolare un pò d'acqua, sempre per motivi igienici. Basta tenere le valvole quasi totalmente chiuse, quel poco di acqua fredda non dovrebbe darti problemi.

Ciao :)

Modificato: da LB81
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Marcello da Nettuno

Certo che lasciare lo scaldabagno acceso in "stand-by" è un consumo rilevante, ma solo se non si usa l'acqua calda per lunghi periodi, (quindi è bene spegnerlo quando si và in vacanza), tuttavia non è detto che la caldaia a gas sia molto più economica: considera che in caso di utilizzo breve e frequente la maggior parte dell'acqua riscaldata rimane nel tubo a raffreddarsi, se la caldaia è lontana dal rubinetto lo spreco è notevole.

In realtà la resa dello scaldabagno è senz'altro migliore, è solo la politica del prezzo ridotto del metano che lo rende conveniente rispetto allo scaldabagno elettrico.

Se questo non ti comporta un lavoro eccessivo (devi installare una tubazione a parte) potresti anche collegare scaldabagno e caldaia in serie: l'uscita calda della caldaia la colleghi sull'ingresso freddo dello scaldabagno... in questo modo finchè la caldaia funziona a dovere la resistenza elettrica lavora pochissimo, perchè lo scaldabagno riceve acqua già riscaldata, e non servono nè elettrovalvola nè termostato..

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Salve,

Ritengo di avere sufficienti informazioni per potere operare in modo corretto.

Ringrazio tutti quanti voi per l'apporto fornitomi e vi auguro uno splendido e sereno Natale.

Ancora Auguri,

Gaetano.

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MARCELLODACASERTA

Ciao ragazzi, in riferimento a quanto esposto da Gaetano, a casa mia ho un impianto realizzato 10 anni fa proprio come descritto da Marcello da Nettuno solo che è tutto manuale.

Funziona benissimo ed è semplicissimo; indubbiamente tutte le problematiche esposte da Gaetano relative al costo dell'energia elettrica sono sacrosante ma come diceva Marcello, una caldaia installata abbastanza lontano dai rubinetti ( e la mia purtroppo lo è, si trova a circa 15 metri da quello più vicino), è abbastanza fastidiosa e costosa.

Io, un impianto siffatto, o ancora meglio in serie, come descritto da Marcello, lo consiglio ( ove possibile ) a tutti.

Un saluto e buon anno a tutti.

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  • 6 years later...
Emiliano Vincenzo Porzio

Si, si risolve tutto mettendole in serie... prima caldaia a gas e poi scaldino elettrico, come la seconda proposta di Mercello da Nettuno...

Provata e funzionante

 

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  • 3 years later...

Salve!  ricordo che a casa avevo uno scaldabagno elettrico con i calassici due tubi ingresso acqua fredda e uscita sulla base  a forma di circonferenza,e sulla superficie curva c'erano altri due tubi che sospetto fossero collegati con la vecchia caldaia  a gasolio. Chissa' come funzionava il sistema... sarei curioso di saperlo. Forse la caldaia faceva circolare l' acqua calda all interno dello scaldabagno scaldando cosi quella in esso contenuta.

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