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Comunicazione Al Cliente Legge 311/08


Mimmo 59

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Ciao amici volevo conoscere il Vostro parere sulla decisione che stò adottando per la legge 311/08.

In caso di mera sostituzione caldaia, io rilascio la dichiaraz.di conformità, l'allegato g, compilazione del libretto impianto e analisi di comb.

Riguardo la nuova legge è obbligatorio fare una DIA , una relazione tecnica sui carichi termici ecc. in tutto rilasciata da un ingegnere, presentata al Comune.

In caso di sgravi fiscali, il cliente accetta di sopportare questa spesa, ma quando non deve detrarre niente, gli viene l'allergia a rivolgersi da un tecnico.

Io ho fatto semplicemente un modello,che informa il cliente della situazione sopra mensionata, specificando anche l'obbligo delle valvole termostatiche sui radiatori e cronotermostato,

facendomi firmare il tutto.

In passato mi sono rivolto all'ufficio addetto e mi hanno risposto che senza DIA e Relazione Tecnica non potevo sostituire l'apparecchio, memmeno per situazioni di urgenza.

Io mi chiedo già devo convincere l'utente ad adeguare l'impianto dal punto di vista della sicurezza, non posso imporre altro, altrimenti il cliente va via.

In fine il responsabile dell'impianto è sempre il cliente, se non fa il dovuto io che rischio?

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SimoneBaldini

La legge prevede in caso di sostituzione del generatore che venga fatta un'analisi enegetico oltre l'allegato C exLegge10. L'analisi energetica è volta a valutare la potenza del generatore da sostituire. L'obbligo ricade al responsabile dell'impianto (amministratore, proprietario o terzo). Il problema nasce per l'installatore che esegue questo lavoro, nel fatto che dovrebbe seguire le indicazioni dell'analisi energetica mancante, e a termine dei lavori deve rilasciare conformità facendo anche riferimento a queste documentazioni mancanti. Anche se si fa firmare una specie di liberatoria, è secondo me non valida appunto per il fatto che l'installatore dovrebbe seguire delle indicazioni di legge nel sostituire la caldaia.

Nella conformità che devi rilasciare a fine lavori dichiari d'aver rispettato tutte le norma e leggi del caso e tra questa c'è pure la 311 che impone questi documenti da elaborare prima delle opere e se mancano tu che dovevi visionarli dichiari il falso anche se hai una liberatoria a riguardo.

Facciamo un esempio per togliere ogni dubbio, un cliente ti chiama che vuole cambiare la caldaia. Tu esci e devi chiedergli l'analisi energetica per vedere che potenza utilizzare (la mera sostituzione non ha nessun senso poichè in caso di sostituzione del generatore deve essere rivalutata la potenza a fronte di interventi sucessivi e regolamenti vari) se non la ha fatta tu non sai che caldaia proporgli in alternativa la fai tu a tue spese.

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Ciao Simone io sono pienamente daccordo con te riguardo il rispetto delle leggi.

Quando mi chiamano per una mera sostituzione, quasi sempre la caldaia è rotta , se vado ad incaricare un tecnico, minimo passano 15 giorni per poter operare alla sostituzione dell'apparecchio. + 400.00 euri per la DIA e tanti disagi per l'utente.

questi non conoscendo la 311 pensano che sono soltanto un installatore molto pignolo, infatti gli altri colleghi non fanno un bel niente,

ho mandato una lettera al mio Comune, e mi ha risposto che bastava solo presentare una copia della Dichiaraz. di Conformità.

Il problema è quando mi sposto anche di 5 km dal mio paese perchè sono tutti Comuni di popolazione inferiore ai 40.000 abitanti e dipendono dalla

Provincia, qusta chiede una copia dell'analisi energetica , ma i Comuni mi rispondono che non hanno ancora ratificato niente in merito.

A questo punto io non so come comportarmi, c'è molta disinformazione in merito, a livello Comunale e utenza.

Alla fine ci ritroviamo solo noi gli installatori a dover imporre.

Di conseguenza perdiamo il lavoro.

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Non potendo modificare il messaggio, aggiungo il resto:

Il modello che faccio firmare al cliente non lo intendo come Dichiarazione Liberatoria, ma come un modello informativo, il cliente firma per presa visione.

Per cercare di venir fuori da questa situazione, nel migliore dei modi, accetto di conoscere in merito anche altre opinioni, di altri installatori.

Ringrazio anticipatamente Mimmo 59.

------

Non potendo modificare il messaggio

**la modifica può essere effettuata solo nei 15 minuti successivi**

Modificato: da Livio Migliaresi
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SimoneBaldini

Ti parlo da progettista e da installatore poichè svolgo ambedue le attività.

Informare il cliente conta poco poichè la 311 è legge e siccome la legge non ammette ignoranza....

Il problema è tuo e non del cliente, tu devi operare nel rispetto della legge e se la legge prevede l'analisi energetica per il cambio caldaia sei tu a accertare che sia presente. Per la DIA in comune io non ne sono a conoscenza che serva. Io opero in Lombardia e qui' è stato istituito anche il catasto impianti, nel cambio caldaia devi provvedere a comunicare al www.curit.it la nuova caldaia e denunciarla. Non vige obbligo di depositare relazioni ma il cliente dovrebbe avere a disposizione di controlli tutta la documentazione del caso.

Tornando al fatto che molti installatori cambiano la caldaia senza fare nulla (nemmeno la fattura alle volte) oggi risulta impossibile poichè alla prima manutenzione gli altarini saltano fuori e visto che oggi tutto è denunciato in via telematica (allegati G - F- IX ecc...) il controllo da parte dell'ente sarà immediato.

Tornando al discorso economico, tieni conto che una buona analisi energetica puo' far ridurre la potenza impiegata, certo non per le caldaiette ma per i condomini sicuramente. Ho casi dove da potenze di 250 kW siamo passati a 116 kW senza problemi e con risparmi notevoli sia in termini di costi d'opera che di consumi.

Proprio in questi giorni ne stò concludendo una dove attualmente è presente una caldaia da 280kW metano e dall'analisi energetica operando con interventi di carattere diverso (isolamento del tetto, cambio parziale degli infissi) prevediamo di installare una caldaia da 116kW eliminando così oneri quali VVF opere murarie ingenti d'adeguamento di prevenzione e naturalmente un minor costo dei materiali impiegati. In sostanza con i soldi che si risparmiano dovuti al minor costo della caldaia, opere murarie e delle pratiche burocratiche ci si ripaga gli altri interventi (isolamento tetto e cambio infissi).

Una buona analisi energetica non si limita al calcolo delle disperzioni e al beneficio del cambio caldaia ma deve valutare tutte le possibilità e opportunità miranti al miglioramento energetico dell'edificio con delle valutazioni economiche anche se aprossimative.

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Caro Simone come mi comporto riguardo il Comune, che superiore ai 40.000 abitanti, dovrebbe farsi carico dei controlli e dovrebbe avere un catasto impianti, mentre non esiste, non esistono manco i controlli.

Ho soltanto una risposta di una lettera inviata al Sindaco, nella quale ha semplicemente risposto:

Che la documentazione da presentare ai loro uffici, in caso di sostituzione caldaia è solo la Dichiarazione di Conformità.

Ecco perchè se chiedo al cliente l'analisi energetica, pare che stia dando i numeri.

Io non posso dire nemmeno al cliente di andare al Comune e accertarsi di quello che gli ho detto riguardo la 311. Perchè non avrebbe nessun riscontro.

Ora tu mi dirai ma dove vivi ?

Come vedi sono legato mani e piedi, o devo rispettare le leggi e non lavorare, oppure se voglio lavorare devo essere illegale.

Inoltre nel caso il Comune non si occupa della situazione, il tutto passa sotto la Provincia, questo da noi non è successo.

Nei Comuni limitrofi che sono controllati dalla Provincia, i controlli vengono effettuati da personale ignorante in materia.

Immagina in che situazione ci troviamo.

Modificato: da Mimmo 59
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Scusa Simone, ma l'analisi termica si deve fare anche in caso di sostituzione di una caldaia di potenza <35kW, per interderci le normali caldaie per case e appartamenti?

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Mi chiedo a che cosa serve anche se viene fatta, considerando che le caldaiette murali di solito sono di 24 Kw e gli appartamenti mediamente sono di 100 mq. Sulla caldaietta non ci sarebbe da stabilire la potenza, il risultato dell'analisi termica non lo si può applicare sempre, perchè il cliente chiede la sostituzione dell'apparecchio guasto, non la ristrutturazione dell'appartamento (tetto ,infissi, coibentazione, muri,ecc.)

Sono pienamente daccordo quando si tratta di caldaie condominiali, appartamenti grandi, altre strutture dove sono installate caldaie superiori ai 24 KW.

Dove ridurre, aumentare la potenzialità di una caldaia è necessario per motivi economici.

Supponiamo che io realizzo un impianto in un appartamento principalmente esposto a nord, in fase di calcolo termico tengo presente del problema,

vado ad aumentare la massa radiante, nelle stanze più esposte, consiglio il cliente di sostituire il muro in tufo, con poroton o laterizi alveolati,

aggiungendo un pannello esterno come ulteriore coibentazione.

Il cliente mi rispode di aumentare solo la massa radiante poichè non e daccordo a realizzare altre opere per motivi economici.

Dopo che viene realizzata l'analisi energetica, la leggi, la richiudi, e la conservi in un cassetto, perchè serve solo a constatare lo stato dei luoghi.

Ci sono abitazioni realizzate in passato che forse conviene demolirle e rifarle per ottenere i valori di contenimento energetico prefissato.

Modificato: da Mimmo 59
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