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Manometri Da Frigorista - Utilità della scala di pressione nei manometri da frigorista


Messaggi consigliati

Inserita:

Sulla condensa presente ho già risposto e confermato che è il problema principale. Per l'aria io non ho mai riscontrato e sentito nessuno che abbia avuto problemi, diverso invece il discorso di oggi con le ricariche dei gas miscela. Quando perdi una percentuale di gas non sai mai quale parte di miscela, e fare il "rabbocco" è sconsigliato cosa che invece fanno tutti i poco professionali.

Comunque ci mancherebbe non fare il vuoto di regola!


Inserita:

Non è vero neanche questo.

Il gas si può tranquillamente ricaricare anche quando è una miscela. Questo perchè se è tutto liquido (perdita dal tubo del liquido) il fluido risultante è tutto condensato, quindi i componenti sono perfettamente miscelati tra loro, e una perdita non potrebbe che far evaporare tutti i componenti.

Se la perdita è dal lato dell'alta pressione, idem: un vapore surriscaldato contiene i suoi costituenti perfettamente miscelati. Se così non fosse dovremmo supporre che la perdita è selettiva, esattamente come se io spruzzo una bomboletta di aria liquida, dall'ugello esce aria, non azoto o ossigeno o altro. Non è questo il modo per distillare i componenti di una miscela.

E' invece vero che se la perdita avviene nel condensatore o nell'evaporatore, e cioè nel momento del cambio di fase, con i costituenti in equilibrio tra fase liquido e fase vapore, allora la perdita può essere selettiva, e in particolare verrà perso per primo il componente che rispettivamente ha la temperatura di condensazione più alta a quella pressione o di evaporazione più bassa a quella pressione.

In tutti gli altri casi, la perdita è omogenea (tubo di aspirazione, tubo di mandata, tubo del liquido e ricevitore, ecc.)

Inserita:
E' invece vero che se la perdita avviene nel condensatore o nell'evaporatore, e cioè nel momento del cambio di fase, con i costituenti in equilibrio tra fase liquido e fase vapore, allora la perdita può essere selettiva, e in particolare verrà perso per primo il componente che rispettivamente ha la temperatura di condensazione più alta a quella pressione o di evaporazione più bassa a quella pressione.

:thumb_yello:

Appunto allora non è non vero!

Frigorista modena
Inserita:

Se però s'intervine in un impianto dov' è entrata aria e umidità, il problema si presenta eccome, è vero che in caso d'installazione un vuoto finto magari tanti danni non li fa, ma se dopo un po' di tempo per una perdita è entrata aria, in un modo o nell'altro, togliere l'umidità che sta intanata dentro l'avvolgimento del compressore è un lavoraccio, bisognerebbe avere come solito pompa con olio fresco, nella calda, tubi corti e soprattutto scaldare col "phon" da frigorista l'olio del compressore per aiutare la povera pompa.

Inserita:

quando c'è una perdita perde a macchina ferma e a macchina accesa ed è difficile fare valutazioni se è scappato via solo del liquido o anche del vapore

alla fine della fiera il 410a è rabboccabile come se fosse r22 anche se non è esattamente azeotropico mentre il 407c di norma non lo è a meno che non si recuperi e si vede che manca veramente poco e allora ci si può fare un pensierino e valutare se il funzionamento è ottimale

Inserita: (modificato)

X NoNick Name

La scala delle temperature sui manometri non dovrebbe nemmeno esserci
Quindi con un manometro qualsiasi e un regolo è possibile misurare la temperatura corrispondente alla temperatura di condensazione o evaporazione di qualsiasi gas.

1)Guarda che nel caso che non lo sapessi ancora, che il regolo di cui parli è proprio quella scala di temperature stampata nel quadrante dei gruppi manometrici, percio di cosa stiamo parlando?!

Altrimenti siete costretti a cambiare manometro al cambiare del gas.
Sarete mica tra quelli che mettono le cannette a catenaria come i festoni di natale?
Bisogna essere parecchio tirchi e cani come tecnici per non usare "cannette" e manometri diversi per gas con oli diversi, visto che le "cannete" si trovano sempre inquinate dall'olio del gas con il quale si lavora.

Durresi, come misuri la temperatura del cambio di stato senza un manometro?

Mah,.... meglio non rispondere...

Il surriscaldamento è la differenza tra la temperatura di aspirazione e la temperatura corrispondente alla pressione di evaporazione.
come sopra al punto 1 ,é proprio quella che trovi stampata sul manometro... e poi mi sembrava di averlo già detto:
La relazione temperatura/pressione segue un andamento monometrico,

Ora capisco che voi avete a che fare con gli scoreggini cinesi o giapponesi, ma questo principio è molto importante per quelli che hanno le evaporanti a decine di metri in una cella frigorifera o in un abbattitore a -35°C.
aah, ma allora non è colpa mia che mi spiego male ; devi essere proprio di coccio per trovarti nella sezione "Climatizzazione, riscaldamento e termoidraulica" dove da 42.700 risposte ,tolte quelle del riscaldamento, ci saranno 25.000 risposte che parlano di climatizzazione all'interno delle quali se ne trovi una 10 per la refrigerazione e troppo , con l'aggravante che a scanso di equivoci lo avevo sottolineato nel post precedente che si stava parlando dei climatizzatori e tu te ne vieni fuori con le celle frigorifere e gli abbattitori :senzasperanza: ,, o era giusto cosi per fare un pò il brillante?! :P :P Modificato: da Durresi
Inserita:
é proprio quella che trovi stampata sul manometro...

Il manometro misura una pressione, non una temperatura. La capisci la differenza?

La scala termometrica stampata sul manometro è un cosiddetto "visual aid".

meglio non rispondere...

Rispondi rispondi, fai anche tu il brillante, dai. Vediamo come te la cavi in frigotecnica. Nello schivare le risposte sei un po' puerile....

o era giusto cosi per fare un pò il brillante

No, era per rispondere al tuo dubbio amletico del primo post, in cui, da ignorante della tecnica frigorifera quale sei, auspicavi un referendum per l'abolizione della scala manometrica sui manometri :superlol: .

Io farei un referendum per vietare dal lavorare sui clima coloro che non sanno usare i manometri.

Frigorista modena
Inserita:

Durresi mettiamola così, facciamo finta di avere solo un Manometro con solo la scala in Bar o Atmosfere o quella che preferiamo noi, solo la pressione e basta.

L'attacchiamo al clima che va a R22 FERMO e vediamo la pressione di, esempio, 8bar.

Prediamo una tabella di pressione / temperatura scaricata da internet per esempio, poi prendiamo un termometro di precisione che segna una temperatura ambiente di 20°C, cerchiamo la temperatura di 20°C e scorriamo fino ad incontrare la colonna del R22, l'incorocio dovrebbe darmi 8,09bar, più o meno (tenendo conto della precisione del manometro).

A questo punto sappiamo che quasi certamente abbiamo R22 NON MISCHIATO all'aria.

Se noi leggessimo 9,03 bar, vuol dire che (per la legge di Dalton le pressioni di gas diversi SI SOMMANO) assieme al R22 c'è finita anche aria, o qualcos'altro, per cui non va bene.

Quello che dicevo io, ossia che il manometro senza termometro a parte NON SERVE A NULLA, perchè non possiamo pretendere che la lettura SOLA del manometro con pressione/temperatura corrispondente per ogni tipo di gas, ci dica cosa abbiamo dentro i tubi, questo lo si può fare solo se il gas non è mischiato, ma a quel punto per misurare sottoraffreddamento e surriscaldamento hai bisogno di un termometro a parte per confrontare le letture.

Voglio dire Durresi che il manometro da frigorista è un aiuto IN PIU'che ti da, ma siamo sempre noi che dobbiamo interpretare quello che leggiamo, e le variabili sono tantissime!, altrimenti saremo tutti frigoristi se bastasse comprare un bel gruppo manometrico.

Inserita: (modificato)

Frigorista Modena, i rilievi a macchina ferma personalmente li considero molto poco utili e cerco di spiegarmi perché;

Per basarmi alla legge di Dalton dovrei avere le condizioni della macchina/ambiente/situazione uguali a quelle della legge , e cioè SITUAZIONE IDEALE che discosta da quelle reali.

Piu precisamente per trare delle conclusioni dalla pressione dovrei fidarmi della stessa e come ben sai la pressione dei gas e dipendente dalla temperatura alla quale è esposta.

Quindi quale temperatura considero? Considerando che le tipologie delle installazioni nel campo dei clima sono diverse, anche le temperature alle quali le tubazione e organi vari della macchina sono esposti sono molto varie e visto che il gas cercherà di stabilizzare la sua pressione nel suo circuito, dovrei rilevare precisamente tutte queste infinita di temperature volta per volta per avere un margine d'errore accettabile dalla quale misura cosi fatta partire per interpretare la pressione rilevata e giungere alle conclusioni dell'eventualità di gas diversi da quelli del refrigerante. <_<

Quello che dicevo io, ossia che il manometro senza termometro a parte NON SERVE A NULLA,
cominci a diventare ripetitivo, lo rispiego un altra volta: NESSUNO MAI IN QUESTO POST A PARTE TE E NONICKNAME HA PARLATO DI USARE IL MANOMETRO SENZA TERMOMETRO, invece si sta parlando in modo provocatorio, e per provocatorio intendo "provocare un dibattito tecnico senza voler, intenzionalmente o non, offendere nessuno" del utilità della scala della pressione nei gruppi manometrici.

Voglio dire Durresi che il manometro da frigorista è un aiuto IN PIU'che ti da, ma siamo sempre noi che dobbiamo interpretare quello che leggiamo, e le variabili sono tantissime!, altrimenti saremo tutti frigoristi se bastasse comprare un bel gruppo manometrico.
Chi ha ma detto il contrario, si sta parlando dell'modo di usare il gruppo manometrico.

P.s. per nonickname ritengo inutili offese personali le tue affermazioni e domande, perciò visto che siamo sotto natale scelgo di fare il "buono" e non commentarli. :angry:

Modificato: da Durresi
Frigorista modena
Inserita:

Durresi apprezzo il tuo intento polemico, dato che la polemica può diventare costruttiva, ma in questo bellissimo forunm si parla anche con persone magari che non sono del mestiere (come io con il riscaldamento per esempio) per cui se si riesce a fare una discussione che possa insegnare qualcosa credo sia nello spirito del Forum, ed è per quello che ho insistito tanto col termometro, perchè rileggendo tutte le domande e i dubbi dei "principianti", non ho letto una risposta che dicesse che l'uso di uno senza l'altro è inutile, o forse l'ho saltata.

Detto questo, avevo fatto l'esempio con la legge di Dalton proprio per spiegare il danno "di lettura" che crea l'aria nell'impianto, e ho detto proprio che devi sapere la temperatura esterna, che suppongo sia quella attorno al condensatore a macchina ferma, e dato che tra errori vari di lettura, di strumenti con molle vecchie ecc ecc ovviamente è una lettura indicativa e VA INTERPRETATA, sarebbe come se la sarta misurasse col calibro di precisione la stoffa quando in realtà può usare il metro da sarta che nessuno se ne accorge se c'è una differenza di mezzo millimetro.

Forse nessuno ti sa rispondere perchè nell'intento polemico che hai non riesci a fare una domanda precisa, capisco vuoi dimostrare che la scala delle pressioni per l'uso di climatizzazione è inutile, e in parte è così, ma almeno fai una domanda specifica,se no diventa impossibile rispondere.

Certo che nei climatizzatori è molto differente che negli impianti normali, non fosse altro che l'espansione avviene dentro l'unità esterna e quindi per rilevare il surriscaldamento o il sottoraffreddamento dovresti aprire la macchina e arrivare attaccato al compressore, perchè tutto questo casino si fa per proteggere il compressore, quindi una risposta polemica mia potrebbe essere che si può benissimo montare un clima senza manometri.

Inserita:

Durresi, rispondi per favore alle domande che hai schivato.

Come misuri la temperatura del cambio di stato senza un manometro?

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