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Consiglio Su Impianto Termostufa Fatto In Casa


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Inserito:

Ciao a tutti!

Dopo mesi e mesi che mi informo sui vari forum circa la realizzazione di uno scambiatore fatto in casa da inserire nella mia cucina a legna per poi collegarla all' impianto dei termosifoni, vorrei passare all' ideazione e alla realizzazione dell' impianto.

La casa in questione ,la potete vedere in foto, è composta da un piano terra abitato mentre il piano superiore è disabitato.

L' impianto dei termosifoni(piano terra) è già realizzato e essi sono tutti "in parallelo"(non so come si dica in termini tecnici,spero mi abbiate capito).

Innanzitutto ho messo in evidenza come i tubi che escono dalla termostufa per andare ai collettori, sono costretto a farli passare dal piano superiore(disabitato), essendo stufa e collettori in 2 locali diversi e non adiacenti.

I tubi ovviamente passano più bassi del vaso di espansione(circa 20 cm più in basso).

Mi sorgono dei quesiti:

A)Ce la farà la pompa di ricircolo a pompare l'acqua visto che i tubi devono passare dal piano superiore?

B)In questo mio caso particolare qual'è la posizione ideale della pompa di ricircolo?Nel punto più basso dell' impianto?Dove è messa nello schema oppure dove è meglio metterla?

PS:Chiunque ha modifiche/migliorie da consigliarmi mi fa un grande piacere :rolleyes:

Grazie mille a tutti!!!

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Inserita:

Ciao con uno schema magari si và sul preciso...così ad occhio (e di prima mattina :superlol: )

direi che il vaso aperto lo devi mettere 3 mt più alto.

devi mettere delle valvole di sfiato automatiche nel punto più alto e le tubazioni sempre in pendenza prima e dopo.

Serve un pozzetto per la sonda per la centralina per attivare la pompa.

Se non è automatica la stufa dovresti separare gli impianti con un'altro scambiatore a piastre.

La portata e la prevalenza del circolatore li vai a calcolare in base alla grandezza dell'impianto ...così da non avere problemi.

Inserita:

Mai mettere un recuperatore di calore dei fumi in un impianto a tiraggio naturale. Punto e a capo.

Un impianto di riscaldamento va progettato e poi installato a regola d'arte.

Sei un "tecnico abilitato"?

Sei un installatore in grado di rilasciare la DiCo?

Vuoi un consiglio: lascia perdere, gli impianti di riscaldamento ad acqua spesso fanno il botto.

Va bene l'ideazione, ma fermati là e rivolgiti a professionisti suindicati.

Inserita:
Mai mettere un recuperatore di calore dei fumi in un impianto a tiraggio naturale.

Dotting perchè? Quali contro indicazioni ci sono?

Non sono un termotecnico ed a me sembra energia sprecato avere il tubo di scarico, della mia caldaia a legna, con una temperatura superficiale di circa 70oC. Ogni tanto accarezzo l'idea di avvolgerlo in una serpentina di rame in cui scorre l'acqua di ritorno prima di reimmetterla in caldaia; in questo modo dovrei innazzlare la sua temperatura di un po', aumentando il rendimento di sistema. Invece di disperdere il calore nel locale caldaia e nel camino, scaldo l'acqua.

E' simile al sitema in uso negli impianti di cogenerazione come il totem; li si recupera calore anche dai gas dis carico.

Inserita:

Non sono un tecnico neanche io, ma credo che levando calore ai fumi e quindi raffreddando l'aria questa tenda a non salire più verso l'alto e quindi perdo tiraggio, con conseguente ridiscesa dei fumi nella camera.

Inserita: (modificato)
Mai mettere un recuperatore di calore dei fumi in un impianto a tiraggio naturale. Punto e a capo.

Un impianto di riscaldamento va progettato e poi installato a regola d'arte.

La serpentina che ho costruito la metterò al posto del bollitore dell'acqua(che toglierò) che si trova a destra della stufa in questione.La serpentina viene così lambita dai fumi di scarico.

Prima di pensare a questa soluzione della serpentina,ho fatto un ragionamento tornando al funzionamento che ha la stufa con il bollitore.

RAGIONAMENTO:

ipotizziamo che l'acqua nel bollitore sia sempre fredda(condizione peggiore ai fini del tiraggio naturale,ho fatto diverse prove continuando a riempirlo di acqua fredda).

Se il tiraggio naturale funziona ancora, allora molto probabilmente mettendo al posto della vaschetta dell' acqua(bollitore) uno scambiatore in rame,dalle caratteristiche di scambio termico equivalenti alla vaschetta,allora il tiraggio dovrebbe per non dire deve funzionare come prima.

E' giusto o è sbagliato?

Se è giusto, mi aiutate a realizzare uno scambiatore in rame con le caratteristiche equivalenti del bollitore in acciaio?

Premetto che qualcosina di calcoli di calori scambiati la so fare...

Fatemi sapere.

Grazie mille

Modificato: da stufista
Inserita:

Pur dichiarandosi non tecnico rimonta ha fornito la corretta interpretazione di quanto succederebbe tentando di sottrarre calore dai fumi in un impianto a tiraggio naturale.

L’aria è un fluido che possiede massa e quindi un peso.

Il suo peso sarà funzione della sua densità, ossia della quantità di materia per unità di volume.

Ma la densità di un fluido è anche funzione della sua temperatura: “tanto maggiore sarà la temperatura, tanto minore sarà la sua densità”.

L’aria contenuta nel camino, meno densa e più leggera, tenderà ad essere espulsa dalla sommità del camino dall’aria di alimentazione del focolare (più fredda, densa e pesante) che per gravità tenderà a prenderne il posto, per ristabilire

l’equilibrio del sistema.

A contatto con la fonte di calore, tuttavia, l’aria fredda necessaria per la combustione aumenterà di temperatura. Divenuta anch’essa più leggera, verrà spinta verso l’alto dalla sempre nuova aria che sopraggiunge e il circuito continua fin quando la combustione è attiva.

Come noi tentiamo di raffreddare i fumi sottraendo loro calore e rendendo l'aria meno densa questa non verrà più spinta verso la canna fumaria, refluendo nel focolare.

Ultima annotazione che viene sempre trascurata: tanta aria esce, tanta aria DEVE entrare.

Se il generatore non dispone di un canale preferenziale attraverso cui fluisce l'aria di alimentazione, verrà presa cosidetta aria di infiltrazione creando fastidiosissime correnti di aria fredda.

fumista non ho ben compreso come fosse fatto il bollitore che hai descritto sommariamente, ma se non recuperava il calore dei fumi di scarico secondo il progetto originario della stufa, qualunque tentativo di farlo è vivamente sconsigliato.

Ultimo inciso nelle stufe a pellets a circolazione dei fumi forzata è possibile recuperare il calore dei fumi.

Inserita:

Sullo scambiatore potresti prendere un cilindro di acciaio di 10 cm circa di dm e poi gli giri intorno con il rame da 12...questo credo sia il metodo più "artigianale" :rolleyes:

Sempre che il "capitolo" fumi sia risolto...

Inserita:
Ultimo inciso nelle stufe a pellets a circolazione dei fumi forzata è possibile recuperare il calore dei fumi.

Nella caldaia a legna che ho io, a fiamma inversa, la situazione è simile, visto che c'è un aspiratore che "pompa" aria preriscaldata nel focolare.

In effetti sottrarre calore ai fumi significa aumentarne la densità, quindi diminuire il tiraggio. Ricordo da bambino, quando per riscaldamento si usava unicamente la "cucina economica", alla mattina con i tubi e camino freddi, spesso inizialmente faceva fumo.

Inserita:

Ho timore che sia un semplice ricircolo d'aria calda per migliorare la combustione.

Una evacuazione forzata dei fumi si riconosce subito dal diametro della canna fumaria, 80 e 100 mm. sono dimensioni usuali in presenza di un ventilatore che espelle in maniera forzata i fumi.

Diametri superiori fanno intendere che si è in presenza di tiraggio naturale e solitamente le caldaie a legna sono a tiraggio naturale.

Inserita:

Rispondendo a Dotting:

fumista non ho ben compreso come fosse fatto il bollitore che hai descritto sommariamente, ma se non recuperava il calore dei fumi di scarico secondo il progetto originario della stufa, qualunque tentativo di farlo è vivamente sconsigliato.

Appena vado a casa vi faccio una foto della stufa aperta, vi mostrerò com'è fatta e com'è fatto il bollitore.

Così magari ne trarremo qualche saggia conclusione tutti assieme ok???

Inserita: (modificato)

Non dimentichiamo che per tutto questo non c'è un brevetto o certificazione di conformità, poi considerando la gestione dell'aria comburente non è un apparecchio che può funzionare in ambiente domestico.

Io in passato ho visto una caldaia a legna che ballava sul pavimento facendo vibrare le tubazioni, vi assicuro che spaventa un pochino.

In caso di mancanza di corrente, il circolatore si ferma, costingendoti a svuotare immediatamente il focolare e aprire per abbassare la temperatura della stufa.

Gli impianti che si realizzavano con le termocucine o caldaie a legna, erano saldati o avvitati, non con valvole e raccordi con oerre

Erano realizzati senza circolatore, impianti in pedenza calcolati da tecnici.

Potremmo parlare un ora sull'argomento perchè 40 anni fa realizzavo impianti saldati in ossiacetilenico, ma mi chiedo con la tecnologia che avanza si realizzano ancora questi impianti privi di sicurezza ? Fra l'altro necessitano del fuochista tipo i treni a ciuf ciuf.

Quando verranno i controlli della provincia cosa spiegate?

Che forse ci troviamo in un centro di sperimentazione nella macchina del tempo.

PS. Ciao stufista, il bollitore recupera calore in quella stufa sui fumi, per far girare la locomotiva il tutto deve stare sul focolare a contatto con la fiamma,

L'impianto di riscaldamento inizierà a riscaldare dopo qualche giorno in quelle condizioni, considerando la temperatura in quel punto della stufa.

Scusate se la metto sul piano ironico!!

Modificato: da Mimmo 59
Inserita: (modificato)
Ho timore che sia un semplice ricircolo d'aria calda per migliorare la combustione.

Il motoventilatore è messo immediatamente a monte dell'orifizio di scarico fumi; l'aria viene aspirata dall'esterno, attraverso apposita bocchetta provvista di serranda, dalla depressione causata dall'aspirazione dei fumi. Almeno così credo debba funzionare, vista la posizione dell'aspiratore. :)

Quando al caldaia ha raggiunto la temperatura max il ventilatore si arresta e la serranda cade (per gravità) chiudendo la bocca dia spirazione.

Modificato: da Livio Orsini
Inserita: (modificato)

Molto simile al termostato a catena, che chiude l'aria comburente al raggiungimento della temperatura in caldaia.

Non penso che il tutto viene comandato dal ventilatore, ma da un sensore immerso in acqua

Modificato: da Mimmo 59
Inserita: (modificato)

Ciao,

Io molti anni fà ho fatto una cosa simile.

Una serpentina di rame del 16 che era a contatto con fiamma e fumi.

Quando andava dovevi essere sempre in casa,e doveva esserci l'elettricità ,ha funzionato .

Oggi potresti usare un piccolo gruppo di continuità ,quanto vuoi che assorba un circolatore?

Comunque resta il fatto che quando il fuoco è acceso devi essere sempre presente,per qualunque evenienza,

Certo questo e un bell'impegno

ps il circolatore mettilo prima dello scambiatore, io avevo messo anche una valvola di sicurezza che scarica fuori nella fogna

il circolatore partiva con il consenso di un termostato a contatto,

silvio

Modificato: da remicade
  • 2 weeks later...
Inserita:

Accantonando per il momento il discorso su come realizzare lo scambiatore,

vorrei farmi dare da voi dei consigli su come realizzare l'impianto a cui lo scambiatore sarà allacciato.

Pensandoci bene però, come si vede dallo schema precedente, sarei costretto a far passare ben 4 tubi da dietro la stufa,che poi saliranno verticali verso il piano superiore.

Mi chiedo se sia possibile limitare a 2 il numero dei tubi che salgono al piano superiore,così come ho disegnato nel seguente schema.

Lo vorrei fare per limitare il "disordine" al piano terra(che è abitato,mentre il piano superiore è disabitato )

Domande:

A)è altrettanto valido questo schema?Ce la fa la pompa a far circolare l'acqua?

B)affinchè non vada in depressione nessun termosifone/parte dell' impianto è meglio mettere la pompa del ricircolo sulla mandata o sul ritorno del circuito del riscaldamento?(Ho letto per i vari forum che se vanno in depressione punti nell' impianto,è possibile che da lì venga risucchiata aria dall'esterno, con le sgradite conseguenze che ne derivano)

Per azionare il circolatore(che metterò al piano superiore),metterò un termostato a contatto in prossimità della stufa,e porterò i cavi fino al piano superiore,dove ci sarà il circolatore(vedi schema seguente)

FAtemi sapere pareri, consigli, osservazioni!!!!

Grazie mille!!!!

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