Riccardo Inserito: 16 dicembre 2009 Segnala Inserito: 16 dicembre 2009 Ciao a tuttivorrei sapere se secondo voi se collego la resistenza di uno scaldabagno elettrico ad una tensione continua, la resistenza funziona correttamente (cioè riscalda l'acqua). Ho visto che ovviamente le resistenze di norma funzionano a 220VAC. Se utilizzo una tensione max di 360VDC che problemi posso avere?GrazieRiccardo
Livio Orsini Inserita: 16 dicembre 2009 Segnala Inserita: 16 dicembre 2009 La rete elettrica distribuisce energia sotto forma di corrente alternata sinusoidale, a frequnza di 50Hz e tensione di 230V (in tutta Europa).Il valore di tensione di 230v si intende come valore efficace, in altri termini è quel valore di tensione alternata che, applicato ad un resistore, produce il medesimo effetto termico di una tensione continua di pari valore.L'elemento riscaldante di uno scaldabagno si può ritenere, con buona aprossimazione, un carico puramente resistivo; pertanto se proprio vuoi alimentare lo scaldabagno con corrente continua non devi superare i 230V.
Riccardo Inserita: 16 dicembre 2009 Autore Segnala Inserita: 16 dicembre 2009 Ok grazie LivioQuindi le soluzioni possibili potrebbero essere queste:- utilizzare un limitatore di tensione in CC ma non so se esiste;- mettere una resistenza in serie a quella dello scaldabagno.Che ne pensi?SalutiRiccardo
Livio Orsini Inserita: 16 dicembre 2009 Segnala Inserita: 16 dicembre 2009 - mettere una resistenza in serie a quella dello scaldabagno.Visto che devono cadere 130V, con la corrente che normalmente assorbono gli scaldabagno, sarebbe una bella stufetta. Se ci riscaldi anche la stanza da bagno può essere una soluzione elegante
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