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PLC Forum


Termocucina Klover - Funziona benissimo ma ancora non abbastanza...


superautomatico

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superautomatico

Ciao Forum!

In genere sono di là nel verde con le lavatrici perchè di mestiere faccio il lavatricista. Di elettrica me ne intendo un po', un po' meno di elettronica e quasi zero di idraulica ;)

Dopo quasi dieci anni di insistenza con il nostro termoidraulico di fiduca e dopo aver superato anche i più reconditi scetticismi che affossavano l'idea che un sistema di questo genere non avrebbe mai funzionato, finalmente siamo riusciti a montare questa famigerata termocucina Klover.

Sul mercato nazionale credo sia l'unica azienda a permetterti di montare un prodotto del genere senza ricorrere al vaso aperto con galleggiante.

Impianto eseguito alla perfezione (mi vergogno a dirlo ma finito di montare il 30 dicembre 2009 tutto in tubo rigido zincato niente multistrato, perchè spaventati dall'ebollizione... tutti tranne me ovviamente :)) la termocucina è montata in parallelo alla caldaia murale a gas (Riello residence non ricordo il modello ma è una 28.000...): mentre la caldaia murale va in pianto passando dalle 2 valvole di zona (casa su 2 piani 70mq cad.), la termocucina va in continuo solo sulla zona del piano inferiore mentre sul piano superiore solo a chiamata (così prescriveva lo schema fornito dall'azienda sul libretto).

Ora il problema è questo:

- i termosifoni sono di ghisa, la caldaia a gas lavora a 80°C e le fasce orario del termostato tengono conto per una mezzora circa di inerzia dell'impianto.

- la termocucina sul suo piano lavora eccellentemente perchè anche se tenuta al minimo (55°C consigliato al circolatore per evitare condensa) praticamente lavora dal mattino alla sera ovvero da quando si accende il fuoco finchè non si si lascia spegnerlo... e arriviamo a 22°C ambiente ... forse troppi!!

- quando il termostato della zona notte chiama... la temperatura della stufa si abbatte notevolmente e anche aumentando la quantità di legna da bruciare non si raggiungono mai i 18°C ambiente

Avanzo delle soluzioni ma attendo che i calderisti con i capelli bianchi o magari senza capelli (ma anche tutti gli altri :)) mi dicano come fare...

A - far lavorare la stufa in continuo anche sulla zona notte come sulla zona giorno; in questo caso mentre il continuo della zona giorno è un T sulla mandata, sulla zona notte sarebbe sufficiente aprire la valvola con un comando della stufa.

B - togliere il T idraulico per il continuo sulla zona giorno e fare lavorare le due zone alternando elettricamente i comandi delle valvole; in questo caso non dovrà mai esserci un momento in cui entrambe sono chiuse altrimenti... bolliamo!!

Aspetto consigli.

GRAZIE

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superautomatico

Una temperatura di minima è garantita su entrambi i piani... sempre dalla caldaia, è al piano giorno è impostata a 16.5 al piano notte a 15.5

I motivi però di questa differenza durante il giorno sono altri che espongo pur non credendo siano responsabili della situazione.

Il piano notte ha il pavimento in legno, quello giorno no. Il piano notte ha sì i tubi in multistrato come in tutto l'impianto ma che passano sotto una guaina isolante annegata nel sottofondo per evitare che l'umidità di risalita danneggi il legno, al piano giorno no e per di più il seminterrato non è quasi mai riscaldato e non completamente (una parte è garage). Che questo metta i due piani in condizioni diverse?!

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marco battilana

Io ho una termocucina Rizzoli, mod TS 60 CF, installata a fine ottobre. Io sfrutto l'accumulo di acqua della caldaia esistente e lavoro ovviamente a vaso chiuso.

Le uniche modifiche fatte son state il collegamento dei tubi della termocucina ai tubi di mandata e ritorno della caldaia esistente (riello 35 kw) una valvola di sicurezza (inietta acqua dell'acquedotto in una serpentina nella stufa sopra al focolare) e l'installazione di un circolatore con valvola mut (elettrica) che preleva l'acqua dalla termocucina e la manda in caldaia da dove poi viene prelevata dalle varie utenze compreso il circolatore dell'acqua sanitaria.

Il tutto (compresi termostati e valvole di zona) è gestito da Siemens Logo con sonda pt100 che legge la temperatura della termocucina.

Ho programmato l'apertura della valvola mut e del circolatore a 65 gradi e la fermo a 55. Dopodichè abilito il riscaldamento di tutta la zona giorno con un termostato che me la ferma alla temperatura di 21- 22 gradi. Dopodichè ho programmato delle soglie (in OR coi termostati) con le quali comando le valvole della zona notte e relativo circolatore, permettendomi di mandare alla zona notte eventuale calore in eccesso, o di smaltire un eventuale sovratemperatura aprendo progressivamente ed in modo automatico tutte le zone di casa.

Quando lavoro con la termostufa, la caldaia viene esclusa (per l'esattezza il solo bruciatore). Nel caso la temperatura scenda sotto i 55 gradi, ritorna in funzione la caldaia.

Tiene tranquillamente una doccia di 20 minuti.... ;)

Che dire, fin'ora siamo tutti contenti del nuovo acquisto, dato che rispetto all'anno scorso son stati usati 200 mc in meno di metano. Parde del successo è dovuta sicuramente anche al controllo del sistema.

Sicuramente non è un sistema economico da realizzare.

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superautomatico
Il tutto (compresi termostati e valvole di zona) è gestito da Siemens Logo con sonda pt100 che legge la temperatura della termocucina.

:( ma io non volevo arrivare ad impiegare un PLC... anche perchè questo forum sa molto bene cosa sono stato in grado e capace di fare con uno strumento del genere :thumb_yello: precisamente con un Zelio della Schneider Electric

Modificato: da ftwmco
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Ciao,

forse io ho formulato male la domanda ,che puo sembrare scontata.

La stufa ha la potenza del focolare per garantire le t° per tutti e due i piani ?

Non sono del ramo ,ma credo che un "tee " non penalizzi cosi un impianto?

silvio

Modificato: da remicade
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marco battilana

Diciamo che la potenza non è cosa semplice da determinare.

La mia è una 35 kw quindi pari pari alla caldaia. Questa però è la potenza massima gestibile dalla stufa.

La vera potenza del focolare dipende dal tipo di legna, dal suo grado di umidità, e dalla costanza con cui si alimenta la stufa. Ho usato una gestione con un

controllore per non rischiare di diventare schiavo del sistema. Non voglio farmi più di tanti problemi se carico troppo o troppo poco..

Diciamo che attualmente riesco a scaldare il piano terra e a garantire acqua sanitaria, e con fuoco vivo e costante scaldo anche qualche camera al piano superiore.

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  • 2 weeks later...
superautomatico

RISOLTO!

Si monta una (3°) valvola sulla linea di mandata stufa a perdere, comandata dalla valvola del piano superiore, in modo che quanto il termostato sopra scatta e si apre la valvola si chiude la dispersione del piano inferiore MA non la possibilità di scaldarlo (comunque) con la stufa perchè questa alimenterebbe ugualmente l'impianto allorquando (durante il periodo di riscaldamento del piano sopra) scattasse il termostato del piano sotto aprendo la relativa valvola di zona...

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