digitel Inserito: 24 gennaio 2010 Segnala Inserito: 24 gennaio 2010 CiaoVorrei porre una domanda a chiunque di voi mi sappia dare una risposta chiarificatrice, visto che la termotecnica non e' il mio pane quotidiano...Ho 3 unita' interne daikin in casa, una con macchina singola e una dual.Tutte hanno il medesimo problema ( che probabilmente sara' comune a tutti i sistemi analoghi) :In modalita' pompa di calore, durante il riscaldamento nei periodi invernali , noto che la capacita' di creare calore all'interno della casa viene limitata non tanto dalla temperatura rigida esterna , quanto dalla umidita' relativa, Mi spiego, con una unita' interna settata al medesimo livello di temperatura, esempio 21 gradi, la temperatura dell'aria emessa e' appena tiepida e devo a volte aiutarmi con il riscaldamento tradizionale quando all'esterno ci sono per esempio 2 gradi con pioggia o nebbia o tempo umido , mentre nei giorni di freddo secco (ricordo anche alcune settimane fa gelate a -7 gradi) l'aria emessa dalle unita' interne e' perfino piu' calda e le stanze sono confortevolmente riscaldate.Mi potete spiegare questo fenomeno ???E' un problema risolvibile o e' intrinseco al principio di funzionamento delle macchine ???Grazie milleFedericoTreviso
mf2hd Inserita: 25 gennaio 2010 Segnala Inserita: 25 gennaio 2010 Senza entrare troppo nello specifico...Una pompa di calore e' in pratica un condizionatore "estivo" che funziona al contrario.D'estate "ruba" il calore dall' ambiente interno e lo porta all' esterno, mentre d' inverno prende del calore dall' esterno e lo porta all' interno.Sembra un po' assurda la cosa, ma e' cosi'.Dato che in p.d.c. l' unita' esterna si comporta da evaporatore (fa freddo) sorgono alcuni problemi pratici: tende a formarsi della brina sulle alette dello scambiatore.Questa, se non eliminata, porta ad uno scambio sempre minore arrivando a formare in breve tempo un' ostruzione (ghiaccio).Per ovviare a questo inconveniente tutte le p.d.c. hanno un sistema di sbrinamento (defrost) che consiste nell' invertire, quando e' necessario, il ciclo riportando la macchina in una specie di funzionamento estivo, mantenendendo fermi i ventilatori in modo da limitare l' effetto indesiderato di raffreddamento del locale (come se fosse in regime estivo).Nelle giornate umide e con temperatura bassa, l' effetto del brinamento sull' unita' esterna e' molto favorito cosi' che la logica di controllo deve effettuare gli sbrinamenti piu' spesso, facendo scendere, a parita' di tempo di funzionamento, la resa in riscaldamento del locale.
nazza.70 Inserita: 25 gennaio 2010 Segnala Inserita: 25 gennaio 2010 Mi spiego, con una unita' interna settata al medesimo livello di temperatura, esempio 21 gradi, la temperatura dell'aria emessa e' appena tiepida cosa significa che imposti funzione a caldo con temperatura impostata sul telecomando a 21 gradi ? mi auguro di no... comunque un qualsiasi cdz a pompa di calore và impostato per lo meno tre gradi sopra la temperatura dell'ambiente per sentire un pò di caldo...e in ogni caso la logistica del cdz si basa su tre temperature: temp.interna,temp.impostata sul telecomando e temp.esterna...in base a queste modula e produce caldo o freddo.
digitel Inserita: 25 gennaio 2010 Autore Segnala Inserita: 25 gennaio 2010 Grazie per le risposte,Mi spiego meglio, io imposto da telecomando una temperatura di 21-22-23-24 gradi a piacimento ( in inverno , modalia' p.d.c.)a seconda del calore che desidero in casa, (nazza non capisco cosa intendi con il meravigliarti dei 21 gradi in modalita' calore, spiegati meglio )Ebbene la capacita' di scaldare la stanza e' piu' ridotta ovvero "fa piu' fatica a scaldare" quando fuori ci sono ad esempio +2°C con molta umidita ( es nebbia , pioggerellina ecc.) rispetto a qundo fuori ci sono -7°C ma secchi.Questo l'ho constatato proprio con le gelate delle settimane scorse.Per il logico ragionamento dello scambio come detto da mf2hd, piu' fuori fa freddo, piu' fatica dovrebbe fare a scambiare e quindi a riscaldare la casa, pero' non e' sempre cosi' , come ho appunto chiarito e cio' mi lascia perplesso.Volevo cercare di capire se e' una cosa normale, usuale, rimediabile ecc.ecc.Avevo gia' notato poi che le macchine attuano la procedura di sbrinamento...Preciso che di norma setto la modalita' freddo/caldo forzandola in modo manuale in estate e in inverno, al cambio stagione (no modo AUTO) sbaglio ?? Saluti e Grazie
Durresi Inserita: 26 gennaio 2010 Segnala Inserita: 26 gennaio 2010 come ti spiegava anche mf2hd, nell'unita esterna tende a formarsi il ghiacio, percio più è secca l'aria e meno ghiaccio puo formarsi.
nazza.70 Inserita: 26 gennaio 2010 Segnala Inserita: 26 gennaio 2010 se imposti il telecomando ipotesi a 22 gradi in pdc...e il cdz rileva una temperatura di 20 in ambiente...lui lavorerà per quei 2 gradi di differenza( essendo inverter se era on/off neanche partiva il compressore )non credo che in condizioni normali dentro casa ci siano meno di 20 gradi...quindi per sentire veramente calore uscire dallo split dovrai necessariamente aumentare il delta t ( differenza temp. richiesta e temp. rilevata. ) fermo restando tutto quello già spiegato da durresi e mf2hd riguardo l'umudità.
digitel Inserita: 27 gennaio 2010 Autore Segnala Inserita: 27 gennaio 2010 OK Grazie, molto piu' chiaro ...Il ghiaccio sulla unita' esterna riduce la capacita' di scambio se poi ci mettiamo il tempo di "defrost" ecco il perche' del poco calore ( o tempi morti delle unita' interna), il fatto che con piu' umidita' sia favorito il ghiaccio e' l'elemento che mi mancava....Nazza, ok per il delta-T non avevo inteso.Grazie ancora a tuttiSaluti
Erikle Inserita: 27 gennaio 2010 Segnala Inserita: 27 gennaio 2010 infatti nelle condizioni meteo citate è notevole la formazione di brina..brina che per prima cosa riduce il passaggio di aria..questo perchè gli scambiatori dei clima sono ovviamente con le alette molto ravvicinate per aumentare la superficie di scambio..ma basta poca brina per ostruire tuttoPer dire uno split ha 2 mm o anche meno..un evaporatore commerciale per celle frigorifere sotto zero hanno 4,5 o anche di + proprio per il ghiaccioper cui la brina riduce lo scambio termico riduce il passaggio di aria e in + il clima deve fermarsi per sbrinarsi e in quel tempo non scalda
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