robi73 Inserito: 15 febbraio 2010 Segnala Inserito: 15 febbraio 2010 (modificato) Salve, desidero porre un quesito in merito ad un impianto di riscaldamento realizzato da due anni all’interno di una scuola media locale.E’ vero che esiste una normativa in vigore per ciò che riguarda l’edilizia scolastica e gli impianti ad essa associati, che prevede la realizzazione degli stessi con apparecchi ventilanti (fan-coil o canali) e ne assicuri un’omogeneo ricambio d’aria ?Preciso che, l’impianto di cui trattasi, è stato realizzato con pannelli radianti a “zoccolo” la cui efficacia, mi pare superfluo precisarlo, è del tutto limitata, con grande disagio per i bimbi che lamentano un ambiente alquanto gelido, in special modo all’arrivo mattutino.Ringrazio anticipatamente quanti avranno la cortesia di rispondermi. Modificato: 15 febbraio 2010 da robi73
SimoneBaldini Inserita: 15 febbraio 2010 Segnala Inserita: 15 febbraio 2010 Sostanzialmente non esiste un obbligo della tipologia impiantistica. Cioè tu puoi mettere anche i vecchi e cari radiatori. Il discorso del ricambio d'aria è una cosa differente è puo' essere fatto anche se ci sono caloriferi/pannelli a pavimento o altro. Ora l'obbligo del ricambio d'aria dipende dai valori aeroilluminanti, è presumibile che dato l'affollamento delle aule si renda necessario un ricambio forzato, non so se sia un obbligo ma progettualmente credo che il ricambio naturale (apertura delle finestre) possa considerarsi insufficiente a livello progettuale.
robi73 Inserita: 16 febbraio 2010 Autore Segnala Inserita: 16 febbraio 2010 Ciao Simone,Cercando sul web, ho rintracciato questo vecchio Decreto Ministeriale che indica chiaramente le linee guida da seguire per la realizzazione degli impianti di ogni genere, in ambito di edilizia scolastica.Il Decreto Ministeriale 18/12/1975, posto che sia ancora in vigore, recita:5.3.11. - TEMPERATURA ED UMIDITÀ RELATIVA DELL'ARIA DEGLI AMBIENTI.La temperatura degli ambienti adibiti ad usi scolastici dovrà essere assicurata, in condizioni invernali, da un adatto impianto di riscaldamento capace di assicurare in tutti gli ambienti, quando all'esterno si verificano le condizioni invernali di progetto, le seguenti condizioni interne:- Temperatura 20 oC + o - 2 oCsalvo non sia diversamente prescritto per locali ad uso speciale.E' consigliabile che vengano assicurati adatti valori della umidità relativa negli ambienti interni adibiti ad attività didattiche e collettive nel periodo invernale, mediante un trattamento di umificazione dell'aria esterna effettuato dall'impianto di ventilazione idoneo a realizzare un'umidità relativa dell'aria ambiente del 45-55% e a mantenere negli ambienti T = 20oC.Nella parte finale, consiglia un trattamento di umidificazione dell'aria mediante impianto di ventilazione idoneo, ciò sarebbe possibile con i cari vecchi radiatori ?E ancora:5.3.12. - PUREZZA DELL'ARIA.Dovrà essere assicurata l'introduzione delle seguenti portate d'aria esterna, mediante opportuni sistemi:I) Ambienti adibiti ad attività didattica collettiva o attività di gruppo.Per scuole materne ed elementari coefficienti di ricambio 2,5.Per scuole medie coefficiente di ricambio 3,5.Per scuole secondarie di secondo grado coefficiente di ricambio 5.II) Altri ambienti di passaggio, uffici.Coefficiente di ricambio 1,5.Dunque , il ricambio d'aria in ambienti scolastici è obbligatorio o "presumibile" ?In conclusione, per ottenere gli effetti benefici consigliati dal Decreto Legge (umidità, temperatura, ricambi d'aria) nelle scuole, sarebbe meglio realizzare un impianto tradizionale, a radiatori, o peggio, a pannelli radianti in "zoccolo", oppure un impianto ventilato, a canali o fan-coil, tale da conformarsi alla normativa ?Confido nelle tue capacità professionali al fine di dirimere dubbi e perplesità in merito all'argomento trattato, invitando, chiunque ne avesse contezza, di intervenire concretamente.Grazie.
SimoneBaldini Inserita: 16 febbraio 2010 Segnala Inserita: 16 febbraio 2010 Confermo quanto detto, un impianto a pavimento piu' un buon ricambio d'aria che mi assicura umidità e purezza dell'aria è sufficiente. on è necessario un impianto a fancoil o a tutt'aria.
robi73 Inserita: 16 febbraio 2010 Autore Segnala Inserita: 16 febbraio 2010 Ciao Simone,Sono d'accordo con te ma la domanda era: come avviene il ricambio d'aria, aprendo porte e finestre delle classi o realizzando un impianto candalizzato per l'immissione e l'estrazione dell'aria così come previsto ?Inoltre, che tu sappia, la normativa è sempre quella del 1975 o ce n'è una più recente ? Grazie
andrea_climateck Inserita: 16 febbraio 2010 Segnala Inserita: 16 febbraio 2010 Ciao Roby, io eseguo anche impianti aeraulici, ma per le scuole non mi e' mai successo, a meno che non si tratti ovviamente di aule senza ricambio d'aria ( cioe' senza finestre )....
robi73 Inserita: 17 febbraio 2010 Autore Segnala Inserita: 17 febbraio 2010 Ciao Andrea,grazie per il tuo contributo e quello di Massimo in merito al tema trattato, benchè conservi ancora qualche remora sull'argomento, non comprend appieno se, la normativa esista e venga costantemente disattesa, o se sia cambiata rispetto a quella citata in precedenza.Vero è che, trattandosi di edilizia scolastica, dunque destinata ad una utenza di giovanissimi, essa possieda tutti i connotati di una normativa atta a garantire il confortevole soggiorno dei bimbi all'interno delle aule scolastiche.Credo che il principio sia uniforme a quello per la progettazione di un impianto per teatro, cinema, ospedale e quant'altro. Forse in essi si potrebbe omettere di garantire la temperatura di progetto all'interno degli ambienti climatizzati o addirittura l'umidità o a ancora i ricambi d'aria ?Dunque, non comprendo davvero, quando si parla di edilizia scolastica, perchè visia una sorta di reticenza, tra l'ente pubblico che indice la gara e l'azienda che si propone di realizzarla.Andrò fino in fondo, sino a quando non avrò chiara quale sia la normativa che regolamenta tale settore con tutti i complementi ad essa annessi.Per ora un ringraziamento a voi ed alle vostre interessanti proposte.Grazie
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