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Schemi Elettrici Ed Elettronici - reperibilità


alex2patrick

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Ciao a tutti, sono a porre una domanda un pò provocatoria in un epoca contraddistinta dalla teoria dell'usa e getta:"ma gli schemi elettronici ed elettrici delle macchine dove si possono reperire?".

Questo per dire che le cose stanno cambiando e si cerca di riadeguare l'inquinamento da rifiuti elettronici cercando di riparare il più possibile le schede.(capacità e costi permettendo).

Nell'attesa di risposte e di considerazioni sono a chiedervi se esiste lo schema di un apparato SAMSUNG modello MH18AP2-09.

Vi ringrazio e aspetto risposte e considerazioni.

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Grazie mariano per l'indrizzo che mi hai fornito ma cosa ne pensi di questo ritorno che ci vede ritornare alle riparazioni invece delle vere e proprie sostituzioni di componenti o apparecchiature complete come ultimamente si è visto?

Cosa ne pensi di un eventuale ritorno alla professionalità generale invece del qualunquismo e superficialità che alcune aziiende adoperavano ultimamente?

Grazie.

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Cosa dire? Considera che ho iniziato a riparare apparati elettronici nel 1987 a 17 anni. Ho riparato apparati audio, video, poi strumenti di analisi e altre tante altre cose. Ci ho fatto su casa e famiglia. Poi la microelettronica e la miniaturizzazione hanno portato alla quasi impossibilità di operare (diagnostica e sostituzione di componenti) e si è passati alla sostituzione di schede complete. In seguito l'elevata integrazione e produttività hanno abbassato i prezzi dei prodotti al punto che un'ora di lavoro costa come metà valore del prodotto o di più. Ti faccio l'esempio di una autoradio odierna, con lettore di cd, schede di memoria di vario tipo, presa usb e altre 100 funzioni, il tutto per 60/70 euro. Anche solo per sostituire un finale audio,la cosa più elementare, tra tutto meno di una quarantina di minuti ce li vogliamo mettere? Metti che il finale ti costi dai 7 ai 15 euro, quanto fai pagare il tutto? Se ci devi vivere onestamente, ti avvicini o no ai 25/30 euri?La risposta ad un preventivo del genere è al 50%"allora la cambio, così prendo il modello nuovo ecc ecc".Quindi alla fine della fiera il cosidetto "consumer" va via così... Storia diversa per apparati di uso professionale, dove i prezzi viaggiano a livelli di migliaia di euro, ma questa è un'altra storia. Sono d'accordo con Te quindi sul recupero dei beni, ma... .In effetti ancora qualcosa lo sistemo, per passione. Nell'industria dove faccio il manutentore da dieci anni, riesco ancora a riparare dispositivi di qualche anno fa come inverter, alimentatori e schede dedicate, dove non ci sono micro con 200 pin!!! Ma nelle nuove tecnologie non ci entra neanche la punta dello stagnatore!!! Quindi, si fa quel che si può e il resto bisogna consegnarlo ai centri di raccolta per non avvelenare ancor di più l'ambiente!!!! Ciao e auguri a tutti!!!!

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SimoneBaldini

Non ne sono tanto convinto. Il problema è che le varie case hanno personalizzato la loro elettronica e dover comprare la scheda da loro è come comprare oro. Oggi molti costruttori, caldaie ecc.. stanno adottando elettronica standar (SIEMENS, Honeywell, BRAHMA, ecc..) con questo i ricambi sono reperibili non piu' in monopolio dal costruttore ma bensi' da qualsiasi rivenditore di ricambi e una scheda proprietaria dove veninva venduta a 200 euro, con prodotti standar la si trova a 40 euro. Inoltre c'è da dire che utilizzando prodotti standar si è sicuri d'avere un parco installazioni molto piu' esteso (milioni di pezzi) contro un prodotto dedicato di qualche dicina di migliaia di pezzi (meno collaudato). Avendo costi di sostituzione di 40 euro sicuramente la convenienza della riparazione decade cosa che invece con un costo di 200 euro ne valeva la pena tentare.

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remo williams

Salve.Per cominciare vi auguro una buonissima Pasqua.Per quanto riguarda l elettronica moderna il mio disincantato parere è che ormai ci siamo abituati a strumenti complicatissimi,di cui non capiamo più la tecnologia.Ricordo con rammarico che ,più giovane,riparavo anche i lampeggianti dei cancelli automatici :superlol: Avevo tempo da perdere penserete... :superlol: In questo quoto appieno mariano59.Prima potevi permetterti di tentare la riparazione,adesso senza l attrezzatura giusta ,te lo scordi.Vi rinnovo gli auguri.Ciao.

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Vi ringrazio e condivido con mariano il discorso dei costi. Io devo dire che mi sono aventurato nel settore impiantistico e attualmente svolgo mansioni anche di manutentore all'interno di un'azienda. La cosa che più mi turba e che ti trovi davanti persone che cambiano tutto, dalla piccola scheda al convertitore piuttosto che un inverter. A dirla franca vanno a tastoni. Devo dire coerentemente che se si vuole migliorare a livello qualitativo dovremmo unire le esperienze per abbassare i costi e restare nel mercato. Sto vedendo che aziende prendono prodotti dalla concorrenza quando magari le stesse apparecchiature le costruiamo anche in Italia. Penso che col tempo porti alla chiusura del mercato locale e sempre più all'utilizzo di personale meno qualificato.

Ma ci siamo posti degli obbiettivi?

Ridare immgine al paese cosa vuol dire per noi?

Chi in Italia da soluzioni al passo con i tempi?

Grazie

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remo williams

Ma,io penso che in Italia,come in qualsiasi altra parte del pianeta,ci siano le qualità per uscire da ogni tipo di situazione.Quello che a volte mi fa cadere le braccia,è il diffuso mal costume.Ormai diffuso,più che a livello endemico,a livello geneticoculturale.Trasversale a tutta la nazione.Avendo a che fare per lavoro,con ,tra virgolette,settentrionali e meridionali,l italiano è molto più omogeneo di quanto alcuni nostri governanti ci vogliano far credere. :lol: Ritornando poi al discorso tecnico,io mi ritrovo a parlare qualche volta con neodiplomati,o già diplomati in campi tecnici che stanno prendendo un secondo diploma...c è da ridere...Secondo me dalla scuola dipender gran parte del futuro dei nostri figli,ma anche della nostra bella ITALIA.

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Grazie Remo per il tuo intrvento e per il tuo confermare l'omogeneità del pensiero su tutto il teritorio nazionale. Mi ricordo, quando parlavi di scuola, che quello che studiavi era pressochè superato e tuttoggi è così (non in tutti gli istituti) o, le nuove tecnologie non trovano il giusto riscontro inquanto l'utilizzatore finale che può essere il privato attualmente non è ricettivo e l'azienda attua delle politiche che sono basate sul risparmio e non sull'innovazione.

Conosco delle realtà che stanno in piedi inquanto oltre non rispettare nessuna normativa tecnica e sulla sicurezza basano tutto il loro operato su fantomatici tecnici interni che di tecnologico sanno poco.

Anche se ancora giovane penso che lavorare in sinergià voglia dire sapersi affidare a collaboratori giovani con voglia di imparare e dare il proprio contributo infatti uno staff vincente unisce esperienza (affidabilità) a innovazione (progresso).

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