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Come Si Realizza Un Pozzo?


gh975

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Ci sono delle ditte con l'attrezzatura per farlo, almeno il foro, poi ci si installa una pompa con relativa tubazione. Dovrai poi far analizzare l'acqua, raramente e potabile con quel che immettiamo nel terreno oggi, Poi se vuoi metterti in regola devi dichiararlo alla provincia mi sembra che verra a metterci un contatore, e annualmente ti fa pagare, e si anche quella ti fa pagare, anche se dalle mie parte nessuno lo dichiara.

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I regolamenti variano da zona a zona comunque mi pare che ora ci sia la regola che occcorre fare pirma la domanda e qui da Noi in Umbria serve una relazione del Geologo prima di perforare, altrimenti ci sono sanzioni molto pesanti.

Poi serve una Ditta che perfora !!

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Le norme sono locali, in genere sono disposizioni regionali e naturalmente le complicazioni cambiano sulla base della ubicazione e profondità del pozzo: ad. esempio per i terreni soggetti al vincolo del Parco del Conero è necessario anche il nulla-osta dell'ufficio che si occupa del vincolo paesaggistico, anche se il pozzo non prevede manufatti esterni, ma solo il tombino carrabile. Sulla costa dell'alto adriatico il progressivo abbassamento del suolo (bradisismo) causa diverse limitazioni alla concessione di nuove autorizzazioni per l'emungimento dei pozzi, c'è una specifica norma in proposito della Regione Emilia Romagna. Altri adempimenti sulle comunicazioni necessarie ed uffici competenti sono specifici a seconda della profondità del pozzo.

Sotto le indicazioni dell'ufficio tecnico del Bacino del Reno (link: http://www.ermesambiente.it/ermesambiente/.../pozzodom.htm):

Pozzi ad uso domestico

L'uso domestico di un pozzo è strettamente definito dal tipo di utilizzazione dell'acqua da esso ricavata.

Gli usi che portano alla classificazione di un pozzo come domestico sono solo ed esclusivamente i seguenti:

1) Consumo umano: l'acqua viene utilizzata dal proprietario del terreno su cui esiste il pozzo, per l'uso potabile, o igienico-sanitario (in assenza di una rete acquedottistica).

2) Annaffiamento di giardini e orti: L'acqua viene utilizzata per annaffiamento di superfici adibite a verde: devono far parte dell'abitazione del proprietario del terreno su cui esiste il pozzo, o delle parti comuni del condominio; annaffiamento di coltura orticola: la superficie adibita ad orto può essere sia adiacente che separata dall'abitazione del proprietario su cui esiste il pozzo, ma la produzione di ortaggi deve essere solo ed esclusivamente destinata a soddisfare le sue esigenze e quelle del suo nucleo famigliare, escludendo tassativamente una eventuale commercializzazione del prodotto.

3) Abbeveraggio animali da cortile e/o bestiame

In analogia col caso della produzione orticola, gli animali allevati devono essere solo ed esclusivamente destinati a soddisfare le esigenze del proprietario del terreno su cui esiste il pozzo e quelle del suo nucleo famigliare, escludendo tassativamente qualsiasi attività tesa alla commercializzazione degli animali e dei loro derivati.

Non possono essere considerati ad uso domestico tutti i pozzi la cui acqua viene utilizzata per un'attività economico-produttiva o con finalità di lucro.

In particolare:

Consumo umano (igienico e/o potabile): non sono assimilabili a uso domestico le acque destinate ai consumi umani relativi ai complessi turistico-alberghieri, le industrie alimentari, casearie, le case di cura, le attività artigianali, e quanto assimilabile.

Annaffiamento di giardini e orti: non sono assimilabili a uso domestico le acque destinate a vivai, parchi, aree verdi attrezzate o inserite in scuole e complessi industriali, di attrezzature sportive, di ricreazione, e quanto assimilabile.

Abbeveraggio animali da cortile e/o bestiame: non sono assimilabili a uso domestico le acque destinate ad allevamento di animali da cortile e/o bestiame, che preveda la commercializzazione dei capi e dei loro derivati.

Altri usi:

non sono assimilabili a uso domestico le acque destinate ad impianti di condizionamento e a pompa di calore, alimentazione di piscine, parchi acquatici, impianti ittici e di pesca sportiva e quanto assimilabile ad attività ricreative e sportive, tutti gli usi che soddisfano esigenze di attività produttive, e in genere tutti gli altri usi che risultano prevalenti e prioritari rispetto a usi domestici compresenti.

Procedure per la perforazione di un pozzo ad uso domestico

Generalità

Il proprietario di un terreno può perforare liberamente un pozzo, purchè l'acqua derivata sia destinata solo ed esclusivamente a uso domestico; la perforazione deve comunque avvenire nel pieno rispetto di tutte le vigenti normative di salvaguardia della risorsa idrica (vincolo idraulico, vincolo idrogeologico, tutela delle risorse idriche sotterranee anche dal punto di vista dell'inquinamento, norme di sicurezza, distanza dai confini secondo le prescrizioni del codice civile, ecc.). L'amministrazione regionale, sentita l'Autorità di Bacino competente, ha il compito di disciplinare i prelievi delle acque sotterranee ad uso domestico, laddove sia necessario garantire l'equilibrio del bilancio idrico. È facoltà del Servizio Tecnico di Bacino competente di effettuare controlli, avvalendosi di agenti accertatori (polizia idraulica, polizia provinciale, polizia municipale, guardie forestali, carabinieri), sulla veridicità inerente l'uso dell'acqua, e sul rispetto delle prescrizioni e discipline dell'uso stesso. Eventuali altre prescrizioni (urbanistiche, ambientali, di sicurezza, ecc.) potranno essere fissate dal Comune competente.

Procedure

L'utente interessato alla perforazione di un pozzo ad uso domestico deve preventivamente inviare una autocertificazione( pdf, 60Kb) contenente i dati personali e le precise motivazioni della richiesta di un pozzo ad uso domestico, indirizzata alla Regione Emilia-Romagna, Servizio Tecnico Bacino Reno, Viale Silvani 6, Bologna, e per conoscenza al Comune competente per territorio, nel quale verrà eseguita la perforazione.

Prima di procedere alla perforazione, l'utente dovrà comunicare al Servizio regionale la data di inizio dei lavori di perforazione, e, qualora risultino necessari, il nulla osta ai fini idraulici e l'autorizzazione nei riguardi del vincolo idrogeologico. In caso di vicinanza a un corso d'acqua, la perforazione dovrà essere effettuata a non meno di 50 m. dal piede dell'argine o dall'alveo. Una volta effettuata la perforazione, dovrà essere prodotta dall'utente e indirizzata al Servizio Tecnico di Bacino, quale completamento all'autocertificazione, la "scheda pozzo"( pdf, 82Kb) contenente tutti i dati tecnici della perforazione effettuata.

Documenti da scaricare:

›› Il modulo di autocertificazione da trasmettere prima della perforazione di un pozzo domestico (modello provvisorio) ( pdf, 60Kb)

›› La scheda pozzo da trasmettere a perforazione eseguita (modello provvisorio) ( pdf, 82Kb)

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Facendo un... buco !

permettimi la battuta, ma cosa significa come si fa un pozzo?

vedo che ti hanno gia risposto avevo visto male ma la battuta resta!

Modificato: da minosat
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L'utente interessato alla perforazione di un pozzo ad uso domestico deve preventivamente inviare una autocertificazione( pdf, 60Kb) contenente i dati personali e le precise motivazioni della richiesta di un pozzo ad uso domestico, indirizzata alla Regione Emilia-Romagna, Servizio Tecnico Bacino Reno, Viale Silvani 6, Bologna, e per conoscenza al Comune competente per territorio, nel quale verrà eseguita la perforazione.

Prima di procedere alla perforazione, l'utente dovrà comunicare al Servizio regionale la data di inizio dei lavori di perforazione, e, qualora risultino necessari, il nulla osta ai fini idraulici e l'autorizzazione nei riguardi del vincolo idrogeologico. In caso di vicinanza a un corso d'acqua, la perforazione dovrà essere effettuata a non meno di 50 m. dal piede dell'argine o dall'alveo. Una volta effettuata la perforazione, dovrà essere prodotta dall'utente e indirizzata al Servizio Tecnico di Bacino, quale completamento all'autocertificazione, la "scheda pozzo"( pdf, 82Kb) contenente tutti i dati tecnici della perforazione effettuata.

Anche in Lombardia è così, se non ricordo male,non si paga nulla se non alcune marche da bollo, tutti gli anni entro iul 31 marzo bisogna mandare in provincia una dichiarazione dei consumi stimati di acqua, nulla di più.

I miei son 5/6 anni che hanno un pozzo ad uso irrigazione e va che è una meraviglia.

Tubo da un pollice bucato in testa e munito di filtro, piantato a martellate nel terreno, valvola di ritegno, pompa autoadescante, presscontrol e l'uscita al rubinetto.

Modificato: da Ivan Botta
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