Mimmo 59 Inserito: 18 settembre 2010 Segnala Inserito: 18 settembre 2010 (modificato) Carissimi amici, Moderatori e colleghi del Forum, con questo post, voglio iniziare una discusione, sulla caldaia, viste le tante richieste di soluzione di guasti,postate ogni giorno, sarebbe il caso di conoscere il funzionamento, e come testare i vari componenti, per poter risalire alla soluzione del problema.Mi rendo conto che le tipologie di caldaie sono tante, ma,il principio di funzionamento è più o meno identico, da marca a marca.Per il momento parlerei del semplice pressostato aria, in seguito, voglio farmi promotore per formare un post, dal titolo"la Caldaia e il suo Funzionamento" Speriamo l'idea va in porto!Invito gli amici tecnici a prendere parte possibilmente in modo serio alla discusione, con risposte elementari e anche qualche foto che ritrae il particolare, se non chiedo troppo. Ora passiamo al pressostato aria, che generalmente è situato nella parte alta della caldaia (a acombustione chiusa, o tiraggio forzato). nei pressi dell'estrattore fumi, o come si vuol dire anche ventilatore.Ora correggetemi se dico qualche cavolata:Parliamo di funzionamento in ACS, sul Sanitario.Prelevando acqua calda, chiude il contatto il flussostato o il gruppo acqua, che a sua volta fa partire l'estrattore dei fumi e tramite il venturi, aziona il pressostato aria, che chiude il contatto, quindi la scheda da alimentazione agli elettrodi di accenzione e alla valvola gas, se ciò non avviene correttamente, ci pensa il sensore di rilevazione fiamma a bloccare la caldaia. In seguito vedermo di approfondire, componente per componente.Ora prendiamo in esame il pressostato.Ci sono pressostati a 2 contatti, semplicissimo, in questo caso dovrebbe chiudere il contatto in funzionamento e aprirlo a caldaia ferma(Cointra alias Ferroli, mod. spagnolo Essential)Un po più complicato è quello a 3 contatti, cioè un comune, un normalmente chiuso, un normalmente aperto, spesso si trovano anche 3 numeri sui contatti (Chaffoteaux ) se non si ha lo schema della caldaia non si riesce a capire sul micro interruttore quale è il comune, per poter verificare con il tester l'efficenza. Anche se a volte sul micro è riportato uno schemino.Come risolvere in questo caso ? Perchè presa positiva e presa negativa, sul venturi ? Perchè qualche manutentore lascia la presa negativa staccata sul pressostato ? Per risolvere il problema blocco accenzione? Oppure la cassa d'aria semi aperta (da delinquente) ?Tutte domande che avranno una risposta spero !Cosa ne pensate dell'idea di aprire un post dell'argomento ? Anche sottinteso un bestiario per consigliare quello che non va fatto.Il tutto messo a disposizione di tutti quelli che come me spesso non conoscendo, vanno a tentativi o sbagliano,impiegando più tempo per risolvere un problema.Con la speranza di aver postato un argomento interessante salutoni a tutti Mimmo 59 Modificato: 18 settembre 2010 da Mimmo 59
Ivan Botta Inserita: 18 settembre 2010 Segnala Inserita: 18 settembre 2010 Conoscere il funzionamento dei singoli componenti permette di individuare e risolvere i guasti più comuni.Premettiamo però che il mettere le mani su una caldaia implica il conoscere le regole basilari per non far danni a se od agli altri ed avere una certa manualità.Non dimentichiamoci che abbiamo a che fare con gas e acqua, e creare pericoli ci vuol davvero poco, per cui prima di iniziare il lavoro valutiamo i nostri limiti e piuttosto affidiamoci ad un tecnico.
Mimmo 59 Inserita: 18 settembre 2010 Autore Segnala Inserita: 18 settembre 2010 (modificato) Si certo Ivan, io ho sempre condannato il fai da te in questi casi. Su questo forum ci sono tecnici più esperti e preparati e tecnici che stanno all'inizio della carriera. Mettere a disposizione un post per i meno preparati come me, che opero nel settore da 30 anni e ora per ragioni di salute mi stò occupando di manutenzione, non credo sia una cosa sbagliata, tanto il fai da te di turno, che per motivi economici o altro, mette le mani sulla caldaia ci sarà sempre, (cavoli suoi) penso che ne vale la pena dare un informazione corretta, e assemblare la cosa in un solo post.Premetto che sono un operatore del settore non geloso del mestiere. Modificato: 18 settembre 2010 da Mimmo 59
kaotik Inserita: 18 settembre 2010 Segnala Inserita: 18 settembre 2010 Il fatto di montare il pressostato a 3 contatti anzichè a 2 è dovuto al motivo di sicurezza, in quanto un pressostato può si rimanere bloccato a riposo ma anche in chiusura dicendo alla centralina che è tutto ok e può accendere quando in realtà non è così.Premesso quanto sopra, nel corso del tempo sulla curva dopo il ventilatore si è pensato bene di istallare un tubo venturi che come dal teorema del suo inventore, il flusso d'aria che attraversa questo tubo ristretto a cui è collegato la presa negativa per pressostato, genera una forza estrattiva che permette al pressostato di commutare.Poi col tempo si è pensato bene di montare anche il pitot che funziona al contrario del venturi; cioè non crea una depressione ma bensì una pressione che finisce sulla presa positiva del pressostato.Il fatto di staccare la presa negativa, è dovuta semplicemente al fatto che si deve capire che il venturi col tempo tende a ostruirsi e non fare più il suo dovere( in settimana 4 beretta tutte con questo problema).La cassa d'aria aperta crea lo stesso effetto.Per testare se funziona a dovere o no, quelli tradizionali credo sia impossibile senza l'adeguata attrezzatura, mentre quelli che regolano la portata aria/gas, hanno uno strumento apposta
Mimmo 59 Inserita: 18 settembre 2010 Autore Segnala Inserita: 18 settembre 2010 (modificato) Ciao Kaotik hai fatto centro in pieno sono le beretta minute per precisione a dare questo problema, comunque grazie per il chiarimento tecnico,sul pressostato servirà per miglior conoscenza. Dunque facciamo il punto è la presa negativa quella che agisce sulla depressione a dare il consenso alla scheda o sbaglio? di conseguenza staccandola, la depressione della cassa d'aria agisce direttamente sul pressostato.Ma sul discorso del comune - normalmente chiuso - e normalmente aperto- come riconoscerli in assenza di schema ?Io di solito prima di staccare i fili li segnalo, ma un giorno un mio collaboratore aveva dimenticato di farlo è per rimettere a posto ho dovuto fare alcune prove, è corretto oppure c'è un modo per individuare i contatti ? Modificato: 18 settembre 2010 da Mimmo 59
kaotik Inserita: 18 settembre 2010 Segnala Inserita: 18 settembre 2010 Quelli che monto io hanno i contatti numerati e un piccolo schemino inciso sopra, ma ti posso dire che per esempio il pin 2 NA di uno potrebbe corrispondere al NC dell'altro, quindi in mancanza di riferimenti potrebbe essere un problema.Si è la presa negativa che premette la commutazione e il consenso alla scheda.Per la cronaca oltre alla Minute, Idra, Idra exclusive, Riello 20 kis, 24 kis, alcune volte le ariston genus, 23 mffi, hanno questo problema
STACFER Inserita: 18 settembre 2010 Segnala Inserita: 18 settembre 2010 ciao.nelle caldaie (NON ANTICHE)con pressostato aria a 2 fili la sicurezza è totale, affidando al controllo dinamico della scheda la gestione della ventola il bruciatore non si accenderà mai in caso di ponticellamento al contrario del controllo a relè con cablaggio a 3 fili facilmente eludibile dal deficente di turno. a livello di affidabilità nel tempo i 2 sistemi si somigliano.
Mimmo 59 Inserita: 18 settembre 2010 Autore Segnala Inserita: 18 settembre 2010 (modificato) Confermo per quei modelli, a volte si arriva pure a staccare il tubicino compensatore ,che va dalla cassa d'aria alla valvola gas,Ma per le Riello ci sarebbe una soluzione non male, andrebbero praticati 3 fori sulla paradia frontale nella parte inferiore sotto la rampa, se non sbaglio già sugerita da un amico sul forum. Mi riferisco sempre al blocco accesione.Mi chiedo se è giusto tutto questo, le modifiche li devono apportare i progettisti, non dovrebbe assumersi le responsbilità il tecnico.Ciao Stacfer (Gatto) mi precedi, io sono un lumacone quando scrivo, ben sentito. Modificato: 18 settembre 2010 da Mimmo 59
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