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Trasformazione Impianto


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Inserito:

Salve a tutti.

Vorrei realizzare una trasformazione del mio attuale impianto termoidraulico.

Esso al momento è costituito da una caldaia tradizionale a gas GPL, 30 kW, ad accumulo, coadiuvata da un pannello solare con serbatoio sul tetto.

La caldaia soddisfa anche le esigenze di riscaldamento dell’abitazione.

Allo scopo di ridurre il costo di esercizio dell’impianto (che nei mesi invernali raggiunge i circa 500 €/mese) vorrei realizzare il seguente intervento (mi scuso in anticipo se non userò un linguaggio tecnico appropriato, ma questo non è il mio campo).

1. Installazione di una caldaia a biomassa (pellet, sansa, …) da 30 kW.

2. Distacco della caldaia a gas dall’impianto di riscaldamento.

3. Collegamento della caldaia a biomassa all’impianto di riscaldamento.

4. Installazione di un serbatoio di accumulo di ACS (Acqua Calda Sanitaria) con doppia serpentina, alimentabile dalla caldaia a biomassa e dalla caldaia a gas (utilizzando a tale scopo i circuiti idraulici della caldaia normalmente utilizzati per pilotare i termosifoni).

Con il suddetto impianto, l’inverno la caldaia a biomassa fa ACS e riscaldamento; l’estate c’è il pannello solare o in assenza di soleggiamento accendo la caldaia a gas.

Per la verità la caldaia si potrebbe anche togliere, ma mi piange il cuore visto che ha solo 3 anni di vita.

Le mie domande sono le seguenti.

1. Domanda tecnico/normativa.

L’impianto suddetto costituisce centrale termica (anche se le due caldaie si “sommano” e solo in teoria solamente nella produzione di ACS)?

E se no, se togliessi del tutto la caldaia a gas?

2. Domanda di natura fiscale.

L’intervento descritto dà diritto alle agevolazioni fiscali previste per gli interventi finalizzato al risparmio energetico?

E se no, se togliessi del tutto la caldaia a gas?

Vi ringrazio anticipatamente


Inserita:

Valuta bene se ne vale la pena economicamente. All'anno quanto spendi? Fai conto che col pellet dimezzi la spesa a meno che tu non lo trova a prezzi stracciati. Inoltre devi tener conto della fatica per caricare la caldaia e pulirla.

Quindi se spendi 2000 euro valuta di risparmiarne 1000 all'anno, se l'intervento ti costa 5000 lo ammortizzi in 5 anni. Inoltre queste caldaie non sono eterne, se non sono inox la durata media è di 10 anni (la mia legna è durata 8 anni).

Piuttosto valuta altri interventi, isolamento sottotetto, isolamento cappotto, infissi (anche sa incidono poco). In un condominio con l'isolazione del sottotetto (minima spesa) hanno risparmiato il 14% sul consumo.

Inserita:

Qualche valutazione economica l'ho fatta.

Riscaldando solo un piano spendo circa 2000 euro l'anno.

Quando dovrò riscaldare entrambi i piani spenderò almeno il doppio...

Anziché il pellet, avrei la possibilità di acquistare sansa esausta di olive, che costa la metà del pellet.

Andrei a mettere una caldaia ECOSYSTEM, che va anche a legna (che spesso rimedio a costo zero...).

Gli infissi termici già ci sono; anche la coibentazione dell'edificio non dovrebbe essere malvagia in quanto trattasi di una cotruzione piuttosto recente.

Alla fine la possibilità di recuperare il 55% incide non poco sulla convenienza dell'intervento.

Inserita:

Metti la caldaia a triti (sansa esausta o pellets) senza usare legna (ti incasini con puffer) per l'alimentazione dei termosofoni in diretta sostituendo la caldaia a gas.

Così accedi alla detrazione del 55% comma 344 (attenzione il valore di trasmittanza degli infissi deve essere al di sotto di un certo valore tabellato in funzione della tua zona climatica).

Usi la caldaia a gas con il suo accumulo per la sola ACS con il solare termico in preriscaldo o in by-pass con la classica valvola deviatrice.

Inserita:
anche la coibentazione dell'edificio non dovrebbe essere malvagia in quanto trattasi di una cotruzione piuttosto recente

Verifica che è meglio.

Se raddoppi la volumetria e i due piani sono comunicanti non spenderai il doppio, la superficie disperdente non raddoppia (pari k).

Comunque si, come ti ha detto dotting puoi accedere alla detrazione 55% (ma devi fare la certificazione in questo caso). Certo se trovi a basso costo il combustibile è convenienete ma se usi il pellet a 4 euro il sacchetto è meglio pensarci bene.

Inserita:
Metti la caldaia a triti (sansa esausta o pellets) senza usare legna (ti incasini con puffer) per l'alimentazione dei termosofoni in diretta sostituendo la caldaia a gas.

Così accedi alla detrazione del 55% comma 344 (attenzione il valore di trasmittanza degli infissi deve essere al di sotto di un certo valore tabellato in funzione della tua zona climatica).

Usi la caldaia a gas con il suo accumulo per la sola ACS con il solare termico in preriscaldo o in by-pass con la classica valvola deviatrice.

Quindi se capisco bene mi consigli di mantenere la caldaia a gas sul sanitario (coadiuvata da PS come ora) e di dedicare la caldaia a pellet per il solo riscaldamento.

In effetti anche se così facendo sarei costretto a tenere la caldaia a gas accesa anche in inverno, avrei un impianto più semplice, e risparmierei il costo del bollitore aggiuntivo.

Mi viene a questo punto di chiedere:

- La caldaia a pellet che vorrei acquistare ha anche la produzione ("immediata") di acqua calda; non sarebbe un peccato non utilizzarla in qualche modo?

- La soluzione cui avevo pensato (quella con il puffer a doppia serpentina) non mi consentirebbe di accedere comunque alla detrazione del 55% (previa verifica degli altri requisiti tipo trasmittanza degli infissi, etc.etc.)?

E soprattutto:

- come avevo chiesto nella domanda iniziale, l'impianto (a questo punto sia nella versione con puffer, che nella versione semplificata che prevede la separazione fra ACS e riscaldamento), costituisce CENTRALE TERMICA (con tutte le implicazioni normative che ne conseguono)?

Piuttosto valuta altri interventi, isolamento sottotetto, isolamento cappotto, infissi (anche sa incidono poco). In un condominio con l'isolazione del sottotetto (minima spesa) hanno risparmiato il 14% sul consumo.

Anche questa osservazione mi sembra interessante e preziosa.

Una volta ho trapanato il muro di casa per passare i tubi del condizionatore e ho notato che c'erano due strati di pannello isolante.

Non so dire se è una buona coibentazione o si poteva fare di meglio.

Piuttosto dovrei verificarfe l'isolamento del sottotetto...

Un risparmio del 14% non mi sembra da trascurare...

Nell'attesa di vostre eventuali ulteriori indicazioni vi saluto e vi ringrazio.

Inserita:

La produzione istantanea di ACS con caldaie a biomassa è solo un miraggio, i costruttori possono dire quello che vogliono la realtà è un'altra.

La potenza di due generatori si somma nel momento in cui i fluidi termodinamici fra le due caldaie si toccano, caldaie non scaldini.

Solo per riscaldamento non per ACS, ci sono scaldini per ACS da 50 kW che non costituiscono centrale termica.

Inserita:

Se i due fluidi si "toccano" e la potenza supera i 35 kW subentra anche la ISPESL, ma se nel medesimo locale sono installate due caldaie da 25kW anche se a servizio di due unità distinte si configura centrale termica DM 12 aprile 1996.

Inserita: (modificato)

Bene.

Una volta che ho capito come configurare l'impianto, vorrei approfondire un attimo la questione della centrale termica.

I dati che avevo inserito inizialmente erano volutamente incompleti e/o inesatti in quanto non era questo lo scopo del tread.

Allora la momento ci sono due caldaie ad accumulo ciascuna da 28 KW, a servizio di due piani distinti dell'immobile.

I circuiti del riscaldamento sono completamente separati.

I circuiti ACS sono separati ma esiste un bypass che consente di alimentare ambo i piani con una sola delle due.

Le due caldaie sono installate all'esterno dell'edificio (o meglio in semiesterno visto che sono in una intercapedine aperta su due lati).

L'installatore l'ha fatto così proprio per evitare di creare centrale termica, ma a quanto dice Simone non è così, anche se non sono installate in un vero e proprio "locale".

-Secondo voi al momento possiedo inconsapevolmente una centrale termica?

La caldaia a pellet (di potenza 34,99 Kw non a caso) verrebbe istallata in un locale attiguo, comunque aerato.

Le caldaie verrebbero scollegate dal circuito di riscaldamento quindi non ci sono fludi termodinamici che si toccano e quindi non si crea una centrale termica; o no?

Modificato: da archimede72
Inserita:

La fervente attività del forum ha fatto sprofondare il tread...

Qualcuno può dipanare il mio ultimo dubbio normativo?

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