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Caldaia A Condensazione E Valvole Termostatiche - Caldaia a Condensazione e valvole termostatiche


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Inserito:

Salve mi sono appena inscritto a questo forum, perchè non trovo nel web una risposta alle mie domande.

Il ns condominio ha appena installato una caldaia a condensazione Riello e valvole termostatiche su tutti i radiatori.

Nei primi giorni la caldaia era accesa tutto il giorno e quindi di notte faceva troppo caldo, ora viene spenta di notte, ma la temperatura il mattino presto è troppo bassa e lo sarà di più andando verso l'inverno. Inoltre nelle ore calde del giorno non riesco ad ottenere acqua calda nei radiatori ma solo tiepidina, anche alzando a manetta le valvole e credo che questo sia legato all'utilizzo della sonda esterna che pilota la temperatura della mandata dell'acqua: se fa caldo la temperatura della caldaia e bassa e quindi non potrò mai alzare la temperatura per esmpio nel mio bagno.

Secondo me la soluzione migliore sarebbe, ma non so come sia realizzabile, e vorrei sentire il parere di un esperto:

1) Durante il giorno per 14 ore (es. 6-12 e 15-23), per rispettare il DPR 412/93, caldaia sempre accesa con mandata a temperatura massima (la regolazione la fa il termostato garantendo in queste ore per esempio 21°)

2) Nelle ore notturne (es. 23-6) caldaia accesa con una mandata a temperatura ridotta per ridurre presumibilmente la temperatura nelle varie stanze di 3 o 4°

3) Lo stesso nelle ore calde del giorno (es. 12-15)

Questa soluzione è fattibile?

Il ns. amministratore a giorni farà una riunione per parlare della nuova gestione del riscaldamento e vorrei arrivare preparato visto che sono anche consigliere.

I miei dubbi sono:

1) La centralina della caldaia avrà funzione di 2 livelli di temperatura in diverse fascie orarie?

2) Questo secondo livello basso, avvenendo tramite una mandata di acqua dalla caldaia a temperatura più bassa, come può garantire 16-17° in tutti i radiatori che sono in locali esposti in modo diversi?


Inserita:

la temperatura dell'acqua in mandata varia a seconda della temperatura esterna e questo è normale in presenza di una sonda esterna.

la regolazione della temperatura ambiente la da la sonda in base ai parametri impostati dal conduttore. in realta' di notte il parametro che varia non è la temperatura di mandata dell'acqua , perche la caldaia produce l'acqua sempre alla stessa temperatura, ma è il modo in cui lavora la valvola miscelatrice , sui parametri impostati nella centralina climatica.

che tiene conto di diversi fattori quali temperatura ambiente, temperatura esterna , settaggio della temperatura ridotta, curva di regolazione.

forse per il problema dell'eccessivo salto termico tra giorno e notte sarebbe sufficiente aumentare di qualche grado la temperatura cosiddetta ridotta. ma queste cose vanno valutate insieme al condutore dell'impianto che lo conosce meglio di me!

Inserita:

Intanto ringrazio.Non credevo che arrivasse una risposta così immediata.

Mi sembra di capire che è quindi possibile avere 2 livelli di temperatura.

Ma la sonda esterna, che limita la possibilità dell'utente di regolarsi la propria valvola termostatica se per esempio vuol fare una doccia, è proprio necessaria?

Inserita:

Quasi tutti i termostati di oggi arrivano a lavorare su 3 livelli di temperatura impostabili. Generalmente si tende ad impostare una temperatura di 20° C nelle ore del giorno in cui la casa è abitata, 15/16° C nell'orario notturno e quando la casa è disabitata si può decidere di spegnerlo del tutto. Nei condomini purtroppo diventa difficile accontentare tutti. C'è chi si lamenta perché ha la casa calda in ore del giorno in cui non è in casa, chi invece rimane in casa tutto il giorno e vorrebbe il riscaldamento sempre a palla 24/24h. Negli impianti centralizzati a cui faccio manutenzione abbiamo impostato una temperatura di 20° C la mattina tipo dalle 6 alle 8 in modo da avere caldo appena ci si alza dal letto, e il pomeriggio dalle 2 oppure dalle 3 fino alle 11/mezzanotte. Nelle rimanenti ore rimane spento completamente. Se la temperatura di mandata è regolata da una sonda esterna è ovvio che in certe ore della giornata i radiatori sono tiepidi. Purtroppo in Italia abbiamo la concezione che se il radiatore non scotta, l'impianto non funziona. L'importante in questi casi è capire la temperatura che si ha nell'ambiente: se si vogliono 20° e in casa 20° ci sono anche con i radiatori tiepidi bisogna soltanto abituarsi psicologicamente all'idea dei radiatori tiepidi. Se i 20° non ci sono, ce ne sono ad esempio 17/18 allora vuol dire che bisogna ritarare i parametri.

Inserita: (modificato)

Mi riallaccio un po' a questo discorso perchè mi domando se è meglio tenere ad esempio per 16 ore in casa una temperatura costante tipo di 20 gradi e per le restanti 8 tipo 15 gradi, oppure fare una cosa più a spezzoni? tipo 6-10 e poi 15-23 così da passare da 16 ore a 20 gradi a 12 ore a 20 gradi.

Insomma per avere il miglior rapporto tra gas speso e caldo aquisito, il miglior rendimento.

Modificato: da cangaceiro

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