innohit Inserito: 7 maggio 2011 Segnala Inserito: 7 maggio 2011 Stamani vado per conto della ditta per cui lavoro a fare manutenzione ad una caldaia, una vecchia Chaffoteaux et Maury a fiamma pilota, peraltro in perfette condizioni visto che il cliente, residente in altra regione, la utilizza quasi esclusivamente nel periodo estivo per fare la doccia calda quando viene al mare. La caldaia risale ai primi anni '90 ed è una CM 13.20 se non ricordo male la sigla. Il cliente ha tutti i documenti in regola, libretto d'impianto, dichiarazione di rispondenza, etc. Ha sempre fatto la manutenzione ordinaria tramite diverse altre aziende però noto che non è mai stata fatta l'analisi fumi. Faccio notare che bisognerebbe fare l'analisi fumi e mi risponde che la caldaia non è predisposta per l'analisi e che è per quello che non è mai stata fatta. "Finché dura si va avanti così" mi dice. Nella mia zona sono in molti che nelle seconde case rifiutano di fare l'analisi dei fumi e di pagare la tassa comunale, dunque credo di avere di fronte un altro di quelli. Finisco la manutenzione, riempio l'allegato G e alla fine mi chiede il bollino blu. Rispondo che non essendo stata fatta l'analisi dei fumi non ha senso avere il bollino blu e di conseguenza presentare l'allegato in comune e lui invece mi fa notare che già due anni fa aveva pagato la tassa regolarmente nonostante la mancanza dell'analisi. Chiamo la mia ditta per avere spiegazioni loro brancolano nel buio e mi dicono fai come hanno fatto gli altri. Alla fine prendo l'allegato del 2009 e copio quello che ha scritto il tecnico dell'altra azienda ovvero "Impossibile eseguire l'analisi fumi in assenza di predisposizione e di indicazioni da parte del costruttore in merito" e attacco i bollini blu sugli allegati. Quando torno in ditta mi dicono che in passato erano già stati chiamati dall'ente per avere spiegazioni in merito, proprio su caldaie della stessa marca e che non sapevano come fare. Nel caso specifico si tratta di una caldaia di tipo C con scarico coassiale in camino singolo. Non è possibile fare il foro per l'analisi in quanto la caldaia è quasi attaccata al soffitto, e nel piccolo tratto di tubo fumi a vista sono presenti gli innesti per i tubicini del pressostato fumi, però essendo installata in una mansarda in teoria avrei potuto raggiungere facilmente il comignolo per metterla lì la sonda dell'analizzatore. (Stamani non ero neppure attrezzato per fare il foro, ma lasciamo perdere...) Se non posso verificare che siano rispettati il rendimento minimo e il limite di emissioni di c.o. come fa la caldaia ad essere in regola? Io, come si dice qui, lego l'asino dove vuole il padrone, ma quale sarebbe la procedura corretta in questi casi?
kaotik Inserita: 7 maggio 2011 Segnala Inserita: 7 maggio 2011 Ti dico come funziona da me, l'ente preposto al controllo per conto della regione ha tenuto una specie di seminario in cui si è parlato anche di questa questione; in quanto abbiamo ancora qualche cliente che in casa ha una elm-leblanc gvm a fiamma piolta, che chi la conosce sa che questa caldaia ha l'uscita anche dietro, il che vuole dire niente prese per l'analisi, chiaramente l'ente non accetta neanche fare l'analisi sull'uscita dello scarico, morale della favola, ci hanno detto di trascrivere sull'allegato G l'impossibilità di effettuare l'analisi e di far presente al cliente che sarebbe tenuta a cambiare la caldaia per questo motivo
lellogag Inserita: 7 maggio 2011 Segnala Inserita: 7 maggio 2011 anche io in questi casi scrivo che e impossibile effettuare la verifica fumi. anche se dalle mie parti non c'e il bollino blu
vitos77 Inserita: 7 maggio 2011 Segnala Inserita: 7 maggio 2011 Dalle mie parti senza analisi di rendimento e' impossibile rilasciare il bollino...nonostante la 10389 , l'ultima, descriva bene i casi dove e' impossibile eseguire l'analisi di rendimento.
innohit Inserita: 8 maggio 2011 Autore Segnala Inserita: 8 maggio 2011 10389... esattamente la norma di riferimento che stavo cercando... grazie Vitos In questo caso il condotto di scarico era parte integrante dell'apparecchio con tanto di ugelletti per i tubicini del pressostato (dunque non apparecchio C6) e in mancanza di indicazioni del costruttore non era possibile creare la presa fumi dunque per la legge tutto ok. E allora mi chiedo, ma se non posso misurare il rendimento della caldaia e relativo livello d'inquinamento, come posso dire che la caldaia è perfettamente funzionante e dunque come si fa ad essere in regola? La barzelletta continua... W l'Italia.
Simone Baldini Inserita: 8 maggio 2011 Segnala Inserita: 8 maggio 2011 Dire che è impossibile è una parola grossa. Come hai detto, si puo' andare sul comigolo, o meglio far modificare il condotto per permettere di creare il foro d'ispezione.
lellogag Inserita: 8 maggio 2011 Segnala Inserita: 8 maggio 2011 Dire che è impossibile è una parola grossa. Come hai detto, si puo' andare sul comigolo, o meglio far modificare il condotto per permettere di creare il foro d'ispezione.al momento dell'intervento se non ci sono le possibilita di farlo0 si deve annotare "impossibile." poi se il cliente decide di fare i lavori per mettere a norma il tutto meglio. ma si ritorna in un secondo momento
innohit Inserita: 8 maggio 2011 Autore Segnala Inserita: 8 maggio 2011 Dire che è impossibile è una parola grossa. Come hai detto, si puo' andare sul comigolo, o meglio far modificare il condotto per permettere di creare il foro d'ispezione.Quello che pensavo anche io, peccato che la UNI 10389:2009 preveda che l'analisi sia fatta mediante apposita presa d'ispezione, e che detto foro in questo caso non possa essere creato in quanto la parte di condotto visibile è considerata parte del generatore (non si tratta di un generatore C6) e per farlo bisogna attenersi ad istruzioni del costruttore che non ci sono.
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