Werner Inserito: 30 agosto 2011 Segnala Share Inserito: 30 agosto 2011 Salve , devo fare un impianto dove devo riscaldare dell'acqua con 3 resistenze da 7kW alimentate con 400Vac.Per l'inserzione mi e' stato raccomandato l'utilizzo di contattori statici, ma non mi e' stato spiegato il motivo, qualcuno potrebbe spiegarmelo? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 30 agosto 2011 Segnala Share Inserita: 30 agosto 2011 Il motivo è che i contattori statici...sono statici. In altri termini non hanno parti in movimento quindi hanno una durata teoricamente illimitata; praticamente se ben dimensionati e ben montati non si guastano (quasi) mai.Inoltre i circuiti di comando sono molto più semplice e richedono un'energia trascurabile, al contrario delle bobine dei contattori. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
kaotik Inserita: 30 agosto 2011 Segnala Share Inserita: 30 agosto 2011 I triac o rele statici Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Erikle Inserita: 30 agosto 2011 Segnala Share Inserita: 30 agosto 2011 io però non mi comlicherei la vita non ho idea del perchè ma un bel contattore è molto + comodo da testare verificare etc etc e che sarà mai la sua bobina rispetto a un carico da 7 kw se dovesse attaccare un lampadina led se ne potrebbe discutereresta solo il discorso del rumore..ma non credo che quella roba finisca in camera da letto Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
eliop Inserita: 31 agosto 2011 Segnala Share Inserita: 31 agosto 2011 Senza dubbio Livio non si riferiva all'assorbimento del circuito di comando riferendolo alla potenza del carico comandato ma in relazione al tipo di controllo adottato per l'inserimento del contattore.I contattori statici ,rispetto a quelli elettromeccanici possono avere una frequenza di manovra elevatissima,possono lavorare in ambienti"difficili",consentono un controllo totale del carico,con alcuni tipi si puo' avere un contollo proporzionale tramite un segnale analogico proveniente da un termoregolatore,il controllo per mancanza carico,e via discorrendo.A fronte dei numerosi vantaggi gli svanaggi sono principalmente :la mancanza di isolamento galvanico tra la rete ed il carico,per cui andra' sempre istallato un opportuno sezionatore ;la dissipazione di potenza di cui si dovra' tenere conto nella sua collocazione in un quadro elettrico.Da notare che per l'inserimento di carichi ohmici vanno usati contattori statici che effettuano l'inserzione al passaggio per lo zero della tensione al fine di limitare il brusco picco di corrente.Alla fine è come fare il confronto tra una "500" ed una Ferrari,ciao. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
reka Inserita: 31 agosto 2011 Segnala Share Inserita: 31 agosto 2011 notazione storica in ditta usiamo presse per iniezione di termoplastici dove da sempre si usano delle semplici resistenze a 220V per scaldare la camera di plastificazione, le uniche che usano il comando a contattori sono 2 vecchiette della prima metà degli anni 70! Dall'80 in poi hanno tutte dei relè statici.direi che sarebbe come usare la 500 ma quella originale non quella di oggi ps: in 18 anni ne ho cambiato solo un paio su circa 20/25 che ne ho. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 31 agosto 2011 Segnala Share Inserita: 31 agosto 2011 non ho idea del perchè ma un bel contattore è molto + comodo da testare verificare etc etc e che sarà mai la sua bobina rispetto a un carico da 7 kw1 - Un contattore elettromeccanico è garantito per un numero limitato di manovre, numero che varia anche in relazione alla classe d'impiego. Un contattore statico non ha un limite al numero di manovre.2 - I resistori per riscaldamento hanno una componente induttiva non trascurabile, fattore da tenere in debito conto nella scelta del contattore elettromeccanico.3 - I contattori statici o SSR sono già previsti con circuito di comando per l'innesco allo zero di tensione, quindi con corrente zero. L'apertura, proprio per la natura del dispositivo, avviene unicamente in corrispondenza dello zero di corrente. Un contattore elettromeccanico apre e chiude senza alcuna relazione di fase con l'alimentazione del carico. Statisticamente le chiusure ed aperture corrispondenti ai massimi di corrente sono numerose, questo fatto comporta, oltre all'usura dei contatti, disturbi elettromagnetici non banali.4 - Il comando di un dispsoitivo SSR è molto semplice e richiede bassisima energia, tanto da essere pilotato direttamente da un'uscita a stato solido di un PLC.5 - La rapidità d'intervento di un dispositivo SSR permette la regolazione del carico anche a livello di semionda; nel caso di alimentazione 3 fasica il periodo è pari a 6 ms. Un equivalente elettromeccanico in questo tempo forse riesce a chiudersi.6 - Un'accurata progettazione permette, usando SSR, di risparmaiare anche spazio all'interno degli armadi di automazione.7 - L'organo di sezionamento può essere l'interruttore generale. Dovendo usare fusibili extra rapidi per proteggere sia la linea che lo stesso dispositivo SSR, il fusibile può essere usato come organo di sezionamento in casi di manutenzione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
eliop Inserita: 2 settembre 2011 Segnala Share Inserita: 2 settembre 2011 Livio,la siemens della serie srius sc fa sia i contattori e relè ad inserzione per lo zero(apposito per resistenze)che la versione ad inserzione istantanea per altri tipi di carichi.Ciao. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 2 settembre 2011 Segnala Share Inserita: 2 settembre 2011 (modificato) ..i contattori e relè ad inserzione per lo zero(apposito per resistenze)..Che si riesca a far chiudere sempre ed esattamente sul passaggio dello zero di tensione un contattore elettromeccanico ci credo molto poco, anche se ad affermrlo è la siemens! I tempi di chiusura di un contattore elettromeccanico, in grado di reggere alcuni kW, sono di alcuni ms, quindi o sono statici o non sono proprio inseriti al passaggio di zero.Rimane poi il problema dell'apertura per lo zero di corrente, apertura che è naturale per un relè statico.Teniamo presente che la componente induttiva, che ha valori non trascurabili nella maggioranza dei resistori da riscaldamento, fa sentire i suoi effetti nefasti all'atto dell'apertura, se questa non coincide con lo zero di corrente. Aprire sullo zero di tensione un carico induttivo significa aprirlo quando il valore di corrente è tutt'altro che nullo.Comunque se c'è chi preferisce usare ancora tecnologie superate, solo perchè le conosce, si accomodi pure. Sino a che i clienti le accettano.... Modificato: 2 settembre 2011 da Livio Orsini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
eliop Inserita: 3 settembre 2011 Segnala Share Inserita: 3 settembre 2011 Livio c'è stato un piccolo frainteso, io mi riferivo alla serie sirius sc intendendo per SC relè e contattori statici , sarebbe stato disumano attribuire tali prestazioni ad un misero contattore elettromeccanico.Il mio precedente messaggio era per precisare che sia di contattori e relè statici esiste la versione con inserzione allo zero che con inserzione istantanea,per il resto la penso tale uguale a te .Saluti Elio. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 3 settembre 2011 Segnala Share Inserita: 3 settembre 2011 ..io mi riferivo alla serie sirius sc intendendo per SC relè e contattori statici ,..Scusa ma non lo avevo capito. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Erikle Inserita: 3 settembre 2011 Segnala Share Inserita: 3 settembre 2011 devo ammettere la mia ignoranza sui relè a stato solido sono sempre stato abituato a considerare i carichi resistivi fra i piu agevoli da inserire e disinserire Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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