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Riscaldare In Pompa Di Calore Conviene? - Fino a quanti gradi c'è una buona resa?


Marcos2000

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Un saluto a tutti gli utenti del forum.

Sfogliando i vari cataloghi dei produttori di climatizzatori, nelle tabelle tecniche delle temperature di esercizio in riscaldamento, vengono spesso indicati valori al di sotto dei 0°C (Daikin arriva anche a -15°C)

Giro una domanda che mi ha posto un cliente, ai vari utenti preparati che frequentano questo forum :

In generale, fino a quali temperature esterne viene mantenuto un buon COP in pompa di calore nei vari condizionatori? O meglio fino a quali temperature esterne conviene scaldare in pompa di calore?

Se esistono realmente, quali sono le differenze costruttive tra marca e marca in condizionatori che lavorano in pompa di calore anche a -15 ed altri che garantiscono molto meno?

Grazie mille! :thumb_yello:

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il cop dichiarato è a 7°C, logicamente più si scende più peggiora ma la convenienza si può valutare solo riferendosi all'alternativa che ci sarebbe.

io fino a pochi gradi sopra lo zero lo ritengo conveniente, la controindicazione maggiore quando fa freddo freddo non si ha tanto per il remdimento che cala ma quanto per i fermi macchina per sbrinamento che, in locali non molto isolati, si sentono e diminuiscono il confort.

Modificato: da reka
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dei dati si trovano...certo che il dire che funziona correttamente fino a -15 gradi trae in inganno

l'affermazione è corretta nel senso che il clima funziona non si blocca non si guasta..ma la sua resa è molto diversa da quella nominale..quando si inizia a parlare di convenienza occorre confrontare con i costi delel alternative

ci sono i mitsubishi zubadan che garantiscono la resa nominale fino a -15 gradi :o :o e funzionamenti fino a -25 gradi..nonostante io sia un estimatore del marchio resto perplesso..

e poi a parte la convenienza..il benessere ambiente che si ha con un clima "normale" a pompa di calore è inferiore a quello di tanti altri sistemi...la tipica unità interna a parete ha un pessimo controllo della temperatura..c'è un soffio continuo di aria non particolarmente calda..poi ci sono le soste per sbrinamento i flap che si riposizionano etc etc

con scelte piu oculate si possono avere comunque discreti successi specie in ambito commerciale terziario etc

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infatti, in ambito domestico io li userei solo per ritardare l'avvio del riscaldamento tradizionle e anticiparne lo spegnimento... soprattutto nei periodi transitori e con un impianto a pavimento è una buona cosa.

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Gentile Erikle,

parlando del Mitsubishi Zubadan che citavi, garantendo la resa nominale anche a -15°C significa che anche il COP teoricamente è garantito?

Ho capito bene?

Da profano vi chiedo: Quali possono essere gli accorgimenti tecnici da parte dei produttori per aumentare la resa di un condizionatore in pompa di calore?

Ultimo dubbio, con temperature esterne molto basse, al limite della temperatura di funzionamento del climatizzatore, al calare della resa (COP) si ha anche un calo della temperatura dell'aria in uscita dallo split?

In parole povere, può essere che si funzioni, però ne esca aria "tiepida"?

Scusatemi se possono essere domande banali ma sto cercando capire e non sempre è facile.

Grazie mille! :thumb_yello:

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il cop no di sicuro!

garantiscono che rendono i watt termici dichiarati ma il cop sempre a condizioni standard è calcolato.

se non ricordo male dall'anno prossimo dovranno dichiarare il cop climatico o qualcosa del genere che è più realistico.

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turista della democrazia

il fattore di resa cala in funzione del delta pressione tra mandata e aspirazione. una pompa di calore ha la massima resa quando vi è evaporazione alta e condensazione bassa, le tabelle tecniche dei compressori indicano chiaramente che si puà arrivare a fattori di resa 4 e più con basse condensazioni ed alte evaporazioni mentre scendere sotto 1 per alte condensazioni e basse evaporazioni. la macchina frigorifera trasporta il calore da un luogo all'altro, più la differenza di temperatura tra i 2 luoghi è contenuta più è agevole il lavoro di trasporto tra i 2 luoghi. Questa limitazione vige per qualsiasi impianto frigo, le tecnologie messe in atto dalle case costruttrici possono soltanto in minima parte attenuarla.

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[at] turista della democrazia

una pompa di calore ha la massima resa quando vi è evaporazione alta e condensazione bassa

Scusa l'infinita ignoranza, ma cosa si intende per per evaporazione alta e condensazione bassa?

Grazie

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  • 2 weeks later...

vi posto, con spirito dialettico e costruttivo, la mia esperienza sul montaggio di unità esterne Zubadan,

anticipate scuse per la scarsa leggibilità, perchè non ho ancora imparato ad usare la funzione "quote".

Ho montato diverse unità esterne Zubadan serie Slim, tutte idroniche, e tutte per sostituzione di vecchie caldaie a gas, su vecchi impianti a termosifoni e vecchi ventilconvettori idronici, età media impianti 20-40 anni,

qui alcuni cortometraggi*

Nessun problema, neanche in produzione sanitaria con t esterna -17°.

X Marcos:

per il "COP teoricamente garantito"

forse intendevi scrivere "COP xxx teoricamente garantito",

anche perchè il COP è in funzione di due parametri: t sorgente, e t produzione (passatemi la brutalizzazione).

Cerco di allegare tabella sulle rese di Zubadan

http://imageshack.us/photo/my-images/829/s...0918a10033.png/

ciao a tutti!

massimo

*qualora tale link fosse ritenuto pubblicitario, chiedo agli Amministratori di essere registrato come Supporter

** ringrazio il Forum in generale, ed in modo particolare coloro che, in pvt, mi hanno dato risposte utili per la mia crescita professionale, sono a disposizione per rendere altrettanto agli altri Utenti

Modificato: da tekneri
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Frigorista modena

Interessante...ho capito come funziona, o almeno credo...questi Zubadan hanno un sistema che tiene sbrinato l'evaporatore, per cui 0°C o -20°C non importa, riesce a scambiare lo stesso il calore latente dell'esterno.

Sarebbe interessante tecnicamente sapere come fa, ma forse è un brevetto o un segreto.

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le zibadan dichiarano come capacità quella che hanno a -15 ecco perchè la resa è garantita fino a -15 poi l'iniezione di gas caldo permette di ridurre gli sbrinamenti e poi la gestione mitsubishi rende gli sbrinamenti molto veloci..io a casa mia ho un multi mitsubishi non della linea zubadan ma anche lui comunque si sbrina in pochissimo tempo..per prima cosa non aspetta che si formi una uantità enorme di chiaccio e poi si fermano gli split accumula il gas liquido nell'accumulatore poi quando è caldo a suff si ferma il compressore e lo inietta nel radiatore e zac il ghiaccio sparisce e l'umiidità fuma via riparte la ventola e riparte il compressore..ci impiegherà circa 3 minuti

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Frigorista modena

Ah capito!

Beh interessante non vedo perchè non lo facciano anche gli altri costruttori, una valvola d'iniezione non è male.

Ci devo pensare sopra ma iniettare liquido (in refrigerazione) per raffreddare il compressore da qualche problema, non so se in pompa di calore ci sia qualche controindicazione, ma come idea mi sembra molto valida.

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Frigorista modena

D'accordo ma sicuramente costa di più, il mio Samsung per esempio non l'ha e tutti quelli che conoscono sono nei guai quando la temperatura esterna si abbassa troppo, non avevo mai sentito un sistema simile, c'è da dire che non è il mio settore quindi non faccio testo.

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le pompe di calore ad aria comunque avranno sempre il problema che mano a mano che la temperatura esterna scende renderanno comunque meno mentre la necessità di calore seguono la legge inversa ossia aumentano al diminuire della temperatura esterna

Quelli che senti che si lamentano è perchè il classico condizionatore dimensionato per rinfrescare a pompa di calore a meno di avere una casa superisolata sarà sottodimensionato..c'è chi si scalda benissimo a pompa di calore anche in inverson..c'ha una tabaccheria da 20 metri quadri?? monti 2 clima a inverter con 2 distinte unità esterne da 12.000 btu e vedrai che ti scaldi anche in inverno

La zubadan dove sbrinarsi anche lei ..ok si sbrina in minor tempo della concorrenza

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Sarebbe interessante tecnicamente sapere come fa

qui c'è un'animazione abbastanza comprensibile

www.zubadan.fr

l'iniezione non è di vapore, come nei sistemi EVI (enhanced vapour injection)

ma di liquido, questo è i loro segreto, la chiamano "riserva di potenza".

Differenze:

nelle pdc idroniche equipaggiate con compressori EVI on-off, viene garantita una alta di di mandata, anche 60° con t esterne di -15° (accertato di persona su Climaveneta serie AW HT), ma hanno, tuttavia, un crollo della potenza resa.

Nelle pdc Zubadan, equipaggiate con compressori inverter e flash injection, viene garantita, oltre alla alta t di mandata con -15°, anche il 100% della potenza,

circostanza che permette di non sovradimensionare l'evaporatore/unità esterna, per evitare di metterlo in crisi durante il riscaldamento invernale.

Testate di persona, una batteria di 3xPUHZ-HRP125 mantiene una vecchia rete idronica composta da 24 fancoil,

batteria che ha mandato in pensione un Chiller Riello da 36 kw ed una caldaia a basamento a metano stessa marca,

t di mandata calcolata da sonda esterna, nessun problema a portare anche la mandata a 60° in punto fisso.

Un'altra Zubadan 100 monofase, ha riscaldato una monofamiliare (anche con -17°) con 15 termosifoni (Vertico di Nuova MBZ) + 5 fancoil idronici sopra-porta dimensionati (da mè) per lavorare a max 50°

Sperando di non essere andato troppo ot,

e tornando sul discorso della convenienza,

montando un contatore dedicato per pdc,

la pdc (inverter con gestione curva climatica) è sempre più economica di gpl o gasolio,

contro il metano, invece, da verificare in funzione della t di mandata/sistema di distribuzione.

Ciao a tutti

massimo

Modificato: da tekneri
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Frigorista modena

Dunque fammi capire, la fase di condensazione è uguale, la fase di espansione la interrompono iniettando liquido e facendo aumentare il sottoraffreddamento, poi avviene l'evaporazione.

Se la temperatura si abbassa troppo e di conseguenza aumenta troppo il surriscaldamento, iniettano liquido e gas per far risalire la pressione/temperatura, e fanno comprimere quindi il compressore tipo in due stadi, il primo stadio comprime gas molto surriscaldato, poi quando l'entropia sarebbe troppo alta perchè la pressione è troppo bassa, iniettano liquido e gas, quindi un "saturo", che mi riporta la curva di compressione alla linea di saturazione e rifanno comprimere gas surriscaldato molto meno di prima!

Quindi hanno protetto il compressore rialzandone la pressione, e possono evaporare a temperature/pressioni basse senza pericolo.

Molto interessante...

Modificato: da Frigorista modena
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ma con la fornitura elettrica come ti regoli?? la fornitura classica domestica un notevole consumo di energia elettrica è penalizzato e poi adesso c'è pure la rogna della bioraria

Si richiede una nuova fornitura?? e con che contratto?

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poco conosciuto,

esiste la possibilità di ottenere l'installazione di un secondo contatore dedicato,

a cui collegare esclusivamente la pompa di calore.

Argomento sviscerato sul forum www.cercaenergia.com

più precisamente qui

http://cercaenergia.forumcommunity.net/?t=40695170

Tale contratto dedicato, non è nient'altro che un contratto BTAx (Bassa Tensione per Usi Diversi Dalle Abitazioni) ma con iva al 10%,

del tutto identico ai contratti BTAx per agricoltura.

Sopra i 5-6000 kwh, rispetto i contratti D2 e D3, il costo al kwh è dimezzato.

anche perchè gestito con tariffa trioraria: F1 ore di punta 7.00-19.00, F2 intermedia 19.00-24.00 e sabato pomeriggio, F3 19.00-7.00 e festivi interi.

Rispetto alla bioraria, nella quale la differenza tra le due tariffe è veramente ridicola,

nella trioraria BTA la differenza è alta: mediamente 0,18 in F1 Ee 0,12 in F3 (ho approssimato).

Inoltre, oltre il 50% dei consumi della pdc avviene in F3, per ovvi motivi:

perchè da gestire secondo curva climatica, e perchè nelle fascie F1 e F2 siamo a lavorare.

Tutti dati raccolti, oltre che dai miei clienti, anche su casa mia,

banco-prova-pdc dove vado per la terza idronica, sotto controllo di consumo e di resa (contacalorie).

Un esempio pratico:

la classica monofamiliare da 150 mq, anche vecchia,

si attesta con consumi di circa 10.000 kwh elettrici,

quindi circa duemila euri.

Ciao

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  • 1 month later...

oggi cercando di fare qualche confronto sui costi delle varie fonti di riscaldamento ho scoperto sul sito dell' enel che la tariffa per USI DIVERSI usata fino ad ora per alimentare le pompe di calore è destinata a variare..come di legge quì http://www.enel.it/it-IT/clienti/enel_serv...iati/index.aspx temo che la misura sia penalizzante gaurda caso per chi volesse scaldarsi a pompa di calore visto che i mesi piu freddi sono inseriti nei mesi di punta

inizio a rimpiangere i vecchi contatori a rotella ....

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