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Malfunzionamento Caldaia


hawk70

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Salve

il mio impianto è composta da una caldaia Riello Family Cond 25 KIS alimentata a GPL per la produzione di ACS e per il riscaldamento realizzato con un impianto a pavimento. E' presente anche il BAG 2 MIX (sempre Riello) come separatore idraulico tra il circuito di riscaldamento a bassa temperatura ed uno ad alta temperatura (non ancora realizzato nella tavernetta). Alla caldaia sono anche collegati la sonda di temperatura esterna ed il family remote control che funge anche da cronotermostato.

I miei problemi con questo impianto sono iniziati il giorno della prima accensione della caldaia (3 anni fa); la caldaia ha manifestato comportamenti sempre strani in maniera quasi aleatoria. Il centro di assistenza li ha imputati varie volte alla composizione del GPL o ad altre cause.

Adesso, da circa una settimana, la caldaia presenta di nuovo problemi. Non produce acqua calda (la fiamma si accende e spegne di continuo) presentando i più svariati codici di errore.

Dopo vari tentativi, si è trovata una tensione di 4-5V sul neutro che però, sempre a detta del tecnico, non dovrebbe essere di entità tale da comportare problemi.

Dopo una intera giornata di prove il tecnico ha notato questo. Ha chiuso l'acqua alla caldaia e l'ha accesa in modalità di prova. Alla apertura del rubinetto dell'acqua fredda, la caldaia si bloccava. Quindi è giunto alla conclusione che la partenza della autoclave crea dei problemi alla caldaia e mi ha detto di innterpellare l'elettricista per risolvere tale problema, anche se non esclude che la caldaia qualche altro problemino lo abbia.

Io ho collegato la pompa dell'autoclave su un altro impianto elettrico ed in effetti la situazione è migliorato, la produzione di ACS si è sempre avuta con pochi blocchi (prima erano continui). L'elettricista interpellato mi è apparso poco competente sul da farsi. Io ho sempre notato che all'inserimento della pompa (allo spunto) c'è un abbassamento di luminosità delle luci accese in casa. La cosa può essere correlata? Cosa bisogna fare? Aumentare la sezione della linea di alimentazione della pompa (adesso è di circa 15 m e 2.5mmq di sezione).

Grazie.

PS: un'altra cosa. Ho scritto al servizio di assistenza Riello da circa una settimana e non ho ricevuto alcuna risposta ancora......

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Ciao, ti consiglio di cambiare tecnico, con le attuali tecnologie un idraulico deve essere in grado di affrontare anche un problema elettrico, figuriamoci se non deve essere in grado collegare elettricamente un paio di pompe elettriche, non è un tecnico completo, il lavoro dovrebbe svolgerlo lui dall'inizio alla fine e dove non arriva sull'elettrico deve essere lui ad avere un elettricista che lo aiuti, l'elettricista che è arrivato non è incompetente ma giustamente non ha le conizioni idrauliche, insomma non sa cosa deve fare perchè non gli compete.

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Grazie per la risposta.

Il tecnico è quello di un centro di assistenza Riello. Le pompe le ha installate l'idraulico tempo fa. Quindi effettivamente lui non ha avuto niente a che fare con quella parte dell'impianto.

Ha individuato quello che secondo lui è un potenziale problema (la controprova parziale l'ho ottenuta collegando le pompe ad un altro impianto) e mi chiede di risolverlo prima di poter intervenire di nuovo sulla caldaia (come già detto non esclude che ci sia qualcosa anche alla caldaia).

Io ho sempre avuto la sensazione che la caldaia fosse difettata sin dall'inizio.

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Simone Baldini
Ciao, ti consiglio di cambiare tecnico, con le attuali tecnologie un idraulico deve essere in grado di affrontare anche un problema elettrico, figuriamoci se non deve essere in grado collegare elettricamente un paio di pompe elettriche, non è un tecnico completo, il lavoro dovrebbe svolgerlo lui dall'inizio alla fine e dove non arriva sull'elettrico deve essere lui ad avere un elettricista che lo aiuti, l'elettricista che è arrivato non è incompetente ma giustamente non ha le conizioni idrauliche, insomma non sa cosa deve fare perchè non gli compete.

Francamente un elettricista deve sapere quello che fa', se non lo sa non lo deve fare. Idem per un idraulico. Normalmente se io intervengo ad installare una pompa chiedo all'elettricista del cliente di collegarla perchè presuppongo che conosca l'impianto elettrico e sappia se la linea porta la potenza ecc...

A proposito di sapere quello che uno stà facendo, ieri ero a fare collaudi all'ospedale di Saronno. Ho scoperto un motore di un ventilatore 400/690V quindi stella/triangolo collegato a triangolo (690 V) sotto un inverter 400V. Il bello è che funzionava così da 2 anni con metà portata d'aria e metà reparto era operante da appunto 2 anni. Ho dovuto litigare con 3 elettricisti per convincerli che il colelgamento era sbagliato.

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Sì, ma quello che io chiedo è: basterebbe un aumento di sezione della linea di alimentazione delle pompe per eliminare il problema? (Presumo che allo spunto la cdt sia notevole e quindi la caldaia sente questo abbassamento e la sua centralina elettronica va in uno stato di tilt momentaneo). O sono i 4-5 V presenti sul neutro? Serve allora un trasformatore di isolamento? Posso rivalermi su ENEL?

Grazie.

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La tensione sul neutro è un problema ENEL in quanto è presente anche sull'impianto del mio vicino.

Anch'io avevo pensato ad una soluzione UPS; però, prima di spendere soldi, volevo effettuare delle indagini per riuscire a capire il problema o a scoprirne eventuali cause.

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innanzitutto avvisa il fornitore della tensione che c'è questo problema, potresti fare una prova però, se hai un inverter prova ad alimentare la caldaia tramite inverter e vedi se cambia qualcosa

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ho interpellato ENEL quale fornitore di tensione, ed il tecnico con cui ho parlato mi ha detto che i 5-6 V che registro sul neutro sono da loro considerati come 'tolleranza' sul potenziale di quel conduttore. La cosa mi lascia piuttosto perplesso.....

Adesso non so proprio cosa fare: l'assistenza riello dice che le interverrà dopo che ho risolto i problemi di natura elettrica (che secondo lei possono sporcare/influenzare il comportamento della caldaia) ed ENEL mi dice che per loro è normale.

Ma io mi chiedo: se quella tensione sul neutro è normale, allora riello dovrebbe costruire caldaie in grado di operare con questi limiti sulla tensione di alimentazione. Ovvero se ENEL mi dice che la tensione sul conduttore di NEUTRO che lei mi fornisce può essere anche di 6V, Riello deve costruire caldaie la cui elettronica possa operare tranquillamente con tali valori.

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ma hai l'impianto di terra? tra fase e terra dovresti avere la stessa tensione tra fase e neutro.

il mio fornitore di energia elettria http://www.secab.it/ indipendente da enel in quanto si produce da solo l'energia considera una tensione massima sul neutro di 2 V, ma dovrebbe essere sempre 0 V possibilmente

Quando ero a scuola mi avevano insegnato che :

per guasti a terra in alta ed in bassa tensione, quindi per tensioni assunte dall'impianto di terra del neutro

per cortocircuito fase-neutro ( si manifestano con difetti di isolamento degli elettrodomestici)

per forti correnti di squilibrio.

Ho avuto lo stesso problema con una caldaia a gasolio a causa di tensioni sballate e impianto di messa a terra ridicolo, mi ricordo che l'elettricista ha installato un trasformatore di isolamento

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Se il trasformatore d'isolamento fa il suo onesto lavoro il secondario deve essere flottante. Se il secondario viene connesso a massa non è più isolato ma connesso a massa.

I casi sono due:

1 - Il circuito alimentato dal secondario, la caldaia in questo caso, è indicato specificamente come dispositivo flottante, cioè non ancorato al potenziale terra, quindi non va connesso a terra.

2 - Il circuito alimentato dal secondario deve essere connesso ad una terra. In questo caso il trasformatore si usa, se e solo se, la linea di alimentazione a monte non può essere connessa a terra.

Se invece si usa la separazione galvanica per ridurre l'influenza di eventuali disturbi è una pezza provvisoria che potrebbe anche, in un secondo tempo, peggiorare la situazione.

Come sempre in questi casi, la soluzione corretta è eliminare la causa del disturbo.

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grazie per la risposta.

Mi pare di capire di non essere in nessuno dei due casi che Lei elenca. Il problema è: come faccio ad eliminare la causa dei disturbi? ENEL mi dice che per lei vanno bene i 6V che ho sul neutro e mi ha indicato di verificare se caso mai ho della tensione sul conduttore di terra. Ma il tecnico ha provato il funzionamento della caldaia scollegandola dall'impianto di terra ed il comportamento (anomalo) è sempre lo stesso. Cosa posso fare per cercare di capire qualcosa?

Grazie ancora.

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ti confermo il fatto che la presenza di tensione sul neutro può perturbare la scheda, è scritto sul manuale. Prova a fare collegare un gruppo di continuita tipo Trust da 1000Va, il costo non supera le € 80,00 da Trony. male che vada lo utilizzi per il computer, o il tv.

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Ho eseguito diversi tipi di misura sulla tensione di rete, trovando una tensione tra N e PE solitamente intorno ai 2-3 V ed una tensione F-N grosso modo coincidente con la tensione F-PE. Ho eseguito una misura del fattore di forma dell'onda (per rilevare la presenza di eventuali armoniche) e questo è pari ad 1.41, quindi normale; anche la frequenza risulta essere di 50Hz.

Io da tutto questo deduco che il mio impianto elettrico è a posto e che il problema risiede nella caldaia. Tra l'altro, ho provato a staccare la caldaia dall'impianto di terra, ed il suo funzionamento non è cambiato (presenza di correnti di dispersione o altro).

L'unica cosa che mi lascia una attimino dubbioso sull'impianto elettrico è che durante l'estate è stato realizzato un impianto fotovoltaico (non domestico, in un campo) nei pressi della mia abitazione e che la sua connessione alla rete elettrica ha comportato un qualche tipo di disturbo che però le misurazioni fatte paiono escludere (a meno della tensione sul neutro che però ENEL mi dice essere 'normale').

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