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Il Bestiario Dei Verificatori - come volete che si rispettino le leggi


antonioST4

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vengo con questa mia a dirvi... :superlol: (pace all'anima sua)

questo topic è doveroso almeno quanto quello sui climatizzatori, in quanto l' ignoranza del verificatore non può in alcun modo essere tollerata.

l' inizio della storia:

arrivo su questo impianto per eseguire un' analisi di combustione; trovo una murale con accumulo da 24kw atmosferica, anno 2002.

riscaldo il modulo fino ai 70°C canonici e procedo alla prova del tiraggio:

circa -120/-130 Pa :blink:

indago subito sulla causa di questo tiraggio degno da estrattore di falegnameria; il tipo partito dal 130 mm della caldaia si imbocca in bel 160mm senza riduzioni, con il consueto becero flessibile in uso per le cappe da cucina. La canna sarà lunga meno di 7mt, ma la sorpresa vera sta sulla sua sommità: un bel comignolo rotante...

passato all' analisi di combustione le cose non migliorano: valori talmente veloci a variare (turbolenza in canna e cappa bruciatore gelida...) che ho temuto per l' incolumità del mio chemist; alla fine uno stracciato pessimo 88% circa di rendimento.

resomi conto della bontà dell' operato di chi mi ha preceduto, passo alla verifica delle pressioni al bruciatore: 15mbar alla rampa A METANO :blink: e la società del gas ringrazia....

Tenuto conto che il modulo lavora su un accumulo, e che la potenza installata in riscladamento non ammonta a quella nominale, scelgo di lasciar a casa qualche kw e passo ad 8mbar (10mbar nominale...)

rieseguo l' analisi, ma le cose ovviamente non migliorano.

alla fine della telenovela passo alla scrivania, e moduli alla mano..., trovo una precedente analisi di combustione e.... una gran bella ispezione dell' ente :angry:

udite, udite:

tiraggio: casella depennata - ma dico se vai su una camera aperta e non controlli il tiraggio, MA CHE SENSO HA ANDARE A FARE L' ANALISI??? :angry:

ovviamente non ha notato il comignolo, il condotto, il flessibile, l' assente cronotermostato.... in compenso ha fatturato le 77 euro di "sanzione"

adesso vado a cena..dopo le vostre risate/imprecazioni posto ulteriori commenti...

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Al tuo cliente è andata anche bene.

Anni fa nella mia provincia è capitato un verificatore che s'inventava le normative, dopo di che metteva i sigilli alla caldaia in attesa che venissero effettuati i lavori secondo le sue indicazioni.

Questo modo di procedere aveva effetti piuttosto deleteri nei mesi invernali, quando amgari la temperatura minima arriva -6C ed anche meno per parecchi giorni consecutivi.

Fortunatamente son riusciti a cacciarlo. :angry:

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Simone Baldini

Il problema vero dei verificatori, almeno in lombardia, è che sono dei termotecnici/geometri/ingegneri che non hanno nulla da fare e si adattano a fare le verifiche alle caldaie.

Francamente a un buon termotecnico non gli passerebbe neanche per l'anticamera del cervello di andare a fare il verificatore a delle caldaie dove a mio avviso non ha nessuna competenza "operativa" e di manualità per farlo. In sostanza non fa' altro che accendere la caldaia (e non sempre ne è capace) infilare l'analizzatore e stampare la strisciata. Di fatto esiste già il catasto dove si è obbligati a trasmettere l'allegato F/G ogni due anni con relativa analisi del manutentore, rifare una verifica in loco non ha senso se non verificare l'operato del manutentore, però lo scopo non è questo.

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Dalle mie parti è accaduto anche questo ....

Il verificatore, recatosi a casa dell'utente per una ispezione dovuta al non invio dell'autocertificazione, effettua la solita strisciata e scrive sul rapporto di controllo suo che l'ultima manutenzione effettuata risale alla data stessa del suo intervento...in teoria , anzi in pratica, si è sostituito al manutentore e questa prassi si è ripetuta , almeno sotto i miei occhi, due volte ...

poi sul loro fare lasciamo stare :senzasperanza:

Concordo con chi dice che un ingegnere che effettua tali controlli non ha di meglio da fare :thumb_yello:

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vero che l' ingegneria dovrebbe fare altro, ma un mese fa circa provai a concorrere al ruolo di verificatore in provincia di salerno;

ebbene mi hanno risposto che non potevo in quanto la legge prevede la laurea in ingegneria...ed io ancora non sono laureato...

solite cose all' italiana...

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Frigorista modena

Avete (e lo dico senza ironia intendiamoci) talmente tanta, tantissima ragione che mi sento quasi in obbligo a dire una cosa fuori dal coro: è verissimo che chi ha la pratica sul campo ha una cosa che nessuna scuola può dare, nemmeno la migliore, ma anche chi ha studiato, e sodo si spera, per conseguire una laurea forse non è stato sui banchi a scaldare le sedie, ha sostenuto esami (si spera) regolari su cose che noi modesti "manuali" non ci passerebbe nemmeno per la testa nemmeno di leggere, però il problema è un'altro, è che proprio sinceramente io non ce lo vedo un laureato uscito col massimo dei voti, "sporcarsi" come facciamo noi "manovali" le mani e i pantaloni sulle scale, con la fuliggine e in pericolo sui tetti.

Dove lavoravo anni fa da un frigorista, doveva venire a far pratica un laureato termotecnico fidanzato della figlia del capo, fighettino universitario appunto (senza offesa per i fighettini universitari!): io pregustavo già l'immagine di vederlo come me inginocchiato nei lerci pavimenti dei ristoranti cinesi a cambiare le ventole in mezzo a scarafaggi e topi morti, a saldare tubi in cunicoli stretti respirando vapori di cadmio, massacrarsi a portare bomboloni di gas e di azoto sulle scale a tre metri di altezza ecc ecc, pregustavo con gioia quel momento, ma alla fine è finita come doveva finire: il fdanzato della figlia del capo manco si è visto col binocolo, secondo me ha preferito stare dietro la scrivania con l'aria condizionata a firmare certificati senza nemmeno aver fatto un giorno di cantiere.

Questo per dire che, e torniamo al solito discorso che faccio sui patentini, la teoria in questo caso serve a compilare una carta legale che uno che non ha i requisiti non potrebbe firmare nemmeno col binocolo.

Forse abbiamo sbagliato mestiere...

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