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Ciao a tutti!

Sono nuovo su questo forum che devo dire è molto completo!

Devo sostituire la vecchia caldaia a gasolio e ho fatto fare qualche preventivo a diverse ditte, solo che ho ricevuto pareri discordanti riguardanti le normative di legge.

L'attuale caldaia è collocata in un vano dedicato al piano terra e fornisce acqua calda e riscaldamento a due appartamenti. Ora vorrei mettere due caldaie per rendere gli appartamenti indipendenti.

Questi i miei dubbi:

- Possono stare 2 caldaie nello stesso vano? (caldaia murale da interno stagna da 24kW)

c'è chi mi ha detto che non si può e chi invece che non c'è nessun problema.

- Che ceritficati vengono rilasciati al termine dell'installazione?

mi devono rilasciare anche un documento per lo smaltimento della vecchia caldaia a gasolio?

- Servono i fori di aereazione nelle cucine? Alcuni dicono di si e altri che non servono se il fornello a gas ha lo spegnifiamma (cioè se si rovescia un pentolino si spegne la fiamma e la furiuscita del gas si interrompe)

Perchè tutti questi pareri discordanti? non ci capisco niente! :(

Grazie a tutti queli che mi aiuteranno a capirci qualcosa

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le due caldaie insieme possono coesistere ma il luogo dove coesisteranno non sarà piu' un semplice vano ma diventa centrale termica perche' la somma dei due generatori installati nello stesso ambiente supera i 35 KW e ti dovrebbe servire anche il progetto della canna fumaria che deve essere redatto da un professionista.Quindi diventando centrale termica hai degli obblighi diversi dal semplice vano tecnico.

I fori nelle cucine possono essere abrogati qualora l'ambiente ambiente abbia un volume superiore a 20 metri cubi , per l'aerazione lo stesso sia servito da cappa ed infine che il piano cottura sia dotato di termocoppia.

Purtroppo i pareri discordanti è una prassi quotidiana che colpisce non solo il nostro mondo ma anche quello dei medici. :thumb_yello:

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- Possono stare 2 caldaie nello stesso vano? (caldaia murale da interno stagna da 24kW)

c'è chi mi ha detto che non si può e chi invece che non c'è nessun problema.

Ti ha risposto vitos, le due caldaie possono starci ma si configura il rispetto del DM 12-04-1996, altrimenti dovresti trovare due caldaie la cui solla non superi i 35kW.

- Che ceritficati vengono rilasciati al termine dell'installazione?

mi devono rilasciare anche un documento per lo smaltimento della vecchia caldaia a gasolio?

Certificazione conformità, che nel caso occorresse progetto della centrale termica >35kW

Per la caldaia a gasolio nessuno smaltimento (per ora), semmai la bonifica del serbatoio.

- Servono i fori di aereazione nelle cucine? Alcuni dicono di si e altri che non servono se il fornello a gas ha lo spegnifiamma (cioè se si rovescia un pentolino si spegne la fiamma e la furiuscita del gas si interrompe)

I dire sempre se sono a gas, ma di dimensioni da calcolare, il discorso del vole ecc.. che non ne sono molto al corrente io lo lascerei perdere. Se dei fornelli "mangiano" ossigeno questo ossigeno lo devo alimentare.

Perchè tutti questi pareri discordanti? non ci capisco niente!

Perchè non tutti hanno le nozioni e conoscenze delle giuste norme e loro applicazione, anzi diciamo che in pochi sanno quello che dicono e fanno!

Modificato: da Simone Baldini
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grazie a tutti per i chiarimenti.

effettivamente qualcuno di quelli interpellati mi aveva parlato di centrale termica (credo che includa anche un impianto antincendio se ricordo bene).

Avrei un altra domanda, se per esempio affido il lavoro al termoidraulico che metterebbe le due caldaie nello stesso vano senza adibirla a centrale termica, una volta che mi rilascia il certificato di conformità lui non rischia nulla?

Cioè volevo capire se se ne lava le mani perchè sul certificato non viene scritto l'ubicazione delle caldaie o cosa, sono un artigiano anch'io ma nel mio settore non mi azzarderei mai di firmare delle certificazioni fuori norma :blink:

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Avrei un altra domanda, se per esempio affido il lavoro al termoidraulico che metterebbe le due caldaie nello stesso vano senza adibirla a centrale termica, una volta che mi rilascia il certificato di conformità lui non rischia nulla?

Fossimo in un Paese serio gli esproprierebbero la ditta. :thumb_yello: Non può dichiarare conforme un lavoro che non è conforme. Sopra i 35kw è da considerarsi centrale termica con tutti gli accorgimenti del caso. In alternativa potresti pensare ad una sola caldaia da 32kw ad esempio con contabilizzatori di energia per dividere equamente le spese del combustibile.

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nel mio settore non mi azzarderei mai di firmare delle certificazioni fuori norma blink.gif

Purtroppo il nostro settore è pieno di cialtroni che non sanno nemmeno dove stanno di casa. Sapessi quanti redigono dichiarazioni di conformità incomplete, non conformi alle vigenti normative e dove si dichiarano conformi impianti che non sono conformi a nessuna delle normative citate nella dichiarazione di conformità. Fatti un giro su bestiario del forum e guardati due foto per farti un'idea. Purtroppo con i tempi che corrono vince sempre il prezzo più basso e quasi sempre chi lo pratica fa parte della categoria degli ignoranti. Prendi in esempio il tuo caso. Qualcuno sarebbe disposto a venire da te, piazzarti due caldaie da 24kw nello stesso vano e rilasciarti la dichiarazione di conformità facendoti spendere magari la metà dell'installatore che si presenta con progettista al seguito, ti fa redigere il progetto della centrale, della canna fumaria e ti mette in opera il tutto in maniera funzionale e magari anche visivamente accattivante.

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Settimana scorsa mi chiama un amministratore per un condominio dove ci sono problemi di funzionamento, vado, verifico e constato un disastro in tutti i sensi. Sicurezza sotto zero, tecnicamente installato a caso e molte altre bestialità. L'amministratore però mi dice "ma io ho tutte le conformità!" io gli rispondo "allora spiegagli perchè i condomini sono al freddo".

Il pezzo di carta non è garanzia di essere a posto, la garanzia te la da' solo il rispetto della norma. Certo un utente si deve fidare, ma bisogna anche aprire gli occhi e non fidarsi ciecamente. E' difficile valutare e poco simpatico ma esistono artigiani e professionisti a cui dovrebbe essere impedito lavorare, ma ne esistono anche di buoni.

Oggi sentivo il TG svizzero, sembra che dal prossimo anno gli artigiani italiani dovranno versare dai 10000 ai 20000 franchi come cauzione per lavorare in svizzera! Questo a ulteriore garanzia sia del giusto compenso al dipendente sia per una correttezze di prezzi e qualità del lavoro reso. Ma perchè in Italia uno va in camera di commercio e il giorno dopo ha la sua PIVA e puo' fare quello che gli pare senza dare garanzie? Non è nemmeno obbligato ad avere una assicurazione per danni o difetti che tra l'altro ha un costo limitato.

Qui si parla di equità rigore e crescita, ma in che Italia vivono questi personaggi, quando non ci sono tutele per nessuno.

Modificato: da Simone Baldini
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