frizzolo Inserito: 27 dicembre 2011 Segnala Share Inserito: 27 dicembre 2011 Ciao a tutti volevo un vostro parere su questo quesito che mi sono posto:se il vaso di espansione di una caldaia è sottodimensionato rispetto all'impianto(cioè troppi caloriferi)lo troverei sempre scarico secondo voi? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vitos77 Inserita: 27 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 27 dicembre 2011 di certo essendo sottodimensionato sarebbe più sollecitato a scaricarsi ...cioè un conto è che la mebrana lavori contro una pressione di 1 chilo e un conto è che la mebrana si trovi sempre 3 chili Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 27 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 27 dicembre 2011 Se è sottodimensionato troveresti la valvola di sicurezza che scarica spesso. Il vaso di per se se non ha problemi non si deve scaricare. Se si scarica è perchè c'è una perdita quindi è bene sostituirlo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
innohit Inserita: 27 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 27 dicembre 2011 (modificato) Io sul dimensionamento dei vasi ho la mia teoria, ovvero che se il vaso è sottodimensionato significa che è sottodimensionata anche la caldaia e neanche di poco. Diffida di quei fenomeni che piazzano vasi aggiuntivi da 18 litri sui piccoli impianti domestici. Un vaso da 6 litri, il minimo di serie sulle caldaie da 24kw, è in grado di contenere l'espansione di 120 litri d'acqua, che corrisponde circa alla quantità contenuta in 200 elementi di alluminio interasse 80cm, e 200 elementi scambiano oltre 36kw di calore. Toglici pure l'acqua delle tubazioni dal calcolo... Modificato: 27 dicembre 2011 da innohit Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vitos77 Inserita: 27 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 27 dicembre 2011 Innohit a me i calcoli mi danno altro e sinceramente ,anche se poca la mia esperienza, non ho mai trovato un vaso di 6 litri che riuscisse a contenere anche soli 90 litri d'impianto... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bl4st3r Inserita: 27 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 27 dicembre 2011 se non ricordo male un vaso da 7 litri contiene 100 litri a 90° Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
frizzolo Inserita: 27 dicembre 2011 Autore Segnala Share Inserita: 27 dicembre 2011 Ma quello che volevo capire é se un vaso sottodimensionato lo si trova sempre scarico(secondo me si perché la membrana interna viene schiacciata dall'ebollizione dell'acqua)... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
antonioST4 Inserita: 27 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 27 dicembre 2011 per un aumento di temperatura da 10 a 90°C, ovvero classico caso di riscaldamento, il coefficiente di dilatazione in volume è pari a circa 0,045.dunque il volume del vaso si calcola come:Vv = 0,045*(volume acqua impianto in litri)la pressione di precarica deve essere tale da assecondare l' aumento di pressione, ovvero l' aumento di volume. la pressione di precarica dovrebbe essere circa il 50% della pressione a freddo dell' impianto; dunque facendo due conti120lt * 0,045 = 5,4 litripressione a freddo: 1,5 bar > pressione di precarica: 0,75 barquesto modo di dimensionare dovrebbe restituire risultati accettabili nel campo di pressioni di funzionamento dei normali impianti di riscaldamento. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
innohit Inserita: 27 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 27 dicembre 2011 per un aumento di temperatura da 10 a 90°C, ovvero classico caso di riscaldamento, il coefficiente di dilatazione in volume è pari a circa 0,045.Ovvero il 5% dunque un ventesimo del volume totale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
antonioST4 Inserita: 27 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 27 dicembre 2011 però non ho capito la relazione tra vaso piccolo e caldaia piccola.la più piccola taglia in commercio sarà la 18kw, che quasi ci si fa due volte un appartamento di 90mq caratterizzato semmai solo da pareti spesse, ma non isolate.non solo il riscaldamento è sempre esuberante, ultimamente mi capita pure di abbassare la nominale, poichè proprio non li trovo in certe case 11l/min di acs.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vitos77 Inserita: 27 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 27 dicembre 2011 sfido chiunque nella realtà a stare tranquilli su 120 litri d'impianto con SOLI 6 litri di vaso espansione....la formula consigliata dall'ispesl è la seguente...Per il calcolo di questi vasi, le norme ISPESLprevedono l’uso della seguente formula:VV = [V0· ( e – e0)]\[1- (Pi/Pf)]VVVV= volume del vaso di espansione, lV0= contenuto di acqua dell’impiantoe = coefficiente di espansione dell’acqua allatemperatura finale,e0= coefficiente di espansione dell’acqua alla temperatura iniziale,PI= pressione assoluta di carica del vaso, bar deve superare la pressione statica nel punto in cui è installato il vaso di espansione di almeno 0,15 bar (sono consigliabili incrementi di 0,3 ÷ 0,4 bar)PF= pressione assoluta massima di esercizio riferita al vaso, barI valori della pressione (PF) si devono determinare sommando algebricamente le seguenti pressioni:PVS= pressione assoluta di taratura della valvola di sicurezza, barP∆H = pressione corrispondente al dislivello tra vaso di espansione e valvola di sicurezza, bar(in merito si ricorda che il dislivello di un metro corrisponde a circa 0,1 bar)quindi l'esempio da voi riportato diventa il seguente :VV= [120* ( 0.0359-0.0009)]/[1- (1,5/3)] = diventa ( 120*0.035)/(1)= diventa 4,2 / 0.5 = diventano 8,4 LITRI....questo nella teoria ...se aggiungiamo che l'ispesl consiglia l'aumento del 10% 8,4 +10% = 9,24 dati gentilmente messi a disposizione da Caleffi Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 27 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 27 dicembre 2011 L'aumento di volume dell'acqua è una cosa, il dimensionamento di un vaso chiuso a membra è un'altra cosa. Cioè è corretto che l'acqua aumenta di volume del 3,5% circa da 10°C a 90°C, quindi per 100 litri sarebbero 3,5 litri. Questo varrebbe per un vaso aperto, un vaso chiuso a membrana è un equilibrio di pressioni iniziali e finali come sviluppato nella formulina sopra esposta. Quindi i 6 litri di un vaso ad impianto "freddo" saranno parzialmente occupari da acqua, idem ad impianto "caldo" dove non tutto il volume del vaso sarà occupato dall'acqua.La pressione iniziale è data sostanzialmente dalla pressione idrostatica (altezza impianto) piu' un tot solitamente 0,3bar. La pressione finale invece è data dalla valvola di sicurezza (3bar per esempio). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
innohit Inserita: 28 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 28 dicembre 2011 però non ho capito la relazione tra vaso piccolo e caldaia piccolaUna caldaia ad esempio da 18kw può scaldare una quantità x di elementi radianti, che scambiano appunto 18kw. In questa quantità x di elementi, ci scorre una quantità y di acqua, dunque se la caldaia viene fornita con vaso d'espansione di serie, il vaso sarà già stato dimensionato almeno per la quantità massima di elementi che quella caldaia può scaldare. Dunque se un vaso è insufficiente perché l'impianto è più grosso, se ne deduce che la caldaia è insufficiente.a più piccola taglia in commercio sarà la 18kw, che quasi ci si fa due volte un appartamento di 90mqBene appunto che una qualsiasi caldaia murale non può avere il vaso sottodimensionato per l'impianto che deve scaldare, perché sono sempre sovradimensionate. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 28 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 28 dicembre 2011 Se si trova un impianto datato, magari a circolazione naturale trasformato a vaso chiuso è facile trovare che il vaso sia scarso e non perchè la potenza della caldaia è inferiore. Oggi poi si dovrebbe dimensionare gli impianti per lavorare con temperature massime a 55°C, questo comporta un sovradimensionamento del calorifero rispetto a qualche anno fa', quindi piu' acqua nel circuito. Capita spesso di trovare quei caloriferi in ghisa con i piedini, molto efficienti dal punto di vista della resa e che hanno un contenuto d'acqua elevatissimo, questo è un altro fattore di scarso vaso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
frizzolo Inserita: 28 dicembre 2011 Autore Segnala Share Inserita: 28 dicembre 2011 Alla fine vi siete ingegnati nei calcoli ma io stavo cercando di capire se un vaso che non ce la fa a sopperire i litri d'acqua dell'impianto lo si dovrebbe trovare sempre scarico o no... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
horacio Inserita: 28 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 28 dicembre 2011 No. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
innohit Inserita: 28 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 28 dicembre 2011 Se si trova un impianto datato, magari a circolazione naturale trasformato a vaso chiuso è facile trovare che il vaso sia scarso e non perchè la potenza della caldaia è inferiore.I famosi impianti a pioggia. Oggi poi si dovrebbe dimensionare gli impianti per lavorare con temperature massime a 55°C, questo comporta un sovradimensionamento del calorifero rispetto a qualche anno fa', quindi piu' acqua nel circuito.Domanda: si sa che all'aumentare della temperatura dell'acqua in un circuito chiuso ne aumenta anche la pressione (ecco perché il vaso d'espansione). Se la temperatura di progetto è più bassa, può essere sufficiente anche un vaso più piccolo, visto che l'acqua raggiungerà pressioni minori? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
antonioST4 Inserita: 28 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 28 dicembre 2011 per lavorare a bassa temperatura ci sono portate maggiori di acqua in gioco, in quanto aumenta il numero di elementi dei radiatori. più acqua, più dilatazione, più vaso. questo dovrebbe essere il senso di quanto detto da simone baldini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
bl4st3r Inserita: 28 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 28 dicembre 2011 ma se la temperatura è minore anche il coefficente è minore.se l'aumentare dell'acqua è inversamente proporzionale alla temperatura dovrebbe non ci vuole un vaso espansione maggiore Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 29 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 29 dicembre 2011 (modificato) Alla fine vi siete ingegnati nei calcoli ma io stavo cercando di capire se un vaso che non ce la fa a sopperire i litri d'acqua dell'impianto lo si dovrebbe trovare sempre scarico o no...Prova a leggere la risposta nel post n. 3 prima di sollecitare. Modificato: 29 dicembre 2011 da Simone Baldini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
innohit Inserita: 29 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 29 dicembre 2011 se l'aumentare dell'acqua è inversamente proporzionale alla temperatura dovrebbe non ci vuole un vaso espansione maggioreEsattamente quello che intendevo io, era il senso della mia domanda. L'acqua a 70° ha una pressione maggiore dell'acqua a 55°. Infatti ad esempio se faccio partire una caldaia col vaso scarico finché l'acqua non raggiunge una certa temperatura la valvola di sicurezza non apre perché la pressione rimane comunque entro limiti accettabili. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vitos77 Inserita: 29 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 29 dicembre 2011 si ma non dimentichiamo che negli impianti a bassa temperatura abbiamo un volume d'acqua maggiore e quindi andrebbe a compensare la temperatura di mandata inferiore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
innohit Inserita: 29 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 29 dicembre 2011 Quello che volevo sapere io era proprio se questa compensazione si traduce nell'avere un vaso delle stesse dimensioni. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
frizzolo Inserita: 29 dicembre 2011 Autore Segnala Share Inserita: 29 dicembre 2011 Bah....dubito che un vaso sottodimensionato di un impianto a caloriferi che lavora a 70 gradi non tenda a scaricarsi in fretta.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 29 dicembre 2011 Segnala Share Inserita: 29 dicembre 2011 Ma per quale principio secondo te dovrebbe scaricarsi? Dove dovrebbe finire l'aria, se la "mangia" chi e perche'? Se un vaso è sottodimensionato scatta la valvola di sicurezza, punto e basta.Mi è capitato di vedere un impianto a pannelli pavimento che funzionava praticamente senza vasi d'espansione, questo grazie alla dilatazione delle stesse tubazioni in PEX, ma chiaro che i dT erano molto limitati non piu' di 20°C. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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