spippolone Inserito: 30 dicembre 2011 Segnala Share Inserito: 30 dicembre 2011 Salve ho in progetto di sostituire una vecchia caldaia da 26 Kw con una nuova a condensazione e aggiungere 2 pannelli .. chi mi parla di Junkers chi mi parla di Vissemann chi mi parla di pannello a tubi chi di pannello piano... in casa siamo in 5 e ci sono 15 radiatori alluminio totali. l'impianto ha 3 zone taverna, giorno e notte. Accetto consigli... GRAZIE Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
claudio_ale Inserita: 2 gennaio 2012 Segnala Share Inserita: 2 gennaio 2012 (modificato) Ciao, parlando di caldaie di un certo livello tipo quelle che hai nominato o tante altre, non penso sia tanto rilevante quale scegliere quanto come configurerai il tuo impianto complessivamente ai pannelli e possibilmente se hai lo spazio per un accumulo con minimo 2 serpentine per la sanitaria calda visto che siete in cinque, se non puoi mettere l'accumulo nel vano caldaia forse dovrai prendere quelli col accumulo integrato, sul pannello posso solo dirti che ci sono quelli che scambiano calore anche quando ce solo luce, cioè nuvoloso, ma prima devi capire bene quale puoi mettere nel tuo caso...Non so se abiti in zona fredda o quanti metri cubi devi riscaldare, ma giusto pensando 3 zone riscaldate con una caldaia a condensazione mi sembra poco efficiente, ricorda che una caldaia a condensazione (devi predisporre lo scarico) che lavora a 70° condensa veramente poco quindi scordati quel 30% di risparmio pubblicizzato, comunque ti consiglio di farti consigliare e fai fare il lavoro da personale qualificato, visto che il lavoro te lo ritroverai per anni e anni!! Modificato: 2 gennaio 2012 da claudio_ale Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
innohit Inserita: 2 gennaio 2012 Segnala Share Inserita: 2 gennaio 2012 Come sempre il consiglio è cercare di capire se nella tua zona c'è un valido centro assistenza di qualsiasi marchio esso sia, e mettere quel marchio. Viessmann è considerato il n°1 sulla condensazione ma se il centro assistenza più vicino ce l'hai a 30km, allora è preferibile mettere qualcos altro. Per quanto riguarda i pannelli quelli a tubi sotto vuoto costano qualcosa di più ma hanno una resa migliore. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
antonioST4 Inserita: 2 gennaio 2012 Segnala Share Inserita: 2 gennaio 2012 vero, i tubi sottovuoto non soffrono del freddo, in quanto sottovuoto, ma hanno bisogno in ogni caso del sole...non credo che con la luce di un giorno nuvoloso fai acqua calda...forse si confonde con una classe di pannelli fotovoltaici.per l' acqua calda il minimo sindacale è 50 litri/persona, meglio se con accumulo all' interno.se poi si ha spazio e denaro il massimo è avere sistemi con acqua tecnica e sanitario istantaneo, ma penso che partiamo da 375lt a salire...e addio accumuli...di calcare.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
claudio_ale Inserita: 2 gennaio 2012 Segnala Share Inserita: 2 gennaio 2012 Per quello che so quelli sottovuoto sono efficienti anche in giorni nuvolosi, semi nuvolosi, chiaramente non farà l'acqua a 80° ma sono comunque efficiente intendevo.Ho tratto un pezzo sulla descrizione di questi pannelli a tubi:"Questa tipologia di collettori a tubi sottovuoto offrono alti risultati in termini di efficienza e di prestazioni in giornate di tempo nuvoloso, ove il sole non irradia in modo particolare. Questo perché i tubi assorbono la frazione di raggi infrarossi che attraversano le nuvole"Io sapevo così poi nella pratica bisognerebbe confermaresaluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
antonioST4 Inserita: 3 gennaio 2012 Segnala Share Inserita: 3 gennaio 2012 suona come quando sui depliant dei clima ti scrivono in grassetto che deumidifica, manco fosse un must: per come sono fatti, in certi intervalli di temperatura, deumidificano per forza anche se non si vuole.ritornando ai tubi: fantascienza.i tubi sottovuoto sono, al pari dei piani, tubi di rame coperti dal vetro esposti al sole; l' unico vantaggio è il vuoto, che fungendo da isolante termico, fa si che la temperatura esterna bassa non incida sull' aumento di temperatura del serpentino di rame irradiato dal sole, ripeto dal sole, non dalle nuvole.magari ognuno di noi può non avere esperienze dirette, ma ad una certa età nessuno crede alla befanap.s.: sia chiaro, niente di personale Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lukyzz Inserita: 3 gennaio 2012 Segnala Share Inserita: 3 gennaio 2012 Allora sfatiamo qualche mito....I tubi sottovuoto non fanno i miracoli. Se ci sono le nuvole o la nebbia dalla luce diffusa producono staceppa.E' vero che hanno un miglior rendimento generale quindi funzionano meglio in condizioni invernali ovvero quando il sole è più basso e la radiazione solare è più debole, questo per la loro conformazione circolare e per il fatto appunto di essere sottovuoto, hanno però di contro grossi problemi in estate quando c'è un surplus di radiazioni solari che possono mandare spessissimo l'impianto in stagnazione. E' per questo che consiglio a quanti interessati a questo tipo di tecnologia di farsi dimensionare i collettori da qualcuno in grado di farlo perchè è molto facile sbagliarsi e creare un impianto destinato ad andare in ebollizione ogni giorno da maggio a settembre. I collettori piani hanno più difficilmente questo problema estivo (anche se non ne sono esenti), d'inverno producono un 10/15% di calore in meno ma anche qui bisogna ragionare col cervello....Se l'impianto è destinato alla produzione di sola acqua calda sanitaria siamo nella condizione in cui spesso usiamo la produzione dei pannelli per preriscaldare l'acqua prima di entrare in caldaia in quanto non sufficientemente calda. Quindi fra avere un preriscaldo a 25° con i collettori piani o a 30° o 35° con un sottovuoto la caldaia sempre deve essere chiamata in causa....Ci potranno essere anche alcuni giorni che coi sottovuoto siamo oltre i 45° canonici per poter andare direttamente all'impianto, vero, però in generale non vedo questo grosso vantaggio in termini annuali fra le 2 tipologie, ergo guardando un impianto sul piano dell'ammortamento della spesa nel tempo per un impianto solare termico per la sola produzione di acqua calda sanitaria reputo quello più economico (i collettori piani) il più vantaggioso.Potrei però dire che esistono una terza tipologia che è ancora meglio e sono quei sistemi detti drain back (a svuotamento) ma entriamo dentro a un discorso che diventerebbe un po' lunghetto.Diverso invece se si vuole fare integrazione al riscaldamento, allora in questo caso i sottovuoto vincono a mani basse, ma solo se in presenza di riscaldamento a bassa temperatura, diversamente perdono tutti, con i radiatori non si fanno i miracoli e quindi con i sistemi ad oggi in uso non si può fare un'impianto che funzioni bene con costi contenuti per far si che l'investimento sia conveniente rispetto allo scaldarsi a gas. Ve la dico in soldoni....se spendiamo 15000 per fare un impianto col solare in integrazione al riscaldamento, ok c'è il 55% in 10 anni siamo a 7000, facciamo che abbiamo un risparmio netto che si attesta sul 10% annuo per una spesa di 2000 euro di gas quindi portiamo 200 di risparmio in 35 anni l'impianto si è ripagato...non un grande affare insomma! Ma anche se il risparmio fosse il 20% saremmo a ritorni troppo lunghi per essere vantaggiosi. Occorrerebbe attestarsi sul 40-50% di integrazione per avere un risparmio importante tale da giustificare l'investimento iniziale, e questo è possibile solo a bassa temperatura.Per il discorso delle marche quoto in pieno quanto detto da innohit, guarda l'assistenza! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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