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Patentino - Sono nuovo nel settore


marco.212121

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L amico dei frighi

salve a tutti. Premetto per chi non mi conosce che abito in Austria da anni. L'Austria e la Germania siedono davanti al mondo intero (se non erro ) in fatto di cultura dell'energia e nel nostro caso di tecnica frigorifera, tant'é vero che qui la en 378 in alcuni casi é ben piú abbordabile che la normativa nazionale.

Io posseggo un "patentino da frigorista" e sto cercando di prendere il "patentino di mastroartigiano. Il primo con qualche nozione di base e sbirciando un po i libri é fattibile, premesso nozioni di meccanica, termotecnica ed elettrotecnica. Il secondo va un po piú in dettaglio.

Un libro su cui imparare tecniche base e la fisica di base é il Seidel Noak con titolo :Manuale dell'installatore frigorista edito da tecniche nuove. ISBN: 978-88-481-2438-6

Aggiungo che l'aquisto del libro é quasi essenziale per un buon tecnico del freddo ma non fa di esso un tale ma: bisogna aprirlo e leggerlo TUTTO attentamente.

La prova scritta puó essere un dimensionamento di una stanza da raffreddare o la potenza da impiegare per una data energia da smaltire.

Prova orale 50% elettrotecnica (motori, azionamenti principi fisici) 50% tecnica del freddo.

Prova pratica cablaggio impianto pilota e ricerca guasti, "messa in servizio" (come da manuale) di un piccolo impianto refrigerante (non climatizzatore split, non abbiatemene...) ricerca perdite e guasti.

Questo é stato il mio esamino del patentino. Salutoni e testa sui libri: solo li si impara la teoria.

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Frigorista modena

Ciao Amico, non so quando tu abbia preso il patentino che hai, se dopo il 2007 probabilmente è quello che vuole la comunità europea, se prima del 2007 è comunque una cosa molto seria, tipicamente dei paesi tipo germania e austria che sono molto sensibili a formare tecnici completi e preparati.

Detto questo,

Prova pratica cablaggio impianto pilota e ricerca guasti, "messa in servizio" (come da manuale) di un piccolo impianto refrigerante (non climatizzatore split, non abbiatemene...) ricerca perdite e guasti.
nella sede principale di Casale Monferrato sempre del Centro Galileo ( nelle altre sedi non sempre è possibile, per esempio nella sede di Cesena perchè far maneggiare apparecchiature e gas in pressione richiede una struttura organizzativa e assicurativa non indifferente) sono all'ordine del giorno per chi fa i corsi specifici di manutenzione, impianti industriali ecc in quanto hanno simulatori molto sofisticati di tutti i tipi d'impianti, e che si usano anche durante il patentino da frigoristi (se ti leggi post precedenti qui, le prove pratiche riguardano appunto carica, recupero, ricerca fughe ecc ecc, quindi si avvicina molto a quello che hai preso tu).

Sono d'accordo sul fatto dei libri, molto d'accordo, ma personalmente se qualcuno, pur con la pratica, vuole partire da zero, almeno per un corso base è indispensabile un professore in carne ed ossa al quale se non capisci puoi fare domande, spiegazioni.

Anche io ho visto videolezioni, ma alcune cose risultano difficili per me che è da anni e anni che le mastico, e m'immagino per uno che parte da zero.

E per finire, occorre che tutti si parli lo stesso linguaggio, che è parecchio difficile, perchè per esempio di surriscaldamenti mica ce n'è solo uno, ce ne sono minimo 5, e se non si definisce bene di quale si sta parlando, non ci si capisce.

I libri sono fondamentali, ma un minimo di nozioni base ci vogliono, e devono valere per tutti.

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...una cosa molto seria, tipicamente dei paesi tipo germania e austria ....

Ebbene si, come del resto anche nella vicina (per me) Confederazione Elvetica, lì le cose si fanno seriemente; non basta pagare 700 € per avere il patentino. I certificati (patentini) si rilasciano solo do po la scuola professionale ed un periodo di apprendistato presso un'azienda qualificata per l'apprendistato.

Quelli sono "patentini" che danno un minimo di garanzia sia al cliente sia alla società.

Quello che vogliono introdurre da noi invece.... Poi si parla di liberalizzazioni e s'invocano più licenze di tassianro. Va a capire la logica di chi dovrebbe governarci. :angry:

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L amico dei frighi

Il corso di preparazione é "aperto" a tutti, ma per conseguire l'esame devi avere 2 precedenti anni di lavoro in una ditta specializzata....

Ora vi lascio riprendo piú tardi

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anche l'apprendistato non mi sembra il migliore dei mondi..perchè spesso si traduce in manodopera a buon mercato .....basta andare in uno studio legale..il boss lavora poco e manda in tribunale i suoi "aiutanti"..questi sopportano..perchè poi faranno la stessa cosa a loro volta

Dopo lo smarrimento iniziale..tipicamente se la cavano da soli

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L amico dei frighi

Nel 2007-8 ho fatto un corso di preparazione di 4 ore x circa 30 volte, dove veniva spiegata la teoria di base e ogni tanto si facevano prove pratiche di misurazione o regolazione. Il corso era in una scuola professionale statale, dove c'é un'aula con alcuni impiantini diversi tra loro (sotto 1KW) e uno piú grosso (ca. 10 KW) su cui ci si poteva fare sperimentazioni , recuperi, vuoto.....

Ti davano delle dispense ben fatte, e giú di diagrammi log p-H ed H-x per capire una linea li cosa vuol dire e dov'é nell'impianto.

Devo dirla tutta e cioé che sono stato fortunato a trovare una ditta con grande esperienza, dove si lavora (quasi) da manuale, e un qualsiasi guasto (anche il + piccolo) viene analizzato per vedere se si é trovata la soluzione adeguata. Sul lato pratico , devo ammetterlo, sono stato fortunatissimo. Il mio capo reparto nel dopolavoro "gioca" a costruirsi un refrigeratore in cascata per reffreddare quasi istantaneamente la bottiglia di liquore per la cena con amici, o mi ha aiutato a costruire un refrigeratore per PC, all'inizio erano cose dell'altro mondo per me .....poi .....a forza di dai e dileggere qua e lá, e di fare corsi, e di provare ...... ci vedo dentro un po' meglio. Ma ci vuole costanza , tanta tanta voglia di imparare.

Notizie dall'Italia le ho solo attraverso Internet e giornali (con la famiglia si parla d'altro), so che l'Europa impone (se non sbaglio con la 842) certificazione di personale a piú livelli, l'Italia si trova a DOVER certificare qualcuno e comunque anche istruire qualcuno per avere un migliore servizio.

Detto da esterno, il "monopolio" dell'istruzione del freddo ce l'ha il c.s. Galileo che personalmente non conosco ma con qualche ex scolaro ho giá avuto a che fare, l'Austria comunque compre moltissimo dalle varie ditte del trevisano, altri centri industriali che producono refrigeratori ce ne sono qua e la. Le universitá non sono prive di gente in gamba e sicuramente in grado di istruire a dovere i tecnici del futuro. Quello che manca (penso) é la giusta pratica.

Chiaramente non é un processo che in un paio d'anni si possa estendere a tutti i richiedenti, sará molto graduale, immagino.

Comunque da quello che leggo qua sul forum 2-3 persone potrebbero tenere tranquillamente corsi di livello base, e magari anche insegnare come la pratica deve essere eseguita.

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L amico dei frighi

concordo con te Erikle, il mio iter non é stato molto diverso e penso siamo la stragrande maggioranza che ha avuto un bel bagno freddo col lavoro.

Addirittura nelle scuole professionali non insegnano matematica o fisica ma solo le basi e le applicazioni teoriche atte alla completa comprensione del lavoro e nient'altro. Viene insegnata un po di ragioneria cosí da supportare i giovani legalmente se vogliono diventare autonomi o simile.

interessante é come si svolge il tutto: ed ora orecchi aperti!!!!!

un giovane negli ultimi 2 anni delle scuole medie viene data la possibilitá di "annusare" (cosí viene detto in gergo) l'aria in ditte di SUO piacimento, puó essere da 1 a 3 gg anche non continuativi e 5 possibilitá per anno scolastico.

Se riesce a farsi assumere, viene "mandato a lavorare" (ditte piccole = lavoro, ditte/industrie=officine per apprendisti) e in scaglioni vengono mandati in scuole professionali 10 settimane consecutive dove le lezioni sono dalle 7 alle 18 con un ora di pausa. Quasi sempre c'é possibilitá di dormire (nei dormitori :D ).

alla fine c'é un'esamino dove la teoria viene giudicata nel corso degli anni.

A me la teoria "professionale" (la parte scritta) l'hanno data buona perché giudicano valevole l'aver frequentato una scuola "simile", tipo elettricista, meccanico d'auto o d'officina....

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imparare a fare il frigorista per opeare su certi impianti è chiaramente un processo di apprendimento sia teorico che pratico

Anche in italia c'è chi svolge questa attività e ci sono anche persone in gamba..almeno per quelli che conosco io sono o meglio erano emanazioni di ditte produttrici di frigoriferi commerciali e industriali che avevano personale per il montaggio e l'assistenza..io sono in una zona in cui una volta almeno c'era un piccolo distretto di fabbricazione di impianti di refrigerazione commerciale

Ma da noi adesso si tratta di altro ossia della necessità di avere questo patentino nel momento in cui diventa obbligatorio per una larghissima parte di persone che non sono elettivamente frigoristi..ma solo instalaltori di climatizzatori in buona parte cosidetti instalaltori..vuoi idraulici o anche nativamente installatori di clima..tutta gente che non ha mai lavorato da frigorista

Adesso questi prenderanno il patentino..saranno "frigoristi" ..io non credo e infatti sono sicuro che questi continueranno a montare climatizzatori..non allargheranno il lavoro cercando di andare a riparare i frigoriferi dei centri commerciali

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L amico dei frighi

pienamente d'accordo, d'altra parte ho visto che in Italia elettricisti, spazzacamini, pittori, idraulici ...... installano climatizzatori.

E poi vedi il bel climatizzatore appena staccato dal muro solo perché ci sono le staffe dietro :senzasperanza:

Due cartelle un paio di cavi ed il gioco é fatto , ti sei messo in tasca 200 Euro e quando dopo qualche mese o un anno non raffreddano piú ma mi si ghiaccia la batteria interna, caricano l'impianto ad occhio o domandano delucidazioni......... <_<

La legge dice che chi ha provata esperienza sul campo puó continuare senza problemi, il fatto é stabilire chi lo é :senzasperanza:

.....e comunque ho visto anche colleghi che hanno optato per altre strade perché troppo difficile , o per la responsabilitá o per i clienti troppo esigenti...quindi posto ce n'é, lasciamo patentini ecc. torniamo al mondo del lavoro: mediamente ho visto che devi lavorare nel campo almeno 10 anni per poter dire come si deve procedere, quindi un esamino a confronto é piccola cosa ;)

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Frigorista modena

Mi metto nei panni di un ragazzo, ad esempio Marco che ha aperto questa discussione (anche se lui di pratica da quello che ho capito ne ha, ma facciamo finta che non ne avesse e in tempi "di crisi" volesse aprire una nuova attività o lavorare in un posto che non sia un bar o un ufficio), si rivolge a noi e gli arrivano addosso cassandre e vaticini funesti, per cui non ci sono più le mezze stagioni e si stava meglio quando si stava peggio e in fin dei conti è più di oggi e meno di domani.

Erikle e Amico voi giustamente dite le vostre esperienze, anche interessanti e lo dico senza ironia, ma cosa c'entra?

Perchè da quello che si capisce, o almeno io capisco, al povero Marco non resta altro che sperare:

1) o di venire ad imparare da voi, da me o da un'altro bravo del Forum (dato che solo noi a quanto pare conosciamo il mestiere e fuori sono tutti dei mestieranti)

2) emigrare in Germania o in Austria con la valigia di cartone, farsi assumere due anni sotto una ditta e poi cominciare a studiare e certificarsi.

Altre soluzioni non ne vedete secondo me, e forse per quello Marco ha avuto quella reazione ruspante quando Erikle, dal suo punto di vista, ha preso di mira il Centro Galileo.

Io invece che sono un po' più ottimista e speranzoso, sono fiducioso che persone con buona volontà d'imparare la teoria e "la pratica da laboratorio" (perchè è ovvio che al C.G: l'insegnante ti fa vedere come si apre, per esempio, una termostatica bello comodo in piedi, quando la verità è che queste valvole quasi sempre sono infilate in posti strettissimi, o a -30°C col ventolone che ti spara aria ghiacciata in faccia mentre cerchi di regolarla appollaiato su una scala a 5 metri di altezza quasi al buio), ma che altro potrebbe fare?

L'importante che m'insegni come funziona e come si apre, poi ci penso io, ma se non so nemmeno com'è fatta come posso pretendere di fare un bel lavoro?

Per chiudere, la scorsa settimana sono stato chiamato da un bar col frigo fermo: facendomi spiegare cos'era successo, ho imparato che è stato assemblato due mesi prima da una grande ditta di frigoristi appena fuori modena da vent'anni sul campo, e il montatore ha detto (testuali parole) "il vuoto fa male all'impianto".

Ebbene, smontata la termostatica, vi giuro, era piena di acqua!!

Se il nostro Marco andasse ad imparare il mestiere da questa ditta ventennale conosciuta in Modena e provincia che assiste anche grossi ipermercati in zona, Dio ce ne scampi.

Al C.G. sull'importanza delle pompe da vuoto ci hanno fatto una carriera.

Tutto il resto, sono solo chiacchere.

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L amico dei frighi

.....ho dato un occhiata al sito CS Galileo ai corsi che propone, l'organizzazione, i costi :

Tecniche base 420E

Corso pratico specializzazione 360E

Corso elettrico per frigoristi 390 (roma)

Chiller 390E

CORSO SUL CONTROLLO ENERGETICO E CORRETTO FUNZIONAMENTO DEGLI IMPIANTI DI REFRIGERAZIONE E CONDIZIONAMENTO 210E

Corso impianti e centrali frigorifere industriali 390 E

Corso condizionamento , inverter e VRV 345E

Totale 2505 + iva 20% se sei privato = 3006 Euro :thumb_yello:

+ i due libri che A2001 consiglia 180 E

+ spese per vitto e alloggio

e in un paio di mesi avete tutta la teoria necessaria e le basi della pratica, tassellare te lo insegna magari la Wührt gratis :superlol:

Ragazzi é un ottimo prezzo credetemi! il mio corso base costava 1800 +iva 4 anni fa ora costa 2500 + iva c'é da dire che raggruppa vari corsi .

In piú il mio era ad 80 km da dove abito 4 ore al venerdi mattino da settembre a giugno (tutto detraibile dalle tasse se presenti al 75% delle lezioni).

Anche la comoditá del full immersion é data in piú da quello che ho letto fanno una specie di after sale come supporto informativo a tecnici.

.....Meditate....

é ovvio che al tutto ci si deve mettere applicazione e tempo per provare, ma con buone basi si puó solo andare verso il miglioramento.

Io farei volentieri , anzi vorrei diventarlo, un insegnante per quei corsi ma al momento non ho ancora i certificati necessari (almeno in Austria) e poi abito lontanuccio, la frontiera italiana é a quasi 300 km da me. E lo farei proprio pensando a quanto ho penato per capirci qualcosa, quei momenti dove un impianto tipo congelatore che non si deve fermare é giá a -3° e il cliente ti scalpita dietro.......o similari.....

Visita il mio sito

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Simone Baldini

Come in tutte le cose è questione di trovare la via giusta. Un corso, buono quanto vuoi, rimane sempre un cosro e non ti puo' dare la malizia di una buona pratica con un buon mentore.

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Credo che stiamo mettendo assieme tante cose diverse..il patentino che sarà presto obbligatorio è una sorta di adempimento per poter fare alcune cose

Si diventa frigoristi dopo?? non credo..e poi per montare uno split non serve un vero frigorista..è tutta una questione di equilibrio..non è logico che un tecnico che è in grado di fare manutenzioni su grosse centrali frigorifere (e quindi con un notevole bagalio di capacità ma anche di costi) vada a montare split

In italia non ci sarebbero suff persone allora..ci sarebbe una improvvisa penuria di installatori

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Simone Baldini
In italia non ci sarebbero suff persone allora..ci sarebbe una improvvisa penuria di installatori

Se eliminiamo gli improvvisati la situazione è già questa :superlol:

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Frigorista modena
Si diventa frigoristi dopo?? non credo..e poi per montare uno split non serve un vero frigorista..è tutta una questione di equilibrio..non è logico che un tecnico che è in grado di fare manutenzioni su grosse centrali frigorifere (e quindi con un notevole bagalio di capacità ma anche di costi) vada a montare split

Erikle ma perchè giri intorno al problema?

E' da parecchi post che alludi ad una cosa ma non capisco perchè eviti apertamente di dirla: secondo me, per te, si diventa "frigoristi" solo lavorando presso qualcuno del mestiere che t'insegna la sua esperienza e non s'impara stando seduto su una seggiola ad ascoltare un professore.

E' un tuo pensiero e non c'è niente di male ad esprimerlo, io ho la fortuna di avere fatto tutti e due i percorsi, il primo quando ho lavorato e appreso da vecchi tecnici famosi della mia città che fecero praticamente tutti gli impianti frigoriferi senza avere nessuna concorrenza, e il secondo quando mi sono messo a studiare per vedere se quello che mi avevano insegnato era giusto.

A distanza di anni e con molta pratica, posso finalmente dire che il 98% di quello che mi avevano insegnato i vecchi frigoristi non erano altro che una marea di cazzate impressionanti!

Che poi i loro impianti funzionassero è del tutto ininfluente alla discussione, il bello è che funzionavano a prescinderere dai PRECISI fenomeni fisici che ci stavano dietro, per cui appoggiare il palmo della mano e capire se il surriscaldamento o sottoraffreddamento è esatto o no fa semplicemente sbellicare dalle risate!

Che poi il tatto sia indispensabile sono il primo a dirlo, ma non diciamo scemenze, se vogliamo essere precisi ci vogliono strumenti adeguati, punto e basta.

E poi continui a dire una cosa che non capisco, ossia che un tecnico che opera su grandi o medi impianti non si mette a montare split: anche se fosse vero, questo tecnico è in grado di fare ANCHE i piccoli clima perchè sa perfettamente come funziona il circuito frigorifero, che è uguale nel piccolissimo e nel grandissimo impianto ( inteso come fisica che ci sta dietro), ma forse uno che monta clima leggendo il manuale d'istallazione e applica la formula del surriscaldamento come una semplice sottrazione senza capire in realtà nulla di quello che sta facendo ( e quante volte qui si è letto!!), sicuramente non sarà in grado di riparare nemmeno un semplice frigo di casa.

Per cui, e lo posso dire appunto perchè ci sono passato, sapere la teoria ed avere manualità e riuscendo a fare pratica, puoi affrontare praticamente qualsiasi problema, avere solo la manualità e la pratica non è abbastanza, perchè se non sai precisamente in quel punto del circuito che pressione devi avere e perchè la devi avere, sarai sempre nei guai e sarai sempre a chiedere a qualcuno nel Forum cosa devi fare.

E in quel caso, personalmente parlando, io che invece so perchè e come funziona il fenomeno fisico che c'è dietro, potrò sempre rispondere a prescindere da qualsiasi tipo d'impianto, perchè la fisica è una ed una sola, e i conti devono sempre tornare.

Per cui Erikle, dato che sei una persona sempre diponibile al dialogo e lo dimostri, dilla finalmente la tua opinione, ossia che studiare è tempo sprecato e basta sperare di trovare un bravo insegnante, poco importa se lui non sa nemmeno cos'è un diagramma entlpico, tanto non servirà mai: ne andrà a favore della discussione.

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caro frigorista non ci azzecchi mai :thumb_yello:

Io non sostengo che si debba imparare lavorando alle dipendenze di altri..che ti insegnano il mestiere....sarei incoerente..visto che io non l'ho fatto :unsure:

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Frigorista modena

Beh ci ho provato a dare una spiegazione a questa tua diffidenza verso i corsi, Galileo o non Galileo.

Non ho capito comunque come un ragazzo che si affaccia a questo mestiere, secondo te, come possa decentemente imparare il da farsi.

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L amico dei frighi

Erikle e Simone sono pienamente d'accordo con voi, un corso non fa maestri e solo la pratica non fa raggiungere cime, la teoria un tempo tramandata oralmente o tenuta segreta e chi riusciva a capire andava avanti e chi no peggio per lui. Oggi ci sono piu possibilitá : perché non usarle?

Ripeto sono d'accordissimo che un paio di ore a scuola non fa un tecnico finito ma aiuta a chiarire molte cose, per lo meno hai uno davanti che se ne intende davvero.

coi vecchi gas e veccie valvole venivano usate tecniche non piú "sensate" perché l'evoluzione delle parti costituenti non lo richiede piú.

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Frigorista modena
la teoria un tempo tramandata oralmente o tenuta segreta e chi riusciva a capire andava avanti e chi no peggio per lui.

Verissimo, quasi il concetto di Corporazione nel senso più ampio del termine inteso di persone che solo loro sanno i segreti e possono mettere mano a questi strani apparecchi e circuiti misteriosi.

Ho sentito in questo e nell'altro thread dire che si verrebbero a creare corporazioni, secondo me in realtà chiunque s'impegnasse a studiare e a fare un po' di pratica potrebbe aprire un'attività per conto proprio, e dove mancasse l'esperienza, questa verrebbe sostituita dal ragionamento e dal sapere come funzionano le cose.

Secondo me è tutto meno che corporazione.

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io non avendoli mai frequentati non ho mai criticato i corsi del centro Galileo..ho criticato invece la strategia "aggressiva" del centro Galileo sulla vicenda del patentino obbligatorio che è in fase di approvazione

Il nostro amico che ha iniziato questa discussione se ben ricordo mirava al patentino e lo voleva subito in modo di essere fra i pochi ad averlo nella speranza che gli fornisse un vantaggio..non ho invece ben capito cosa voglia imparare a fare

Io sono sempre stato come te frigorista..ossia contrario al "si fa così perchè è così e basta" ma ho sempre cercato di capire il perchè e il per come ed è stata sempre qeusta curiosità di capire che mi ha fatto imparare molte cose..per dire mi sono dedicato anche a fare l'antennista..e sai quale è stata la molla?? da adoloscente vedevo sui tetti tante antenne..ma non erano tutte uguali e io mi chiedevo perchè..ma allora non sapevo la risposta

Sempre da piccolo era venuto l'antennista a montare l'antenna a casa mia e io curioso ma ancora piccolo avevo chiesto perchè non potevo vedere entrambe 2 tv che ormai manco mi ricordo quali fossero..e l'antennista mi disse che non si poteva ma senza dirmi il motivo..ovviamente ora non ho bisogno di fare queste domande

Conosco anche io persone che hanno fatto per una vita un certo mestiere ma hanno solo teorie tutte loro e non proprio corrette

Per dire l'ultimo campo in cui mi sono avventurato è fare i salami :unsure: anche in questo campo ci sono molti "esperti" che farebbero salami da una vita e con presunte tecniche tramandate nel tempo..io però ho cercato di capire su fonti + autorevoli come avviene la fermentazione e la stagionatura dei salami..non su libri da stregone o di leggende ma l'ultimo che ho trovato per dire è usato in un corso dell'università di parma

Io sono fatto così quando inizia ad interessarmi una cosa..inizia una fase di ricerca e apprendimento..ma non mi metto subito all'opera...lo faccio solo quando penso di averci capito abbastanza

Ormai sono alcuni anni che li faccio e vengono benone :thumb_yello: anzi adesso mi torna in mente che devo costruire una cella frigorifera per metterceli dentro questa estate :senzasperanza:

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Frigorista modena

Marco vuole, da quello che ho capito, specializzarsi per avere più chances sul mercato, pratica ce l'ha già, vuole forse come me sapere meglio quello che sta facendo.

Poi l'esuberanza giovanile l'ha portato a volerlo prendere prima degli altri e da lì ci siamo allargati con la discussione.

Resta il fatto, se rileggi, che pure io ho consigliato di aspettare un po', e addirittura io che lo prenderei volentieri domattina, ripeto, forse sarò uno degli ultimi a prenderlo perchè non lo considero un trofeo da esporre, anche se non ci sarebbe niente di male.

Preferisco che col passaparola i miei clienti dicano che sono preciso, prendo il tempo che ci vuole e che piuttosto che dire "il vuoto fa male all'impianto", dato che lavoro per conto mio, o non prendo il lavoro per non sputtanarmi in futuro, o dico di aspettare appena ho tempo per fare le cose a regola d'arte e come mi hanno insegnato.

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però purtroppo la maggior parte dei tuo clienti non ci capisce nulla di frigoriferi e spesso gli interessa solo che funzioni..certo se fai le cose per bene e quindi se non si rompe di suo il tuo impianto avrà una notevole affidabilità ecco forse questa è percepita dal cliente..specie se ha avuto in precedenza brutte esperienze

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