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Consulto Rendimento - rendimento caldaia c.a. non nei limiti di legge


adriatico58

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ciao a tutti

ho bisogno di un consulto su una caldaia a camera aperta 34,4 kw con bollitore "tantaqua nf 30" della ferroli.

sono stato chiamato a verificare il rendimento della suddetta caldaia perche la visita ispettiva avuta qualche giorno fa è stato riscontrato che il rendimento non è conforme in quanto non raggiungeva il 91,1 % del rendimento ( caldaia del 2006) (l'ispettore ha riscontrato il 90,1).

Ovviamente ha ragione vista l'età della caldaia , sta di fatto che nonostante abbia controllato che la caldaia era pulita effettivamente il rendimento nella mia verifica ,anche aumentando il gas ,non saliva piu dell' 87 - 89 %-

Il tubo fumo del diametro di 130 mm parte dalla caldaia verticale per 60 cm una curva 90 e un'altro tratto di 50 cm con pendenza e attaccatura al camino .

il camino è alto circa 6 metri diametro interno 20 x 20 .

Mi stavo chiedendo se la colpa del mancato rendimento era dovuta appunto alla dimensione del camino ,visto che non è stato intubato.

Voi che ne pensate .... devo farlo intubare con un tubo di acciaio del diametro del tubo fumo 130 ? l'idraulico non è tanto convinto

c'è qualcuno che se la cava con i calcoli sul dimensionamento dei camini ?

Grazie per l'aiuto e i consigli

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La formula per il calcolo del camino a tiraggio naturale è la seguente: sezione del camino in cm2= (potenza del generatore in kcal/h * 0,024)/radice quadrata dell'altezza totale. Ogni curva a 90° viene considerata come 1 metro di camino, ogni curva a 45° come 50cm.

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ciao. sei sicurissimo che i passaggi fumi siano strapuliti ? se non sbaglio su questa caldaia si fatica parecchio a rientrare nei rendimenti con tiraggi camino superiori ai - 8 /9 pa. per curiosità la sonda aria comburente dove è stata posizionata in fase di misura? comunque con caldaia regimata una media del 90.1 % una camera aperta qui te la passano :) . a proposito come hai risolto su quelle 2 domina oasi ? :rolleyes:

Modificato: da THE CAT
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Ciao

la prova di tiraggio è stata fatta ed era 12 Pa , il foro del prelievo fumi era a circa 2 diametri di altezza prima della curva , ho anche provato a farlo un pò piu basso e mi si alzava leggermente il rendimento. Ho anche provato con l'installatore a mettere un tubo fumo di alluminio del 130 scaricando all'esterno del locale e anche in questo caso mi si alzava leggermente il rendimento ,raggiungento circa 89% ,ancora troppo basso.

la canna fumaria è stata controllata dallo stesso idraulico ed è pulita.

Purtroppo il rendimento del 90,1 riscontrata dall'ispettore non gli basta visto che nel rapporto mi a scritto di riportarli al valore di 91,1 .

Sarà una bella gatta farlo

Anche alzando o abbassando il gas non rientra , in questa caldaia non c'è altro che possa fare .

Credo che a questo punto si potrebbe ridurre il tiraggio e far intubare il camino con un tubo di 130 fino a tetto, (l'draulico non è molto d'accordo) altrimenti non saprei come fare a ridurre il tiraggio visto che le serrande a farfalla sono vietate.

a innohit , grazie della formula, ma non sono tanto bravo nei calcoli, ad occhio e croce mi sembra troppo grande, no ?

grazie per le vostre risposte.

(the cat, l'altro giorno ti chiamavo per questo problema, le due oasi per il momento i clienti non si sono fatti sentire ,ti informerò alla prossima chiamata, grazie.)

:senzasperanza:

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...Ogni curva a 90° viene considerata come 1 metro di camino, ogni curva a 45° come 50cm.

Non sono un termotecnico e la cosa mi incuriosisce.

In pratica, dato che l'altezza del camino compare al denominatore, significa che più curve ci sono minore è la necessaria sezione del tubo.

Da profano mi sembra un controsenso, però ci sarà sicuramente una spiegazione logica. :)

Qualcuno saprebbe illuminarmi?

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In pratica, dato che l'altezza del camino compare al denominatore, significa che più curve ci sono minore è la necessaria sezione del tubo.

One momeeeeent. Mi sono dimenticato di scrivere che non ci possono essere più di due cambi di direzione nello stesso camino. :thumb_yello: Rimane comunque il fatto che più il camino è alto e minore deve essere la sua sezione. Probabilmente ciò è dovuto al fatto che per non avere perdite di carico ed avere un buon tiraggio, soprattutto in presenza di combustione a gas, il camino deve rimanere bello caldo e se la sezione fosse troppo grande per la potenza del generatore ciò non sarebbe possibile. Chiedo lumi a chi ne sa di più. :senzasperanza: Ci tengo a precisare che la formula non è per "sentito dire" ma l'ho trovata nei manuali di installazione di diverse caldaie e su un testo specializzato per manutentori di impianti di riscaldamento. Cambia il coefficiente 0,024 a seconda del tipo di combustibile impiegato.

a innohit , grazie della formula, ma non sono tanto bravo nei calcoli, ad occhio e croce mi sembra troppo grande, no ?

La caldaia è 28600 kcal/h. Tra curve e tutto supponiamo un'altezza totale di 8mt. Dunque S= [(28600*0,024)/sqrt 8]= 242,8 cm2. Per calcolare il raggio del camino (se tondo): sqrt(superficie/pigreco) dunque sqrt(242,8/3,14)= 8,79cm. Per il diametro basta moltiplicare per 2. Dunque 17,58cm. In caso di camino quadrato basta fare la radice quadrata della superficie. Se i calcoli sono corretti il tuo camino è leggermente sovradimensionato.

Domanda n°1: la caldaia è stata provata in modalità"spazzacamino" o comunque alla massima potenza?

Domanda n°2: se il rendimento è basso significa che parecchio calore prodotto dal bruciatore non viene scambiato con l'acqua o sbaglio? Nel caso non potrebbe essere sufficiente pulire lo scambiatore primario anche lato acqua in modo da cercare di favorire lo scambio?.

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Invero forse tira anche troppo.

Da qui i problemi di rendimento.

Pensa che trovai una 24kw con 7 metri di canna da 160 e persino un comignolo savonius

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Pensa che trovai una 24kw con 7 metri di canna da 160 e persino un comignolo savonius

La beata ignoranza degli idraulici di una volta. L'importante era che non scattasse il termostato fumi, dunque più tiraggio c'era e meglio era. Ricordo che quando 12 anni fa la buonanima del mio zio sostituì ai miei genitori la vecchia caldaia di cantiere con una più moderna Baxi Luna, ci furono problemi in tal senso. La nuova caldaia andava in blocco dopo pochissimo perché sul tetto era stato montato un comignolo non in linea con la canna fumaria, che di fatto era coperta da una tegola. :superlol: Inizialmente ovviamente nessuno se n'era accorto e la soluzione fu montare un "cappello girevole" come lo chiamavano loro sul comignolo. Poi ovviamente il problema persisteva e qualcuno scoprì la magagna e sistemò il comignolo.

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il grosso problema è che misurai -116Pa (a momenti rompevo il depirometro :angry: ), e a guardare l' analizzatore ti si rigiravano gli occhi quanto ballavano i valori...

ovviamente con tanto di annotazione su allegato G...il mio collega precedente, verificatore compreso, nulla aveva notato :angry:

Modificato: da antonioST4
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non mi sembra esserci distinzione tra le caldaie a camera aperta e camera stagna.

comunque io non ho mai avuto problemi con quelle a camera aperta....piu problemi li ho avuto con quelle camera stagna con condotti di scarico messi male

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comunque per i valori minimi faccio riferimento a quanto richiesto nella mia zona dai verificatori. dove opera adriatico probabilmente sono più esigenti. aspetto un autorevole parere dal maestro pignocco ..... non me ne vogliano gli altri docenti

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Ciao a tutti,

opero nella zona di brescia, non so se il verificatore era particolarmente esigente o no, so dal cliente che ha sentito qualcuno della ferroli e che gli "avrebbe " detto che era da alzare un pochino.

La funzione spazzacamino non c'è su questa caldaia, (temperatura fumi 110/112 C) ho solo messo al massimo i potenziometri riscaldamento e sanitario e provato ad aumentare il gas.

Non basta, non si alza fino ad arrivare al limite consentito.

a questo punto :senzasperanza:

che si fa ? :(

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Diciamo che non c'è un rendimento minimo uguale per tutte le caldaie, dipende dalla tipologia di caldaia e dalla data di installazione.

Non c'è una distinzione tra caldaia a camera aperta o a camera stagna, ma c'è distinzione tra caldaia NON a Condensazione e a Condensazione.

Attualmente, se non sono cambiati di nuovo i rendimenti minimi, ci sono 4 fasce temporali:

Installate prima del 29/10/1993 uguale per tutte le caldaie

82+2log(Pn)

Installate dal 29/10/1993 al 31/12/1997 uguale per tutte le caldaie

84+2Log(Pn)

Installate tra il 01/01/1998 e il 07/10/2005 qui abbiamo la prima distinzione tra caldaie

Standard --> 84+2Log(Pn)

a bassa temperatura --> 87,5+1,5log(Pn ) ?

a Condensazione --> 91+2Log(Pn)

Installate dal 08/10/2005

NON a condensazione --> 87+2Log(Pn)

a Condensazione --> 89+2Log(Pn)

qui c'è da precisare che in realtà la formula dovrebbe essere " X + 2 Log(Pn)" dove la X dovrebbe essere:

X = 88 per le caldaie NON a Condensazione

X = 90 per le caldaie a Condensazione

a cui va tolto - 1 punto %

quindi se abbiamo una calda di 26 kW il rendimento minimo sarà:

nella prima fascia, tutte -> 84,8 (+2)

nella seconda fascia, tutte -> 86,8 (+2)

nella terza fascia, Standard -> 86,8 (+2), a condensazione -> 92,4 (+2)

nella quarta fascia, NON a condensazione -> 89,8 (+2), a Condensazione -> 91,8 (+2) meno che nella terza fascia, ma è così...

Il (+2) vuol dire che quando si effettua l'analisi di combustione, il manutentore deve sottrarre 2 punti dal valore calcolato "a titolo cautelativo per l'incertezza della misura" , quindi se il valore minimo è per esempio 89,8 (quarta fascia, caldaia NON a Condensazione), il valore minimo che dobbiamo ottenere dalla nostra analisi è 89,8 + 2 = 91,8 (i famosi 92 % minimi arrotondati).

L'eventuale verificatore avrà invece il compito di aggiungere 2 punti dalla sua analisi.... almeno così fanno dalle mie parti...

Attenzione questo non vale per il Piemonte....

.....

ora vado a dormire.... mi si chiudono gli occhi e non vorrei scrivere ca...te ehm cavolate....

buonanotte :wacko:

Modificato: da pignocco
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