ottobre_rosso Inserito: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserito: 7 febbraio 2012 con questo post manifesto tutta la mia umile ignoranza in materia e, quindi, mi accingo a fare una bella figura scherzi a parte... le caldaie sono dotate di scambiatore di calore. Ora, se vado a leggere la definizione di questo componente scopro che il loro scopo è quello di consentire uno scambio di energia termica tra due fluidi a temperature diverse. Detto ciò, mi viene spontaneo fare un parallelo tra impianto di riscaldamento sanitario e quello di una vettura:- bruciatore -> motore auto; - tubi mandata e ritorno -> manicotti;- pompa circolazione caldaia -> pompa circolazione motore;- termosifoni -> radiatore abitacolo;Se escludiamo il polmone posto sulla caldaia e il radiatore di raffreddamento sulla vettura, dal punto di vista idraulico i due impianti si equivalgono, pertanto mi chiedo: per quale motivo nelle caldaie viene messo lo scambiatore di calore? non sarebbe meglio far si che l'acqua che circola nei termosifoni passi direttamente attraverso il bruciatore? o, forse, ho malinterpretato il funzionamento dello scambiatore? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
adrobe Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 (modificato) Molto semplicisticamente: nelle automobili l'acqua ha lo scopo primario di eliminare il calore sprigionato dal motore a combustione interna, e l'acqua calda così prodotta viene sfruttata anche per riscaldare l'abitacolo (come effetto secondario).Quando lo scopo primario è produrre acqua calda in circolazione continua, è più efficiente realizzarlo facendo passare l'acqua in uno scambiatore di calore (chiamiamolo primario) investito dal calore del bruciatore.Tieni conto che nelle caldaie a doppia funzione (riscaldamento e acqua calda sanitaria) è presente anche un altro scambiatore di calore (chiamato secondario) che serve a riscaldare l'acqua sanitaria, che ovviamente deve essere separata dall'acqua che finisce nei termosifoni. In questo scambiatore di calore secondario il fluido da riscaldare è l'acqua dei rubinetti, e il fluido di servizio la stessa acqua calda che poi va nei termosifoni.Siccome quasi tutte caldaie in commercio oggi hanno la doppia funzione, quasi tutte hanno anche lo scambiatore di calore secondario.Ma tu a quale scambiatore ti riferivi? Modificato: 7 febbraio 2012 da adrobe Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Erikle Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 in una caldaia lo scambio termico avviene fra il calore della fiamma e l'acqua del circuito di riscaldamento..ergo è proprio uno scambiatore di calore se vogliamo fra aria (i fumi della caldaia) e acqua Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ottobre_rosso Inserita: 7 febbraio 2012 Autore Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 quindi lo scambiatore primario sarebbe quello posto proprio sopra il bruciatore? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
adrobe Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 non sarebbe, è (scambiatore primario) Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ottobre_rosso Inserita: 7 febbraio 2012 Autore Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 ok! ora che il quadro mi è più chiaro formulo meglio la domanda: per quale motivo si rende necessario lo scambiatore secondario? l'acqua sanitaria non può circolare attraverso lo scambiatore primario? forse perchè non è possibile separare l'acqua sanitaria da quella dedicata al riscaldamento dei termosifoni? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
adrobe Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 (modificato) tu te la berresti l'acqua che esce dal termosifone? perchè così sarebbe se non si separano i due circuiti...altrimenti ti metti due caldaie: una per i termosifoni e una per l'acqua sanitaria Modificato: 7 febbraio 2012 da adrobe Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ottobre_rosso Inserita: 7 febbraio 2012 Autore Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 riformulo la domanda: la divisione dei due impianti viene fatta esclusivamente per motivi igienici o c'è dell'altro? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Erikle Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 non puoi scaldare l'acqua sanitaria assieme a quella dei caloriferi..hai mai guardato dentro un calorifero ad es di ghisa?? e poi ancora forse servono 2 temperature diverse fra acqua sanitaria e acqua per riscaldamentoe poi ancora l'acqua del riscaldamento è sempre quella..se avesse un costante rinnovo ci sarebbero problemi di incrostazione da calcare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
adrobe Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 (modificato) la divisione dei due impianti viene fatta esclusivamente per motivi igienici?si, poi come dice Erikle si possono anche differenziare le temperature dei due circuiti, che è una opzione gradita Modificato: 7 febbraio 2012 da adrobe Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ottobre_rosso Inserita: 7 febbraio 2012 Autore Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 calorifero in ghisa? cavolo se ci ho guardato, quando ho smontato quelli dei miei genitori per "lavarli": solo con la canna dell'acqua è venuta fuori acqua nera così densa da sembrare petrolio Allora (perdonate la deviazione dal tema in oggetto) la valvola a 3 vie serve solo per interrompere la circolazione dell'acqua del riscaldamento nel bruciatore primario quando viene richiesta acqua nell'impianto sanitorio, corretto? in pratica se chiedo acqua calda la valvola a 3 vie interviene creando due circuiti a se stanti: uno che circola tra bruciatore primario e secondario, andando a cedere calore all'acqua sanitaria; l'altro è il circuito di riscaldamento che, attraverso la pompa, circola nei termosifoni ma non attraverso il primario. Ho detto bene? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giampiero86 Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 anni fà le caldaie funzionavano proprio come le immagini tu, si chiamavano BI-TERMICHE, sullo scambiatore primario posto sopra la fiamma passavano 2 circuiti, quello dei termosifoni e quello sanitario, quindi con l assenza della volvola a 3 vie il problema era che quando aprivi l' acqua calda per un bel po di tempo, scaldavano pure i termosifoni... la cosa si è poi evoluta con dli scambiatori secondari, i primi a barilotto per la maggior parte, e attualmente con quelli a piastre. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
adrobe Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 i due circuiti non possono funzionare in contemporanea, o l'uno o l'altro (mediante la tre vie)se usi il riscaldamento l'acqua prodotta dal primario va direttamente nei termosifonise usi l'acqua sanitaria l'acqua prodotta dal primario è il fluido riscaldante (o fluido di servizio) del secondario, in cui si deve riscaldare l'acqua sanitaria di rete Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
adrobe Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 (modificato) anni fà le caldaie funzionavano proprio come le immagini tu, si chiamavano BI-TERMICHEparliamo di caldaie tecnologicamente superate, esistono ancora ma come piccolissima nicchia di mercato... Modificato: 7 febbraio 2012 da adrobe Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giampiero86 Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 insomma, alcune aziende importanti le hanno prodotte fino a poco tempo fà, tipo la ferroli, e comunque ancora ne tengo in assistenza tante Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giampiero86 Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 http://i49.servimg.com/u/f49/13/89/93/61/scambi10.jpgquesto è uno scambiatore bi-termico, si vedono i tubi della mandata e ritorno dei termosifoni, e quelli più piccoli entrata ed uscita acqua sanitaria Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
THE CAT Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 bheee. diciamo che non tutti riescono a produrre una bitermica pura che funzioni a dovere. ferroli docet non ci vedo alcuna difficoltà a progettare una caldaia con scambio a piastre Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
giampiero86 Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 bheee. diciamo che non tutti riescono a produrre una bitermica pura che funzioni a dovere. ferroli docet non ci vedo alcuna difficoltà a progettare una caldaia con scambio a piastre ti quoto, anche perchè credo che una bitermica progettata a dovere renderebbe a sanitario molto di più di una con scambiatore secondario Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
ottobre_rosso Inserita: 7 febbraio 2012 Autore Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 grazie a tutti ragazzi. Era tempo che volevo soddisfare questa mia curiosità ma... rimanda oggi, rimanda domani Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vitos77 Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 ti quoto, anche perchè credo che una bitermica progettata a dovere renderebbe a sanitario molto di più di una con scambiatore secondarioNon condivido in pieno il vostro pensiero....Dal mio punto di vista le pecche a carico della bitermica sono tante fra le quali la post ventilazione che in pieno inverno mi butta dei watt all'esterno ...lo scambiatore bitermico viene intaccato in toto dal calcare ( e con la povertà di rame fare una decalcificazione significa pregare a tutti i santi che esso non diventi un colabrodo) ed esso nel tempo porta notevoli riduzione di resa sprecando in atmosfere altri watt ...infine la serpentina del sanitario all'interno del bitermico provoca inesorabilmente delle perdite di carico a sfavore del circuito di riscaldamento.Ho anche io tante bitermiche in manutenzione ma sono i carri armati della Ferroli, MIkra e Master che hanno fatto grande il nome di Ferroli.Insomma se il mercato si è spostato sulle bitermiche non mi verrete a dire che sia causa prezzo perchè se oggi vuoi spendere pochissimo appunto devi andare su una bitermica per nulla appunto paragonabile ai vecchi bolidi Ferroli. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
THE CAT Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 (modificato) infatti intendevo bitermiche progettate con i controc..i. ho citato il marchio non i modelli purtroppo. bella vito Modificato: 7 febbraio 2012 da THE CAT Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
vitos77 Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
innohit Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 Se escludiamo il polmone posto sulla caldaia e il radiatore di raffreddamento sulla vettura, dal punto di vista idraulico i due impianti si equivalgonoNell'automobile ci sono esattamente tutte le componenti di un impianto di riscaldamento. Lo scambiatore di calore lo fa il monoblocco dentro ai cui condotti gira il paraflu, il radiatore della vettura ha il medesimo funzionamento del radiatore domestico, mentre il vaso d'espansione è presente anche sulla vettura e non è altro che il serbatoio da cui rabbocchi il paraflu. Se ci fai caso la tacca del massimo è abbastanza sotto al tappo e l'aria che rimane tra il tappo e il pelo del paraflu fa da vaso d'espansione. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Erikle Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 infatti e quello è un impianto a vaso aperto come si usava una volta pure negli impianti di riscaldamento domestici col vaso di espansione nel punto + alto col suo scarico di troppo pieno etc etcChissà magari fra un poco fanno pure le auto a vaso chiuso.. :lol: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
innohit Inserita: 7 febbraio 2012 Segnala Share Inserita: 7 febbraio 2012 Chissà magari fra un poco fanno pure le auto a vaso chiuso.Ma il vaso dell'auto è già chiuso... anche se la pressione del circuito è quella di caduta e il vaso non ha la membrana... C'è il tappo a tenuta sopra. Comunque immagino già se ci fosse un manometro e dovessimo tenere la pressione del circuito a 1,5 bar... sai quanta gente a piedi per la strada... Forse così capirebbero anche come funziona una caldaia e non dovremmo spiegare sempre le stesse cose... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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