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Isolamento Termico


nicoladitillo

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Buongiorno,

scrivo poichè dovrei accingermi a realizzare l'isolamento termico di alcune pareti e soffitti.Abito un appartamento di recente costruzione (2008) già dotato di cappotto ermico sulle pareti esterne al palazzo realizzato con polistirolo da 4 cm.

L'abitazione è esposta su tre lati ciascuno rispettivamente di 5,5 m., 15 m. e 5,5 m per 3 metri di altezza. Si compone di soggiorno con cucinino annesso per un totale di circa 35 mq.con 2 finestre da 2 m X 1m e 1 finestra da 0,80 m X 0,80 m, stanza da letto di circa 16 mq con finestra da 2 m X 1 m e finestra da 0,80 m X 0,80 m, camera da letto da 22 mq con finestra da 2m X 1 m (lato nord) e bagno da circa 11 mq con lucernario a soffitto da cm. 60 X60.

Il primo lato da 5,5 m. ha uno spessore di 60 cm, mentre gli altri due (5,5 e 15 m) sono stati coperti un cappotto termico con polistirolo da 4 cm.

Sul tetto c'è un terrazzo di proprietà, per cui non si dispone di alcuna copertura.

L'appartamento dispone di impianto di riscaldamento a fancoil marca Aermec con caldaia ad alto rendimento 24 Kw.

Succede questo: mediamente in questo periodo a riscaldamento spento in casa ci sono circa 13° (al quanto pochini). Quando il riscaldamento è acceso la temperatura sale e si sta decisamente bene, ma appena si spegne cala vertiginosamente e nel giro di poco tempo torna a quella iniziale 13°. Premetto che per poter tenere la casa calda devo tenere attivo il riscaldamento attivo per molte ore con un consumo pari a 2 mc di metano ora, il che si traduce in una spesa notevole. Ho pensato anche di sostituire l'attuale cronotermostato meccanico con uno digitale, ma penso che l'effetto sia poco apprezzabile in termini di rendimento.

Vorrei capire come devo comportarmi per risolvere questo tremendo problema.

Avrei intenzione di eliminare i fancoil e sostituirli con dei radiatori in ghisa (nel caso dovrei affidarmi ad un tecnico per il calcolo delle calorie e scelta del numero) ma in tal caso mi chiedo se le tubazioni dei fancoil poichè maggiorate rispetto a quelle di solitp utilizzate per i radiatori vanno bene oppure possono creare problemi e quali.

Pensavo anche di tenere i fancoil e magari installare una stufa a pellet da 8/9 Kw nel soggiorno dal momento che dispongo di canna fumaria, ma mi chiedo se questo possa risolvere il problema del freddo visto che il soggiorno è posto dal lato opposto della casa rispetto alla zona notte. Credo che in questo caso avrei una buona temperatura nella camera dove sarebbe installata la stufa, ma un salto termico notevole nella zona notte e nel bagno poichè il calore non arriverebbe se non in forma del tutto marginale.

A giugno mia moglie darà alla luce nostra figlia pertanto, il prossimo inverno, sarei costretto a tenere acceso il riscaldamento per quasi tutto il giorno per tutto il corso dell'inverno, con una spesa che credo non potremo sostenere.

Ieric'è stao il sopralluogo di un ingegnere ilquale mi ha consigliato di realizzare un cappotto interno sui lati interni che si affacciano sul vano scala e sul soffitto dell'appartamento soprattutto in bagno dove tra l'altro c'è anche un lucernario da 60 X 60: il tutto dovrebbe essere realizzato con uno strato di lana di roccia ad alta densità da cm. 10 e cartongesso a finire.

Vorrei sapere se è meglio adottare la lana di roccia oppure il polistirene estruso per evitare eventuali fenomeni di condensa che al momento non ci sono.

Grazie in anticipo a quanti vogliano fornirmi indicazioni.

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non capisco una cosa, una casa del 2008 non può avere sti problemi di isolamento.... a meno che non sia stato fatto a cacchio o i permessi erano vecchi, nel 2007/8 già i limiti in cui rientrare erano severini...

io comincerei a sostituire il termostato on/off con uno serio in modo da non far scendere la temp sotto i 15/16°

inoltre mi piacerebba capire in che zona climatica vivi per dire che torni a 13° in pochissimo tempo visto che io senza isolamento non scendo sotto i 10 gradi nemmeno nel seminterrato non riscaldato quando fuori va sotto zero :blink:

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Ciao vivo in Puglia...

il permesso a costruire è stato rilasciato a fine 2005/inizi 2006...i lavori sono iniziati a inizio 2007.

Ho pensato anch'io di sostituire il crono meccanico mod. Orieme Grasslin con cavalierini con un cronotermostato digitale mod. BPT TH450.

Purtroppo, me ne rendo conto, credo di avere seri problemi di isolamento, per cui devo per forza di cose provvedere prima che la bimba venga al mondo......sinceramente spero di riuscire a risolvere.

Per questo sono indeciso sul da farsi: vorrei addirittura impiegare un telecamera termica per realizzare una termografie così da avere u quadro esaustivo. Per non ingenerare fenomeni di condensa non so se sia meglio adottare lana i roccia o polistirene estruso (l'ingegnere al quale mi sono rivolto sostiene che la lana di roccia lasci traspirare a differenza del polistirene).

Vorrei addirittura sostituire i fancoil con dei radiatori in ghisa, ma non so se mi convenga eventualmente farlo come secondo step dopo aver provato a miglirare l'isolamento.

L'alternativa sarebbe vendere e cambiar casa per la quale ho investito tutto ciò che avevo :unsure:

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il problema non credo siano i fancoil visto che dici che quando vanno la casa è calda.

in puglia l'isolamento richiesto non sarà molto ma è commisurato alla zona quindi strano ripeto, per una casa recente, avere problemi di isolamento... io rintraccerei i progetto termotecnico per capire se è fatto male o se non è stato rispettato.

ma non è che tutto è dovuto alle due settimane di freddo fuori dall'ordinario? o a novembre dicembre lamentavi già il problema.

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Sono d'accordo, ma non credo l'impainto sia stato realizzato male, poiché quando funziona si sta benissimo. Piuttosto sono i consumi a risentirne un po'...

Tutto sommato credo che 2 siano gli errori lampanti fatti in fase di realizzo: la scelta dei fancoil a discapito dei radiatori e l'installazione di un cronotermostato analogico anzichè uno digitale. Questo lo dico perchè il tempo di isteresi è molto lungo e la differenza di termperatura reale rispetto a quella letta dal crono meccanico è di oltre 1,5° con conseguente consumo di metano oltre necessità.

Per questo ho deciso che la prima cosa da fare sarà la sostituzione del crono un il modello di seguito riportato

cronotermostato

Cosa ne pensi? Grazie della disponibilità.

Modificato: da nicoladitillo
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Perchè dici che non cambia nulla? Il digitale è sempre più preciso dell'analogico, per cui il differenziale oltre che impostabile è differente, il che realizza un risparmio di energia.

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Il cronotermostato aiuta ma non risolve

Il problema sono i 2mc ora di gas (lecito se la caldaia è accesa per un ora di continuo )

Trovo strano che per mantenere la temperatura a 18/19 gradi partendo da 15 la caldaia vada sempre ..tutte le ore ..

Hai rilevato i consumi di gas al giorno ..2 mc al giorno ..4 mc ..mediamente penso che ne serviranno tra i 6 e i 8 max per la tua zona appartamento (compreso doccia e cucina )

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Mediamente, il consumo si attesta tra 1,8 e 2 mc ora. Quando l'ambiente raggiunge la temperatura impostata, il cronotermostato ovviamente stacca e spegne la caldaia. Essendo elettromeccanico e avendo una differenziale diverso dal digitale, crea una sorta di escursione termica, ovvero il tempo che intercorre tra lo spegnimento e la riaccensione della caldaia è sufficientemete lungo affinchè la temperatura ambiente scenda facendo percepire sensazione di freddo.

CRedo questo fenomeno sia dovuto proprio al differenziale del cronotermostato poichè c'è una differenza di quasi 1-1,5° tra la temperatura effettive e quella letta dal medesimo.

Per questo motivo vorrei sostituirlo con uno digitale.

Mi sorge un dubbio anche in seno alla coibentazione poichè sui lati esterni ho creato un cappotto con polistirolo da 4 cm, mentre sul solaio/terrazzo (copertura) c'è Styrodur da 3 cm.

La prossima settimana vorrei fare un'analisi termograica per capire se ci sono dispersion termiche ed eventualmente creare un cappotto dall'interno con pannelli in lana di roccia e cartongesso per evitare formazioni di condense.

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ciao

per quanto riguarda il cronotermostato secondo me devi metterne uno con sonda climatica in modo da tenere sempre la giusta temperatura in casa. Per quanto riguarda la dispersione termica è cosa molto strana pensa che io abito al nord ina casa anni 60 nessun isolamento tranne che per gli infissi e la dispersione di calore è molto piu lenta della tua: caldaia accesa dalle 6 alle 22 temperatura abiente 20, al mattino ne trovo 18, consumo in media tra i 9 e 12 mc giornalieri.

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Ciao premesso che i miei sono al massimo consigli (visto che è un'argomento da termotecnico ), mi chiedevo come mai l'ingegnere non ti ha consigliato di isolare anche il terrazzo e di controllare anche gli infissi ed in particolare i cassonetti delle tapparelle (se ci sono).

Comunque penso che migliorare gli isolamenti sia l'unica strada che porti al risparmio, se togli i fancoil ci guadagni di benessere e qualche decina di euro di corrente; io personalmente li consiglio solo in case dove si vive saltuariamente o in ambienti grandi da scaldare velocemente.

Ottimizzare sostituendo solo il termostato secondo me non porta a risparmi consistenti: Meglio un cambio radicale ,isolamenti consistenti (se serve la barriera vapore mettila) infissi al di fuori delle tapparelle e a questo punto allora anche centralina climatica, con sonda esterna, caldaia a condensazione valvole termostatiche....

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Mediamente, il consumo si attesta tra 1,8 e 2 mc ora. Quando

Questo è normale ..Ma per quante ore al giorno la caldaia si accende ..oppure rileva dal contatore gas mc gas al giorno

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I consumi indicati sono desunti giornalmente dal contatore gas. Effettuo la lettura all'accensione e allo spegnimento del riscaldamento: risultato 1,8-2,00 mc ora.

L'unica cosa che vorrei provare a fare è tenere costantemente acceso il riscaldamento senza soluzione di continuità dal mattino alla sera; credo che in questa maniera ci sarà sicuramente un consumo ridotto a fronte di continue accensioni e spegnimenti.

Ad ogni modo credo provvederò a realizzare un cappotto dall'interno sui muri che restano esposti.

L'idea di sostituire i fancoil con radiatori in ghisa ce l'ho, ma non vorrei realizzare in contemporanea cappotto e sostituzione fancoil; vorrei andare per gradi.

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L'idea di sostituire i fancoil con radiatori in ghisa ce l'ho, ma non vorrei realizzare in contemporanea cappotto e sostituzione fancoil; vorrei andare per gradi.

Per sostituire i fancoil con i termo ti necessitano delle opere murarie, ti conviene farle prima di realizzare il cappotto.

Eviti di dover tagliarlo in seguito e poi col cappotto nascondi tutte le tracce senza dover intonacare di fino e tinteggiare.

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Ma se non ci sono consistenti dispersioni di calore, non ci sarà bisogno di sostituire i fancoil....basterà solo realizzare il cappotto interno dove serve...

In questo modo, con una buona coibentazione poteri risparmiare i soldi della sostituzione fancoil.........che ne pensi?

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premessa

è scontato, anzi dovrebbe esserlo, che un sistema ad aria è energeticamente più oneroso e caratterizzato da scarsissima inerzia termica.

dici di scrivere dalla puglia, sarebbe opportuno postare i dati climatici, in quanto potresti esser soggetto all' obbligo di valutazione dello sfasamento. in tal caso devi realizzare un involucro caratterizzato da una consistente massa, e dunque inerzia, la qual cosa comporterebbe un comportamento dell' involucro opposto a quello attuale.

4cm di cappotto possono anche essere niente, dipende dalla stratigrafia delle tue pareti.

a mio avviso folle consigliare un cappotto interno per un involucro che soffre di scarsa inerzia:

1. potenziale riduzione delle superfici disponibili

2. se continui a riempire casa di polistirolo chi vuoi che accumuli il tuo calore?

3. occhio al discorso vapore

ingegnere? beh forse ha ragione mia madre quando afferma che sono sempre troppo in ritardo con il laurearmi....

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la lana roccia lascia traspirare??? l' hai mai vista??

ma il tipo ha presente che la condensa si forma sul lato caldo, ovvero in casa??? e se "lascia traspirare" come asserisce egli, dove pensi che vada a finire la tua umidità? te lo dico io: nei muri. se tendi a realizzare una casa ermetica, infissi compresi, devi pensare assolutamente ad una ventilazione.

domandagli se sa cosa sia una barriera al vapore...

non vorrei scoraggiarti, ma per quanto tu possa ovviare non risolverai mai del tutto: se sta casa è così energivora vuol dire pure che sarà il festival dei ponti termici...

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nicoladitillo

Allora come dovrei comportarmi? Potrei integrare l'impianto con una stufa a pellet in modo tale da contenere quantomeno i consumi? La prossima settimana dovrei effettuare una termografia per individuare eventuali ponti termici e dispersioni, ma vorrei avere una chiara visione sui rimedi da assumere. Che ne pensate?

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