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Manutenzione Ordinaria Caldaie Responsabilità Del Manutentore


Mimmo 59

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Salve colleghi e amici del Forum, premetto che da 3 anni nella mia città sono partiti i controlli da parte della Provincia sulle caldaie domestiche.

Il primo anno quasi tutti i miei clienti hanno provveduto a farmi eseguire la manutenzione.

Ora non so per quale ragione , la Provincia ha sospeso i controlli. forse mancano i fondi per pagare i verificatori.

Quindi molti clienti evitano di fare la manutenzione, premetto che io non stipulo regolare contratto e tanto meno vado a segnalare nel libretto impianto la data di inizio e fine manutenzione.

Il motivo è perchè i costi per un regolare contratto nessuno li vuole sostenere, quindi tutti i manutentori ci siamo adeguati alla clientela..

Oggi ho chiamato il cliente per recarmi in casa , la moglie ha risposto che aveva provveduto suo marito, chiamando un suo amico pratico ma non ditta e che aveva speso meno per tutto il lavoro. (Insomma a nero) dopolavorista o lavoratore della domenica.

La cosa non mi interessa dal punto di vista economico, certa gente forse è meglio perderla che trovarla.

In pratica la mia preoccupazione è :

Visto che io ho compilato l'ultimo allegato G, se questa ipotetica persona durante la manutenzione mi lascia una perdita e succede l'irreparabile. Quando non si riesce più a fare un indagine per appurare la colpa, Il mio allegato G è l'ultimo atto a disposizione della Magistratura. ...Quindi?

Come posso fare a cautelarmi,

1) Devo mandare una raccomandata in Provincia denunciando la faccenda ?

2) Devo mandare una raccomandara al cliente declinando le mie responsabilità ?

So che sotto l'allegato G c'è scritto:

fka1j8.jpg

COME LO DIMOSTRI CHE NON HAI COLPA ?

Sono convinto che poi ti ritrovi su tutti i giornali passando per bestia e incompetente.

NB. Premetto che non sono spaventato, ma qualche giorno fa un mio cliente mi ha fatto trovare un tappo sulla la valvola di sovrapressione per scarico termico, altri smontano il mantello e si fanno la pulizia "a loro dire", chi mi assicura che non commettono un irregolarità ?

Questo argomento deve anche far riflettere tanti autodidatti che ogni giorno sono sui forum a chiedere consigli per sistemarsi le caldaie.

Capisco benissimo il periodo che stiamo attraversando, ma io voglio dormire sonni tranquilli e non trovarmi da un giorno all'altro a vedere il sole a scacchi, per colpa di un defficente che pur di risparmiare, si azzarda a mettere le mani dove le devono mettere le persone abili del mestiere.

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caro mimmo. stante la crisi reale o presunta o a volte solo millantata le manutenzioni alle caldaiette sono previste in calo circa del 30 /35 %, almeno questi sono i dati forniti dalle associazioni di categoria e da qualche costruttore tramite indagine presso i propi cat . ovviamente tra fai da tè,dopolavoristi e personaggi del mestiere che scontano della cassa integrazione problemi ne usciranno . settimana scorsa in fase di verifica da parte dell ufficio preposto sono saltati fuori modelli g taroccati ad arte timbri di aziende chiuse da anni.del resto si sà che il popolo italico è maestro nell arte di arrangiarsi. tranquillo che se ci portano in hotel arance e sigarette non mancheranno

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A parte il fatto che credo ci sia un margine di tempo oltre il quale l'allegato G lascia il tempo che trova; nel senso che se succede qualcosa al cliente dopo una settimana, massimo un mese che sei andato è un conto; ma se succede dopo un anno e mica se la possono riprendere con te se il cliente ha staccato il tubo fumo alla caldaia, ha manomesso la sicurezza o fatto di peggio.

Mi perdonerete se ai clienti dove vado certo sempre di "terrorizzarli" su cosa possa succedere se una caldaia ha problemi

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Si ma quì non si spaventano facilmente, come pure in gran parte d'Italia, lo notiamo nei forum, per loro è più importante grattare con la monetina che investire in sicurezza e risparmio energetico. Una caldaia zozza mi pare che consumi qualcosa in più di una pulita, lo dimostra l'analisi di combustione.

Io non ho problemi, ormai ho visto i momenti belli e ora sto assaporando l'amaro, il guaio e che voglio godermi la vecchiaia senza sorprese, non voglio che per colpa di un tizio facilone o imprudente, devo consumare i soldi dei miei sacrifici.

Se succede qualcosa ti devi far difendere da un legale, alla fine puoi pure essere innocente, ma per dimostrarlo devi pagare gli avvocati, quello si chiama palmario, i soldi non ritornano più in casa.

Io 15 anni fa mi sono preso uno spavento, ma di quelli da dispepsia galoppante ,una settimana prima ero andato in casa di due vecchietti a fare manutenzione di una caldaia GPL alimentato da due bombole, questa abitazione si trova sulla strada del mio ufficio, insomma vedo ambulanza, carabinieri e vigili del fuoco sotto la casa di queste persone.

Mi fermo per chiedere alla gente che cosa fosse successo, uno mi risponde, sai è morto un vecchietto per una fuga di gas e ora stanno trasportando la moglie quasi moribonda in ospedale.

Be non vi dico come stavo in quel momento, auguratevi di non trovarvi mai nei miei panni.

Mi sono avvicinato ma nessuno voleva dire quello che era accaduto, questo fino alla sera tardi, quando la tv locale ha dato la notizia.

In somma questi vecchietti avevano i due bomboloni da 25 k esternamente per alimentare la caldaia e poi nel lato opposto nel cucinino avevano una cucina a gas con bombola separata da 10 kg.

In pratica era finito il gas e loro (i due vecchietti) avevano cambiato la bombola alla cucina, non aggiungo altro, la fortuna era che nessuno ha acceso la luce in quella casa, perchè sopra c'erano 3 piani.

Ecco perchè dico che ci vogliono lettere cautelative in questi casi da parte dei manutentori agli organi competenti.

Se crollava lo stabile pensate che si rintracciava l'origine della perdita?

La testimonianza dei parenti era contro di me che avevo messo le mani a quella maledetta caldaia,una settimana prima.

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Simone Baldini

Quando esegui la manutenzione, accerti che tutte le sicurezze siano ok inoltre ti accerti del camino anche col tiraggio ecc.. Se dopo due giorni il camino viene occupato da un nido non è colpa di certo tua, però se il camino non era a norma e tu hai spuntato che era a norma alora ne sei responsabile.

Comunque il cliente se l'anno scorso ti ha fatto fare la manutenzione e quest'anno no oppure ha chiamato un altro manutentore non sei tenuto a fare nulla visto che non hai una funzione di terzo responsabile.

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Inserita: (modificato)

Mi riferisco a manomissioni apportate dopo la mia manutenzione

Non mi riferivo alle difformità dell'impianto evidenziate giustamente nell'allegato G che sono importanti, alle manomissioni fatte da persone incompetenti, faccio un esempio smontare il collettore della rampa e lasciare una perdita di gas, che a naso non viene evidenziata, ma che procura danni in seguito.

Come il tappo sotto la valvola di sicurezza, un termostato limite cortocircuitato o un termostato fumi staccato e lasciato a penzoloni, cose che dopo un incendio, quando tutto si carbonizza è difficile rilevarlo.

Modificato: da Mimmo 59
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Simone Baldini

Se ieri hai fatto la manutenzione non vedo motivo per cui oggi il cliente manometta la caldaia oppure chiami un altro, sicuramente chiamerà te e ti addosserà la colpa che non funziona visto che il giorno prima ci hai messo le mani :superlol:

Se invece passa piu' di un anno la storia è molto differente perchè è lo stesso cliente ad essere in torto perchè non ha eseguito la regolare manutenzione e un'eventuale manomissione è solo a suo carico.

Solo nel caso in cui, in seguito all'incidente, il giudice accerti che la manomissione era presente all'atto della tua manutenzione, allora ne sei comunque responsabile. Insomma un po' quello che è accaduto a striscialanotizia quando hanno tappato il camino con la paglia e hanno accavalottato il termostato fumi.

Proprio qualche settimana fa' un manutentore ha eseguito una manutenzione ad una caldaia murale con canna collettiva, mancava i 2d e peggio non c'era il tiraggio 3Pa. Il problema è che lui ha rilasciato l'allegato G inserendo queste anomalie e se ne' andato, ha registrato al CURIT l'allegato e da li è partita la procedura (segnalazione ASL, comune ecc..) inoltre anche lui viene tirato in ballo perchè a detta delle autorità non doveva lasciare l'impianto funzionante e avvisare immediatamente il comune affinchè bloccasse immediatamente l'impianto :thumbdown:

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chi mi obbliga ed autorizza a bloccare un impianto per scarso tiraggio ? se il cliente è una persona intelligente è normale che voglia ripristinare il tutto quando rimesso in sicurezza, ma in alcuni casi ci sarebbe da litigare, una volta barrato il no e controfirmato io me ne cavo fuori e me ne vado. non sono mica un carabiniere.

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Inserita: (modificato)

Simone intendevo l'anno successivo, normalmente se succede qualcosa dopo la manutenzione si rivolge rivendicando i suoi diritti,

Giusto, Cat io quando si tratta di valore di tiraggio inferiore, oltre ad annotarlo nell'allegato, barro il non può funzionare ai fini della sicurezza e rilascio fattura con la postilla caldaia spenta o impianto disattivato, solo che dico alleluia al cliente.

Ps. per lo staff. ma lo devo inserire io l'avatar ? Perchè mi sento nudo senza.

Modificato: da Mimmo 59
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Simone Baldini
non sono mica un carabiniere

Il problema è proprio questo. Mettiamo che tu esca, costati che l'impianto non puo' funzionare, segnali nell'alleto G e spegni l'impianto (come lo fai è tutto da vedere poi), il cliente riaccende l'impianto e ci rimane secco! Cosa credi che ti dica il giudice? Tu risponderai che hai operato bene, e il giudice ti dirà se per operare bene vuol dire che uno ci lascia le penne allora si! Il giudice ti contesterà che tu dovevi mettere nelle condizioni per cui doveva essere impossibile riattivare l'impianto, poco importa come e con quale autorità.

In questo caso, se il cliente non ci sente, io preferisco non rilasciare nessun allegato o fattura o altra prova che facesse risalire a me, girare i tacchi e lasciare il cliente al suo destino.

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ti voglio vedere se come cat ufficiale devi sabotargli la caldaia. le regole sono chiare e non impugnabili in giudizio mettere fuori servizio la caldaia sul modello è la sola cosa che devi fare. anche se giri i tacchi la moglie,la nonna ,la colf , il vicino che non si fà i ca..i suoi può benissimo chiamarti in mezzo.

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Inserita: (modificato)

Certo Simone condivido con cat, in situazioni del genere i cc. o la poliz.. cercano un colpevole e lo vogliono a tutti i costi, la legge non ci tutela anzi ci scarica solo responsabilità,

Se il cliente non collabora non ci puoi fare niente.

Sapete cosa mi ha detto qualche giorno fa un collega in una riunione, che lui non segnala nessuna irregolarità, perchè così facendo perdeva i clienti.

La cosa che stà capitando a me.,quando al cliente gli arriva l'ispezione non mi chiama più perchè risentito, anche se è stato avvisato precedentemente.

La situazione nella mia zona non è fantastica, tante caldaie camera aperta con l'esalatore posto sopra ci sono , censite con scarico a parete.

Perchè la provincia non ha tenuto conto ,che in quella situazione quel tiraggio 3 pascal è fasullo.

Io mi aspettavo più serietà nei controlli. Sinceramente non so come comportarmi, se stare dalla parte della legge e perdere una buona fetta di clienti ,oppure fare come gli altri, che non si documentano e vanno avanti alla carlona.

I controlli sono stati fatti da una ditta appaltatrice che ha assunto ragazzi appena usciti dalla scuola, non immaginate quante difformità, quanti verbali fasulli, quanti contestabili, tutto per dare fastidio al manutentore che con 70 € iva compresa, si deve dedicare al lavoro, alla burograzia e i problemi che scaturiscono.

Ora hanno sospeso pure i controlli e la gente fa i propri comodi, un 50% è sensibile e l'altra fetta fa finta di non capire, di non conoscere le leggi.

Io l'anno prossimo non avrò più bisogno dell'operaio, una persona in meno, non si rientra nelle spese, via la segretaria, alla fine via pure io .....Mi licenzio da solo, chiudo la saracinesca, gli metto due punti di saldatura al posto del lucchetto.

Modificato: da Mimmo 59
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Simone Baldini
ti voglio vedere se come cat ufficiale devi sabotargli la caldaia. le regole sono chiare e non impugnabili in giudizio mettere fuori servizio la caldaia sul modello è la sola cosa che devi fare. anche se giri i tacchi la moglie,la nonna ,la colf , il vicino che non si fà i ca..i suoi può benissimo chiamarti in mezzo.

Concordo che devi mettergli fuori servizio la caldaia ma ti ci voglio vedere a farlo!

Vero anche che se non lasci tracce c'è sempre la testimonianza, ma qui siamo la sua parola contro la tua e tutto è da vedere, sempre meglio di lasciare un rapporto G con esito negativo e non aver impedito che il cliente si ammazzasse!

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Gente che compie questo mestiere da molti più anni di me mi ha sempre consigliato di scrivere ..scrivere e scrivere....il girare i tacchi non è assolutamente professionale....in merito a mettergli la caldaia fuori uso lo faccio solo se l'utente è d'accordo altrimenti non ho nessuna autorità per fare ciò...dinanzi ad un giudice la carta canta ..la mia parola contro la sua ha pochissima valenza anzi in alcuni casi può colpevolizzarti più del dovuto.

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Simone Baldini
dinanzi ad un giudice la carta canta

Ed è proprio quello il problema, tu hai visto, hai costatato che l'impianto NON poteva funzionare, e non hai impedito che il cliente lo facesse funzionare. Te lo dico perchè proprio per questo comportamento ho un manutentore che è perseguito penalmente.

Il fatto di girare i tacchi è relativo al volere del cliente, se non ci sente e vuole fare finta di nulla, meglio che io non sia mani andato a vedere.

la mia parola contro la sua ha pochissima valenza anzi in alcuni casi può colpevolizzarti più del dovuto

Forse non ti è mai capitata una causa civile/penale, le testimonianze possono essere messe in discussione la carta no.

Te ne dico un'altra che ho già accennato, non posso fare nomi perchè sono il CTP di parte, un manutentore esegue presso un cliente una manutenzione. Rilascia al cliente l'allegato G con esito negativo per appunto il tiraggio e i 2d della caldaietta. Scrive che l'impianto lo ha lasciato spento (non disattivato). Il cliente non capisce la gravità della situazione, (a detta sua il manutentore non ha neppure lasciato spento la caldaia) archivia il libretto con l'allegato e se ne dimentica (il cliente sostiene che il manutentore non gli ha detto nulla) premetto che il cliente ha controfirmato l'allegato G. Bene dopo qualche tempo la polizia municipale assieme all'asl esce e blocca l'impianto, parte relativa procedura di denuncia verso il manutentore non verso il cliente.

Il cliente fa' causa al manutentore per danni e procurato pericolo! La causa è solo all'inizio ma dai presupposti sembra che il giudice sia propenso a condannare il manutentore perchè non ha impedito al cliente di utilizzare l'impianto che lui ha costatato pericoloso.

Io pultroppo di cause ne vedo parecchie per lavoro, ti posso garantire che i giudici ragionano in modo non sempre capibile, mi è capitato di perdere una causa quando ritenevo la ragione assoluta dell'idralico, i sostanza il cliente voleva che si eseguisse un lavoro su un macchinario, l'idraulico gli dice che il lavoro non è da fare perchè peggiorerebbe la situazione, il cliente insiste e l'idraulico gli chiede di mandargli un ordine scritto e sullo stesso ordine l'idraulico scrive che lui eseguirà il lavoro ma non se ne assume responsabilità perchè ritiene il lavoro non da fare. Eseguito il lavoro naturalmente la situazione peggiora e dopo una settimana deve reintervenire per riportare la situazione come prima. Bene a fine del tutto l'idraulico addebita sia il lavoro ordinato che il lavoro per riportare il tutto come prima. Il cliente non paga. L'idraulic fa' causa convinto di vincere perchè ha in mano l'ordine controfirmato dal cliente. Bene dopo 3 anni di CTU, il giudice diche che la ragione è del cliente e la motivazione stà nel fatto che il cliente non è un tecnico competente in materia e che l'idraulico non doveva eseguire il lavoro essendo lui il tecnico indipedentemente dal fatto che il cliente abbia insistito e voluto, la consapevolezza che l'idraulico gli abbia detto che non era da fare non conta nulla perchè non poteva comprendere tecnicamente. A me è sembrato assurdo ma a pensarci bene è corretto.

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aprile 2011 verifico in manutenzione una caldaia a camera aperta con tiraggio - 1.7 pa la bollino con esito negativo e trasmetto il tutto allo smit (servizio metropolitano impianti termici) dopo 1 settimana esce il verificatore e constatato il permanere del mancato tiraggio intima al responsabile di impianto di risolvere la situazione. dicembre 2011 vengo contattato da asl per ripetere una misura di tiraggio in opera su una cadaia camera aperta 3 stelle avviata dalla mia azienda nel mese di gennaio e messa cartacemente fuori servizio per mancato tiraggio causa canna fumaria occupata parzialmente da intubaggio abusivo a servizio di altra utenza e preesistente al montaggio , trasmesso il tutto in asl 3 giorni dopo tornavo ad accendere una camera stagna in sostituzione della precedente, giustamente la ditta installatrice stà passando le sue grane oltre ad avere sostituito la caldaia e costruito una canna fumaria esterna a proprie spese. fortunatamente non ci sono state conseguenze per le persone ma se anche fosse successo nessun giudice mi avrebbe fatto ingabbiare, se poi il cliente ha tempo da perdere e mi porta in giudizio ci guadagneranno solo i rispettivi legali.

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Quello è il discorso che non conviene mettersi in mani legali alla fine per far rivalere i propri diritti devi tirare fuori i quattrini, ma il palmario è legale oppure è un abuso in pratica chi vince è esonerato dal pagamento del proprio legale in queste situazioni ?

palmàrio s. m. [dal lat. tardo palmarium, der. di palma «palma2 (come simbolo di vittoria)»]. – Compenso corrisposto o promesso dal cliente al difensore, in una misura determinata, in sostituzione degli onorarî legali o in aggiunta ai medesimi, con particolare riferimento alla conclusione favorevole di una lite o di una questione stragiudiziale: detratte le spese e le fatiche da me fatte ed il p. dovutomi

Modificato: da Mimmo 59
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Simone Baldini
nessun giudice mi avrebbe fatto ingabbiare, se poi il cliente ha tempo da perdere e mi porta in giudizio ci guadagneranno solo i rispettivi legali

Io non sono d'accordo, se tu oggi esci e domani qualcuno muore, tu l'ultimo tecnico andato sull'impianto verrai perseguito penalmente indipendentemente da qullo che hai detto o scritto, il giudice ti chiederà "hai operato nella buona regola tecnica e di sicurezza" e tu risponderai "si ho operato nella regola tecnica e di sicurezza" lui ti dirà "allora perchè è morta una persona?" e tu cosa risponderai? E' un po' come quando il difensore dice che non c'erano segni evidenti di violenza a parte il fatto che la vittima è morta!!

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simone ti dò ragione è ovvio che in caso di infortunio grave chi è intervenuto per ultimo viene chiamato in ballo ,ci sarà tempo da perdere,picciuli per il legale, fegato consunto ma il gabbio proprio no se ci si attiene alle procedure. altrimenti se il gabbio devi rischiare meglio adoperare il gas in maniera molto più esplosiva e redditizia .

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Caro Mimmo. io ti dico che ognuno di noi è sottoposto a pressione psico/fisica sia da parte del cliente sia da parte delle istituzioni, ma non posso esimermi nel dire che chiunque operi usando le regole della buona tecnica e della legalità per questo non verrà premiato, e da queste cose che si evince la buona fede e la professionalità, del resto non è poi vero che l'unico responsabile in capo unico al proprio impianto è l'occupante a tutti gli effetti??????? e se poi per mera convenienza ha voluto tutelarsi facendosi controllare la caldaia da persone inesperte, non sarai mica tu il primo a pagrne le conseguenze in caso di malfunzionamento, ansi probabilmente fossi in lui me ne guarderei bene dall'incolparti di una eventuale colpa che non hai...... perchè non è escluso il fatto che tu possa impugnare le tue ragioni e farle causa richiedendo un risarcimento per danni morali, ma chiaramente tutto questo è solo configurabile qualora dovesse succedere l'inprevisto, peraltrose qualcuno ha messo mano sui tuoi impinati persone non autorizzate, ti consiglio di farne giutsa segnalazione anche ai vigili urbani della tua città, e per conoscenza al titolare e responsabile ad ogni effetto di legge, che è l'occupante, del resto pagare tanto non è saggio, ma pagare molto poco e peggio, quindi meglio pagare un tecnico che ti rilascia documentazione provante il lavoro e pagare qualcosina in più, piuttosto che non pagare nulla ma egualmanete non sapere neache chi ti ha fatto il lavoro, e poi noi siamo tecnici SPACIALIZZATI, QUALIFICATI, ED ONORATI DI ESSERLO, ma non siamo gli schiavi dei nostri clienti, dobbiamo semplicemente garantire un servizio, se poi il clienete vuole rompersi il C... da un'altra parte non possiamo farcene una colpa, a tutto ciò il cliente cosa risposnde?????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????????

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Simone Baldini

Di ingiustizie in Italia ce ne sono un sacco. Nella mia professione sono abilitato anche alla sicurezza dei cantieri ex494 come coordinatore. Ne ho seguiti diversi di cantieri e per mia fortuna non sono mai incappato in infortuni gravi e/o visite da parte dell'ASL. Con il nuovo testo unico 81/08 le cose sono molto cambiarte e da li la mia scelta d'abbandonate quel settore. In sostanza io come coordinatore e non vigile! ero totalmente responsabile di qualsiasi cosa succedeva in cantiere, quindi se alle 14.00 mi recavo in cantiere, facevo osservazioni, sospensione attività ecc.. facevo mettere tutto a posto, poi alle 16.00 uscivo dal cantiere e gli operai tornavano a fare quello che volevano e l'ASL riscontrava alle 16.30 che c'erano inosservanze, la multa andava all'impresa e a me come coordinatore per mancata sorveglianza, chiaro che dietro ogni procedura scatta il penale che si tramuta in sanzione pecuniaria se non ci sono conseguenze di infortunio. Ti posso riportare molti miei colleghi che hanno avuto migliaia di euro di multe per queste questioni non voglio immaginare il caso di morte di un operaio, avresti praticamente finito di lavorare.

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A base di tutto c'è l'ignoranza, la superficialità ,ti cito un esempio quando arriva la lettera della Provincia a casa del cliente, se è coscenzioso, la porta al mio ufficio e mi chiede le motivazione, altri la cestinano senza leggerla, eppure si tratta di raccomandata.

Un medico, qui non si può parlare di ignoranza, quando qualche giorno fa è stato contattato per la manutenzione ha risposto che è tutta una camorra la nostra, parliamo di 80€ ivato e aggiungo che pretendeva il gonfiaggio dell'idobox dell'autoclave, ha risposto pure che lui era libero di non far eseguire nessun controllo perchè la caldaia andava bene.

Stiamo in uno studio medico, non in casa.!!!!

Putroppo la Provincia è interessata alla tassa del bollino, il resto lo abbiamo visto, controlli eseguiti da incompetenti,perse di posizioni non conforme con le leggi.

Scusate il fuori ot, ma deduco che è meglio segnalare queste persone, almeno si ha uno staccio di prova per dimostrare, ammesso che la raccomandata ha un suo valore legale ancora.

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E' vero Franco, ma di cavolate fatte da cani e fai da te ne vedo a bizzeffa ultimamente, pur di non spendere i soldi per chiamare un tecnico, rischiano, detto fra noi le persone che veramente soffrono la crisi, sono le più dignitose, magari ti chiedono di dilazionare la somma, ma fanno le cose a regola d'arte, poi ci sono i furbetti, che conducono una vita molto agiata e poi sono i primi che si lamentano.

Quando comprano il cell ultima generazione, l'auto fuoristrada, ristorantini, saloni di bellezza, i biglietti che si grattano, non c'è crisi.

Poi quando devono chiamare un tecnico gli vengono i dolori di pancia.

Io segnalo, faccio comunicazioni, quando riscontro irregolarità, alla fine ho sempre una pezza d'appoggio.

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