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Installazione Condizionatore Usato


del_user_171983

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del_user_171983

Un saluto a tutti :)

Dopo aver girovagato in lungo e in largo per la rete in cerca di guide, consigli e spunti per la prossima avventura come da titolo, sono approdato qui.

Spero di trovare quello che cerco e cioe' qualche consulenza online per non sbagliare acquisti e installazione.

Qualche topic l'ho letto anche qui e ho tratto qualche ulteriore utile suggerimento.

Parliamo di un impianto monosplit inverter, non so se posso mettere la marca e il tipo per non fare pubblicita'.

I due elementi, split e unita' esterna, devono ancora arrivarmi ma, come ho precisato nel titolo, sono usati.

Quindi devo attendermi che siano scarichi di gas e che comunque dovro' procedere alla ricarica del refrigerante.

Vorrei provare la soddisfazione di aver fatto da solo e di capire il funzionamento dell'impianto.

Parto da zero ma grazie alle conoscenze acquisite in questi giorni di ricerca su internet, non sono proprio completamente a digiuno sul tema.

Ho intenzione di dotarmi della attrezzatura necessaria ancorche' economica per poterla magari riutilizzare in altre occasioni (non per iniziare una attivita' ... per carita').

In realta' una pompa del vuoto potrei farmela prestare (non so, ho visto che con circa 120 euro si comprano) ma sicuramente prendero' una valigetta con tagliatubi e cartellatrice.

Prima di fare domande specifiche che potranno magari scaturire durante le fasi dell'installazione sul campo, un paio di questioni mi premono in questo momento: il venditore mi ha parlato di impianto scarico, ok l'ho gia' scritto, come posso fare per capire, una volta ricevuti i componenti e senza montarli ...

1) se e' davvero scarico

2) come eventualmente fare per scaricarlo completamente dato che lo vorrei riportare allo stato ottimale di carica.

3) Con l'ausilio della pompa del vuoto posso "precaricare" di refrigerante l'unita' esterna anche senza collegarla alla rete elettrica? (o collegarla temporanemente solo per questo scopo).

Grazie anticipatamente

Domenico

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del_user_171983

L'assenza di risposte deve farmi pensare di aver sbagliato ad imbarcarmi in questa avventura? :smile:

Ad ogni modo l'impianto mi e' stato consegnato oggi pomeriggio.

Niente di strano da segnalare se non che ho notato qualche aletta metallica, sia dell'unita' esterna sia di quella interna, piegate anche di brutto.

Devo preoccuparmi?

Ora e' tutto smontato in cantina e non avro' tempo di impegnarmi nel montaggio se non a meta' luglio.

Pero' mi piacerebbe sapere se ci sono delle operazioni o dei controlli che io possa fare in questa fase.

Insomma voi esperti cosa fareste nei miei panni in questo momento?

Grazie ancora :worthy:

p.s. sulla targhetta dell'unita' esterna c'e' scritto che la capacita' del refrigerante e' di 1 kg ... cioe' piu' di quanto si trovi nelle bombolette in commercio le quali sono tutte da 800 gr. argh!

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Io non sono un installatore e quindi non intendo tirare acqua al mio mulino ma se proprio vuoi darti al fai-da-te ti consiglio di montare fisicamente ed elettricamente i condizionatori da solo e poi chiamare qualcuno che colleghi i tubi e faccia le cartelle, vuoto e ricarica, così sei sicuro di non fare un patatrac col refrigerante come avviene nel 99% dei casi dove il lavoro è fatto da hobbisti! Risparmi il costo di acquisto dell'attrezzatura e ti viene un lavoro fatto meglio e poi l'installatore ti potrà rilasciare una garanzia sull'installazione (ovviamente circa la parte che concerne la carica e la tenuta dell'impianto!)

Insomma, buchi il muro, tiri la coppia di tubi per la lunghezza necessaria, predisponi la staffa sul muro per l'unità interna e per l'unità esterna, monti l'unità esterna sulla staffa e fai i collegamenti elettrici necessari.

Poi fai venire l'installatore che farà le cartelle dentro e fuori, attaccherà l'evaporatore e la motocondensate ai tubi, vuoto, ricarica e messa in moto!

qualche aletta metallica, sia dell'unita' esterna sia di quella interna, piegate anche di brutto.

Avresti dovuto vedere i nostri vecchi condizionatori dopo anni di esercizio ;) In ogni caso se sono solo poche alette non succede nulla di grave, basta che il tubo che avvolgono non sia danneggiato.

PS: riguardo alla domanda del primo post, se l'impianto ha carica parziale contestualmente al vuoto e ricarica l'installatore provvederà a recuperare tutto il gas contenuto nella macchina sicché scaricarlo in atmosfera è tremendamente inquinante ed illegale!

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del_user_171983

Io al momento non saprei dire come e' stato smontato questo impianto. Per quanto mi consta potrebbe pure essere stato staccato di brutto senza la minima preoccupazione riguardo il refrigerante.

In questo senso potrebbe essere utile sapere anche in modo empirico come fare questo controllo sul gas eventualmente rimasto all'interno.

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del_user_171983

Ho provato stamattina a premere sullo spillo della valvola a tre vie (si chiama così?) e non esce nulla. Credo comunque che la valvola sia chiusa con la vite a brugola.

Una domanda intanto: ma non ci sono guarnizioni da inserire fra le cartelle e le valvole?

La tenuta e' garantita solo dalla precisione delle cartelle e dal serraggio del bullone?

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Una domanda intanto: ma non ci sono guarnizioni da inserire fra le cartelle e le valvole?

La tenuta e' garantita solo dalla precisione delle cartelle e dal serraggio del bullone?

Non provare più a fare il giochino dello spillo! L'installatore con il suo bel manometro ti dirà se c'è gas (e quanto) una volta montato il condizionatore.

Esatto, le guarnizioni per le altre (e le basse) pressioni sono solo deleteria, in casi estremi si usano anelli di tenuta in metallo (pressioni di pochi pascal e anche meno o pressioni alitissime delle decine e centinaia di bar)

è proprio il serraggio della cartella che tiene sigillato il circuito.

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del_user_171983

Ti ringrazio per i suggerimenti che mi stai dando ma, pur apprezzando l'ottimo consiglio sul predisporre tutto e far intervenire un installatore solo per "allacciare" l'impianto, vorrei fare davvero tutto da solo.

Altrimenti non avrei postato la richiesta di aiuto su un forum.

Volevo solo approfittare del fatto che ora l'impianto e' smontato in cantina e quindi ogni componente e' facilmente accessibile per effettuare qualche controllo.

Pensavo che si potesse procedere alla ricarica del gas in queste condizioni perche' poi farlo con l'unita' esterna montata sulla parete del palazzo al quarto piano sarebbe certamente meno agevole.

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del_user_171983

Nel frattempo ho chiesto al venditore di darmi dettagli su come e' avvenuto lo smontaggio dell'impianto, aspetto la sua risposta.

Tuttavia ho letto bene il documento che ho linkato qui sopra, alla fine si legge chiaramente che e' necessario scaricare l'impianto e ricaricarlo qualora si siano verificate fughe di gas.

Io sono pressoche' certo che sia il mio caso nel senso che le persone che hanno smantellato l'impianto non si siano minimamente preoccupate del recupero o della dispersione del gas.

Quindi probabilmente l'unita' esterna che ho in cantina e' (completamente?) scarica.

Se collego una pompa del vuoto solo all'unita' esterna attraverso l'entrata di servizio (quella con lo spillo) chiudendo con dei tappi i raccordi del gas, ho la ragionevole certezza di scaricare completamente l'unita' esterna?

Si ok ... mi e' stato detto, e l'ho letto da piu' parti, che scaricare gas e' vietato e fortemente inquinante, ma io sono (quasi) sicuro che questa unita' esterna sia gia' bella che scarica.

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se sono chiusi i rubinetti dalla valvolina giustamente non esce nulla anche se fosse pieno di gas

comunque comperare un clima usato per così dire da sconosciuti è un vero azzardo

per rimetterlo in funzione non è un gran problema..se il problema è la bombola da hobbysta ci sono anche bombole da 2 kg ma si può benissimo caricare 1000 grammi con 2 bomboline piccole..sapendolo fare nulla è difficile

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del_user_171983

Grazie Erikle per la risposta.

Per me, sarebbe molto piu' semplice operare come ho descritto nel topic, vorrei qualche conferma.

Senza montare nulla, con l'unita' esterna scollegata dall'impianto.

1) Accertato lo stato di "scarico" del compressore.

2) Faccio il vuoto nell'unita' esterna come ho scritto precedentemente.

3) Immetto il gas, quello che ci entra, ho letto che difficilmente la pressione della bomboletta consente di far entrare tutto il contenuto.

4) Chiudo il circuito attraverso il rubinetto della valvola a tre vie e chiudo la bomboletta.

In questo modo avro' l'unita' esterna con una buona quantita' di gas precaricato.

5) Monto l'impianto, tubazioni, rete elettrica, split.

6) Faccio il vuoto della restante parte dell'impianto (tubazioni e split).

7) Apro i rubinetti e rabbocco il gas per raggiungere il quantitativo di targa (1 kg).

Giusto?

Alternativa:

1) Accertato lo stato di "scarico" del compressore (ma questo e' il punto dolente).

2) Monto l'impianto, tubazioni, rete elettrica, split.

3) Faccio il vuoto dell'intero impianto collegando la pompa del vuoto e aprendo tutti i rubinetti.

4) Spengo la pompa e immetto il gas con le procedure che si trovano in rete.

Modificato: da Deci62
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del_user_171983

Piccolo aggiornamento:sono sceso in cantina e ho constatato che i rubinetti di entrambe le valvole erano completamente aperti.

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male..molto male..chiudili subito

la sola unità esterna si può ricarica anche smontata ma la faccenda si complica

ti conviene installare il clima e poi fai il vuoto a tutto cioè a rubinetti aperti e poi carichi a peso

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se puoi ti conviene fare subito un vuoto molto accurato all'unità esterna e poi caricarci un pochino di gas giusto per far salire la pressione sopra quella atmosferica e poi chiudi bene tutti i rubinetti dell'unità esterna

quella dell'unità interna li sigilli per bene

Poi quando lo installerai farai nuovamente il vuoto a tutto e se puoi con diverse rotture del vuoto con azoto e poi di nuovo vuoto e poi ancora ci carichi 100o 200 grammi a unità esterna spenta e poi lo accendi a freddo e completi la carica come da targa

Comunque i clima usati da chi li smonta in quel modo è meglio non comperarli

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occhio al tipo di gas che usa e dopo il vuoto a rubinetti aperti di almeno un'ora ,carica a peso .

Sulla targhetta dovrebbe esserci scritto tutto per non sbagliare carica a liquido .in bocca al lupo

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del_user_171983

Usa 1 kg di 410, ormai non faccio in tempo a fare nulla. Sto partendo per la vacanza e rientrerò a meta' luglio. Qualche dettaglio in più sull'uso dell'azoto?

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l'azoto serve solo per saldare e trovare le perdite non e' il tuo caso ...piuttosto fai un buon vuoto e tienilo per un paio d'ore sottovuoto se la lancetta sta ferma ricarica il kg .Considera che non e' detto che il kg ci vada dentro del tutto .carica a macchina spenta tutto quello che ci sta' e poi fai partire la macchina il resto lo prendera' da sola .

poi portalo a regime con questo caldo dovrebbe e dico dovrebbe stare sui 10 bar ma essendo un inverter ..van considerati anche altri parametri ..

buone vacanze

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del_user_171983

Ottimi consigli, incasso e ringrazio :)

Mi sfugge il concetto di "rottura del vuoto" ma sono sicuro che troverò nel forum come si esegue nella pratica ;)

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aggiungerei che in pressione l'azoto ti da' la sicurezza massima che le cartelle son fatte bene perche' spinge con la pressione , mentre il vuoto le avvicina nascondendo a volte la piccola perdita

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del_user_171983

Ditemi se ho compreso la storia dell'azoto.

Rompere il vuoto con l'azoto significa collegarlo (bombolette?) allo stesso modo in cui si collega la bombola del gas.

Si fa il vuoto e si inietta l'azoto.

Questo essendo anidro respinge l'umidita' quindi ha un effetto "pulente" sulle tubazioni.

Nella mia situazione (unita' con i condotti lasciati aperti chissa' per quanto tempo) forse questo trattamento e' necessario.

Ho capito bene?

Modificato: da Deci62
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Frigorista modena

Secondo la "Bibbia" della refrigerazione, la collana "Sistema" di Carlo Eisner (e non solo da lui ovviamente), per "rompere il vuoto" s'intende semplicemente DOPO aver fatto il vuoto (che in teoria si fa DOPO aver fatto la prova di pressione), aprire un secondo il rubinetto del clima per far entrare una decina di grammi di refrigerante nel circuito (che dato essendo "vuoto", istantaneamente si riempie TUTTO di refrigerante, anche se questo è pochissimo!!!!) in modo di:

1) far aumentare la pressione del circuito per poter fare una prova con la schiuma nelle giunzioni, nelle cartelle, nelle saldature.

2) poter eseguire un controllo col cercafughe elettronico che rileva perdite infinitesimali di refrigerante (roba di pochissimi grammi l'anno!!)

Qui si sono lette interpretazioni assai bizzare sulla rottura del vuoto, chi dopo aver fatto il vuoto ributta azoto (per fare cosa poi? per tirarlo fuori di nuovo con un altro vuoto? se c'era una perdita la si doveva trovare dopo la prima pressurizzazione), chi altre cose ridicole, ma la vera genuina Rottura del vuoto è solo questa.

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