luxlucius Inserito: 26 giugno 2012 Segnala Share Inserito: 26 giugno 2012 Sto facendo da zero un impianto di riscaldamento per uno studio situato a piano terra di un palazzo di 3 piani, di circa 85mq. Volevo sfruttare i nuovi incentivi dello stato 50% per ristrutturazione e 55% per riqualif. energetica quindi acquistare una caldaia a condensazione con termo valvole, ma non so con quali caloriferi accoppiarla. Lo studio funzionerà dalle ore 10:00- 12:30 e dalle ore 16:00 - 20:00. (vivo in un paese con il mare non molto freddo abbastanza temperato). Mi trovo con 2 termo idraulici che mi dicono l’esatto contrario uno dell’altro. Il primo afferma che con la caldaia a condensazione se si vorrebbe utilizzare dei radiatori, e struttare la condensazione della caldaia, sarebbero meglio utilizzare dei caloriferi in acciaio, che rendono anche a bassa temperatura, anche se bisognerebbe calcolare qualche elemento in più. Il secondo afferma che con la caldaia a condensazione funzionano meglio i termosifoni in alluminio e che a parita di numero di elementi quelli in alluminio rendono il doppio di quelli in acciaio, quindi consumerei circa la metà per l'acquisto. Spero in una vostra delucidazione cordiali saluti Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
innohit Inserita: 26 giugno 2012 Segnala Share Inserita: 26 giugno 2012 A parità di interasse (distanza tra l'attacco superiore e l'inferiore) i radiatori in acciaio sono disponibili in diverse profondità e maggiore è la profondità ovviamente maggiore è la resa termica. A parità di interasse, un elemento in alluminio rende quasi il doppio di un elemento in acciaio ad esempio a 3 colonnine ovvero di 10 cm di profondità (quello in alluminio è 8 cm), però attenzione perchè quello in alluminio è largo 8 cm mentre quello in acciaio è 4 cm, dunque a conti fatti se compro un radiatore in acciaio a 3 colonnine e lo faccio largo quanto il corrispondente in alluminio la resa termica sarà simile. Ovvio che se aumento le colonnine, dunque lo spessore del radiatore in acciaio, aumenta la resa termica. In realtà la differenza non sta nella resa bensì nell'inerzia termica: il radiatore in alluminio si scalda più velocemente ma si raffredda anche più velocemente, al contrario quello in acciaio ci mette di più a scaldarsi, ma anche di più a raffreddarsi. Con impianto a bassa temperatura rendono esattamente nello stesso modo, ovvero la metà di quello che rendono in alta temperatura. Se vuoi sfruttare la condensazione procurati dei radiatori molto alti, indipendentemente siano di alluminio o di acciaio e fai un sovradimensionamento. Se intendi dunque prolungare il funzionamento per lavorare con una temperatura di mandata che sia il più basso possibile, meglio l'acciaio, se intendi accenderlo soltanto durante le ore in cui lo studio è abitato buttati sull'alluminio. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luxlucius Inserita: 29 giugno 2012 Autore Segnala Share Inserita: 29 giugno 2012 Grazie per la risposta. Dato che è un Ufficio, non mi serve prolungare il riscaldamento dopo le ore di lavoro, quindi dovrei optare per l'alluminio?? Anche se è vero che con l'acciaio spegnendo la caldaia 1 ora prima della fine del lavoro avrei l'ufficio caldo fino all'uscita di lavoro. Ora resta il problema dell'acquisto gli elementi in l'acciaio anche se costno poco più di quelli in alluminio, ne servono quasi il doppio per poter avere la stessa potenza calorifera, quindi alla fine della fiera preventivo alla manomi servirebbero 450 euro per termosifoni in alluminio e circa 1000 per termosifoni in acciaio. ciao Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nico23 Inserita: 4 luglio 2012 Segnala Share Inserita: 4 luglio 2012 Ciao, a mio parere l'utilizzo dei radiatori in acciaio o alluminio va valutato in base a: costo peso inerzia termica I radiatori in acciao hanno costo contenuto (quelli a piastra e colonna sono i più economici), peso limitato, bassa inerzia termica nei tipi a piastra. Invece i tipi a colonne e a tubi hanno elevata inerzia termica. Inoltre senza adeguati rivestimenti superficiali questi radiatori sono facilmente esposti a corrosione esterna. I radiatori in alluminio hanno costo contenuto, leggerezza, limitata inerzia termica e possibile fenomeno di corrosione interna (se l'acqua è ricca di alcali forti ci saranno fenomeni corrosivi). Quando si dimensiona il radiatore (il numero di elementi) bisogna tener conto della potenza dispersa dall'ambiente in cui è posto diviso la potenza emessa dal singolo elemento. Quindi se si sceglie uno in acciaio avrò un certo numero di elementi se scegliessi uno in alluminio avrò un numero di elementi dverso, in quanto dipende tutto dalla potenza emessa dal singolo elemento. L'unica certezza è che con una caldaia a condensazione l'ideale sarebbe utilizzare sistemi ad irraggiamento piuttosto che a convezione, la temperatura di mandata dell'acqua per sfruttare la condensazione è 40°C, ritorno 30°C. Con i radiatori queste temperature non sono possibili in quanto richiedono circa 80°C in mandata e 60°C in ritorno. Quindi per sfruttare la condensazione conviene o utilizzare radiatori con sonda di temperatura esterna in modo che nei periodi freddi non ci sarà condensazione invece nei periodi meno freddi grazie alla sonda esterna avremo una T di mandata più bassa e quindi una T di ritorno più bassa e quindi condensazione, oppure utilizzare radiatori in acciaio o alluminio con superficie maggiorate con temperatura di mandata inferiore a 60°C e delta T di 20°C, pompa di circolazione a portata variabile e regolazione climatica. Il mio consiglio è una volta dimensionati i radiatori (i due casi), valutare a parità di condizione il costo per entrambe le due soluzioni ( acciiao o alluminio). Come dice qualcuno è vero che il radiatore in acciaio ha più elevata inerzia termica quindi posso spegnere l'impianto un pò prima della chiusura studio, ma è anche vero che dovrei accenderlo un pò prima se volessi all'apertura subito il radiatore caldo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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