valerio74 Inserito: 5 luglio 2012 Segnala Share Inserito: 5 luglio 2012 Ciao a tutti! Vivo in condominio (una ventina di appartamenti) con impianto di riscaldamento centralizzato e contabilizzazione per ogni singolo appartamento in base a contacalorie di marca RBM (che contabilizza sia kW che m3). Bene, non riesco a far capire all'amministratore (e a tanti condòmini) che la suddivisione delle bollette del gas deve essere effettuata dividendo in base ai kW e non ai m3. L'amministratore sostiene che "tanto è uguale" e quindi ci ha proposto un consuntivo ripartendo in base ai m3, ma - dopo vari esperimenti/confronti - ho avuto modo di verificare che a parità di kW non corrispondono mai gli stessi m3 di acqua circolata... Quindi, direi che NON è uguale per niente!!! Oltretutto, ci sono delle evidenti anomalie: per esempio - un appartamento (il mio, abitato tutto il giorno, di 100mq) ha consumato 5000kW e 234 m3; - un altro appartamento (più piccolo, 2 anziani che ci vivono solo 4 giorni a settimana) ha consumato 2700kw, ma 454 m3. Sapete darmi una spiegazione "tecnica" sul perchè l'appartamento piccolo ha fatto circolare così tanti m3 di acqua??? Come è stato usato il riscaldamento? Forse continui on/off? Io ho impostato il termostato a 21° e non l'ho più toccato... Col conteggio per m3, l'appartamento piccolo deve pagare quasi il doppio dell'appartamento grande... Avete un link a della documentazione "ufficiale" in cui sia spiegato "tecnicamente" come funziona un contacalorie? Ciao e grazie! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
reka Inserita: 6 luglio 2012 Segnala Share Inserita: 6 luglio 2012 quei cosi hanno la funzione MC per l'ACS credo, il riscaldamento va calcolato in kW,,, se non la vuole capire fagliela spiegare da chi gestisce la caldaia. l'esempio che riporti è lampante! i vecchietti devono pagar meno di te non di più! la differenza è che l'acqua che circola è un conto, quanto calore cede all'ambiente è un altro. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
magoxax Inserita: 6 luglio 2012 Segnala Share Inserita: 6 luglio 2012 (modificato) in base ai kW il riscaldamento va calcolato in kW Innanzitutto l'unità di misura corretta è il kWh e non il kW. (non so perchè ma è un errore diffusissimo) non riesco a far capire all'amministratore (e a tanti condòmini) che la suddivisione delle bollette del gas deve essere effettuata dividendo in base ai kW e non ai m3. Purtroppo hai a che fare con un Asino. La vedo dura. Quindi secondo secondo quel genio dell' amministratore se al mio impianto arriva l'acqua a 30 °C (e quindi dovrò far circolare più acqua per riscaldare) dovrei pagare di più rispetto ad condomino a cui arriva acqua a 70 °C. (minor permanenza dell' acqua calda nel ciruito) Senza contare che: MA CON QUALE CACCHIO DI CRITERIO HA FATTO INSTALLARE DEI CONTACHILOCALORIE SE POI DIVIDE LE SPESE SUI LITRI. MA SECONDO LUI PERCHE' GLI CHIAMANO "CONTACHILOCALORIE"..... FORSE PERCHE' MISURANO I LITRI !? Scusate lo sfogo ma qui ci vuole. Avete un link a della documentazione "ufficiale" in cui sia spiegato "tecnicamente" come funziona un contacalorie? Non conosco i prodotti RBM quindi ti linko un prodotto Caleffi (tanto per rendere l' idea del funzionamento) http://www.caleffi.i...me/01111_it.pdf P.S. (sfogo 2) Ma che senso ha far pagare in base ai litri "consumati" su un circuito chiuso. P.S. 2 (ebbene si... sono arrabbiato) Ad un certo punto si potrebbero ravvisare gli estremi di "estorsione continuata e aggravata" (dal momento che ti ho fatto notarte l'errore salta la "buona fede") in quanto qualcuno mi obbliga a pagare quanto non dovuto. Modificato: 6 luglio 2012 da magoxax Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Simone Baldini Inserita: 6 luglio 2012 Segnala Share Inserita: 6 luglio 2012 (modificato) Il problema è che questi sistemi di termoautonomo-centralizzato sono cosa recente. Gli amministratori ma soprattutto le immobiliari nello statuto del condominio inseriscono metodologie inlogiche di riparto. Poi l'amministratore non sa' ne come funziona ne cosa sia una ripartizione del calore. La norma è la UNI10200 che attualmente è in revisione. Per esempio l'altro giorno mi chiama un amministratore e mi dice che nel condominio nuovo gli appartamenti invenduti per statuto non devono pagare nulla! E perchè mai una cosa del genere e su che logica (l'immobiliare non puo' fare quello che gli pare per evitarsi le spese condominiali)! La ripartizione comporta il calcolo delle dispersioni (consumo involontario) e del consumo volontario. Il consumo involontario deriva dalle dispersioni ecc.. deve essere attribuito a tutti i proprietari che tu ci abiti o no per millesimi, il consumo volontario invece lo paghi se hai usufruito del riscaldamento (i kWh che leggi sul satellite). Quindi tornando alla ripartizione le tue bollette energetiche saranno da ripartire in: - consumo involontario acs - consumo volontario acs - consumo involontario riscaldamento - consumo volontario riscaldamento. Queste quattro percentuali si calcolano matematicamente con le letture dei satelliti, dei contabilizatori di centrale e del gas consumato eventualmente. Non semrpre si hanno tutti i contabilizzatori necessari di centrale, in mancanza o carenza di essi si deve procedere con calcoli teorici che ci riportano comunque a scindere le quattro voci di spesa energetica. Il costo di manutenzione invece lo pagano tutti indipendentemente dall'utilizzo. Modificato: 6 luglio 2012 da Simone Baldini Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
valerio74 Inserita: 6 luglio 2012 Autore Segnala Share Inserita: 6 luglio 2012 Ciao ragazzi, grazie a tutti per il "conforto"... Purtroppo la situazione è ingarbugliata.. Anche noi abbiamo dovuto "lottare" affinché i conti degli appartamenti invenduti (cioè ancora intestati al costruttore) pagassero le spese condominiali in proporzione (era tutto a ZERO!!!)... Ma, d'altra parte, mi sembra ovvio che l'amministratore nominato dal costruttore non possa che comportarsi in questo modo... Non è soggetto "terzo" come dovrebbe... Avremmo fatto meglio a rimuoverlo l'anno scorso, alla chiusura del primo anno di esercizio. Ed ora, altri nodi vengono al pettine e ci troviamo in questa situazione assurda. L'ACS viene attualmente "scorporata" dalla bolletta in base a non so che percentuale, figuriamoci se è previsto il consumo involontario... Sono tutte richieste che faremo al nuovo amministratore, sperando che abbia un po' più di esperienza dell'attuale... Ora il problema più grosso è capire cosa succede se NON si approva un consuntivo palesemente errato (cioè realizzato in base ai m3)... Ciao e grazie ancora! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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