antonioST4 Inserito: 8 agosto 2012 Segnala Inserito: 8 agosto 2012 salve, le mie curiosità da queste parti continuano. diversamente da quanto accade in climatizzazione, in refrigerazione accade spesso di dover assemblare sul campo circuiti frigoriferi completi. se escludiamo i casi in cui si compra un gruppo splittato, o si chiede al commerciale di turno la combinazione pronta all' uso, dovrebbe sorgere la necessità di progettare in toto il nostro impianto frigorifero, carica di refrigerante compresa. mi rendo conto che la risposta dovrebbe arrivare da qualche progettista del settore, piuttosto che dalla maggior parte dei frigoristi sul campo, ma lo domanda la faccio lo stesso: a partire dai componenti di impianto, che avete scelto in pratica progettando l' impianto stesso, come fate a stimare la carica di refrigerante? è possibile calcolare tutto: i carichi termici, le portate aria, le portate refrigerante, le perdite di carico, le rese....ma la carica? confido in risposte esaurienti.... grazie sin d'ora
remo williams Inserita: 10 agosto 2012 Segnala Inserita: 10 agosto 2012 Non so,se considererai la mia risposta esauriente,ma vado un pò di fretta: Diciamo che buona norma sarebbe,non mettere in circolo,più fluido,di quanto la batteria condensante nè possa contenere... Diciamo che rimango nel vago,lo so,ma se la discussione va avanti vediamo di entrare nello specifico.... Ciao.
antonioST4 Inserita: 10 agosto 2012 Autore Segnala Inserita: 10 agosto 2012 ,più fluido,di quanto la batteria condensante nè possa contenere... ovvero? e se all' uscita vi è serbatoio di liquido?
Frigorista modena Inserita: 10 agosto 2012 Segnala Inserita: 10 agosto 2012 Innanzitutto occorre fare una doverosa osservazione, ossia distinguere se l'impianto è a valvola o a capillare. A capillare la carica si dice "critica", perchè il capillare, non potendo controllare il surriscaldamento (e quindi perdonate se vi sembro bestemmi, misurare il surriscaldamento in un clima a capillare non ha molto senso), necessita di una carica delicatissima, precisissima dove sbagli di pochi decimi di bar possono creare inconvenienti. Nei frigo addirittura bisognerebbe correggere la carica ogni stagione, mentre nei clima si è risolto allegramente il problema mettendo il "separatore di aspirazione". Quindi caricare un frigo a capillare senza manometro diventa un impresa, la maggioranza dei difetti che riscontro io non è scarsità di refrigerante, ma l'eccesso, dato che molti colleghi arrivano con la bombola, aprono a casaccio e vanno via. Gli impianti a valvola invece hanno il ricevitore di liquido che aiuta molto, e utilissima è la spia del liquido, che in mancanza di manometro quasi sicuramente ti avverte che l'impianto è carico, ma in realtà pure qui senza manometro non è possibile stabilire se l'impianto è carico "giusto", perchè in realtà pur con la spia piena, potrebbe essere necessario metterne di più per far arrivare la pressione di evaporazione (con quella di condensazione nei dati di progetto!!) con quella richiesta dai cataloghi del compressore.
antonioST4 Inserita: 10 agosto 2012 Autore Segnala Inserita: 10 agosto 2012 ringrazio entrambi. l' approccio sul campo lo conosco piuttosto bene: temperature di condensazione ed evaporazione, sottoraffreddamento e surriscaldamento, temperatura di scarico. mi interessava invece la formulazione rigorosa della carica a partire dai componenti installati; voglio sapere prima la carica, prima e non dopo procedendo per tentativi. riconosco l' obiezione che il sistema di espansione condiziona la carica stessa, ma siccome si tratta di una scelta a monte, a monte stesso deve potersi stimare la carica. spero escano da qui buoni frutti, giacchè dovremmo essere in ferie e dunque meno stressati
Frigorista modena Inserita: 11 agosto 2012 Segnala Inserita: 11 agosto 2012 La tua domanda è effettivamente molto complessa e interessante, la premessa sull'espansione è d'obbligo comunque. In teoria la carica perfetta è quella che riempie del tutto l'evaporatore di liquido (evaporatore allagato), per cui conoscendo la lunghezza e il diametro dei tubi si può calcolare sicuramente il volume e quindi la quantità di liquido minimo da metterci, che col capillare dev'essere precisa mentre con la valvola possiamo e dobbiamo metterne un po' di più. In pratica nei sistemi a valvola sicuramente riempendo il ricevitore di liquido venduto assieme alla motocondensante (e il cui volume è stampigliato in litri), l'impianto è abbastanza carico, ma anche qui prudenza vuole che in fase di carica, se il ricevitore contiene ad esempio due litri, non si debbano mettere subito due litri, ma circa il 30% in meno e fare poi la carica fine sempre a manometro. Insomma la morale è che sicuramente ci dev'essere liquido sufficiente a riempire l'evaporatore e non troppo di più, perchè poi se è in più e non c'è ricevitore di liquido come il capillare, questo se non evapora potrebbe finire liquido aspirato dal compressore.
L amico dei frighi Inserita: 16 agosto 2012 Segnala Inserita: 16 agosto 2012 si frigorista modena é nella direzione giusta, sbrigativamente: si somma una percentuale della capacita evaporatore , un'altra percentuale ricevitore + tubi + carica minima....... quando avró + tempo magari mi dilungheró, tuttora sono un po preso.....
antonioST4 Inserita: 17 agosto 2012 Autore Segnala Inserita: 17 agosto 2012 attendiamo. numeri e formule...
L amico dei frighi Inserita: 18 agosto 2012 Segnala Inserita: 18 agosto 2012 Il grado di riempimento L é dato dal rapporto tra volume del liquido e il volume totale del fluido. la carica minima mrk é data da : mrk= L * Vfl * dliq + (1- L) * Vfl * dg dove dliq é la densitá del liquido dg é la densitá del gas semplificando il tutto. permettimi inoltre, caro Antonio ST4, di indirizzare questo tuo voler sapere il nocciolo della teoria degli impianti refrigeranti, verso http://www.tilibri.com/libri/manuale_del_freddo.html questo libro, qui potrai trovare ampiamente descritto quanto cerchi e molto di piú. Resto comunque interessato alla risposta che sicuramente i progettisti si appresteranno a dare........
antonioST4 Inserita: 18 agosto 2012 Autore Segnala Inserita: 18 agosto 2012 (modificato) intanto grazie mille cosa intendi per volume del fluido e volume del liquido? la frazione liquida è pressappoco quanto accumulo al ricevitore, ma il volume del fluido? sono sempre stato convinto che puoi affrontare un problema seriamente se e solo se conosci a fondo la tematica Modificato: 18 agosto 2012 da antonioST4
DavidOne71 Inserita: 18 agosto 2012 Segnala Inserita: 18 agosto 2012 Grazie anche da parte mia! Quel libro l'avevo visto all'Hoepli e vi dirò, ero intenzionato a prenderlo, poi ho visto il prezzo e mi ha demotivato! Ma prima o poi...
Erikle Inserita: 18 agosto 2012 Segnala Inserita: 18 agosto 2012 la massa per unità di volume dipende dalle condizioni in cui è il refrigerante....per cui se il volume interno è facile da calcolare..il guaio nasce per gli scambiatori di calore un evaporatore non è pieno di liquido e manco un condensatore..il problema della stima a priori della quantità di refrigerante è quà..ma visto che generalmente si una macchina viene realizzato un prototipo anche per altri fini e a quel punto è meglio la determinazione sperimentale
L amico dei frighi Inserita: 18 agosto 2012 Segnala Inserita: 18 agosto 2012 100:25 = 4 Euro ovvero 25 pacchetti di sigarette, per alcuni meno di un mese.
antonioST4 Inserita: 18 agosto 2012 Autore Segnala Inserita: 18 agosto 2012 amico hai dato per caso un' occhiata ai miei dubbi qualche msg più sopra?
DavidOne71 Inserita: 18 agosto 2012 Segnala Inserita: 18 agosto 2012 100:25 = 4 Euro ovvero 25 pacchetti di sigarette, per alcuni meno di un mese. Io che non fumo sono fregato Mi metterò a fumare!!! poi smetto per risparmiare i soldi e poi lo compro
L amico dei frighi Inserita: 18 agosto 2012 Segnala Inserita: 18 agosto 2012 scusa ma il tuo messaggio non l'ho notato, per fluido intendo l'insieme di gas + liquido. Il liquido é racchiuso in molte + parti che solo nel ricevitore, che in un iimpianto a capillare non c'é, nei tubi di mandata, nell'evaporatore, il calcolo e la stima é molto + lungo di quanto sopra scritto, ci sono varie tabelle e formule per ogni elemento da calcolare..... si tratta di alcune pagine di libro, io ho cercato di generalizzare ma se vuoi investire bene il tuo tempo, come ho consigliato prima il volumetto sopracitato fa per te.DavidOne :
L amico dei frighi Inserita: 18 agosto 2012 Segnala Inserita: 18 agosto 2012 io ho la versione tedesca, e confido che quella tradotta in italiano sia la copia tale quale...... tra l'altro io la scarico dal 740 austriaco come letteratura relativa alla formazione sul lavoro.
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