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PLC Forum


Dimensionamento Impianto Idronico Di Climatizzazione


19marco79

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Buonasera A tutti. Sono nuovo del forum; vorrei se possibile avere dei consigli sul dimensionamento della pompa di calore di

un impianto idronico presente nella abitazione in cui dovre andare a vivere.

Premettendo che io propendo per i classici radiatori e per la classica climatizzazione estiva, mi trovo però obbligato a

sfruttare questo tipo di impianto, per cui, partendo dal fatto che si tratta di una villetta a schiera di 3 livelli

(cantina, zona giorno e zona notte) di 60 mq ciascuno, ed essendo in zona climatica C (Lecce), avrei pensato di far funzionare

l'impianto in questo modo:

Caldo:caldaia a metano che gestisce ventilconvettori (split e a muro) con eventuali radiatori dove possibile effettuare modifiche

(ad esempio sono inutili secondo me ventilconvettori nei corridoi/scale).

Freddo: pompa di calore.

Dubbi:

1. E' possibile gestire con la caldaia un impianto misto ventilconvettori - radiatori?

Chiaramente so che la temperatura dell'acqua sarà più bassa (50 gradi) ma oltre il fatto che i radiatori non lavoreranno

a regime, incorrerò in qualche altro problema?

2. Il dimensionamento per la climatizzazione complessiva ha portato ad una richiesta di circa 12 kw, più o meno 4 per piano.

Partendo dal presupposto che non climatizzerò mai la cantina e che quindi in estate chiuderò il collettore relativo ,

é possibile acquistare una pompa di calore che eroga al massimo 8-9 kw (quindi sottodimensionata) o si incorre in qualche

inconveniente? Chiaramente non ho la possibilità del fotovoltaico e non vorrei che le bollette fossero esorbitanti.

Ringrazio sin d'ora chiunque mi voglia aiutare

Marco

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benvenuto :thumb_yello:

ti rispondo a partire dai tuoi dubbi:

E' possibile gestire con la caldaia un impianto misto ventilconvettori - radiatori?

la perdita di carico di un radiatore è minima, quella di un ventilconvettore è cospicua. giacchè sono assai diverse potresti avere problemi nel gestire le corrette alimentazioni, ovvero problemi di bilanciamento idraulico. se hai già i ventil in corridoio tieniteli.

nulla sappiamo delle tubazioni di adduzione dei fan coil e dei montanti, ma la sola somma delle perdite di carico dei terminali idronici è tale che difficilmente riuscirai a servirli con il circolatore di caldaia. negli anni, questi ultimi, sono divenuti sempre più piccoli...

valuta sin d' ora la possibilità di un circolatore supplementare e di un separatore idraulico.

Partendo dal presupposto che non climatizzerò mai la cantina e che quindi in estate chiuderò il collettore relativo ,

é possibile acquistare una pompa di calore che eroga al massimo 8-9 kw (quindi sottodimensionata) o si incorre in qualche

inconveniente? Chiaramente non ho la possibilità del fotovoltaico e non vorrei che le bollette fossero esorbitanti.

gli avvi da fermo sono sempre critici per i chiller: ogni produttore ha provveduto con un artificio, altrimenti era un festival di blocchi...

ti consiglio di scegliere un chiller giusto e non piccolo; in caso di inverter, magari pure più potente del dovuto.

se opti per on-off va valutato il numero di avviamenti ora, ed un eventuale accumulo inerziale.

Chiaramente non ho la possibilità del fotovoltaico e non vorrei che le bollette fossero esorbitanti.

nelle bollette si fattura l' energia e non la potenza: devi far in modo di farlo attivare per meno ore possibile o, in caso di inverter, dargli la possibilità di modulare: in questo frangente una macchina piccola può solo lavorare ininterrottamente.

mi permetto di suggerirti che esistono chiller cosiddetti a recupero totale di calore: in estate, condensando in acqua, hanno la possibilità di produrre acqua calda sanitaria.

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  • 1 month later...

Il "problema" di sottodimensionare il chiller è che se ti dovesse servire la masssima potenza frigorifera (tutto acceso) non la eroga...

per ridurre i consumi potresti prevedere delle valvole a due vie all'interno dei ventilconvettori che prevedi abbiano un basso utilizzo in modo da ridorre portata in gioco e potenza frigorifera emissibile

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quando calcoli la potenzialita' del gruppo dovresti si tenere conto della somma delle potenze dei vari terminali ..ma poi dovresti ridurla calcolando la contemporaneita' dei

carichi termici, che non sono di solito sempre i massimi nei vari ambienti nello stesso momento, .. almeno nel caso di condizionamento di normali abitazioni.. questo di

permetterebbe di installare una macchina dimensionata correttamente senza eccedere e impegnare potenze elettriche minori

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