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Hermann Minispaziouno Blocco Da Lunga Inattività


Pinotek

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Buongiorno. Sono poco pratico del forum e mi scuso in anticipo se sbaglio qualcosa. Questo è il mio problema: ho una seconda casa in affitto. Non posso quindi intervenire più di tanto sul riscaldamento a meno che non convinca il padrone. La caldaia Hermann Minispaziouno ha il comando remoto. L'ho impostato in modo da entrare in funzione 1 o 2 volte a settimana alla temperatura alta (21 gradi) per 3 ore, più o meno un po' prima del mio arrivo. Nel resto della settimana è impostata alla temperatura bassa (8,5 gradi). Spesso quando nel periodo impostato a bassa temperatura sussistono le condizioni di temperatura perché la caldaia non parta, va in blocco segnalando il codice E02 e chiaramente al presentarsi del segnale di avvio ad alta temperatura impostata, l'impianto non riparte e io arrivo nella casa fredda. Ho chiesto più volte al tecnico e ha concluso che si tratta di un 'abbassamento di pressione legato alla dilatazione o meglio alla contrazione, in questo caso, del volume dell'acqua di circolo, tale da segnalare una pressione troppo bassa e mandare quindi in blocco la caldaia'. Premetto che al mio arrivo NON HO MAI TROVATO una sola goccia d'acqua del circuito fuori dai termosifoni o altro. Chiedo cortesemente: secondo voi è giusta la diagnosi? E se sì cosa posso fare per non arrivare al freddo, che non sia di far andare altre ore in più l'impianto? (Specifico inoltre: la caldaia non ha il carico automatico dell'acqua e non vorrei "regalarne" l'installazione al padrone di casa); e se invece pensate che la diagnosi sia errata, quale potrebbe essere quella giusta? GRAZIE e scusate per tutti gli errori formali e/o sostanziali che posso aver commesso in questo forum

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Il carico automatico è da escludere a priori, pensa se ci fosse una perdita, continuerebbe a caricare e allagare la casa; se perdite tra collettore e radiatori non ci sono, sarebbe il caso di dare un'occhiata al vaso d'espansione, ed eventualmente come è successo a me su una beretta, allo scambiatore primario che se ha anche una microfessurazione con il calore la perdita evapora e non te ne accorgi

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non conosco la tua caldaia in veste Hermann, tuttavia quel modulo termico è stato venduto in giro a diversi produttori.

per tutte le versioni che ho potuto verificare, il codice E02 corrisponde ad intervento del termostato di sicurezza, anomalia in certe versioni correlata anche alla corretta evacuazione fumi.

Se l' intervento è per surriscaldamento eccessivo bisogna indagare le cause per cui, eventualmente, la caldaia non modula fino a spegnersi quando tende alla temperatura di set-point. il tutto premettendo ovviamente che v'è circolazione d' acqua, ovvero che almeno un radiatore ha valvole aperte, e che il circuito idraulico non sia del tutto otturato o pieno di aria non evacuata.

Se l'intervento è dovuto alla evacuazione fumi, che in questa esecuzione è a tiraggio forzato, devi verificare che il condotto fumi sia libero e posato correttamente. In caso affermativo si dovrebbe indagare della bontà del dispositivo che valuta la corretta evacuazione, ovvero del pressostato fumi.

Non conosco eventualmente le tue abilità, ma da utente potresti limitarti alle sole analisi visive e a riportarci le tue osservazioni; eventuali step successivi prevedono interventi del tecnico, possibilmente non di quello di cui ci hai parlato.

dovresti dirgli che le contrazioni avvengono in sala parto: l' aumento di pressione dipende dall' incremento di temperatura in un volume rigido; quando la temperatura cala, salvo perdite indotte dal riscaldamento, la pressione ritorna al valore iniziale da freddo, e non diminuisce oltre. quando il vaso d' espansione funziona ed è sufficiente per il volume d'acqua, il fenomeno potrebbe persino risultare non percepibile.

giacchè il sistema è a pareti rigide, cosa c'è da contrarsi??? ovviamente non è nei tuoi confronti :thumb_yello:

Il carico automatico è da escludere a priori, pensa se ci fosse una perdita, continuerebbe a caricare e allagare la casa

il carico automatico è sempre sotto temporizzatore. al termine del tempo di ciclo, se la pressione non è stata correttamente ripristinata, il carico viene interrotto ed un' apposita indicazione denuncia il fenomeno.

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Aspetta il carico automatico che intendi tu, è quello che tramite comando remoto schiacci il pulsante ed effettua la ricarica, io dico quello a ciclo contituo tipo centrale termico

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tu intendi un gruppo di caricamento automatico e meccanico, sulla falsa riga di un riduttore di pressione sempre in presa.

il carico impianto nelle caldaiette murali è realizzato con elettrovalvola comandata da pressostato, ed interbloccata con temporizzatore elettronico.

se entro x minuti non completi il caricamento, ed il ripristino della pressione, il caricamento viene arrestato e l' anomalia segnalata.

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effettivamente antonio ha ragione...forse kaotik si riferiva al regolatore di pressione che si mette esternamente alla caldaia per evitare che il cliente stia sempre a ricaricare.

scusa Pinotek ma quando torni a casa che la caldaia non funziona , a quanto sta la pressione?

se entra in funziona la valvola a 3 atmosfere te ne accorgi che ci sta acqua sotto la caldaia!

segui quello che ha detto antonioST4

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