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Info Scarico Fumi Di Combustione.


pinoprincipino

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Un saluto a tutti gli amici del forum,vi chiedo cortesemente di aiutarmi in questo quesito.

La situazione è questa:

In un condominio dove l'impianto di riscaldamento è centralizzato con la presenza di canna fumaria personale (cioè non sono collegate nessuna canna fumaria delle caldaie presenti negli appartamenti)la mia cliente mi ha chiesto di farle un contratto di abbonamento.

Gli incartamenti in suo possesso sono i seguenti:

Certificato di conformità della caldaia;

allegato G dove riscontro la dicitura scarico a parete;

libretto d'impianto;

libretto di uso e manutenzione;

contratto di manutenzione scaduto.

Le domande sono le seguenti:

1)Si puo' rilasciare un certificato di conformità avendo installato uno scarico a parete e non in canna fumaria condominiale?

2)si puo' trascrivere scarico a parete sull'allegato G senza mettere come osservazione che non scarica nella canna fumaria centralizzata?

Vi chiedo innanzitutto se ho interpretato bene la legge è cioè che si è obbligati a scaricare nella canna fumaria condominiale.

La caldaia è a camera stagna.

Se rilascio l'allegato G devo scrivere nelle osservazioni che la canna fumaria non è collegata alla canna fumaria condominiale.

se è cosi' io rischio qualcosa rilasciando l'allegato G con quella nota?

Un altra domanda lo scalda acqua a gas va posto il bollino verde o non è obbligatorio ma solo la pulizia e neanche l'analisi di combustione.

ringrazio anticipatamente a tutti quelli che mi vorranno aiutare.

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se è uno scaldaacqua a gas non rientra nel campo di applicazione della legge, non è soggetto a revisione ne a prova fumi, non deve fare il bollino ne avere il libretto di impianto e può scaricare dove ti pare, se al contrario è una caldaia lo scarico a parete è consentito solamente se installato prima di agosto del 1994 altrimenti deve scaricare in canna fumaria.

In questo caso sull'allegato G barra la dicitura "scarico a parete" e al limite su raccomandazioni aggiungi "si consiglia il collegamento dello scarico in canna fumaria esistente".

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Beh , vero ė che interpretare le leggi diventa arduo persino per un Giudice, ma dire che uno scaldabagno possa scaricare a parete in "qualunque " caso mi sembra azzardato...assolutamente NO. Alla luce del 192/05 e anche della legge 99/09 art. 35.

Che potenza termica ha il tuo scalda acqua ??

L.allegato G lo dei lasciare , per il bollino senti l'ente che si occupa dalle parti tue , pare che ognuno , a seconda della latitudine, abbia preso decisioni differenti in merito.

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A proposito di note sugli allegati G. Ultimamente stò seguendo delle cause tra cliente e manutentore. Vi spiego, l'ultimo caso è un allegato G dove il manutentore durante l'intervento ha riscontrato il caminetto nel locale adiacente, caldaia tipo B, cio non è consentito e ha compilato l'allegato G facendo notare la non conformità e barrando che l'impianto non poteva funzionare. Chiaramente prima di consegnarlo al cliente si è fatto pagare la manutenzione, il bollino ecc.. Poi ha lasciato al cliente l'allegato senza dirgli nulla (almeno così sostiene il cliente) comunque senza dargli un'idea di come sistemare il problema. L'allegato è andato al catasto e da li è subentrata la procedura asl comune ecc..

Ora io mi chiedo, chi è quel demente che si comporta in questo modo. Un intelligente manutentore, di fronte a un problema, lo illustra al cliente e cerca di trovarne una soluzione assieme, io personalmente faccio così e se vedo che il cliente non ci sente, giro i tacchi ma di certo non mando avanti un allegato G in quel modo.

Ora il cliente stà denunciando il manutentore non perchè ha fatto l'allegato G con quella non coformità ma perchè praticamente gli ha lasciato la caldaia funzionante quando invece (come ha segnato sull'allegato) doveva lasciarla spenta anzi a mio avviso doveva mettarla in uno stato in cui il cliente non potesse riattivarla facilmente.

Per assurdo se il giorno dopo il cliente fosse crepato per monossido di carbonio, il manutentore sarebbe andato di certo in galera.

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Vi ringrazio per le vostre risposte,cerco di essere piu' chiaro.

I quesiti erano due.

la prima è una caldaia a tutti gli effetti per acqua sanitaria e riscaldamento in un condominio dove vi è un impianto di riscaldamento centralizzato dove la cliente si è distaccata e la domanda era se io manutentore posso correre dei rischi se l'impianto che vado a prendere in manutenzione dove a uno scarico a parete io trascrivo nelle note che si consiglia di scaricare in canna fumaria centralizzata.In questo caso la legge cosa dice?puo' un impianto autonomo di tipo c scaricare a parete o e obbligata a scaricare in canna condominiale?

Il secondo quesito è se uno scaldacqua dichiarato dal costruttore con una potenza termica di 27kw è obbligatorio fare le analisi di combustione e a sua volta rilasciare il bollino verde o la norma non lo prevede appunto perchè e uno scaldacqua?

vi ringrazio a tutti quanti voi che mi vorranno aiutare

Aggiungo note.

La caldaia è di tipo c mentre lo scaldacqua e di tipo b

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[at] Simone ...verissimo che la miglior cosa è , in condizioni di scarsa sicurezza, inibire il funzionamento della caldaia cercando di far capire al cliente che è la miglior cosa e quindi compilare l'allegato G con le Prescrizioni e cioè che l'impianto potrà essere messo in funzione solo dopo aver riportato le condizioni di giusta sicurezza. Ma ci sono casi , fortunatamente rari , che il cliente si rifiuta di firmarti l'allegato G e addirittura ti vieta di bloccargli la caldaia.. Per capirci il manutentore può essere passato da quell'impianto per un banale guasto e non per manutenzione ordinaria.Bene secondo voi , quale è la miglior cosa che un manutentore possa fare??

[at]pinoprincipino mi sembra di averti risposto da altre parti. :thumb_yello:

Modificato: da vitos77
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puo' essere vito io sono molto scrupoloso è vorrei essere più professionale e per questo metto insieme tutte le risposte per avere una idea piu' ampia e certa.

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caro Vitos, vero è che le leggi possono essere interpretate in molte maniere, però bisogna anche leggerle...prova a leggerti l'articolo 3 della 192\05 e vedrai che la legge si applica solo ad edifici di nuova costruzione,in ristrutturazione o in vaso di sostituzione del generatore di calore (e non scaldaacqua)....

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prova a leggerti l'articolo 3 della 192\05 e vedrai che la legge si applica solo ad edifici di nuova costruzione,in ristrutturazione o in vaso di sostituzione del generatore di calore (e non scaldaacqua)....

:toobad:

ok lo leggiamo insieme :

Art. 3.

Ambito di intervento

1. Salve le esclusioni di cui al comma 3, il presente decreto si applica agli edifici di nuova costruzione e agli edifici oggetto di ristrutturazione con le modalità e le eccezioni previste ai commi 2 e 3.

2. Nel caso di ristrutturazione di edifici esistenti, e per quanto riguarda i requisiti minimi prestazionali di cui all'articolo 4, e' prevista un'applicazione graduale in relazione al tipo di intervento. A tale fine, sono previsti diversi gradi di applicazione:

a) una applicazione integrale a tutto l'edificio nel caso di:

1) ristrutturazione integrale degli elementi edilizi costituenti l'involucro di edifici esistenti di superficie utile superiore a 1000 metri quadrati;

2) demolizione e ricostruzione in manutenzione straordinaria di edifici esistenti di superficie utile superiore a 1000 metri quadrati;

B) una applicazione limitata al solo ampliamento dell'edificio nel caso che lo stesso ampliamento risulti volumetricamente superiore al 20 per cento dell'intero edificio esistente;

c) una applicazione limitata al rispetto di specifici parametri, livelli prestazionali e prescrizioni, nel caso di interventi su edifici esistenti, quali:

1) ristrutturazioni totali o parziali e manutenzione straordinaria dell'involucro edilizio all'infuori di quanto già previsto alla lettera a), numero 1;

2) nuova installazione di impianti termici in edifici esistenti o ristrutturazione degli stessi impianti;

3) sostituzione di generatori di calore.

3. Sono escluse dall'applicazione del presente decreto le seguenti categorie di edifici:

a) gli immobili ricadenti nell'ambito della disciplina della parte seconda e dell'articolo 136, comma 1, lettere B) e c), del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, recante il codice dei beni culturali e del paesaggio;

B) i fabbricati industriali, artigianali e agricoli non residenziali quando gli ambienti sono riscaldati per esigenze del processo produttivo o utilizzando reflui energetici del processo produttivo non altrimenti utilizzabili;

c) i fabbricati isolati con una superficie utile totale inferiore a 50 metri quadrati.

Devi andare a ritroso e capire cosa si definisce per impianto termico.

P.S. Leggiti l'allegato A del 192/05

Modificato: da vitos77
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nella mia ditta si firmano dei fogli di non conformità e si chiude il gas ( che poi se vuole il cliente sa facilmente riaprire) , però la non conformità la firma....se non la legge ha sbagliato a firmare.

è sicuro che il tecnico non gli abbia chiuso il gas?

e poi come dice Vitos è facile che il cliente ti prende a calci

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Cari amici mi rendo conto di quanta incapacità da parte dei nostri amministratori.

L'ultima letta è questa:

A parte che se leggi la legge non è altro che un rimando da un decreto ad un altro ma questa è il colmo sentite in breve cosa dice:

Lo scaldacqua non è soggetto a verifica ma se per caso lo scaldacqua supera i 15 kw allora è soggetto a verifica.

MA NON FACEVANO PRIMA A SCRIVERE CHE QUALUNQUE GENERATORE TERMICO A GAS INDIPENDENTEMENTE SE è UNO SCALDACQUA O UNA CALDAIA O CHICHESSIA SE SUPERA I 15 KW è SOGGETTO A ANALISI DI COMBUSTIONE ECC.

MA PERCHE' CI COMPLICHIAMO SEMPRE LA VITA.

Letto da un rimando della legge 192/2005 alla legge 311/2006.

Lascio a voi ogni considerazione in merito.

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certo che se installi un nuovo generatore o RISTRUTTURI l'impianto rientra nel campo di applicazione della legge, ma nel post aperto da pinoprincipino si parla di apparecchio già installato e non di nuova installazione, non vedo cosa non è chiaro....

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Ok riprendiamo : alla domanda di pinoprincipino

Vi chiedo innanzitutto se ho interpretato bene la legge è cioè che si è obbligati a scaricare nella canna fumaria condominiale.

La caldaia è a camera stagna.

SEawolf risponde:

se è uno scaldaacqua a gas non rientra nel campo di applicazione della legge,

e io ho precisato :

Beh , vero ė che interpretare le leggi diventa arduo persino per un Giudice, ma dire che uno scaldabagno possa scaricare a parete in "qualunque " caso mi sembra azzardato...assolutamente NO.

semplicemente perchè hai fatto tale affermazione senza sapere la potenza termica del'apparecchio in questione e la sua data di installazione...che poi non si può scaricare a parete in quanto l'edificio è sprovvisto di canna fumaria è un altro discorso ma in tal caso si installano apparecchi a basse emissioni vedi Rinnai e ora da dietro Baxi , Ariston e chi più ne ha ne metta , essi sono apparecchi di tipo A3 e ti svincolano dalle leggi dato che non necessitano di alcun camino. In sostanza hanno preso in giro l'attuale sistema ...anch'essi hanno una combustione.

Per il manutentore nel caso in cui non vi sono scarse condizioni di sicurezza l'unico obbligo sono le osservazioni-raccomandazioni come da uni 10436.

nella mia ditta si firmano dei fogli di non conformità e si chiude il gas ( che poi se vuole il cliente sa facilmente riaprire) , però la non conformità la firma....se non la legge ha sbagliato a firmare.

è sicuro che il tecnico non gli abbia chiuso il gas?

[at]Blaster in tali casi è consigliabile inviare una raccomandata all'ente preposto per i controlli degli impianti termici e una copia per conoscenza al comune ..tali copie conservale in cassaforte. ;)

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Paradossalmente tutte le normative da voi giustamente citate riguardano gli IMPIANTI TERMICI, mentre uno scaldabagno, qualunque sia la sua alimentazione, (fosse anche a reazione nucleare :superlol:), non fa parte dell'impianto termico bensì dell'IMPIANTO IDROSANITARIO di conseguenza non rientra nel campo di applicazione dei vari decreti. Di conseguenza le uniche regole da seguire per l'installazione riguardano il buon senso e la UNI CIG 7129 che prevede un collegamento dell'alimentazione gas a norma e un corretto funzionamento dell'apparecchio, cioè lo scarico fumi deve essere realizzato in modo che funzioni correttamente senza far intervenire (o peggio ponticellare) il termostato di sicurezza fumi e la ventilazione del locale di installazione deve rispettare i dettami di legge (7129 sempre).

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come previsto è detto i nostri amministratori sono degli incompetenti bravi solo a confonderti le idee e inoltre non dimentichiamo che in italia è fatto appositamente confusa le legge cosi' possono loro giostrare come vogliono appunto perchè la legge e a interpretazione personale.

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Bene secondo voi , quale è la miglior cosa che un manutentore possa fare??

Dare una soluzione al problema. Se il cliente non ci sente, io me ne vado senza rilasciare nulla e naturalmente senza toccare nulla.

è sicuro che il tecnico non gli abbia chiuso il gas?

E' indifferente se il tecnico ha chiuso il rubinetto o meno, doveva piombarlo semmai.

Quello che è poco professionale è che ha eseguito la manutenzione, l'analisi, si è fatto pagare e ha rilascito l'allegato G con la crocetta. Inoltre, quando il tecnico è uscito non c'era a casa il cliente ma la figlia di 14 anni, potete immaginare che se anche abbia detto qualcosa ha poca importanza.

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Bene secondo voi , quale è la miglior cosa che un manutentore possa fare??

Dare una soluzione al problema. Se il cliente non ci sente, io me ne vado senza rilasciare nulla e naturalmente senza toccare nulla.

:whistling:

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Non conosco la legge per filo e per segno, ma io sapevo che se c'è una dichiarazione dell'installatore che esplicita che la caldaia è stata fatta scaricare a parete dovrebbe sollevare il manutentore da quasiasi responsabilità.

Alla fine lo scarico a parete dovrebbe essere consentito se gli occupanti soprastanti sono d'accordo con l'attuazione di tale modalità di scarico.

O sbaglio?

Modificato: da Valejola
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Beh il manutentore deve comunque raccomandare , laddove previsto, di adeguare lo scarico a tetto e qualora lo scarico a parete non rispetta la 7129/08 e lo stesso può essere motivo di scarsa sicurezza , in quel caso va fatta firmare la prescrizione, in quanto se dovesse accadere qualcosa in tribunale ci va anche l'ultimo che ha visionato l'impianto. Da poco è stata pubblicata la nuova 10738 ..vedremo <_<

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