antonioST4 Inserita: 7 ottobre 2012 Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 (modificato) esatto, l' idea di partenza è quella di cui parli. lo stesso evaporatore, sottoposto a temperature esterne più basse, deve per forza di cose scambiare meno. al primo avvio critico in estate, la stessa quantità di refrigerante, che sembrava sufficiente perchè in fondo mi riscaldo con la temperatura di scarico del compressore, potrebbe esser "divorata" da un elevato carico termico. proprio nello stesso momento, può venirmi meno il valido supporto di una condensazione efficace. Modificato: 7 ottobre 2012 da antonioST4
vitos77 Inserita: 7 ottobre 2012 Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 Quest'inverno prometto di postare delle foto con delle misurazioni reali, l'unico inconveniente che a Taranto per avere 0 gradi dobbiamo pregare tutti i santi. In sostanza è lo stesso discorso che se siamo sotto lo 0 la macchina non scambia più gli stessi watt dei famosi 7 gradi. Ma una riflessione mi viene da fare perchè ne dovrebbe risentire il Sottoraffreddamento , dovrebbero cambiare a rigor di logica i DT in gioco ...mi spiego dovrei avere una temepratura di condensazione più bassa e di conseguenza una temperatura di liquido che segue lo stesso andamento. Comunque ottimo punto di partenza.
click0 Inserita: 7 ottobre 2012 Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 (modificato) perchè devo tornare in primavera? -10 temperatura esterna e nebbia da non capire a 5 metri se è uomo o donna temperatura ambiente interna 15/16 gradi A febbraio/marzo dello scorso anno comuque un controllo in più non guasta mai Modificato: 7 ottobre 2012 da click0
antonioST4 Inserita: 7 ottobre 2012 Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 non dico che debba risentirne il sottoraffreddamento, semmai ne giova. in fondo, i numeri calano in toto... infatti hai ragione, sono le temperature a cambiare. volevo solo invitare a riflettere sul fatto che, nel caso si misuri in modalità riscaldamento ed a quelle temperature, il sottoraffreddamento non mi sembra garanzia del fatto che il circuito sia abbastanza carico da assicurare la corretta alimentazione dell' evaporatore in ogni condizione. insomma discuto del fare affidamento ad esso, in quelle condizioni, per sentenziare che la carica sia giusta, o sufficiente.
click0 Inserita: 7 ottobre 2012 Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 Infatti se con quelle condizioni missuri, trovi un ottimo sottoraffreddamento e un surriscaldamento pessimo che ti indicherebbe un sovraccarico di gas quindi se riesco torno con temperature ragionevoli a controllare
vitos77 Inserita: 7 ottobre 2012 Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 Infatti se con quelle condizioni missuri, trovi un ottimo sottoraffreddamento e un surriscaldamento pessimo che ti indicherebbe un sovraccarico di gas quindi se riesco torno con temperature ragionevoli a controllare beh la vedo dura misurare in Pdc il surriscaldamento su un clima diversa cosa sarebbe un chiller.
DavidOne71 Inserita: 7 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 Aplicchiamo la legge del menga recupero + vuoto + carica e... Signora tornero a primavera per un controllo... Non hai tutti i torti! E se carichi e la signora dice che non fa freddo abbastanza, cosa fai? Comunque non è l'obbiettivo di questa discussione, io volevo cercare di far comprendere l'utilità di questa misura e non doversi trovare a dire: Ho caricato a peso ma non funziona ancora, che faccio?
antonioST4 Inserita: 7 ottobre 2012 Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 quale delle sfaccettature di questo concetto (subcool) ti interessa affrontare?
DavidOne71 Inserita: 7 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 Ok,ho capito che il sottoraffreddamento è l'inico modo per essere sicuri di avere la giusta carica,i valori del sottoraffreddamento sono gli unici dati che hanno valore ma non avete menzionato a quanto dovrebbe essere il Dt in sottoraffreddamento. aiaiai xxxxbazoo... non hai letto bene a quanto pare ti dobbiamo tirare un po le orecchie scherzo ne! Ti anticipo da 4 a 8° era per vedere se la teoria poi viene confermata andando nella fase pratica,in poche parole non cosa si dovrebbe fare macome fare. Comprensibile!
DavidOne71 Inserita: 7 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 Citazione il sottoraffreddamento è l'inico modo per essere sicuri di avere la giusta carica,i valori del sottoraffreddamento personalmente, la ritengo condizione necessaria, ma non sufficiente. il ciclo si valuta tutto, non per metà. Giusto, se nel rubinetto del lavabo non esce acqua prima si accerta che l'acqua ci sia e non dare colpa subito al rubinetto!
DavidOne71 Inserita: 7 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 quale delle sfaccettature di questo concetto (subcool) ti interessa affrontare? Non ci sono sfaccettature il discorso è univoco! Domanda: Se si misurasse un sottoraffreddamento nullo abbiamo una garanzia che l'evaporatore venga allagato? assolutamente no! Con un minimo di sottoraffreddamento (anche un grado o addirittura sopra lo zero) si può gia avere una garanzia di un surriscaldamento corretto! Il perchè e subito detto, basta guardare il diagramma entalpico. A proposito del carico. Non sono per niente convito che aumentare la temperatura si aumenta il carico! A mio avviso il carico aumenta o diminuisce con il variare del flusso (per flusso intendo aria che entra nell'evaporatore o se si vuole anche nel condensatore). Una variazione di carico potrebbe essere, ad esempio, la regolazione di velocità della ventola dell'unita interna.
Xxxxbazookaxxxx Inserita: 7 ottobre 2012 Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 Ti anticipo da 4 a 8° Scusa Davide ma la domanda aveva uno scopo,la domanda successiva. Facciamo che misuro il surriscaldamento e mi da la norma,ma verificando il sottoraffreddamento sono ancora basso: Sicuramente continuando la ricarica in base al sottoraffreddamento il surriscaldamento andrà fuori range,sbaglio? Quindi che faccio,penso a preservare il compressore o a mettere quella che dovrebbe essere la giusta quantità di gas? Scatteranno le protezioni amperometriche?
Frigorista modena Inserita: 7 ottobre 2012 Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 Non sono per niente d'accordo perchè sottoraffreddamento e surriscaldamento sono effetti totalmente slegati tra di loro, tanto è vero che sostanzialmente c'è un "pareggio", e quel poco di entalpia che recuperi sottoraffreddando la perdi subito dopo perchè sei costretto a surriscaldare. Se io posso sottoraffreddare cosa mi dice che posso anche non surriscaldare o surriscaldare più del dovuto? Il sottoraffreddamento dipende dal condensatore, e il surriscaldamento dall'evaporatore, non capisco come possano essere legati tra di loro, almeno in un verso. Devo comuque capire bene di cosa state parlando perchè vedo che nessuno ha fatto i conti con l'equazione fondamentale che regola i rapporti tra il compressore e gli scambiatori, per cui state facendo i conti senza l'oste.
DavidOne71 Inserita: 7 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 Scusa Davide ma la domanda aveva uno scopo,la domanda successiva. Facciamo che misuro il surriscaldamento e mi da la norma,ma verificando il sottoraffreddamento sono ancora basso: Sicuramente continuando la ricarica in base al sottoraffreddamento il surriscaldamento andrà fuori range,sbaglio? Quindi che faccio,penso a preservare il compressore o a mettere quella che dovrebbe essere la giusta quantità di gas? Scatteranno le protezioni amperometriche? Ottima domanda direi! Dipende tutto dall'organo di laminazione! Se c'è un organo automatico come ad esempio una valvola termostatica, questa penserà al surriscaldamento, ovviamente se non ha problemi! e tu penserai solo al sottoraffreddamento come precedentemente indicato. Se invece l'organo è un capillare, soddisfi il surriscaldamento tenendo d'occhio il sottoraffreddamento che non dovra superare il limite. Non ho molta esperienza sui capillari e quindi non saprei quanto deve essere il limite, ad occhio direi 5°!
DavidOne71 Inserita: 7 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 7 ottobre 2012 Non sono per niente d'accordo perchè sottoraffreddamento e surriscaldamento sono effetti totalmente slegati tra di loro, tanto è vero che sostanzialmente c'è un "pareggio", e quel poco di entalpia che recuperi sottoraffreddando la perdi subito dopo perchè sei costretto a surriscaldare. Se io posso sottoraffreddare cosa mi dice che posso anche non surriscaldare o surriscaldare più del dovuto? Il sottoraffreddamento dipende dal condensatore, e il surriscaldamento dall'evaporatore, non capisco come possano essere legati tra di loro, almeno in un verso. Devo comuque capire bene di cosa state parlando perchè vedo che nessuno ha fatto i conti con l'equazione fondamentale che regola i rapporti tra il compressore e gli scambiatori, per cui state facendo i conti senza l'oste. Con chi non sei daccordo? Magari non ti funziona il "quote", come a me tempo fa, riusciresti a quotare? se no è difficile seguire il discorso! Grazie!
vitos77 Inserita: 8 ottobre 2012 Segnala Inserita: 8 ottobre 2012 Davide ti saluto e mi scuso se non l' ho fatto prima ma quando le temperature si abbassano io mi sposto un po' sul forum del caldo anche se questo lo trovo più tecnico...tornando a noi credo che Frigorista c'é l'abbia con te e penso che ha ragione nel dirti che sottoraffreddamento e surriscaldamento sono 2 cose indipendenti l'un dall'altra. Per quanto riguarda Bazzooka sul capillare io mi preoccuperei molto del surriscaldamento e quindi della sicurezza del comp. dato che l capillare non è altro che un restrizione fissa e quindi non variabile. Il sottoraffreddamento varia da macchina a macchina e molto dipende dalla bontà del " sistema" condensazione .
DavidOne71 Inserita: 8 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 8 ottobre 2012 credo che Frigorista c'é l'abbia con te e penso che ha ragione nel dirti che sottoraffreddamento e surriscaldamento sono 2 cose indipendenti l'un dall'altra. A ragione fino a un certo punto, se non ho sottoraffreddamento è molto brobabile che ho molto surriscaldamento e fin che non sistemo il sottoraffreddamento il surriscaldamento non potrò mai sistemarlo, anche se faccio le pirolette E' vero che se il sottoraffreddamento e soddisfatto può esserci qualsiasi valore di surriscaldamento quindi in questo caso è indipendente!Per quanto riguarda Bazzooka sul capillare io mi preoccuperei molto del surriscaldamento e quindi della sicurezza del comp. dato che l capillare non è altro che un restrizione fissa e quindi non variabile. Il sottoraffreddamento varia da macchina a macchina e molto dipende dalla bontà del " sistema" condensazione . Non fa una piega
antonioST4 Inserita: 8 ottobre 2012 Segnala Inserita: 8 ottobre 2012 per me si tratta di scambio tra un fluido e l' aria, al pari di qualunque altro fenomeno. il cambio di stato "agevola" il funzionamento a ciclo, che si ripete. le due condizioni (surr. e sottoraffr.) sono legate da una corrispondenza che non necessariamente è biunivoca: è pacifico pensare che possano essere condizioni "sciolte"
DavidOne71 Inserita: 8 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 8 ottobre 2012 Antonio, sbaglio o avevi detto che facevi dei calcoli? Ho provato a guardare indietro ma non riesco a trovare il punto dove lo hai detto. Quindi è probabile che non l'hai detto?
antonioST4 Inserita: 8 ottobre 2012 Segnala Inserita: 8 ottobre 2012 infatti avrei bisogno di fare una foto al fenomeno, che non ho ancora fatto... il fatto è che in queste discussioni ogni intervento è una scatola cinese: devi aspettare che finisca la tempesta prima di mettere ulteriore carne al fuoco
DavidOne71 Inserita: 8 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 8 ottobre 2012 il fatto è che in queste discussioni ogni intervento è una scatola cinese: devi aspettare che finisca la tempesta prima di mettere ulteriore carne al fuoco E' vero hai perfettamente ragione
vitos77 Inserita: 8 ottobre 2012 Segnala Inserita: 8 ottobre 2012 no no ...per Davide ... io potrei avere Sottoraffreddamento scarso e surriscaldamento buono cosi come potrei avere il contrario...non vedo cosa c'è di nuovo!
DavidOne71 Inserita: 8 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 8 ottobre 2012 io potrei avere Sottoraffreddamento scarso e surriscaldamento buono Scarso è già una quantità! Io intendevo nullo!
antonioST4 Inserita: 8 ottobre 2012 Segnala Inserita: 8 ottobre 2012 (modificato) spesso siamo indotti a ragionare del ciclo frigorifero con un approccio del tipo "cane che si morde la coda", che per alcuni è qualcosa di irrinunciabile. è giustissimo valutare il fenomeno nell' insieme, ed aver coscienza di come ogni momento della trasformazione è causa e/o effetto per gli altri. tuttavia, siccome le due superfici di scambio sono soggetti a carichi ed aggravi termici eventualmente diversi, è ragionevole osservare che si può verificare un' alterazione localizzata delle normali condizioni di lavoro. questo non vuol dire che ciò che accade in bassa non si ripercuote in alta, e viceversa. quell' aggettivo "localizzata" non è proprio buttato lì. nessun frigorista, manometri alla mano, vestirebbe i panni del progettista e si metterebbe a valutare i parametri di funzionamento con dovizia di particolari, pari alla progettazione. accade allora che ognuno "si affida" ad indicatori che reputa di buon funzionamento. si nota altrettanto, un certo infastidimento misto a dubbio di inutilità quando si ragiona di numeri di progetto...non possiamo farci niente, ognuno vive la vita come vuole. P.S.: inutile ribadire che non vi è alcun riferimento a coloro i quali stanno partecipando a questa ed ad altre discussioni. Modificato: 8 ottobre 2012 da antonioST4
DavidOne71 Inserita: 8 ottobre 2012 Autore Segnala Inserita: 8 ottobre 2012 D'accordo con te Antonio!Un piccolo OT sai nulla di queto? http://termomeccanica.plcforum.it/index.php?/topic/11760-link-software-per-tabella-pressioni-temperature/
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