selia Inserito: 29 novembre 2012 Segnala Inserito: 29 novembre 2012 Io sto ristrutturando un monolocale di 30 mq a Roma posto al piano seminterrato nel quale dovrei andare a viverci. Il mio problema riguarda il riscaldamento. Ho appena saputo che non posso istallare una caldaia perchè non dispongo di una canna che arrivi fino al tetto (nè tantomeno posso crearla) e non posso istallare un condizionatore con pompa esterna per una questione di "estetica" del palazzo. A questo punto mi chiedo: che alternative ho? Esiste un sistema per riscaldare tutta casa in modo efficente e senza spendere una fortuna? Mi pare ovvio che dovrò per forza di cose ricorrere all'energia elettrica... Facendo un po' di ricerche su internet ho trovato i QUADRI A PARETE RISCALDANTI (non gli infrarossi) come il Panel 1000w di In Mica oppure il Panel 2000 di Orieme. Dal momento che non ne capisco nulla, vorrei sapere se c'è qualcuno che ha avuto esperienza diretta con questi sistemi oppure se qualcuno con competenze tecniche più dirmi che rendimento hanno, se sono convenienti in termini di rendimento/spesa oppure suggerirmi un'alternativa più valida. Aspetto i vostri commenti! Spero che qualcuno possa fornirmi dei buoni consigli. GRAZIE
Valejola Inserita: 29 novembre 2012 Segnala Inserita: 29 novembre 2012 (modificato) Perdonami, non ti sarò di aiuto, ma non resisto...solo che trovo la situazione al quanto singolare perchè un proprietario che offre appartamento che non dà la possibilità di crearsi un riscaldamento decente secondo me manco dovrebbe poterlo dare in affitto! Ok Roma non è come quà, farà sicuramente più caldo, ma a volte credo che anche da voi servano i termosifoni... p.s.: magari sbaglio perchè non sono del settore, ma secondo me se vuoi scaldare una casa, seppur piccola, con l'energia elettrica ti arriveranno delle bollette mica da ridere! Senza poi contare il contatore maggiorato perchè il classico 3kwh non credo che basti...e quando si chiedono quei contratti le cifre lievitano come ridere! Modificato: 29 novembre 2012 da Valejola
Ivan Botta Inserita: 29 novembre 2012 Segnala Inserita: 29 novembre 2012 Più di una volta ho visto la pubblicita delle stufe a bioetanolo, che se non sbaglio non richiedono canna fumaria, fai una ricerca in internet e verifica.
bl4st3r Inserita: 30 novembre 2012 Segnala Inserita: 30 novembre 2012 non me ne intendo ma esistono i condizionatori che hanno anche il motore interno e basta un foro al muro (mi sembra) oppure un condizionatore portatile
gianni73 Inserita: 30 novembre 2012 Segnala Inserita: 30 novembre 2012 dai un occhiata qui http://www.riscaldamentoelettricobassoconsumo.it/
Valejola Inserita: 30 novembre 2012 Segnala Inserita: 30 novembre 2012 (modificato) Le stufette portatili che bruciano combustibile liquido ricaricabie, secondo me, sono una vera e propria porcata!!! Apparte che in base al combustibile usato fanno puzza o meno, ma comunque vengono decantate come stufette perfette per la mancanza di canna fumaria necessaria quando invece servirebbe eccome perchè qualsiasi combustione produce gas più o meno nocivi!!! Addirittura se si va a leggere il libretto c'è scritto in grande di aprire le finestre ogni 10 minuti!! E questo la dice lunga, sia sulla sicurezza sia sul rendimento (visto che io scaldo e poi devo far prendere aria)!!! Modificato: 30 novembre 2012 da Valejola
reka Inserita: 30 novembre 2012 Segnala Inserita: 30 novembre 2012 hai due alternative secondo me (anch'io sono contro alle stufe a combustibile): -climatizzatore unico: pro sfrutti anche in estate e per l'umidità visto il seminterrato - contro: prezzo e rumore -riscaldamento elettrico: il sistema linkato da gianni non sembra male.. contro: dovrai fare almeno un contratto da 4,5kW almeno perchè iimmagino che in un monolocale senza caldaia sia inutile sprecare i soldi per un allacciamento del gas e avrai piano cottura ad induzione e scaldabagno elettrico.
adrobe Inserita: 30 novembre 2012 Segnala Inserita: 30 novembre 2012 (modificato) Molto interessante la soluzione dei radiatori elettrici "svedesi" dovrai fare almeno un contratto da 4,5kWnon credo, per quella superficie sono sufficienti elementi per 1200 watt complessivi. Se mettiamo uno scaldabagno elettrico pure a basso consumo (sui 1000 watt) ed un piano di cottura ad induzione da 1 kw, un contratto di fornitura da 3 Kw è sufficiente, a meno che tu non voglia costantemente inserire in contemporanea tutte le utenze... Modificato: 30 novembre 2012 da adrobe
reka Inserita: 1 dicembre 2012 Segnala Inserita: 1 dicembre 2012 beh, ha 30 mq io starei dalla parte della ragione e metterei il 1500w oppure anche il 1200w ma andrebbe messa anche una stufetta elettrica nel bagno... poi il frigo e secondo me in inverno un consumo di fondo verso i 2000kw lo fa. Piani ad induzione da un kW non li conoscevo.
adrobe Inserita: 1 dicembre 2012 Segnala Inserita: 1 dicembre 2012 Ovvio che se fa il contratto da 4,5 kw sta comunque più tranquillo, però a memoria ricordo un notevole extracosto rispetto al contratto da 3 kw... I piani elettrici ad induzione in genere non sono a potenza fissa , ma variabile, tipo questo: http://www.siemens-home.com/Files/SiemensNew/It/it/Document/novita/SIEMENS_Cottura-induzione.pdf vale sempre il principio: se si vuole risparmiare l'extracosto del contratto, con un pò di accortezza ci si riesce....
Valejola Inserita: 1 dicembre 2012 Segnala Inserita: 1 dicembre 2012 Si ma raga, 1200w il radiatore elettrico e 1000 lo scaldabagno...se accende il forno metre che cucina salta la corrente! Stessa cosa se usa un phon o un'aspirapolvere potente. Boh mi sembra un pò tirato con i 3kwh.
antonioST4 Inserita: 2 dicembre 2012 Segnala Inserita: 2 dicembre 2012 1. saranno pure svedesi, ma si tratta di resistenze a cop 1, che di questi tempi è una bestemmia. 2. un' economica stufa a gas a parete, con bruciatore stagno rispetto all' ambiente, risolverebbe il tuo problema alla grande. 3. 1200W non stanno bene in 30mq nemmeno in Sardegna. 4. la potenza contrattuale è di 3kW, non 3kWh; inoltre la curva di sgancio del contatore permette prelievi temporanei fino a 4kWh. non bisogna più ragionare nell' ottica del limitatore da 16A.
adrobe Inserita: 2 dicembre 2012 Segnala Inserita: 2 dicembre 2012 1200W non stanno bene in 30mq nemmeno in Sardegnaimmagino che li hai provati per essere così sicuro di quel che scrivi io non li ho provati, ma basandomi sui dati tecnici disponibili in letteratura, e sulle esperienze di chi li ha provati, ad esempio qui in provincia di Verona e non in Sardegna: http://www.energeticambiente.it/casa/14722728-radiatori-svedesi.html ritengo invece che meriterebbero maggiore considerazione
antonioST4 Inserita: 2 dicembre 2012 Segnala Inserita: 2 dicembre 2012 per quanto mi riguarda non ritengo sufficientemente attendibile il commento di un tizio in un forum, che potrebbe benissimo essere animato dall' esigenza di compiere il proprio dovere, ovvero promuovere commercialmente un prodotto. siamo seri: per discutere della convenienza di utilizzazione di una particolare sorgente primaria dovremmo persino ragionare sulla scorta della politica energetica del paese in cui risiediamo. quella scellerata ed interessata politica che, a fronte di edifici prevalentemente mal realizzati dal punto di vista degli isolamenti termici, costringe alla convenienza di bruciare metano portato fino a casa a caro prezzo, giusto per fare un esempio di vasto ambito. pur non di meno: -) dette stufe sono costituite da resistenze elettriche? immagino di si. -) dette stufe stufe, a fronte di una potenza elettrica assorbita di 1200W, cedono calore per 1200W? immagino di si. formalismi a parte, lavorano con cop 1. poi se mi sono perso un capitolo della termodinamica ditemelo, che brevettiamo i chiller svedesi. -) la potenza termica dei sistemi di riscaldamento deve essere almeno pari alla somma delle dispersioni attraverso le pareti e del ricambio d' aria che, alla temperatura di progetto (rispetto alla t. ambiente convenzionale di 20°), caratterizza l' involucro? risposta: come minimo, poichè ci sarebbe da considerare la discontinuità di utilizzazione. fatemi capire: la superiorità intellettuale degli svedesi è insita nel controllo di potenza utlizzato? o cos' altro? ma ci rendiamo conto che in Italia non abbiamo nemmeno le tegole delle case svedesi, e li hanno involucri passivi?
Livio Orsini Inserita: 2 dicembre 2012 Segnala Inserita: 2 dicembre 2012 ma ci rendiamo conto che in Italia non abbiamo nemmeno le tegole delle case svedesi, e li hanno involucri passivi? Ci sono condizioni ambientali estremamamente differenti. In Svezia da sempre hanno abbondanza di legname e da sempre costruiscono abitazioni in legno. Da noi invece secondo le regioni si eè sempre usata la pietra locale ed il mattone. Addirittura in molte regioni anche i tetti son sempre stati realizzati in lastre di pietra. E' solo da pochi anni che il problema del risparmio energetico per il riscaldamento ed il raffrescamento è stato messo in evidenza. Solo mezzo secolo fa il problema non era sentito anche perchè il riscaldamento era molto parco perchè molto limitato. La popolazione suppliva con vestiti pesanti, movimento e ...riscaldamento animale. Poi in Svezai son anche in pochi; hanno una suoperficie che è una volta e mezzo l'Italia ed uan popolazione come quella della sola regione Lombardia o poco più. Risulta molto più semplice innovaRE, specie se la maggior parte della popolazione è concentrata in poche città. I paragoni si dovrebbero fare con nazioni a noi più simili come dimensioni e tradizioni: Francia e Spagna ad esempio. Che poi si debba guardare con interesse agli esempi positivi è un fatto, ma non è possiible cambiare tutto da un giorno all'altro.
antonioST4 Inserita: 2 dicembre 2012 Segnala Inserita: 2 dicembre 2012 non mi pare che stiamo dicendo cose diverse. non a caso non ritenevo lungimirante il fatto che tale soluzione era adottata dagli svedesi.
click0 Inserita: 2 dicembre 2012 Segnala Inserita: 2 dicembre 2012 la soluzione tipo UNICO mi sembra la più accettabile o anche l'impiego ti un termoconvettore a gas murale stando però attento allo scarico dei fumi a parete che mi sembra di ricordare sia un tantino limitato dalla normativa ma per l'acqua sanitaria come fai?boiler elettrico?
paxman78 Inserita: 2 dicembre 2012 Segnala Inserita: 2 dicembre 2012 Nel mio piccolo intervengo.. Ho acquistato un anno fa un pannello radiante.. Uno di qui famosi quadri.. Ma di un'altra specie.. Piu potente e niente disegni.. E dico la veritá messo in bagno mi trovo bene.. È un calore diverso dal normale.. Ma bello Io non escluderei questa ipotesi.. Costano un po ma non la escluderei.. non so se posso scrivere il marchio.. Sarebbe n.....on Ciao e buona scelta
Lapo66 Inserita: 3 dicembre 2012 Segnala Inserita: 3 dicembre 2012 Salve a tutti! Premetto che sono nuovo di questo forum e che sono molto interessato a questa discussione perchè anch'io, come Selia, mi trovo in una in una situazione analogaecco il dilemma: pellet o climatizzatore? Sardegna: mc 160 (locale) - cappotto in lana di roccia e cartongesso su soffitto e pareti - finestre in pvc con tripli vetri: 1) 12000+9000 btu (costo di 1kW con 4,5 kW di contratto: 0.28), 1700 euro montati a parete; 2) stufa a pellet da 11,8 kW (pellet a 4,5 euro al sacco) non canalizzata: 2100+3/400 euro d'installazione e prima accensione... Questi sono i preventivi fatti da un venditore che ha sia le stufe che i climatizzatori e che ha effettuato un sopralluogo. Il problema è che le tabelle comparative sui consumi che ho trovato su internet non danno grandi differenze in termini di costi per Kcal. prodotte, ma allora mi chiedo: perchè tutta questa dichiarata convenienza delle stufe a pellet? Ringrazio chi vorrà commentare.
reka Inserita: 3 dicembre 2012 Segnala Inserita: 3 dicembre 2012 perchè come base si prendono le caldaie classiche.. però con 160mq non credo che 2 split ti bastino per fare tutto.
gianni73 Inserita: 3 dicembre 2012 Segnala Inserita: 3 dicembre 2012 lapo 66 in sardegna magari non va mai sotto allo zero come qui da me (cuneo) perche' ti assicuro che le mie pompe di calore (Fujitsu) , non lavorano benissimo e se dovessi solo scaldarmi con quello dovrei aggiungere una maglia , pero magari per quei climi sono sicuramente una soluzione
Valejola Inserita: 3 dicembre 2012 Segnala Inserita: 3 dicembre 2012 Scusate se vado in ot, ma vorrei puntualizzare una cosa perchè altrimenti vado in confuzione: io sapevo che i contatori leggono il consumo, e come tale sapevo che è determinato da una potenza utilizzata correlata però anche al tempo...perchiò sono sempre stato convinto che i contratti servissero a contare i kwh e non i kw, dato che questi ultimi sono solo una unità di misura di potenza. Sbaglio? Perchè sono andato in confusione dopo l'intervento #12 di AntonioST4
reka Inserita: 3 dicembre 2012 Segnala Inserita: 3 dicembre 2012 leggono entrambi, potenza ed energia, la potenza con i contratti domestici serve solo per una questione di distacco se superi quella consentita (con i tempi e limiti programmati).
adrobe Inserita: 3 dicembre 2012 Segnala Inserita: 3 dicembre 2012 i contratti servissero a contare i kwh e non i kw questa frase non ha senso, il fornitore di energia stabilisce un contratto di fornitura ad una determinata potenza (in genere 3 o 4,5 kw) e quindi tu devi utilizzare apparecchi che assorbano complessivamente al massimo 3 o 4,5 Kw Il consumo (energia) deriva poi ovviamente da quanto tempo hai utilizzato questi apparecchi. In un mese puoi aver consumato, con un contratto da 3 kw, molta più energia (Kwh) rispetto ad un utente che ha un contratto da 4,5 Kw.
Valejola Inserita: 3 dicembre 2012 Segnala Inserita: 3 dicembre 2012 (modificato) Forse ho capito...il contratto determina semplicemente il limite massimo di potenza istantanea da poter assorbire. Ho intuito bene? Invece i kwh determinano la potenza assorbita durante il tempo, rendendo quindi quantificabile un consumo. Giusto? Per cui dovrebbe proprio aver ragione AntonioST4, nel senso che i contratti si basano sui kw istantanei massimi che posso assorbire e non sui kwh che a fine mese pago. Modificato: 3 dicembre 2012 da Valejola
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