Vai al contenuto
PLC Forum


Gorgoglio Al Termosifone


alessiog89a

Messaggi consigliati

salve a tutti, mi trovo con un impianto distribuito in 4 piano con 4 valvole di zona e 4 collettori alimentato da una caldaia a gas. il problema è che all'ultimo piano ( 2 termosifoni e uno scaldasalviette) i termosifoni fanno rumore. Ho provato piu volte a togliere l'aria, per poco va bene, appena il piano arriva a temperatura e si chiude la valv di zona e poi poco (20 min) si riapre ricomincia a fare rumone. ho istallato anche una pompa aggiuntiva in serie all'uscita della mandata della caldaia che spinge verso l'impianto in modo da raddoppiare la prevalenza (5 + 5) ma niente da fare

Link al commento
Condividi su altri siti


Ciao,

se senti un rumore tipo fontanella allora è aria nell'impianto. Puoi provare a installare al posto dello sfogo aria manuale un tappo da radiatore con valvola automatica di sfogo aria, così l'aria che si accumula sulla sommità del radiatore viene eliminata automaticamente grazie al sistema a galleggiante all'interno. Sono anche dotati di tappo igroscopico di sicurezza per prevenire fuoriuscite di acqua. Per eliminare in modo più sistematico l'aria, puoi pensare ad un disaeratore da mettere sulla mandata dalla caldaia.

Se invece hai i comandi termostatici installati e senti rumori tipo martellio o fischio allora si tratta di:

- martellio: l'acqua percorre il radiatore e la valvola in senso opposto a quello indicato sulla valvola e mette in vibrazione l'otturatore. Vanno scambiati la mandatata col ritorno al collettore (fai una prova con la mano per capire quale tubo si scalda per primo partendo da freddo)

- fischio: eccessiva prevalenza (già hai detto che hai messo due pompe), da gestire per esempio con una valvola di by-pass differenziale

Ciao

R.

Link al commento
Condividi su altri siti

Quoto rickyguicks.

Di solito i problemi di rumorosità sui radiatori sono quelli, dipende tutto dal tipo di rumore. La pompa aggiuntiva in serie è un po' un errore, non serve per risolvere il problema, con due pompe in serie uguali raddoppi la prevalenza, rende molto più difficile il controllo della portata e il bilanciamento e in alcuni dei casi descritti (quando c'è la vibrazione), proprio aumentando il rumore. Due circolatori in serie non si mettono quasi mai. Da togliere assolutamente.

Link al commento
Condividi su altri siti

l'ulttimo piano sta a 7 metri di dislivello quindi ho pensato che il solo circolatore 15-50 della caldaia non ce la faceva, ma il rumore non si è tolto. Penso che sia rumore di aria. Stavo pensando a mettere 2 T sugli attacchi di mandata e ritorno e caricare l'impianto con la pompa dei solari, credo sia l'unico modo per disareare tutte le tubazioni. che ne dite

Link al commento
Condividi su altri siti

l'ulttimo piano sta a 7 metri di dislivello quindi ho pensato che il solo circolatore 15-50 della caldaia non ce la faceva

Ciao,

un conto è la pressione statica, cioè quella che hai quando il circolatore è fermo, un conto è quella dinamica con il circolatore in moto. Credo che sul tuo circuito ci sia un problema "statico" e cioè l'aria è comunuque presente a circuito fermo che si è accumulata da qualche parte, nella parte alta dei termosifoni, in qualche tubo che fa sifone, ecc ed è lì che bisogna agire. Se il circuito va verso l'alto di 7 metri è indispensabile che sia precaricato con pressione > 0.7 bar (7 metri c.a.), altrimenti è chiaro che nel punto più alto si forma aria, perché l'acqua lì non ci arriva ma non penso che questo sia il tuo caso.

Sulla soluzione della pompa solare onestamente non so se potrebbe dare dei risultati però il principio è quello del lavaggio dell'impianto solare, se fatto bene, con la giusta procedura potrebbe avere senso perché si "forza l'acqua e l'aria ad uscire". Però aspetto altri commenti, non sono così esperto con questi sistemi.

Saluti!

Link al commento
Condividi su altri siti

volevo dire che guardando la curva caratteristica del circolatore sottraendo la portata degli altri piani rimane talmente poco che non è sufficiente per l'ultimo piano, quindi ho pensato di mettere questo circolatore in serie, anche con la speranza che con una prevalenza maggiore riuscisse a trascinare l'aria sui punti alti per poi spurgare, ma niente da fare

Link al commento
Condividi su altri siti

Non ho capito bene, intendi che non c'è prevalenza residua per la circolazione? Hai delle perdite di carico così elevate? O stai considerando l'altezza idrostatica nel calcolo della prevalenza della pompa?

Se il circuito è chiuso (come quello del riscaldamento), l'altezza idrostatica non conta, contano le perdite di carico. La pompa si dimensiona considerando la "lunghezza" delle tubazioni e non "l'altezza" delle tubazioni.

Dall'altra parte devo avere un andamento della pressione "statica" dell'impianto che mi consenta di avere una pressione in ogni punto sufficiente. Cioè, se la casa è alta 20 metri, nel locale caldaia, a terra, devo vedere sul manometro almeno 2 bar (20 m c.a.), altrimente in alto mi va in depressione (ed è impossibile sfogare l'aria).

E' per questo che cambiando pompa non si risolve il problema.

Modificato: da Markciccio
Link al commento
Condividi su altri siti

quindi dici che se devo dimensionare una pompa non devo calcolare il dislivello in caso di impianto a vaso chiuso ?

Link al commento
Condividi su altri siti

No, il calcolo lo fai con le perdite di carico. Invece la pressione di caricamento dell'impianto la decidi a seconda (tra gli altri parametri) dell'altezza ma è la pressione "statica", ad impianto fermo.

Altrimenti le pompe per caldaietta che ci sono normalmente in commmercio, che hanno una prevalenza di 6-8 metri, funzionerebbero solo con case di uno o due piani al massimo...

Link al commento
Condividi su altri siti

Certo! Però nel caso del sanitario è un circuito aperto per cui devi far arrivare l'acqua alla giusta altezza. Per il circuito chiuso questa cosa non vale, vedi ad esempio:

http://www.lowara.it...utlig-ed-it.pdf

Dove si dice:

La curva dell'impianto descrive la resistenza interna, incontrata dal flusso nel sistema ad esempio tutte le perdite all'interno delle condutture. Poiché generalmente un impianto di ricircolo è a circuito chiuso, non è necessario superare alcuna prevalenza geodetica, soltanto le perdite per attrito.

In un circuito ad anello, il peso del liquido in salita è bilanciato da quello del liquido in discesa. Pertanto, quando l'impianto è pieno, la prevalenza geodetica dell'edifi cio è uguale a zero, a prescindere dall'altezza dell'edificio. La capacità richiesta della pompa è determinata invece dalla lunghezza complessiva, dal diametro e dalla disposizione delle condutture.

Modificato: da Markciccio
Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente per poter lasciare un commento

Crea un account

Registrati per un nuovo account nella nostra comunità. è facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo/a...