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Impianto Progettato In Bassa T°, Ora Va In Alta


basita

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Ciao a tutti, sono nuova del forum e scrivo nella speranza di avere un aiuto dal cielo.

Ho comprato casa in un edificio di classe B con pannelli a pavimento.

Il condominio ha una centrale termica praticamente nucleare: non mi chiedete cosa ci sia, ma c'è di tutto. Abbiamo dissalatore, pannelli solaretermici (acqua calda insomma ma solo sanitaria), caldaia a condensazione.

So per certo che il progettista ha pensato l'impianto in bassa temperatura. Chi l'ha fisicamente installato è stata una enorme termotecnica che ora ne ha la manutenzione. chi invece ha fisicamente fatto l'impianto idraulico (compreso di posa delle serpentine negli appartamenti) è stato l'idraulico dell'impresa (in subappalto).

Ora: noi a dicembre morivamo di freddo. tutti quanti. Alla fine l'idraulico, litigando a più non posso con la termotecnica, ha alzato la t da 40 gradi a 70. In effetti ora si sta bene.

Ma se la temotecnica ha messo la caldaia e sa che deve andare in bassa t, perchè deve decidere l'idraulico di alzarla? è normale? in più facendo i calcoli di quanto brucia la caldaia e di quando calore effettivamente viene prodotto, abbiamo il 70% di dispersioni.... il 70!!!!!!!!!!!!!!!!

quindi... è normale che per non morire di freddo dobbiamo fare andare un impianto pensato per bassa t in alta e abbiamo il 70% di dispersioni?

mah... ognuno ovviamente dice la sua versione... e noi paghiamo...

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bisogna capire se davvero con l'acqua a 40° si moriva di freddo, valutare le temperature ambiente e superficiali del pavimento...

se qualcuno ha cannato i conti o posato non come si deve deve saltare fuori.

l'idraulico probabilmente, non potendone più delle lamentele, ha preso la via più breve per risolvere la cosa..

tenete presente che portando l'acqua a 70° in teoria bisognerebbe poi rispettare gli orari di funzionamento della caldaia ..

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ciao ovviamente hai la contabilizzazione di calore e molto probabilmente annesso il tuo modulo a bassa temperatura con valvola miscelatrice e pompa di rilancio ?

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In appartamento ci dovrebbero essere delle cassette con i collettori dell'impianto a pavimento con, teoricamente, dei termometri che temperatura di segnano quelli?

una foto del colletore non guasta se riesci a postarla

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dunque.... appena fuori casa c'è un contabilizzatore che conta acqua calda, fredda, sanitaria. c'è un filtro che dobbiamo pulire ogni tanto e altre cose che non so cosa sono...

poi all'interno della casa ci sono due collettori con pompe (che vanno sempre a parte di notte) con vari "tubicini" e regolatori di temperatura (segnano 40 gradi se non ricordo male).

Prima che l'idraulico alzasse la temperatura della caldaia condominiale, in casa mia, ma anche dagli altri, c'erano 17-18° (a seconda dell'appartamento). la sera 16... posso assicurare che non si stava bene affatto.

Ora la caldaia a condensazione va a 70° fissa (credo abbiano anche staccato la sonda esterna) e senza aver cambiato nulla in casa, ora ci sono 19-20°.

Cosa dobbiamo pensare? che la caldaia non funziona?! il condominio è nuovo... finito da nemmeno un anno.

Inoltre sono uscite le bollette del gas consumato dal condominio...l'amministratore è allibito perchè il condominio consuma tantissimo mentre, sommando i consumi di tutti gli appartamenti, il calore utilizzato effettivamente è meno della metà...

mi spiego meglio: i vari appartamenti sommati consumano (dai contabilizzatori) un totale di... 30 (è un numero a caso) ma il gas che il contatore condominiale fa passare è sufficiente per produrne 100... quindi disperdiamo il 70% di energia... non si sa dove!!!!!! e non ci sono perdite... è come se ci fosse un altro condominio attaccato...

i calcoli non li ho fatti io ma 2 persone diverse in separata sede e il risultato è lo stesso...

io non so cosa pensare... pago una infinità di gas!!!!!!!! qualcuno di voi ha una spiegazione logica?! giuro mi viene da piangere... non ci abitiamo nemmeno da un anno...

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tra l'altro, tutte le stanze dell'appartamento hanno termostati di zona (che segnano 19,5°) ad eccezione del bagno. Più c'è un termostato generale che mi hanno detto di tenere a 30° così che l'acqua continui a girare nei tubi: è poi il termostato di zona a dare la temperatura vera e a "strozzare" l'impianto... mah...

In bagno, dove non c'è il termostato di zona, presumo sia collegato a qualcos'altro (il generale?). Il pavimento del bagno altro che bruciare... ustiona... è a 27 gradi... se poi apro lo scaldasalviette con la porta chiusa si muore dentro... brucia più di un calorifero normale.

purtroppo la temperatura del pavimento delle altre zone non la ricordo... mi avevano prestato un termometro strano per misurare, se volete provo con quello "della febbre"...

boh... davvero. non so proprio cosa dire...

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Non è così semplice da risolvere la questione!

parlando di condominio immagino ci sia una caldaia enorme che non può gestire un appartamento e soprattutto non può gestire impianti di riscaldamento a pavimento e alta temperatura dei singoli condomini.

Quindi immagino che il vostro impianto sia così composto:

1) caldaia

2) puffer

3) colonna montante o più colonne tante quanti sono gli appartamenti/rami/piani ecc

4) collettore con relativa pompa di rilancio su ogni appartamento e contabilizzatore di calorie.

5) dentro il collettore valvola termostatica miscelatrice ed eventuale altra pompa per impianto AT.

detto questo bisogna verificare i parametri di funzionamento.

Premesso che un impianto BT viaggia h24 e tenuto conto che se come ci scrivi il vostro condominio è in classe B il tuo impianto può restare spento qualche ora ma non 12 ore come mi pare di aver intuito nelle righe precedenti, quindi il fatto che stia spento di notte è da verificare se effettivamente il vostro impianto può lavorare a questo regime.

Quindi in un impianto ben fatto, la caldaia condominiale dovrebbe scaldare il puffer da dove tutti i condomini spillano acqua per la loro casa.

Partendo dai punti sopracitati dovresti capire insieme al termotecnico /idraulico/ costruttore chi ha barato!

Idraulico non posando o non collegando in modo idoneo l'impianto radiante.

il termotecnico sbagliando il progetto e sottodimensionandolo

il costruttore dichiarando che è una casa in classe B mentre è tutt'altra cosa (effettivamente dalle tue lamentele sembra che la casa disperda molto; buon parametro è capire in una notte quanti gradi perde la vostra casa)

Per la T della mandata, se veramente sul pavimento dovesse passasse acqua a 70° bisogna stare molto attenti, c'è rischio per le vostre gambe, ne soffrirebbero le vene!!!

Il pavimento NON DEVE SUPERARE I 28°!!!

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non mi sembra ci siano particolari inefficenze alzare la temperatura di mandata non ti crea alcun problema visto e considerato che pompe valvole miscelatrici eccetera ti gestiscono i pannelli, ovviamente rimane da verificare il funzionamento e posizionamento della sonda esterna e il settaggio della curva sulla climatica in centrale termica. che sappia io negli impianti centralizzati come questo i generatori possono essere accesi 24 su 24 ed è demandato al conduttore di ogni singola unità immobiliare il rispetto delle fasce/temperature di utilizzo tramite crono. almeno ove abito è così .

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