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Problema Caldaia E Successiva Minaccia Con Un Legale..


anto2687

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Salve a tutti, non ho trovato la sezione giusta e spero che qualcuno sia capitata o sa come comportarsi in quelle situazioni dove credi di aver ragione ma lo devi pure appurare..

Circa 1-2 settimane fa sono stato su una caldaia e l'ho riparata sostituendo un pezzo di ricambio, fatta la fattura e fin qui tutto ok..

Dopo appunto 1 settimana il cliente mi chiama gridando per telefono, dicendomi delle cose assurde che potrebbero essere motivo di calunnia, comunque il cliente mi dice che ha chiamato un altro e vuole che ci vada per forza se no procederà per vie legali.. Proprio ieri mi chiama il suo legale, mi fa capire che il signor ******* non è molto bravo con le parole, ma lui si è preso questa briga da risolvere e quindi mi ha chiesto se lunedì ci posso ritornare e vedere cosa ha questa caldaia..

Ora io mi chiedo andandoci nuovamente, per io tutelarmi di un'eventuale guasto in futuro cosa posso fare?

Se io avessi rifiutato la proposta di andare nuovamente, a cosa incorrevo? Perchè dal canto mio sono apposto, poi per giunta ha chimato un altro tecnico che non so cosa abbia fatto (non risolvendo il problema) e quindi comporta che possibilmente abbia modificato qualche cosa non so..

Non so se sono stato chiaro, se c'è qualcuno che mi possa aiutare o che abbia vissuto un'esperienza simile..

Grazie

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intanto se riesci a dimostrare che cè stato qualcun'altro dopo di te, tu non incorri in nulla, e ricorda a questa persona che non si inveisce mai per telefono pena un esposto alla procura della repubblica, poi passerebbe dalla ragione al torto.

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Non ho modo di dimostrarlo, perchè non è che il cliente mi darà mai prova che un altro è andato li.. Si questo lo so che non si inveisce ecc.., ma dal canto mio per non avere grattacapi come mi posso tutelare? Cioè se io non ci andassi a cosa andrei incontro? e se ci andassi per poi non sentirmi dire nel prossimo guasto "lei.... non funziona... la denuncio...." cosa potrei fare?

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Simone Baldini

Bisognerebbe capire l'intervento eseguito. Comunque un intervento su una caldaia è risolto nel momento in cui io esco dal cliente e il tutto funziona, se trascorsi 1 giorno si ripresenta il problema allora bisogna intervenire ancora, potrebbe essere la stessa causa o un'altra. Inoltre non capisco perchè abbia chiamato un altro tecnico prima di richiamare te, cioè poteva chiamarti e dirti che il problema non era risolto. Capita spesso che vai dal cliente resetti e riparte il tutto e non si capisce il problema se non dopo svariati interventi, questa non è incompetenza ma semplicemente mancanza della sfera magica.

Io lascerei perdere, ti vuol far causa per cosa? Per che cifra? Se ti ha pagato vuol dire che è stato soddisfatto dell'intervento e che la caldaia funzionava al momento che tu hai finito l'intervento, poi quello che è accaduto dopo è tutto da dimostrare e non è semplice.

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Terreno scivoloso in cui credo sia obbligatorio seguire il cosniglio di Fulvio.

Dico il mio parere se ti faccio riparare qualcosa e verifico che dopo la riiparazione non funziona ancora ti richiamo

ed eventualmente faccio intervenire contemporaneamente un altro tecnico di mia fiducia.

Se prendo l'iniziativa e ci metto le mani o le faccio mettere a un altro tecnico la garanzia sul lavoro fatto da te decade in automatico.

Tu non sei mai stato informato del problema se non con gli insulti a cose fatte perciò sei assolutamente in buona fede

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Frigorista modena

Scusa Anto non ho capito bene: hai fatto una riparazione e hai fatto la fattura, e fin qui ok.

Poi dopo una settimana ti ha richiamato insultandoti (senza testimoni lascia perdere le denuncie per calunnia...) ma perchè?

Non funziona più?

Se non funziona più tu devi tornarci e vedere se non funziona per lo stesso primo motivo o per un altro, non capisco come fai a dire che "sei a posto", potresti non aver fatto bene la riparazione (come anche a me succede), oppure ripeto il guasto è da un altra parte (anche questo succede spesso!!).

Terza cosa, prima di arrivare ai duelli rusticani, anche se il cliente spesso reagisce male, stai calmo almeno tu e vai a vedere cos'è successo, o mandi un tuo amico collega se non lo vuoi più vedere, ma non tornarci secondo me è molto sbagliato.

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Ma infatti io ci rivado perchè a me frega del mio lavoro era solo per capire come tutelarmi.. Il problema io l'ho risolto quando andai la prima volta se no non mi avrebbe pagato giustamente.. Poi sono calmo, fa solo rabbia perchè ti devi sentir dire delle cose che assolutamente non stanno ne in cielo ne in terra, ma comunque, vedremo

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Fulvio Persano

Ciao.

fa solo rabbia perchè ti devi sentir dire delle cose che assolutamente non stanno ne in cielo ne in terra

Proprio per questo mi sono permesso di suggerirti di interpellare un legale,il quale sa cosa devi e,sopratutto,non devi fare o dire.

Ovvio che è sempre buona norma ritornare a casa del cliente almeno per accertarsi del fatto increscioso o meno che lui sostiene possa essere accaduto.

Il cliente "inferocito",il più delle volte lo è a causa di un comportamento sleale da parte di un "concorrente",nonchè per sua stessa "ignoranza" ed è per questo che potrebbe rivelarsi un terreno scivoloso,come ti hanno già fatto notare......

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Frigorista modena

C'è anche da dire una cosa, gli artigiani dovrebbero (credo) avere obbligatoriamente un'assicurazione per danni verso terzi riguardanti il proprio lavoro, di solito se il cliente lamenta un danno e comincia a dar fuori da matto, l'artigiano va alla propria assicurazione e si apre la procedura.

Il perito si metterà in contatto col cliente e andrà lui a vedere cos'è successo, di solito gli avvocati arrivano dopo, quando effettivamente si capirà cos'è successo.

Se tu hai fatto la fattura dov'è riportato il lavoro che hai eseguito, non dovrebbe essere difficile stabilire cos'è successo, e di solito il cliente che ha abbaiato tanto si calmerà come una pecorella quando verrà chiamato dal perito per controllare cos'è successo.

Certo è di moda invocare denunce e simili, ma queste eventualmente verranno dopo.

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Dunque intanto cerchiamo di capire. 1) Sei tu il manutentore ufficiale del cliente, con tanto di tuo nominativo e timbro alla seconda pagina del libretto d'impianto? 2) Sei CAT autorizzato di un certo marchio? Perchè se la risposta è no ad entrambe le domande puoi benissimo utilizzare la tecnica della buonanima del mio zio, ovvero rispondere "Quando ho tempo vengo". Sfortunatamente nell'ultimo anno non ho mai avuto tempo... :roflmao: Se la risposta è si alla prima e no alla seconda puoi inviare una lettera mezzo raccomandata A/R al cliente scrivendo che sei rammaricato ma che per gravi motivi personali da oggi non puoi più seguire la manutenzione della sua caldaia e che si deve trovare un altro. Se la risposta è si ad entrambe diventa un grosso problema perchè rischi di perdere il marchio se il cliente si lamenta con la casa madre. Comunque secondo me gente di quel genere è da mandare a quel paese quanto prima....

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Simone Baldini

L'assicurazione è una buona cosa e direi doverosa, ma qui non si parla di danno ma semplicemente che il problema si è ripresentato (forse).

A me è capitato d'intervenire su una caldaia a gasolio ferma, farla ripartire e due giorni dopo è andata a fuoco. Da una successiva verifica si è scoperto che erano stati i topolini a mangiare i cavi che hanno fatto corto. I cavi mangiati sicuramente c'erano già al momento del primo intervento, ma siccome quando siamo usciti la caldaia è ripartita pulendo gli elettrodi e sostituendo il classico ugellino non abbiamo smontato il quadro. Posso solo dire che il mio cliente non ha minimamente dato la colpa a noi ne per il fatto di non esserci accorti dei cavi mangiati (impossibile se non smontando il quadro) ne del fatto che due giorni prima eravamo intervenuti e che poteva pensare che fosse colpa del nostro intervento. Io ero pronto ad aprire con l'assicurazione ma il cliente non ha voluto assolutamente farlo perchè ha visto e capito dove è stato il problema. Se fosse stato uno come questo qui, avrebbe dato le colpe a noi sicuramente addebitandoci tutte le responsabilità.

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Questa discussione è molto interessante perchè anch'io ho sempre voluto approfondire il lato "responsabilità" in caso di problemi, ma non ho mai avuto modo di poterlo fare.

Tutte i i miei dubbi riguardano il fatto che una caldaia non può essere sigillata, quindi può venire tranquillamente manomessa da chiunque in qualsiasi momento.

Quindi com'è la faccenda?

Modificato: da Valejola
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Livio Migliaresi

E' una discussione interessante che, però, credo manchi di qualcosa: le informazioni per poter capire ed eventualmente fornire un qualche suggerimento.

Perché mai se l'intervento sulla mia caldaia ha avuto esito positivo dovrei richiamare il 'tecnico' minacciandolo di adire le vie legali??

C'è qualche informazione che manca o c'è qualcosa che a me non è tropo chiaro.

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Livio cosa c'è di poco chiaro che incaso spiego?

Comunque per onor di cronaca stamane ci sono riandato, e non potete immaginare cosa ho trovato..

La caldaia alla richiesta sanitaria parte normalmente (mentre il cliente mi diceva che non partiva), solo che la fiamma restava bassa.... lo sapete perchè?

...... c'era il selettore sanitario messo a minimo quindi l'acqua era tiepida, ho solo girato la manopolina in senso orario e tutto funziona...

Il marito e il figlio non mi hanno saputo rispondere dicendo che la moglie che era in casa aveva controllato ecc....

A me piacerebbe sapere però in queste occasioni come comportarsi legalmente perchè appunto mai dire mai..

Grazie

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Io credo che in questa discussione molti di noi si ritrovino, spesso l'utente non ha i soldi per pagarti ma li trova per uno pseudo legale.

Personalmente ritengo che nel momento in cui mi paghi hai constatato il regolare funzionamento della caldaia , e dato che la caldaia non e' sigillata con la cera lacca chiunque puo' averci messo le mani dopo il nostro intervento!!

Questo non vuol dire che noi abbiamo sempre e comunque ragione, sbagliare e' umano e lavorando può capitare ma purtroppo sempre piu' spesso il cliente è diciamo poco cortese diciamo...quindi bisognerebbe tutelarsi ma come??

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non capisco per cosa è stato chiamato l'avvocato.

se metto apposto una caldaia e il giorno dopo al cliente da nuovamente problemi, il cliente mi richiama e io ci torno....non mi chiama il legale!

quindi o sei capitato con un cliente pazzo oppure c'è qualcosa che non è stato detto ( non so di cosa si possa trattare)

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In effetti mi sono già capitati problemi simili, sia per colpa mia (involontaria ovviamente), sia per colpa di problemi secondari o addirittura di inconsapevoli "manomissioni" (es. riempire troppo la caldaia o aver toccato l'alimentazione).

Ma mai nessuno ha subito chiamato un avvocato...si sono sempre prima rivolti a noi per risolvere insieme la situazione.

999 su 1000 li lasciamo soddisfatti (quando è colpa nostra sistemiamo gratuitamente, quando è colpa altrui spieghiamo e qualcosa ci facciamo dare), ma c'è sempre quello che la ragiona a modo suo e non ne vuole sapere nemmeno quando ha torto...e in quei rari casi non ci si può far nulla e ci si lascia anche in malo modo!

Per esempio io, anche se sono operaio, mi sono rifiutato di andare da un paio di clienti perchè mi hanno trattato male (cerdetemi...entrambe situazioni assurde e fuori da ogni logica)!

Ovviamente io non ho mai alzato la voce con nessuno, sono sempre stato calmo e rispettoso dicendo quello che dovevo dire senza peli sulla lingua.

Ma solo perchè non mi hanno mai preso sul personale perchè se capitasse ovviamente risponderei a modo.

Alla fine il rispetto non deve mai mancare, na da parte nostra, ne da parte loro!

Modificato: da Valejola
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Infatti possiamo sbagliare tutti. Un artigiano serio si prende le sue responsabilità, risolve il problema e tutto finisce lì. Ad esempio l'altro giorno sono andato a riallacciare una cucina che era stata smontata e rimontata per fare dei lavori. Tutto ok per qualche giorno poi il cliente mi chiama che c'è una perdita. A suo dire il raccordo del carico della lavatrice era lento e perdeva, aveva provato a stringerlo da solo ma non riusciva ad arrivarci bene. Sono intervenuto subito, effettivamente c'era stata una perdita perchè c'era dell'acqua ma al momento dell'intervento non perdeva niente. Ho fatto di nuovo tutte le prove, sembra tutto ok. Considerando che per tre giorni è andato tutto bene e che i raccordi non si allentano da soli è probabile che qualcuno ci abbia messo mano. Morale della favola: questo aveva la cucina semiallagata, io ho perso un'ora di lavoro ma nessuno s'è arrabbiato anzi ci siamo già messi d'accordo per i prossimi lavori da fare. Un cliente che invece trova subito il pretesto per andare per vie legali e fare battaglia, così come un artigiano che in casi del genere non interviene tempestivamente e gratuitamente sono da cacciare alla prima occasione. Come ho già detto certe categorie di clienti li perdo più che volentieri nonostante la crisi. Per incassare 50 euro rischi di trovarti a perdere tempo e tanti soldi tra avvocati e tribunali.

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Concordo, si cerca sempre di essere il più professionali possibili, sia in ambito pratico che come rapporti col cliente, ma a volte risulta impossibile riuscirci.

A me sono successe cose che se ve le raccontassi fareste fatica a crederci...

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Ciao a tutti

Quel po' di esperienza guadagnata su campo mi ha insegnato due punti fermi quando ci sono situazioni e/o clienti un po' "particolari" la prima è di parlare poco, conciso con terminologie semplici e comprensive per non confondere troppo il cliente e scrivere sul libretto e sull' allegato g (che poi riporto sul PC nella scheda cliente) le stesse cose dette, Certo è procedura un po noiosa ma efficace quando richiamano se straparlano. Il secondo punto e inserire la voce controllo positivo ALLA PROVA consiglio datomi da un comandante dei vigili del fuoco che mi disse "non si sa mai"

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Il nostro problema è che se noi facciamo tutto nel modo giusto, c'è sempre la possibilità che veniamo incastrati!

Per esempio se io faccio una manutenzione e la caldaia è perfetta ma dopo 10 minuti che me ne vado arriva qualcuno che la manomette per creare appositamente un danno e darmi le colpe...beh, mi frega in pieno perchè anche se io ho la certezza di aver fatto tutto giusto, non posso provarlo perchè una prova dei fumi e un rapporto non basta...

Cioè, secondo me l'unica maniera per evitare possibili problemi, seppur questi remoti, è sigillare completamente la caldaia!

Vengo io, faccio il lavoro e sigillo tutto, così se qualcuno prova a metterci dentro le mani, deve per forza rompere il sigillo.

E non parlo di cera sulle viti, quella la possono mettere tutti una volta che viene tolta...io parlo proprio di sigilli come quelli dei contatori del gas dove c'è il filo di sicurezza comprensivo di cartellino personale della ditta!

Quindi una volta rotto quello non si può di certo rimettere a posto!

Anzi, in caso di caldaie a tiraggio naturale andrebbe sigillato pure il camino perchè se qualcuno ci infila dentro qualcosa apposta, poi la colpa ricade sempre sull tecnico caldaista perchè è compito suo verificare il suo buono stato e il tiraggio.

Quindi secondo me non siamo affatto tutelati!

Modificato: da Valejola
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