Chiara1973 Inserito: 20 aprile 2013 Segnala Share Inserito: 20 aprile 2013 (modificato) Buongiorno a tutti, ho una domanda in merito alla norma UNI 378-1 (2012), che prescrive, a seconda del gas refrigerante impiegato, un limite massimo di concentrazione in ambiente, espresso in kg/m3. La norma prescrive di verificare che, in caso di perdite del circuito frigorifero, in nessun ambiente si possa superare la concentrazione massima per il fluido in questione (0.44 kg/m3 per l' R410 o 0.33 kg/m3 per l'R407, ecc...). In pratica basta verificare la concentrazione massima per l'ambiente più piccolo attraversato dall'impianto (kg di gas dell'intero circuito diviso il volume della stanza più piccola). Se il valore è inferiore al limite massimo, tutto ok. Ma se non lo è ? Bisognerebbe provvedere con soluzioni alternative? Un fornitore di sistemi ad espansione diretta mi ha detto che alcuni progettisti, quando per una stanza non è verificato questo limite, fanno montare una porta non a chiusura ermetica, che dia su un altro ambiente, in modo da poter considerare il volume dei due ambienti come un' unica stanza. Tipicamente accade negli alberghi, quando l'impianto di condizionamento contiene parecchi kg di gas e le stanze singole risultano piccole, si lascia uno spazio tra la porta (che da verso il bagno) e il pavimento. Mi chiedevo se questa può essere considerata una soluzione accettabile e in caso affermativo se esistono delle prescrizioni in merito alle dimensioni dell'apertura di comunicazione tra i due ambienti. Qualcuno sa mica darmi qualche indicazione in proposito? Grazie. Modificato: 22 aprile 2013 da Livio Migliaresi adeguato il carattere Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Erikle Inserita: 20 aprile 2013 Segnala Share Inserita: 20 aprile 2013 questo è tipicamente un problema degli impianti vrv o vrf ad es in alberghi e di cui molti non si preoccupano proprio........... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Xxxxbazookaxxxx Inserita: 21 aprile 2013 Segnala Share Inserita: 21 aprile 2013 la norma UNI 378-1 [81] pone dei limiti alla massima concentrazione possibile di gas refrigeranti che puo` svilupparsi per una perdita all’interno dei locali con presenza continuativa di persone (indicati come locali di classe A), pari rispettivamente a 310 gr/m3 per l’R407C, 440 gr/m3 per l’R410A; percio` l’impiego di impianti ad espansione diretta e` consentito purche´ la carica complessiva di fluido refrigerante espressa in kg non sia superiore a Cf = Lp x Vol (con Vol = volume della stanza piu` piccola). Questa e` la motivazione per cui gli impianti ad espansione diretta possono avere estensione limitata in ambito civile e sanitario: la necessita` espressa dalla norma di considerare l’intero volume del refrigerante come potenzialmente immesso nella camera piu` piccola ne limita fortissimamente la potenzialita` complessiva utilizzabile. Per superare questo limite, l’unica maniera e` utilizzare l’acqua come fluido termovettore intermedio (in tal modo il gas refrigerante rimane confinato in centrale frigorifera, nella quale non vi e` per definizione presenza continuativa di persone).In poche parole se hai una stanza più piccola del cubaggio permesso dovresti passare all'idronico o come sanno fare gli ingegneri modificare la stanza più piccola per ingrandirla oppure adibirla ad altri scopi e non al soggiorno continuativo di persone. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
L amico dei frighi Inserita: 22 aprile 2013 Segnala Share Inserita: 22 aprile 2013 si puó aumentare il volume d'aria della stanza installando un impianto d'aereazione? ti trovi che una singola di nemmeno 40m3 abbia molti m3 in +..... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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