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Novità Nel Fotovoltaico, Era Ora! - Conto energia anche in Italia


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ma secondo voi è veramente conveniente? Ho sentito parlare di rendimenti bassissimi nei pannelli fotovoltaici, tali da rendere non conveniente l'installazione.

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Se per rendimento basso intendi che non tutto l'irraggiamento solare si converte in energia elettrica, la tua affermazione è corretta, ma la convenienza la si misura in altro modo: quanto spendi per produrre l'irraggiamento solare? (R.:Nulla, il Sole splende senza bisogno del tuo contributo) Quanto ti costa l'ammortamento dell'impianto fotovoltaico? Quanto costa mantenere l'impianto?

Potendo rivendere a ENEL il surplus di energia prodotta, i costi dell'impianto si riducono, perché non ti serve più immagazzinare la totalità dell'energia prodotta e non utilizzata immediatamente, con grande vantaggio per le tasche e per l'ambiente.

Contesto ancora la cifra di 10000 Euro per una pannellatura in grado di soddisfare i bisogni di una famiglia, quando ogni preventivo che ho ricevuto non scendeva mai sotto i 45000 Euro per un impianto bifamiliare (circa 6 KW). Sono anche disponibile a prevedere un investimento che mi faccia rientrare delle spese in 5 o 10 anni, ma nel mio caso le previsioni erano per essere sempre in perdita, in quanto l'impianto stesso ha una sua vita utile, e nel frattempo bisogna comunque fare un minimo di manutenzione.

Senza una contrazione dei costi dei pannelli (magari confidando in un aumento considerevole della produzione) e un contributo all'acquisto e alla installazione, dubito che si possa fare un mero calcolo di convenienza economica.

Modificato: da nll
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ifachsoftware

A mio giudizio e' un passo avanti ma inutile : i pannelli solari sono convenienti SOLO per la produzione di acqua calda , per la produzione di energia e' meglio utilizzare altre tecnologie.

Ciao :)

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Contesto ancora la cifra di 10000 Euro per una pannellatura in grado di soddisfare i bisogni di una famiglia, quando ogni preventivo che ho ricevuto non scendeva mai sotto i 45000 Euro per un impianto bifamiliare (circa 6 KW)
45000 Euro per un impianto da 6 kWp sembrano tanti anche a me (anche se non esageratamente: direi che l' ordine di grandezza è comunque quello, a occhio e croce ci si potrebbe aspettare, per un impianto di quelle dimensioni, un costo che va dai 6 ai 7 mila Euro per kW di picco: nel caso spefico da 36000 a 42000 Euro, a seconda delle caratteristiche di esposizione dei moduli, della semplicità di installazione, ecc.).

Piuttosto mi sembrano tantini 6 kWp per un impianto bifamiliare ...

Teniamo presente che un impianto fotovoltaico non va dimensionato in base alla "potenza del contratto di fornitura Enel", ma in base al fabbisogno energetico medio annuo della famiglia.

Un impianto da 6 kWp (considerando i dati di irraggiamento della zona di Reggio Emilia, e considerando una esposizione ottimale del campo fotovoltaico, ovvero 0° SUD e 30° di inclinazione) produrrà circa 7300 - 7400 kWh/anno.

Una famiglia media senza particolari esigenze (almeno da quello che vedo nella mia zona) necessita di circa 3000 kWh/anno, tranquillamente ottenibili con un impianto da 2,5 kWp (Indicativamente 12000-14000 Euro).

Nelle zone del sud si può ottenere anche di meglio: per produrre 3000 kWh/anno sono sufficienti impianti di taglia anche inferiore a 2 kWp!

Mi è anche capitato di vedere famiglie con assorbimenti di 7000 kWh/anno ( :o alla faccia del risparmio energetico ... ), è ovvio che i messaggi promozionali del tipo "10000 Euro per una pannellatura in grado di soddisfare i bisogni di una famiglia" sono calcolati per una famiglia che consuma POCO :D .

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mircoelektra, grazie per la precisazione, effettivamente consideravo un carico di punta, anche perché volevo evitare al massimo l'uso di accumulatori e sfruttare la possibilità di vendere energia all'ENEL quando i consumi sono inferiori al picco.

Ma forse il gioco non vale la candela e mi conviene sopperire ai picchi prelevando dalla rete e dimesionare l'impianto per il consumo medio.

Tu scrivi "...costo che va dai 6 ai 7 mila Euro per kW di picco", ma in zona ho trovato tutti abbastanza concordi nel praticare prezzi che si aggirano sui 10 mila Euro al kW (prezzo minimo 9, ma con molte, troppe, riserve, che mi attendo sorprese in corso d'opera).

ifachsoftware, nessuno credo abbia detto che col fotovoltaico si risolveranno tutti i problemi, ma con la differenziazione delle fonti energetiche e con un'attenzione ai due fattori di ecocompatibilità: ridotto, o nullo, inquinamento di aria, acqua e suolo, e rinnovabilità della fonte.

Il fotovoltaico, insieme ad altre fonti energetiche alternative possiede queste caratteristiche (certamente, bisogna tenere conto anche dell'impatto ambientale degli accumulatori, è per quello che vedo bene l'accordo col gestore nazionale della rete elettrica, che consente un ridotto uso di questi accessori).

Del resto il sole è una risorsa diffusa, che molti possono utilizzare per produrre energia. L'ottimo sarebbe quello di produrre energia già nella forma che serve, quindi bene anche il pannello solare per la produzione dell'acqua calda, ma affiancato al fotovoltaico, perché le esigenze di una famiglia non si limitano al riscaldamento dell'acqua.

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ifachsoftware
ifachsoftware, nessuno credo abbia detto che col fotovoltaico si risolveranno tutti i problemi

Lo so benissimo , ho solo detto che attualmente la convenienza c'e' SOLO per la produzione di acqua calda , poiche' anche con gli incentivi e considerata la vita media dei pannelli si rischia di non ammortizzare MAI l'investimento.

Piuttosto troverei interessante (se ci fosse la possibilita') di produrre idrogeno dall'energia solare con impianti tipo quello creato da Rubbia , in quel modo probabilmente si acumula e trasporta idrogeno con meno perdite rispetto agli elettrodotti , si evita elettrosmog e si accumula energia pulita , invece di rivendere all'Enel che magari non se ne fa nulla in quel momento o accumulandola in batterie al piombo che inquinano piu' del carbone.

Comunque probabilmente i 61,02 $ al barile incominciano a far aprire finalmente gli occhi alla gente <_<

Ciao :)

Modificato: da ifachsoftware
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... nessuno credo abbia detto che col fotovoltaico si risolveranno tutti i problemi...

C'è da considerare una cosa che viene sempre sottaciuta: come si producono i pannelli fotovoltaici, quanto costano in termini di energia ed inquinamento.

E' vero che una volta installati producono energia, "pulita" e da fonte rinnovabile, per il periodo della loro vita che non è infinito.

Ma è altrettanto vero che, con le tecnologie attuali, per produrre un m^2 di pannello necessita una quantità di energia quasi pari a quella che produrrà il pannello stesso durante la sua vita.

Inoltre il ciclo di produzione è abbastanza inquinante.

Se verificassino il bilancio energetico totale non sarebbe molto positivo.

Io sono del parere che l'energia solare, allo stato attuale, sia conveniente per il riscaldamento. Un impianto che prevede pompe di calore, con scambiatori interrati in profondità nel terreno, e pannelli solari permette di vivera al caldo in una casa di montagna (verificato personalmente) senza consumare neanche un grammo di combustibile solido, liquido o gassoso.

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volevo evitare al massimo l'uso di accumulatori e sfruttare la possibilità di vendere energia all'ENEL quando i consumi sono inferiori al picco
Questa è proprio la filosofia degli impianti fotovoltaici cosiddetti "grid-connected", che sono quelli per cui sono già stati concessi contributi in passato (il famoso programma "TETTI FOTOVOLTAICI"), anche se erano contributi "in conto capitale" anzichè in "conto energia". In pratica veniva concesso un contributo per l' investimeno inziale, dopodichè si stipulava con Enel un "contratto di scambio", in base al quale sulla bolletta veniva conteggiata la differenza tra energia consumata e energia prodotta.

Il nuovi contributi ("in conto energia") non prevedono un rimborso della spesa iniziale, ma prevedono uno scambio vantaggioso con Enel, nel senso che l' utente vende l' energia prodotta ad un prezzo superiore rispetto al prezzo di acquisto.

In tal modo la spesa iniziale la si recupera con i proventi della "vendita" di energia.

Gli impianti "grid connected" in pratica utilizzano la rete di distribuzione pubblica come "grosso accumulatore", nel senso che vi immettono l' energia prodotta e prelevano l' energia da consumare.

Il grosso vantaggio rispetto gli impianti "ad isola" (ovvero non connessi alla rete elettrica) sta proprio nell' evitare le batterie per l' accumulo dell' energia. Queste, oltre ad ovvi problemi ambientali, rappresentano l' unico elemento dell' impianto che richiede manutenzione, e che richiede una sostituzione periodica.

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per produrre un m^2 di pannello necessita una quantità di energia quasi pari a quella che produrrà il pannello stesso durante la sua vita.
Non mi risulta.

Questo sospetto, che vent'anni fa pesava negativamente sull' ipotesi di un utilizzo vantaggioso dell' elettricità solare, è stato ormai definitivamente rimosso. Con le tecnologie attuali si calcola un pay-back time energetico intorno ai quattro anni, e si può ragionevolmente immaginare un' ulteriore riduzione fino a due anni, cifra tanto più realistica quanto più saranno efficienti i dispositivi che si riusciranno a produrre. Considerata uguale a trent' anni la durata minima garantita di un impianto, un risultato di questo tipo lascia, nell' esercizio dell' impianto, un margine di ventotto anni di energia pulita, senza emissioni di gas serra e virtualmente senza più costi.

[Fonte: Relazione D. Iencinella, CNR-IMM - Sezione di Bologna]

Per i moduli in film sottile, l’ energy pay back time scende addirittura a un anno, il che significa (considerando sempre una vita utile dei pannelli pari a 30 anni), che per i rimanenti 29 l’ impianto produrrà energia pulita.

Inoltre il ciclo di produzione è abbastanza inquinante.
La maggior parte delle aziende produttrici di componenti fotovoltaici è certificata ISO 14000 (Norme per la certificazione ambientale), quindi impegnata a recuperare e riciclare tutti i propri effluenti sotto attento controllo.
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mircoelektra, a questo aggiungi la recente scoperta di un materiale che permetterà di evitare l'uso di silicio nella fabbricazione dei pannelli e che dovrebbe ridurre considerevolmente l'inquinamento e i costi di produzione al punto da ipotizzare una diffusione su larga scala di questi pannelli e un conseguente drastico calo di prezzo. In effetti sto attendendo la realizzazione industriale di questa recente scoperta (se non ricordo male è di appena due mesi fa).

Effettivamente la tecnologia del fotovoltaico aveva agli inizi un bilancio economico e ambientale negativo, ma era da subito evidente che si trattava di affinare le conoscenze e i processi produttivi, per arrivare a far prevalere un diverso rapporto costi-benefici. Sono convinto che una diffusione su larga scala permetterà ulteriori miglioramenti nella resa energetica e nella riduzione dei costi di produzione e distribuzione, a tutto vantaggio di chi ne farà uso e dell'ambiente.

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Questo sospetto, che vent'anni fa pesava negativamente sull' ipotesi di un utilizzo vantaggioso dell' elettricità solare, è stato ormai definitivamente rimosso.

.......................

Purtroppo non è così. Nel computo dell'energia spesa sono state (volutamente?) non computate alcune voci. Nel medesimo modo si è calcolata l'energia resa nel caso ottimo, nenache medio. Una valutazione corretta deve prevedere anche il caso pessimo.

Anche la vita media del pannello è stata definita un po' troppo ottimisticamente.

Poi sono state trascurate le perdite, perdite che non sono trascurabili, anche se diminuiscono con la topologia "grid connection".

Inoltre non si tiene conto dell'inquinamento prodotto dal ciclo produttivo, che nel caso del film sottile è forse anche maggiore del tradizionale. Intendiamoci: bisogna valutare tutto il ciclo, anche il trattamento dei prodotti di risulta.

Io sono ancora del parere che oggi, non domani o fra tre anni, non conviene produrre energia elettrica con il fotovoltaico.

Mentre dovrebbero essere incentivate tutte quelle tecnologie, che già oggi, permettono di usare l'energia solare con alto rendimento e basso impatto ambientale come, appunto, il riscaldamento.

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in qualsiasi caso le batterie sono sempre presenti, quindi un costo non indifferente da effettuare periodicamente se si vuol tenere l'impianto efficente.

personalmente non ho mai creduto ai pannelli solari come valida fonte di energia .

vanno bene dove sopperiscono alla non disponibilita' della rete elettrica e comunque con potenze limitate.

basta vedere la fine che hanno fatto i vari impianti sperimentali dell'enel tra l'altro costati vari miliardi delle vecchie lire e poi soppressi in quanto non in grado di alimentare le proprie apparecchiature di controllo, figuriamoci le utenze in rete.

ivano65

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Giorgio Demurtas

Il fotovoltatico, visto il basso rendimento (meno del 10%) e il costo molto alto (6€/W il pannello + inverter), non è conveniente per produrre energia.

Volete energia dal sole? lasciategli scaldare il suolo, fare il vento, e in 100 metriquadri di terreno ci mettete un generatore eolico da 1 MW, al costo di 100 mila €.

Per fare 1 MW a pannelli ci vogliono 10.000 metriquadri di pannello, che raddoppinao considerando che non posso metterli troppo vicini perchè si farebbero ombra.

inoltre il costo dei soli pannelli sarebbe di 6 milioni di €.

E l'impatto ambientale?

Per produrre Energia da dare alla rete non è assolutamente conveniente il fotovolataico.

Diverso è per le installazioni in ovili isolati e simili.

Con il solare termico a concentrazione di Rubbia, in un quadrato con 1 km di lato ci sta un impianto che può erogare 40MW giorno e notte.

http://www.enea.it/com/solar/index.html

ciao

Giorgio

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Paolo Cattani

Non ho conferme, ma un'amico del politecnico di Torino mi ha detto che il progetto Rubbia è stato definitivamente accantonato, ed i responsabili rimossi...

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Il fotovoltatico, visto il basso rendimento (meno del 10%) e il costo molto alto (6€/W il pannello + inverter), non è conveniente per produrre energia.

Volete energia dal sole? lasciategli scaldare il suolo, fare il vento,

... e in questo modo aumenteresti il rendimento? <_<

... senza considerare che non sono rare le zone poco o per nulla ventose, mentre il sole, fino a prova contraria, batte dappertutto.

Inoltre, c'è da considerare l'inquinamento acustico introdotto dagli impianti eolici, oltre alla manutenzione di cui tali impianti, come tutti quelli che hanno organi in movimento, necessitano rispetto a quelli che ne sono privi, come appunto i fotovoltaici.

Lo stesso dicasi per gli impianti che hanno fluidi in movimento, come il solare termico.

Sono comunque d'accordo sul fatto che il costo €/w è ancora alto per il fotovoltaico e ne auspico anch'io una drastica flessione nel futuro prossimo venturo.

Comunque, il confronto del rendimento di un pannello fotovoltaico con altre fonti non rinnovabili a me, personalmente, non mi riesce di farmelo stare in tasca, per gli stessi motivi già esposti da nll. Meditate, gente, meditate.

Per quanto riguarda il bilancio energetico del ciclo di vita di un m2 di celle fotovoltaiche, mi auguro di cuore che Livio (non me ne volere) abbia torto, e lo invito a fornire documentazione a sostegno delle sue dichiarazioni.

TRUNC

PS:

in qualsiasi caso le batterie sono sempre presenti

nella configurazione "ad isola" si, ivano65, ma quando l'impianto è in parallelo alla rete, e se vuoi fare il "conto energia" deve necessariamente esserlo, le batterie non servono, poichè a fare da accumulatore ci pensa la rete stessa.

Modificato: da TRUNC
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Nel computo dell'energia spesa sono state (volutamente?) non computate alcune voci.
Non ho ne' le conoscenze ne' le competenze per valutare questa affermazione. Mi piacerebbe però saperne di più a riguardo, se hai a disposizione documentazione in proposito mi piacerebbe averne i riferimenti.

A riguardo dell' Energy Payback Time propongo una lettura: L'Asino e il Ciclista: paradossi delle energie rinnovabili, di Ugo Bardi (non per essere OT, ma mi sembra interessante ...).

in qualsiasi caso le batterie sono sempre presenti
No, in un impianto grid connected le batterie NON sono presenti.
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Bellissimo il paradosso dell'asino e del ciclista proposto da mircoelektra, complimenti per il link.

Mi auguro che l'EPT ivi citato per le celle di recente fabbricazione sia attendibile.

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Caro Mircoelektra,

Mi piacerebbe però saperne di più a riguardo, se hai a disposizione documentazione in proposito mi piacerebbe averne i riferimenti.

La situazione mondiale del fotovoltaico e' anomala in quanto in questi mesi ci si trova in una fase di shortage del silicio per fotovoltaico. La Cina e' in crisi energetica ed ha spazzolato dal mercato molto silicio fotovoltaico. Con gli scarti del silicio per chip nostrano si ottengono solo quantita' limitate di celle.

Le tecnologie diverse dal silicio sono ancora nella fase pre-industriale, ma alcune di queste sembrano molto promettenti. Tutto considerato (ma proprio tutto) si arriverebbe a rese energetiche assolute intorno al 30 ... 40% a seconda della tecnologia, cioe' dopo 40 .... 30 mesi si recupera l'energia spesa per produrle (anche quella dei depuratori e dei filtri). Da quel momento l'energia e' gratis.

Certamente siamo vicini al momento in cui il generatore fotovoltaico in genere (e non solo le note celle al silicio monocristallino o policristallino o i pannelli di silicio amorfo) trovera' applicazioni diffuse soprattutto per microgenerazione.

A giorni faro' un incontro proprio su questo argomento con alcuni specialisti, data la nuova situazione generata prima di tutto dallo shortage e poi dall'approvazione del conto energia.

Ciao

Mario

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A giorni faro' un incontro proprio su questo argomento con alcuni specialisti, data la nuova situazione generata prima di tutto dallo shortage e poi dall'approvazione del conto energia.
Bene, tienici informati!
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Con gli ultimi interventi di Mario Maggi, di TRUNC e di mircoelektra e i link che hanno forniti, sono un po' più fiducioso che la strada per il fotovoltaico sia in discesa e che presto si potrà disporre di pannelli efficienti e sufficientemente economici da avviare un circolo virtuoso in tema di produzione energetica.

Spero che non si debba attendere ancora molto a causa delle resistenze di chi trae profitti dalle fonti energetiche non rinnovabili (in particolare oli combustibili e nucleare), che ora potrebbero vedere i propri affari minacciati.

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Giorgio Demurtas
.. e in questo modo aumenteresti il rendimento?
La differenza è che con l'eolico parti da una energia che è già meccanica, l'unico rendimento da considerare è quella del'alternatore (80%?).

Mentre in un ciclo termico come quello di Rubbia, il calore captato è il 30-40%, poi c'è il ciclo termico della centrale (dove metà del calore viene perso) e il rendimento dell'alternatore.

senza considerare che non sono rare le zone poco o per nulla ventose
Giusto, infatti questo è un limite. Gli aerogeneratori si mettono solo dove c'è vento sufficiente.

mentre il sole, fino a prova contraria, batte dappertutto.
Perchè non chiedi aigli amici Milanesi quante volte vedono il sole in inverno e autunno?

l'inquinamento acustico introdotto dagli impianti eolici
Non so tu, ma io ho visistato tutte le centrali eoliche della Sardegna, e la rumorosità è assolutamente accettabile.

Solitamente in quei posti c'è vento e il rumore che ti fà nelle orecchie è più forte di quello che le pale dovrebbero fare a 40 metri da terra. ;)

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ifachsoftware
Perchè non chiedi aigli amici Milanesi quante volte vedono il sole in inverno e autunno?

Se e' per questo i pannelli sono sfruttati ampiamente anche in Germania dove il sole lo vedo ancora meno che da noi a Milano :o

Ciao :)

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Scusa Giorgio, ma non ho capito il tuo intervento.

Ho capito che sei favorevole all'eolico, ma sembri scettico sul fotovoltaico. Dell'eolico fai riferimento obiettando sulla loro presunta rumorosità, però la contestazione di molti "naturalisti" si rifererisce soprattutto all'impatto estetico, più che al rumore prodotto: i decibel sono una dato oggettivo e quindi confutabile con rilievi alla mano, mentre il gusto estetico è soggettivo e la modifica estetica del paesaggio è incontestabile, di qui la loro forza di contestazione. Io non vedo molta negatività nella scelta dei siti in Sardegna. Certo che l'aspetto cambia, non si può davvero mascherare la presenza di un generatore eolico, ma questo non significa un impoverimento del paesaggio, anzi, potrebbe diventare una caratteristica della zona, come lo è stato per i mulini a vento in Olanda. Mi ritengo sensibile ai problemi ambientali e fortemente orientato verso la salvaguardia del paesaggio naturale, ma a volte non comprendo certe posizioni che, volendo vedere il male in ogni cosa, si finisce per dover accettare l'imposizione del peggio. Leggi: la possibilità del governo nazionale di imporre alle regioni la costruzione di impianti e infrastrutture di interesse nazionale, cosa che lo scorso anno ha sollevato la questione della scelta del sito dove stoccare i rifiuti radiattivi di tutt'Italia, o pensiamo anche al caso in cui si scelga di riprendere la strada del nucleare senza che si siano fatti significativi progressi in temini di sicurezza degli impianti e di smaltimento delle scorie.

Comunque dal punto di vista vento la Sardegna è una regione privilegiata rispetto al resto d'Italia, mentre il Sole è disponibile dappertutto e, siccome l'uno non esclude l'altro, non ci vedo nulla di male, anzi, se si scegliesse di utilizzare varie fonti d'energia rinnovabile, piuttosto che concentrarsi su una sola, anche se i costi di produzione dovessero essere diversi. La diversificazione non può che risultare una scelta vincente, soprattutto in caso di particolari condizioni che portassero ad una insufficiente produzione di uno dei sistemi scelti, qualunque ne sia la causa.

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ifachsoftware

Volevo darvi alcune notizie circa l'Eolico : ebbene in Danimarca come penso tutti sappiate i 'ventilatoroni' sono piazzati un po' dovunque , un giorno incuriosito domando al mio amico danese circa il risparmio legato al loro utilizzo.

Sapete cosa mi ha risposto ? Un impianto eolico costa circa 200 milioni delle vecchie lire (parlo dell'anno 1999) e il costo dell'energia e' pari al fatto di comperarla dall'ente erogatore con in piu' il costo dell'impianto , allora io domando e dove sta il vantaggio ? risposta cosi' respiriamo aria pulita.

Ciao :)

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