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Novità Nel Fotovoltaico, Era Ora! - Conto energia anche in Italia


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Giorgio Demurtas

caro Luca,

io sono favorevole all'eolico. Come tu dici, è chiaro che l'impianto modificherà l'estetica della montagna, ma è un prezzo da pagare per avere aria pulita, e credo che ne valga la pena.

Francamente mi piacciono di più gli aerogeneratori rispetto ai mulini dell'Olanda. Anche se dal punto di vista del turista sono più belli i mulini olandesi.

E' vero che i pannelli si possono mettere ovunque, ma per ottenere un equivalente in potenza come quello di un generatore eolico, ci vogliono 10 mila metriquadri di pannelli.

E l'impatto ambientale?

la contestazione di molti "naturalisti" si rifererisce soprattutto all'impatto estetico
I naturalisti odierni, io li definirei "esteti". Molti non hanno un minimo di cultura tecnica, si preoccupano dell'aspetto esteriore, ma non capiscono che continuare a bruciare idrocarburi per produrre energia trasforma l'atmosfera, in peggio.

Son proprio curioso di sapere quanti "ambientalisti" hanno capito il ciclo del carbonio. :angry:

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...per ottenere un equivalente in potenza come quello di un generatore eolico, ci vogliono 10 mila metriquadri di pannelli.

E l'impatto ambientale?

Nella produzione diffusa di energia elettrica dal fotovoltaico, si tratta di utilizzare spazi già coperti da altre strutture (leggi: tetti), quindi l'impatto ambientale relativo all'occupazione del suolo è praticamente nullo. Lo stesso non si può dire per la fabbricazione dello stesso pannello e per il suo smaltimento al termine del suo ciclo di vita. Su questo mi rimetto a quanto già scritto in precedenza dai nostri colleghi, confidando nell'industrializzazione rapida dei nuovi materiali e le nuove tecnologie.

Non voglio fare la lotta contro i mulini a vento, anzi, sostengo che ci debbano essere (ovviamente non sto parlando di quelli storici dell'Olanda), ma affiancati ad altre fonti d'energia ecocompatibili, in quanto non è pensabile di coprire l'intero fabbisogno energetico con l'adozione di una sola fonte alternativa.

Se, per una nostra preferenza, escludiamo di sostenere anche le altre forme di approvvigionamento energetico pulito, si rischia di avvallare le tesi dei catastrofisti che vorrebbero un ritorno massiccio dell'Italia al nucleare, senza attendere che questo diventi più sicuro ed ecologico.

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Paolo Cattani
Un impianto eolico costa circa 200 milioni delle vecchie lire (parlo dell'anno 1999) e il costo dell'energia e' pari al fatto di comperarla dall'ente erogatore con in piu' il costo dell'impianto , allora io domando e dove sta il vantaggio

Ho un amico scandinavo che mi ha spiegato il trucco, aldilà dei 200 milioni che possono diventare anche il quadruplo, a seconda della potenza dell'impianto.

I generatori eolici sono per lo più PRIVATI, sia che siano singoli o riuniti in wind farm, e chi installa un generatore eolico vende l'energia alla rete nazionale, ricavandone un'utile.

Il bello è che non è necessario essere una grande società per investire in questo campo, perchè il governo garantisce sia i produttori che gli utilizzatori.

In pratica, un parente del mio amico ci ha investito la liquidazione ed ora ha il suo palo personale, con utile garantito che gli garantirà una buona pensione (ma avrebbe potuto farlo anche senza capitali, prendendolo in leasing e lucrando sulla differenza coi MW venduti)

Vanteggio non indifferente, si ha una microgenerazione distribuita che abbassa di molto i rischi di blackout.

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OT:beh, ma poi se non si mangia più sul petrolio e sul carbone dove ti mettono le tasse? sul vento? Siamo in Italia ricordatelo, qualsiasi buon proposito poi viene sbriciolato in un secondo.

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...sono un po' più fiducioso che la strada per il fotovoltaico sia in discesa e che presto si potrà disporre di pannelli efficienti e sufficientemente economici da avviare un circolo virtuoso in tema di produzione energetica.

Un conto è la fiducia (speranza?) nel futuro, ben altro è il presente.

Oggi, ripeto, oggi l'uso del fotovoltaico non è ancora conveniente ne in termini di impatto ambientale ne in termini di resa energetica.

Mentre l'uso dell'energia solare è estremamente conveniente per il riscaldamento; sarebbe sufficiente progettare e costruire le case con più occulatezza e prevedere l'uso di pannelli solari, per abbattere drasticamente il consumo di petrolio e gas per il riscaldamento. Tra l'altro il riscaldamento è una delle maggiori cause di inquinamento urbano, più ancora del traffico. Però nessuno sembra che voglia spingere questa tecnologia, neanche i cosidetti "verdi". Pensare che in Canton Ticino, una scuola di "quasi montagna" sia riscaldato solo e soltanto con il sole (anche quando è nuvolo) e con pompe di calore con scanbiatore interrato. Costo di produzione: nulla, impatto ambientale: nulla.

Per la produzione di energia elettrica ad inquinamento zero abbiamo ancora da sfruttare parecchie migliaia di kW con la riattivazione e la costruzione di microcentrali idroelettriche. Solo a pochi km da casa mia è visibile, in una fabbrica dismessa, la centrale fluviale che alimentava la fabbrica fino alla fine degli anni 50. Nella medesima zona, oltre al ripristino di quella esistente, se potrebbero costruire 2 o 3 nuove. Costi di costruzione non elevati, costi di esercizio molto bassi, costi di produzione nulli. Allora perchè no? forse perchè non ci sono tanti alti costi su cui speculare :angry:

Modificato: da Livio Orsini
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Paolo Cattani

Aggiungo (ma penso di aver già stufato tutti, a forza di dire le stesse cose) che nei paesi puù a nord rispetto a noi il fotovoltaico è più utilizzato PERCHE' FA PARTE DI UNA POLITICA ENERGETICA INTEGRATA.

-Sull'eolico abbiamo discusso, nel nord europa è molto più diffuso.

-Il fotovoltaico lo stesso, nonostante ci sia minore insolazione (i paesi con minore percentuale fotovoltaica sono Italia, Spagna e Grecia... dove c'è più sole!)

-ho visto all'ENEA un bel filmato sui combustibili alternativi, del resto utilizzati da sempre, come le stufe (!) nordiche che funzionano caricandole con due o tre rotoballe di paglia INTERE, per tre giorni scaldano tutta un'azienda agricola. In Italia è vietato, perchè secondo la legge si diventa "inceneritori" (con gli obblighi relativi), perchè si bruciano "rifiuti" (secondo la normativa vigente)

-negli USA la sperimentazione di metodi simili a quello di Rubbia e della centrale Archimede sono molto avanti, certo Rubbia aveva permesso all'Italia di fare un bel passo avanti e di superare gli States, ma ora la burocrazia ottusa permetterà agli americani di vincere la corsa.

-in Italia la legge 373 e successive hanno imposto l'obbligo dell'isolamento termico perchè i costruttori se ne fregavano di quanto spenderà una famiglia per il riscaldamento, nel nord europa il governo finanzia i privati che intendono costruire una casa passiva, cioè praticamente senza riscaldamento, e vengono imposti isolamenti a tenuta d'aria dai venti ai sessanta centimetri di poliuretano espanso HD, mentre qui è già tanto se infilano qualche lastra malmessa di quattro centimetri.

Se non ci credete, cercate "case passive" o "passive solar heating", o meglio l' "Istituto case passive" (germania) o "minergie" (svizzera), così troverete on-line i moduli per richiedere il finanziamento e la certificazione...

Tutte queste cose, però, le vedremo solo in TV, perchè in Italia NON ARRIVERANNO MAI, perchè è meglio arricchire i petrolieri ed i soliti furbi immanicati in politica, e il popolo pecorone sarà perennemente sfruttato e munto fino all'osso. In Italia tutto è più caro che nel resto dell'Europa, dai telefonini alle auto (guardate i listini esteri delle fiat, ad esempio..) alla benzina, all'energia, a .....

Pensate in generale..

...se L'ufficio brevetti italiano fosse stato più sveglio ed il telefono lo avesse brevettato Meucci, che l'aveva inventato prima..

...se Marconi avesse brevettato la radio in Italia, invece di essere cacciato via e averla data agli Inglesi...

...se Federico Faggin avesse potuto sviluppare l'architettura dei microprocessori in Italia, invece di dover andare in America...

-se Olindo De Pretto avesse potuto pubblicare la sua relazione sulla relatività, quattro anni prima di Einstein (con cui era in contatto: la pubblicò lui)....

... se Fermi avesse avuto i mezzi per sviluppare la pila atomica in Italia...

Mi fermo, sennò mi arrabbio...

Tornando alla discussione, sono convinto anch'io della scarsa convenienza attuale dei sistemi solari termici e fotovoltaici, sia perchè il consumatore è abbandonato a se stesso, sia per la scarsa integrazione con sistemi adeguati di isolamento termico (gli impianti devono essere più grandi, quindi più costosi, quindi ammortizzabili... mai), sia per la vita non molto lunga degli impianti (soprattutto termici) che non consentono quindi l'ammortamento.

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La differenza è che con l'eolico parti da una energia che è già meccanica, l'unico rendimento da considerare è quella del'alternatore (80%?).

Non sono d'accordo.

In realtà, come tu mi insegni, tutta l'energia che usiamo, a parte quella liberata da reazione nucleare, deriva dal sole, quindi la tua affermazione secondo la quale "... parti da una energia che è già meccanica..." dovrebbe essere rivista per il calcolo del rendimento, non credi? Quanta energia radiante, e quindi quanti mq di suolo, ci vogliono per fare abbastanza vento da produrre 1kW? Fai i conti...

... ma per quanti conti fai, siccome da piccolo mi hanno insegnato che non esiste processo di trasformazione che abbia rendimento maggiore dell'unità, va da sè che deve esserci una certa perdita nella trasformazione dell'energia da radiante a meccanica (leggi "eolica").

E, francamente, non trovi che sia molto più elegante un pannello FV che, senza avere parti o fluidi in movimento, mi trasforma direttamente la luce in elettricità, senza trasformazioni intermedie. Questo è già un motivo più che valido per investire nella ricerca per migliorare e abbassare il costo di questa tecnologia.

Detto per inciso, non sono contrario all'eolico, ma davvero non riesco ad immaginare le nostre città sovrastate da pale enormi, mentre potrebbero essere molto più accettabili rivestimenti di pannelli FV che riproducano la conformazione degli edifici, senza parti in movimento e senza l'emissione del bencheminimo rumore.

L'eolico a mio avviso è più adatto nelle zone poco abitate e particolarmente ventose.

Se non lo hai fatto, Giorgio, ti consiglio di leggerti l'articolo segnalato da mircoelektra, è davvero illuminante.

Tutte queste cose, però, le vedremo solo in TV, perchè in Italia NON ARRIVERANNO MAI, perchè è meglio arricchire i petrolieri ed i soliti furbi immanicati in politica, e il popolo pecorone sarà perennemente sfruttato e munto fino all'osso. In Italia tutto è più caro che nel resto dell'Europa, dai telefonini alle auto (guardate i listini esteri delle fiat, ad esempio..) alla benzina, all'energia, a .....

Pensate in generale..

Finchè continueremo a vedere in TV cortei di protesta con tanto di blocchi del traffico autostradale e ferroviario per la retrocessione di una squadra di calcio, vuol dire che alla maggior parte delle persone, per quanto possa sembrare incomprensibile, interessa di più il pallone che al modo in cui viene trattata nelle cose veramente importanti.

E' veramente molto triste e avvilente... :(

Modificato: da TRUNC
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"Volete energia dal sole? lasciategli scaldare il suolo, fare il vento, e in 100 metriquadri di terreno ci mettete un generatore eolico da 1 MW, al costo di 100 mila €."

Caro giorgio mi dispiace deluderti ma sia i prezzi che le dimensioni a cui fai riferimento sono assolutamente sottostimate.

Il prezzo è da moltiplicare per almeno un fattore 10.

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Giorgio Demurtas
Non sono d'accordo.

Per definizione, il rendimento è potenza in uscita diviso quella in entrata nel sistema.

Il sistema che noi stiamo considerando è il "generatore eolico", quindi entra vento ed esce energia elettrica.

Il vento, dal nostro punto di vista c'è, e a chi deve costruire il G.E. basta questo.

Che ce frega del rendimento del sistema che fa il vento?

Anche dal mio punto di vista il P.F.V. è il massimo dell'eleganza, peccato che sia molto ingombrante e costoso. Ancora la tecnologia del FV

100 mila €."

Facevo il conto di 2 miliardi di lire, che equivalgono a 1 milione di euro. (non 100 mila)

Pensate in generale..
Hai proprio ragione :(
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Anche dal mio punto di vista il P.F.V. è il massimo dell'eleganza, peccato che sia molto ingombrante e costoso. Ancora la tecnologia del FV

D'altro canto, la natura stessa ha messo a punto un processo, la fotosintesi clorofilliana, per farlo...

Non ha sviluppato sistemi che sfruttano il vento o il calore dell'acqua o quant'altro: è andata direttamente alla fonte.

Credo che noi esseri umani dovremmo cercare umilmente di imparare dalla natura.

Scusate la parentesi filosofica.

Saluti.

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Non ha sviluppato sistemi che sfruttano il vento o il calore dell'acqua o quant'altro: è andata direttamente alla fonte.

Tutte le fonti energentiche naturali cioè, in ultima anailisi, i muscoli degli animali (uomo compresi) usano come fonte energetica l'ossidazione del carbonio, ossidazione che produce energia, anidride carbonica e vapore acqueo.

Per la parte vegetale che, non dovendo muoversi, non necessita di energia ma solo di accresimento di massa e volume, la natura ricava il carbonio dall'anidride carbonica producendo legno, fibre e ossigneno.

In questo modo si ottiene l'equilibrio tra animali e vegetali. Da quando l'uomo ha scoperto il fuoco ha cominciato a rompere l'equilibrio. Fino a che si brucia solo legna per produrre energia si può anche tentare di mantenere l'equilibrio: con 1000 kg di anidride carbonica la natura produce 1000kg di legno (all'incirca), bruciando in modo ottimale 1000 kg di legno si producono (all'incirca) 1000kg di anidride carbonica, ed il ciclo può ricominciare sempre se si riforesta.

Purtroppo, esistono i rendimenti, ed ogni volta che si trasforma la forma di energia si perde qualche cosa.

Non sappiamo ancora produrre energia elettrica direttamente.

Sopra a tutto sprechiamo tantissima energia. Siamo come unp dei tanti acquedotti: per 100 di ingresso se ne utilizza solo 20, gli altri ottanta vanno dispersi, sprecati o malamente utilizzati.

La prima risosrsa energetica è il risparmio. QUanta energia elettrica sprechiamo per far funzionare i condizionatori, quando basterebbe costruire case, fabbriche ed uffici un poco meglio e non sarebbe necessario condizionare l'ambiente. Non per niente il ns. clima si dice temperato e fino a 10 anni fa si condizionavano solo i centri di calcolo IBM e le sale rianimazione degli ospedali (e non tutte :( )

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Se i questa discussione giungesse ai "Nostri Rappresentanti Politici"......................... forse qualcuno di loro capirebbe qualcosa di più...........

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Caro MAB,

Se i questa discussione giungesse ai "Nostri Rappresentanti Politici"......................... forse qualcuno di loro capirebbe qualcosa di più...........

Per farla giungere bisogna essere attivi e portarla.

Come e' stato fatto alcuni mesi fa per una petizione via web sul conto energia, che ora e' stato approvato (sara' un caso?). Guarda caso, era coinvolto nella raccolta delle firme anche l'autore dell'ultimo articolo citato da Paolo Cattani.

Chi puo' sta agganciando anche i politici, stimolandoli ad accorgersi delle potenzialita' delle energie rinnovabili. Ci sono movimenti di opinione che stanno portando avanti diverse iniziative.

Avanti tutta !!!!

Ciao

Mario

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  • 3 weeks later...

Riprendo questa discussione per fare il punto della situazione, almeno riportando le informazioni di cui sono in possesso.

Pregherei chiunque sia in grado di dare indicazioni maggiori o di correggere quanto scritto di farsi avanti!

Sulla Gazzetta Ufficiale del 5 Agosto 2005 è stato pubblicato il DECRETO 28 luglio 2005, che definisce i criteri per l' incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare.

Tale Decreto è stato emanato in ottemperanza a quanto prescritto dal DECRETO LEGISLATIVO n° 387 del 29 dicembre 2003 (art. 7), che rappresenta l' auttuazione della direttiva 2001/77/CE relativa alla promozione dell' energia elettrica prodotta da fonti energetiche rinnovabili.

Possono beneficiare del contributo tutte le persone fisiche e giuridiche (privati, aziende, enti pubblici, condomini, ecc.).

Il decreto classifica gli impianti fotovoltaici in due categorie: quelli con potenza di picco da 1 a 20 kW, e quelli con potenza di picco da oltre i 20 fino a 1000 kW.

Per le "utenze domestiche tradizionali" sono ovviamente di interesse gli impianti appartenenti alla prima categoria, ovvero fino a 20 kW (compresi) di potenza di picco. Per tali impianti non è possibile partecipare al "mercato dell' energia elettrica", ovvero non è possibile "vendere" l' energia prodotta (volendo essere precisi è possibile, ma in alternativa allo "scambio sul posto" ...). Tuttavia è possibile percepire il "contributo", fissato a 0,445 Euro per ogni kWh prodotto, per un periodo di 20 anni.

Inoltre producendo in proprio l' energia elettrica non la si assorbe dalla rete pubblica: si ha quindi il vantaggio di non pagare la bolletta ENEL (o di pagare una bolletta ridotta, se l' energia prodotta è inferiore a quella consumata).

In sostanza il "profitto" dato da un impianto fotovoltaico è la somma di:

1) Contributo per kWh prodotto (pari a 0,445 Euro/kWh).

2) Risparmio sulla bolletta (da quantificare in base al costo dell' energia elettrica, che dipende da diversi fattori. Indicativamente si possono considerare 0,15 - 0,20 Euro/kWh).

L' impianto fotovoltaico viene connesso alla rete elettrica pubblica mediante il servizio di scambio sul posto ("net metering"). Il gestore della rete ha l' obbligo di connettere tutti i soggetti che ne facciano richiesta (Decreto Legislativo n° 79 del 16 marzo 1999, art. 3).

Le condizioni tecnico-economiche per poter accedere al servizio di net metering devono essere stabilite dall' Autorità per l' energia elettrica e il gas. La stessa Autorità deve stabilire le modalità e le condizioni per l' erogazione delle tariffe incentivanti (nonchè il soggetto che le eroga).

Tali condizioni non sono, ad oggi, ancora state definite. L' Autorità ha tuttavia messo a disposizione un documento per la consultazione che illustra i criteri e le proposte formulate (non ancora ufficiali) per il servizio di scambio sul posto dell' enegia elettrica prodotta da impianti alimentati da fonti rinnovabili.

Da notare che il documento pubblicato dall' Autorità si riferisce a tutte le fonti rinnovabili (con potenza nominale non superiore a 20 kW), non solo agli impianti fotovoltaici. Questo significa che il servizio di scambio sul posto potrà essere utilizzato anche per altri tipi di generatori (ad esempio eolici): in tal caso non si beneficierà di nessun "contributo" particolare, ma si potrà tarre vantaggio dal "net metering" (ovvero si pagherà la bolletta sulla differenza tra energia consumata ed energia prodotta).

In conclusione: per poter richiedere il contributo è ancora necessario attendere la definizione del "destinatario" da parte dell' Autorità per l' energia elettrica e il gas. Tutti gli altri aspetti del contributo sono invece già stati stabiliti in modo definitivo.

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Aggiungo che purtroppo questa legge attesa da tempo e' arrivata nel momento in cui c'e' shortage di silicio solare (diverso dal silicio per chip). Le nazioni che si sono svegliate prima ora producono gia' energia, mentre noi faticheremo molto a trovare le celle di silicio, i prezzi sono aumentati di molto in questi ultimi mesi in tutto il mondo.

Ci sono poi diversi altri aspetti ancora poco chiari, per esempio come avverra' la tassazione degli utili da produzione di energia, e la deducibilita' fiscale delle spese per l'installazione e la manutenzione degli impianti.

Ciao

Mario

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Bisogna fare bene i conti.

1 - Mediamente, gni anno, quanti giorni di sole posso prevedere per il luogo dove abito?

2 - Quanto mi costa installare in impianto e quanta energia (kW/h) media sarà in grado di produrre?

Poi bisogna considerare che i danari li sborsi subito, rimborsi, agevolazioni e altro lo avrai (forse) poi.

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Banalmente :

L'energia classica di tipo idroelettrico, nucleare o fossile(combustione di materiale) è disponibile a tutte le ore, di giorno e di notte, con la pioggia e con il sole, in estate ed in inverno.

Le energie alternative sono fortemente condizionate da fattori al contorno quali l'ora (diurna o notturna), la stagione (inverno o estate) etc.

1- a casa mia piove due giorni su tre (fotovoltaico nisba)

2-il vento che tira è infimo (le colline fanno da schermo).

Sarebbe bene sviluppare dei sistemi di accumulo energetico (un anello superconduttivo è stato realizzato nei pressi di Washington DC) in modo tale che l'energia elettrica "solare" che si produce nel deserto del Sahara durante le ore diurne, non venga usata solo per le ore diurne, ma anche per quelle notturne.

Le batterie sono un sistema buono ma forse non eccelso (vita, costi, inquinamento)

Solo che realizzare una tecnologia "superconduttiva" ha costi e sprechi maggiori di quella dell'energia prete a porter.

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secondo me l'errore di fondo (ti taluni) di questa discusssione e quello di farla diventare una quastione di principio

il tecnico dovrebbe chiedersi:

< dove sono ? >

<cosa voglio e perche' ? >

un pannello fotovoltaico alla periferia di milano dove i black-out sono rarissimi ?

un pannello fotovoltaico sopra una casa di montagna sulla riva del torrente ?

un pannello fotovoltaico sulla cima di una collina ventosa ?

oppure

un pannello fotovoltaico sopra una casa in una tenuta di campagna con la cabina enel esistente a 24 km ?

un pannello fotovoltaico in una casa alimentata solo da un generatore diesel che e' "tirato per il collo" di giorno ?

progettare e' capire la realta in cui ci si sta immedesimando, altrimenti e' un processo sterile

ho visto una splendida realizzazione in una tenuta di mezza montagna, 20 kw con una sala batterie granda con un box ..... ma li' il varo granda movente fu quello di prefiggersi di non avviare il vecchio diesel

ma ho visto anche recuperi energetici che costavano in energia tre volte il recuperato !!!

la produzione dell'energia deve essere un processo fortemente integrato e fortemente personalizzato

allora nascono o muoiono le convenienze, quelle primarie, quelle secondarie e quelle occulte che possiamo solo intuire

potrei dire :

per non consumare benzina vado al lavoro con la macchina tirata da due cavalli

tutti i giorni mando il mio socio con il camion a comprare qualcosa da mangiare per i cavalli che ho comprato apposta solo per tuire l'auto

ma la stalla, che ho costruito apposta e' illuminata con energia ricavata da pannelli fotovoltaici che immagazinano energie in batterie (che qualcuno ha costruito) per renderle di notte

pero' di giorno alimento il condizionatore di casa che, dato che il sole e' gratis, lascio acceso anche quando sono al lavoro, del resto non inquino ...

----- Complimenti !!! ----

Modificato: da Piero Azzoni
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Una delle cose belle delle fonti rinnovabili, è che sono più di una e l'una non esclude l'altra.

Quando si fanno i bilanci costi-benefici è necessario prendere in considerazione tutti i fattori concorrenti e tutti i costi ad essi connessi, direttamente e indirettamente. Solo così è possibile essere certi dell'effettiva convenienza di una soluzione. Questo vale per quello che facciamo in azienda, ma anche per le nostre decisioni in ambito domestico.

Un esempio banale potrebbe essere quello della dieta (ne avrei bisogno). Potrebbe essere conveniente per molti fattori ridurre la quantità di cibo, ma quanta fatica per controllarsi e lo stress per le ricadute. Potrebbe tornare utile aiutarsi con i farmaci, ma avete idea di quanto costino? E poi quasi tutti ti impongono comunque un regime alimentare controllato. Potrebbe essere utile una dieta controllata, ma il dietologo costa, costa procurarsi gli alimenti nella varietà richiesta dal programma alimentare e costa trattarli come indicato. Più economico è avere una moglie come la mia che ti fa sentire in colpa ad ogni boccone che cerchi di mandare giù, ma che stress anche qui! Alla fine ci pensi e consideri anche la possibilità di tenersi i propri chili e vivere sereno.

Se ascoltiamo qualcuno ci dirà che una è la strada giusta da intraprendere, ma se ascoltiamo un altro ci porrà in evidenza la bontà dell'altra scelta. Ciascuna via ha i suoi lati positivi e le sue controindicazioni.

Ogni realtà locale potrà trarre vantaggio dall'utilizzo di una fonte energetica, piuttosto che un'altra, ma questo non significa che l'una o l'altra sia da considerare la migliore in assoluto, né che non possano operare in sinergia. Non è trascurabile l'impatto ambientale delle soluzioni che si vogliono adottare, ma anche qui non bisogna vedere il problema con i paraocchi, serve molta onestà mentale e lungimiranza, per non rapinare oggi i beni che dovranno servire ai nostri figli e nipoti.

Questa discussione era dedicata al fotovoltaico e su questo vorrei parlare, per conoscere dai più informati lo stato dell'arte. Non si trattava di fare un processo alle fonti rinnovabili che, in alcuni casi, potrebbero a prima vista risultare antieconomiche, ma la ricerca e l'industrializzazione sapranno rendere più economiche, se, solo, oggi si avrà coraggio e si guarderà oltre.

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Caro serafinof,

Sarebbe bene sviluppare dei sistemi di accumulo energetico (un anello superconduttivo è stato realizzato nei pressi di Washington DC) in modo tale che l'energia elettrica "solare" che si produce nel deserto del Sahara durante le ore diurne, non venga usata solo per le ore diurne, ma anche per quelle notturne.

Prova a cercare sul web "accumulatore a superconduttori" e ti renderai conto che le tecnologie superconduttive piu' evolute permettono di accumulare solo quantita' di energia insufficienti. L'accumulo avviene nel nucleo magnetico, ci si spinge a 15 Tesla o anche a 20 Tesla (ma solo se la cessione di energia non e' improvvisa).

Le applicazioni attualmente funzionanti nel mondo accumulano pochi MJ, ossia un paio di kWh ! Se metti 1000 accumulatori (l'ordine di grandezza di prezzo per uno solo e' di 1 milione di euro) avrai solo 1000 kWh, decisamente poco!

Ciao

Mario

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Questo è vero ... anche se non capisco il "forse"  uno può decidere se realizzare l' impianto solo se gli viene concesso il contributo: in tal caso, a impianto realizzato, le agevolazioni le avrà sicuramente!

Questo in un paese "normale", non nella nostra bella repibblica!

Sai quanti hanno fatto ristrutturazioni, chiesto le agevolazioni, detratto la quota annua di IRPEF e, dopo qualche anno, è arrivata la doccia fredda. La documentazione allegata era incompleta e/o errata. Ergo restituire l'irpef detratta più mora e interessi.

Parrebbe giusto se uno avesse preteso agevolzioni di cui non aveva diritto, invece il diritto era reale, solo che la documentazione presentata, causa la non chiarezza della normativa, era carente o errata. Ma il vero scandalo è che non esiste nessuna possibilità di controllo preventivo. Se commetti un errore formale perdi tutto. :ph34r:

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hai ragione completamente, pero concedimi un ragoinamento secondario

se la costruzione di ... (cosa qualsiasi) conviene se mi danno i contributi, non conviene se non mi danno i contributi .....

..... e' una povera convenienza, io dico che non conviene

la convenienza puo' essere piccola ma deve essere SICURA, PULITA ED ELEGANTE

dal punto di vista tecnico, dal punto di vista economico, per l'investimento per i costi di gestione, per i risparmi e per gli oneri

allora il contributo statale diventa un argomento in piu' sul piatto della bilancia

altrimenti se e' il contributo ad essere la ragione piu' importante si creano mostri:

cose che vengono costruite con (immagina) perche' costino meno del contributo e non funzioneranno mai

l'interesse deve essere il faro che illumina

me tutto deve essere equamente illuminato

Modificato: da Piero Azzoni
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