Mario Maggi Inserito: 18 settembre 2002 Segnala Inserito: 18 settembre 2002 Apre oggi a Treviso un importante convegno mondiale sul risparmio energetico attenuto con motori elettrici migliori o controllati meglio: EEMODS'02 (http eemods02 ing univaq it). Limitare lo spreco di energia fa bene ai polmoni di tutti, non solo al portafoglio. Altre forme di possibili risparmi energetici sono indicate - e possono essere introdotte anche da voi segnalando le vostre applicazioni che fanno risparmiare energia - nell'iniziativa DIGISAVE su www digifiera com Saluti a tuttiMario Maggi
Igor Inserita: 2 ottobre 2002 Segnala Inserita: 2 ottobre 2002 Mi sembra una cosa doverosa, in Canada, se non sbaglio, per essere omologato un motore elettrico deve avere un rendimento non inferiore al 97%.Da noi in Europa, a che punto siamo?I costruttori di macchine non sono attenti a questi aspetti, tanto la bolletta la paga il cliente!
Mario Maggi Inserita: 2 ottobre 2002 Autore Segnala Inserita: 2 ottobre 2002 Caro Igor, sei uno dei pochissimi .... No, i motori grossi hanno rendimento alto e quelli piccoli basso, quindi non si puo' dare un valore assoluto. Come per alcuni elettrodomestici (es.: frigoriferi) di parla di classi di efficienza. La classe Eff1 e' la migliore; poi c'e' la Eff2 e ultima la Eff3. Purtroppo siamo abituati a guardare solo il prezzo di acquisto e non quello di gestione. Manca la coscienza ecologica e la capacita' (o la possibilita') di spendere un po' di piu' oggi per risparmiare da dopodomani. Alcuni motori usati 24h/24 si ripagano del maggior costo dopo solo un anno, poi cominciano a FAR GUADAGNARE chi li usa e aiutano un po' a limitare le emissioni inquinanti. Da notare che il miglior rendimento non si limita al solo motore, ma si estende ai cavi (minor caduta per minor corrente), al trasformatore, alle linee, ecc. Ciao e complimenti per la sensibilita' dimostrata.Mario
curob21 Inserita: 5 ottobre 2002 Segnala Inserita: 5 ottobre 2002 Non lo chiuderemo mica quì il discorso.Sono anni che combatto con i rendimenti delle macchine e sono anche riuscito a fare investire alla mia clientela diversi milioncini di vecchie lire in sistemi ad alta efficienza e/o linee di distrubuzione "NON CONVENZIONALI"Chiacchieriamone.......
rguaresc Inserita: 6 ottobre 2002 Segnala Inserita: 6 ottobre 2002 Secondo me c'è una tendenza, che dura da molti anni ormai, soprattutto da parte delle proprietà delle aziende medio-grandi, a valutare i manager sulla base di risultati a breve termine di uno o pochissimi anni. Tutto ciò porta a sacrificare scelte come il risparmio energetico e la manutenzione che portano frutti a più lungo termine. Noi tecnici cosa possiamo fare?salutiR.G.
Mario Maggi Inserita: 6 ottobre 2002 Autore Segnala Inserita: 6 ottobre 2002 Credo che se manca la volonta' "politica" di avere impianti efficienti, il tecnico non abbia alcuna possibilita' di imporsi. O mi sbaglio? A meno che l'azienda non sia abbastanza grande da avere un Energy Manager" sensibile al discorso del risparmio.Confermo pienamente l'affermazione di rguaresc in quanto l'ho verificata con mano, e apprezzo lo sforzo di curob21CordialmenteMario
Mario Maggi Inserita: 21 aprile 2006 Autore Segnala Inserita: 21 aprile 2006 Carissimi, vorrei riprendere qui una discussione che stava aprendosi OT nel cestino degli sfoghi. Sono passati piu' di tre anni da quando ho aperto questo post, la situazione non e' molto cambiata. Il costo attuale del petrolio dovrebbe pero' far riflettere qualcuno. La riduzione dei costi energetici e' una operazione possibile.La riduzione dello spreco energetico e' un dovere morale.La riduzione dell'inquinamento atmosferico e' una conseguenza della riduzione dello spreco energetico. Nella sola Italia si potrebbero abbattere emissioni annue nell'atmosfera che respiriamo per un milione di tonnellate di biossido di carbonio (CO2) migliorando di un paio di punti percentuali il rendimento dei motori elettrici installati.Tecnicamente si puo', altri paesi lo hanno fatto o lo stanno facendo. Gli elettrodomestici sono passati dalle classi di consumo alte (F, E) alla classe A (e A+ e A++ , lungimiranza di chi ha assegnato i nomi alle classi!). Per i motori asincroni di parla di Eff3, Eff2 ed Eff1 (attualmente la migliore) e tra poco di Eff1+ (lungimiranza di chi ha assegnato i nomi alle classi, non potevano partire da Eff9?). Ne parliamo? Pensate che l'Italia rinuncera' ad una operazione ad ampio raggio, mantenendo costi energetici maggiori rispetto ad altre nazioni piu' evolute sotto questo aspetto? Qui non c'entra il fotovoltaico o il nucleare o le accise e te tasse, qui dico che per macinare una tonnellata di prodotto altri consumano 100 kWh e noi - con motori poco efficienti - ne consumiamo 105 o 110. Un aumento di un dollaro corrisponde ad un aumento x per chi ha motori efficienti, e ad un aumento 1,1x per chi ha motori scadenti. Qualcuno dira' che e' possibile in azienda compensare l'aumento dei costi energetici tagliando sulle spese per il personale, ma mi sembra che la soluzione di ridurre lo spreco energetico sia piu' intelligente. Aggiungo: cerchiamo di agire, prima che sia troppo tardi! Ciao Mario
nll Inserita: 21 aprile 2006 Segnala Inserita: 21 aprile 2006 Se l'avessi deciso io, avrei dato un indice della classe di efficienza partendo da 1 per la meno efficiente (0 il non classificabile per una efficienza scandalosamente bassa), o da A, se la esprimiamo in lettere (con, mettiamo, X per il non classificabile), dando il massimo spazio ai miglioramenti (tutti i numeri e le lettere a seguire), così ci saremmo evitati il proliferare delle croci da cimitero di guerra.Condivido, come sai, la tua battaglia per l'efficienza energetica e il risparmio: prima fonte energetica, disponibile già da subito. Vi sono molte tecnologie che ora sono molto care per via degli investimenti nella ricerca da ripartire su un numero limitato di pezzi prodotti e che fanno gridare alla scarsa economicità di alcune fonti energetiche rinnovabili, ma non ne veniamo fuori, se non sappiamo guardare al futuro. Del resto anche il nucleare agli esordi non sarebbe mai sorto, se non si fossero investiti ingenti capitali senza alcun ritorno economico. Ma già, il nucleare deve il suo grazie alla guerra: per distruggere i soldi non mancano mai, è per costruire, curare, migliorare la qualità della vita che si fanno sempre i calcoli di un immediato ritorno, per giustificare l'investimento!Non è polemica, è l'amara constatazione di un dato di fatto.
Livio Orsini Inserita: 21 aprile 2006 Segnala Inserita: 21 aprile 2006 ....per distruggere i soldi non mancano mai, è per costruire, curare, migliorare la qualità della vita che si fanno sempre i calcoli di un immediato ritorno, per giustificare l'investimento!Luca purtroppo è l'amara verità. Il progresso scientifico del genere umano è quasi sempre legato ad eventi/scopi bellici.Si è iniziato con la metallurgia: avere una spada o un'ascia che tagliava di più dava un vantaggio. Si è proseguito con la chimica, la meccanica, l'elettronica e le comunicazioni.Però non sempre le guerre sono distruttive, almeno nell'accezzione comune del termine. Ora è in atto anche una guerra economica che si basa molto sugli approvigionamenti energetici. Quindi è giocoforza che si lavori anche in questa direzione.Purtroppo nel nostro paese le cose vanno peggio. La nostra classe politica si trastulla con giochetti di squallidi interessi di bottega, i cosi detti verdi pensano che sia sufficiente dire sempre di no, e via elencando con le varie stupidità.Io da almeno 30 anni (ma forse sono quasi 40) mi batto per il risparmio energetico perchè le risorse non sono infinite e, sopra a tutto, perchè lo spreco è sempre e comunque da evitare. E' assurdo sprecare tempo, energia e soldi per coltivare campi e poi distruggere il raccolto per tenere alti i prezzi, è c'è chi muore di fame :gloomy: Sperare che le aziende sostituiscano i motori con altri aventi maggior efficienza è un'illusione. Lo faranno solo se o ne hanno un vantaggio economico o gli viene imposto.Io sostengo da molto che non bisogna dare incentivi, ma colpire nel portafoglio chi non si adegua.SI portrebbe fare i modo semplice. Prima si classificano seriamente i motori in base all'efficienza. Poi si pongono alcune soglie in base al consumo di energia mensile/annuale, quindi si fissa un termine entro il quale o si adeguano i motori alla classe di efficienza prevista o aumenta progressivamente la tassazione sull'energia consumata.Queste modalità dovrebbero essere applicate a tutti i grandi consumatori di energia pubblici e privati, dovrebbero riguardare: riscaldamento, condizionamento, illuminazione etc.
Mario Maggi Inserita: 21 aprile 2006 Autore Segnala Inserita: 21 aprile 2006 Caro Livio, SI portrebbe fare in modo semplice. Prima si classificano seriamente i motori in base all'efficienza. Poi si pongono alcune soglie in base al consumo di energia mensile/annuale, quindi si fissa un termine entro il quale o si adeguano i motori alla classe di efficienza prevista o aumenta progressivamente la tassazione sull'energia consumata.Il problema in questo caso sarebbe la verifica del parco installato, cosa assolutamente non semplice. Ci sono vecchi motori in ghisa con tanto rame e rotore in rame che hanno rendimenti ottimi. Come individuare i motori buoni e quelli scadenti? Non basta misurare l'energia assorbita, bisogna vedere anche quella erogata. E parlo giustamente di energia, perche' e' quella che conta, ci sono carichi variabili con rendimenti variabili. Non facile ...Ciao Mario
Piero Azzoni Inserita: 21 aprile 2006 Segnala Inserita: 21 aprile 2006 ti rendi conto mario che questi discorsi puoi farli solo quie non parlo di investimenti redditizi, parlo perfino di investimenti ZEROprova per esempio a dire ad un impreditore, per usare un termine molto trendy, che se installa il compressore dell'aria nel magazzino invece che sotto la tettoia ha il riscaldamento a gratis d'inveno ..... poi racconta cosa ti rispondeprova a far notare che se si mette un timer da trenta euro sul boiller elettrico dei cessi per fermarlo sabato e domenica lo stesso si ripaga in un meseprova a declamare in una riunione di ingegneri che la batteria calda di un impianto frigorifero "e' calda !!!"prova a limitarti a quardare non le mancate ottimizzazioni che tu e qualcuno altro sa vedere, dopo un minimo ragionamento,Limitarti solo a elencare gli sprechi piu' grossi e demenzialisolo con questi riempiresti due forum !e tu vorresti convincere qualcuno che spendendo soldi si guadagna ?un conoscente diceva:"l'ignoranza di certa certa e' incommensurabile, prova ne sia che gli scienziati sono riusciti a mettere a punto un test per misurare l'intelligenza .... ma l'ignoranza non e' mai riuscito a misurarla nessuno"e non e' presunzione, e' semplice costatazione della realta'
Piero Azzoni Inserita: 21 aprile 2006 Segnala Inserita: 21 aprile 2006 avete mai visto gruppi di condesazione degli split montati all'interno dei capannoni dove si lavora"cosi' con la pioggia non marciscono !"evidente che il mio non vuole essere un invito a chiudere la discussione .... anzi andiamo avantima non facciamo finta di non conoscere la realta'
Mario Maggi Inserita: 21 aprile 2006 Autore Segnala Inserita: 21 aprile 2006 Luca: Non è polemica, è l'amara constatazione di un dato di fatto.Livio: Purtroppo nel nostro paese le cose vanno peggio.Piero: non e' presunzione, e' semplice costatazione della realta'Ho capito, siamo e saremo sempre piu' nella M.No, non provo a convincere nessun imprenditore, sarebbe uno sforzo immane per un singolo!Ciao Mario
Piero Azzoni Inserita: 21 aprile 2006 Segnala Inserita: 21 aprile 2006 mi spiacecomunque tentiamociuna volta ogni tanto si riescemolto ogni tanto ....meglio che niente
Livio Orsini Inserita: 21 aprile 2006 Segnala Inserita: 21 aprile 2006 Chi lo sa, forse continuando a picchiare martellate sul tasto del risparmio energetico, risparmio su tutti gli sprechi, forse questa "mania" potrebbe anche allargarsi ed ottenere qualche risultato.Certo che molto difficile che queste cose accadano spontaneamente.Se i costi energetici salissero proporzionalmente ai consumi, certamente la gente comincerebbe ad indagare dove è possibile tagliare, altro che timer per lo scalda acqua....Invece ora più consumi meno spendi .Quindi palazzi illuminati a giorno anche se non c'è nessuno. Condizionatori che vanno sempre, anche quando sarebbe sufficiente aprire una finestra per evere una temperatura confortevole, impianti di riscaldamento non ottimizzati, e via elencando.
Alias Inserita: 21 aprile 2006 Segnala Inserita: 21 aprile 2006 bisogna sicuramente risparmiare energia ma io direi di cominciare ad aumentare l'efficenza dei motori endotermici (si dice così?) sono anni che punzecchio i miei compagni meccanici dicendo loro di portare il rendimento delle macchine endotermiche ad un rendimento paragonabile a quelle elettriche.
Piero Azzoni Inserita: 21 aprile 2006 Segnala Inserita: 21 aprile 2006 ho paura che tu abbia problemi semanticise si chiamano endo-termici e non endo-meccanici (scusate l'assurdo del termine ma rende l'idea) una ragione ci sara'il motore endo-termico produce in prima istanza una motevole energia termica che, poi, dopo, converte in energia meccanicane' deriva che il rendimento, riferito alla potenza meccanica resa in relazione alla potenza assorbita e' necessariamente molto bassodiverso e' dire che l'uso dei motori endotermici DEVE essere articolato in modo da utilizzare oltre all'energia meccanica quella (maggiore) termicasi chiama cogenerazione, cioe' generazione contemporanea di due tipi di energie allo scopo di inalzare il rendimento globale del sistema
Alias Inserita: 22 aprile 2006 Segnala Inserita: 22 aprile 2006 mi riferivo al fatto di sfruttare ancora oggi, dopo anni un principio che per la produzione di lavoro ha rendimenti troppo bassi.Io la vedo con questo esempio:perchè usare le lampade ad incandescenza quando ne esistono altre più efficenti?ovviamente il problema è trovare motori più efficenti passando da altri sistemi (quindi bisognerebbe investire maggiormente su questo aspetto) mentre guido a volte penso che sono seduto su un mezzo da 80 cavalli e che rende circa il 20%, quindi ipoteticamente per spostarmi spendo un'energia che può produrre 400 cavalli e tutto questo mi fà inc...re perchè a casa abbiamo tutti un impianto elettrico da 3/5 kW e ci facciamo di tutto.
Mario Maggi Inserita: 22 aprile 2006 Autore Segnala Inserita: 22 aprile 2006 Caro Alias, Io la vedo con questo esempio:perchè usare le lampade ad incandescenza quando ne esistono altre più efficenti?Il problema e' simile a quello dei motori piu' efficienti, con la differenza che mentre le lampade di solito vengono usate per un numero limitato di ore al giorno, molti motori - anche grossi - funzionano ininterrottamente e quindi l'energia recuperabile sarebbe sostanziosa. In entrambi i casi bisogna fare un investimento iniziale per risparmiare poi. A volte per cambiare la lampada devi cambiare anche il lampadario, e lo stesso puo' avvenire con i motori (es.: nel caso di motoriduttori con flangia speciale). Ciao Mario
batta Inserita: 22 aprile 2006 Segnala Inserita: 22 aprile 2006 Far sostituire ciò che già esiste penso sia un'impresa immane, e forse neanche del tutto corretta.Pretendere che le cose nuove vengano fatte seguendo regole ferree in termini di consumi energetici dovrebbe essere fatto, visto che da soli non ne siamo capaci, per legge.Ed invece ci troviamo a costruire nuove case senza badare all'isolamento termico, nuovi impianti senza fare i conti su quanto potremmo risparmiare scegliendo apparecchiature che sfruttano meglio l'energia, e così via.Abbiamo scuole ed asili che non hanno la carta igienica (grazie anche ad una certa riforma), ma il riscaldamento viene mantenuto a 25 °C, spesso anche di domenica. Poi gli insegnanti fanno l'unica cosa che possono fare: aprono le finestre, perché c'è troppo caldo.Poi abbiamo centrali eoliche ferme (e non diamo la colpa ai verdi), la Germania che ha molto meno sole di noi ma lo sfrutta molto di più, e noi a cosa pensiamo? Al ponte sullo stretto!!!In compenso, si sta facendo di tutto per rivalutare il nucleare. Peccato che nella valutazione dei costi non siano mai contemplate le spese per lo smantellamento delle centrali a vita finita (che se non sbaglio è di alcune volte il costo di costruzione). Adesso, addirittura, per farci passare la paura ci dicono che a Chernobyl ci sono state solo una cinquantina di vittime E nessuno mi ha ancora detto cosa intendiamo farne delle scorie per i prossimi 30000 anni.E poi, guardiamoci in faccia: noi piangiamo perché il petrolio è sempre più caro, ma qualcuno ride
Livio Orsini Inserita: 22 aprile 2006 Segnala Inserita: 22 aprile 2006 (modificato) .....molti motori - anche grossi - funzionano ininterrottamente e quindi l'energia recuperabile sarebbe sostanziosa. Ricordo che, ancora nel 1981, quando lavoravo in E. Marelli, un collega propose a l direttore di un cementificio l'installazione di un grosso motore comandato da inverter. Conti alla mano cercò di convincere l'acquirente che il maggior onere iniziale si sarebbe ripagato con la riduzione dei costi dell'energia consumata, tanto che nel giro di 24 mesi non solo si sarebe recuperato tutto il maggior costo, ma si sarebbe anche guadagnato.Risposta dell'acquirente. "Allora facciamo così: voi mi installate il motore + inverter, io vi pago solo il motore e vi rigiro, mese per mese, tutto quanto risparmio sul costo dell'energia consumata"x BattaPoi abbiamo centrali eoliche ferme (e non diamo la colpa ai verdi), ....Sarebbe più corretto scrivere: "....e non diamo la colpa solo ai verdi,.." Perchè ci sono tante inefficienze e "dimenticanze", ma è pur vero che certi "verdi" continuono a sfrucugliare con il paesaggio, deturpato e altre storie del genere, però mai che da loro venga una proposta alternativa praticabile In quanto all'esempio del riscaldamento scolastico ti faccio un esempio personale.Io appartengo ad una generazione che ha frequentato scuole, di ogni ordine e grado, dove la carta igienica te la portavi da casa (se c'era, perchè era un lusso ), però insegnanti, direttori, presidi e, soprattutto aministratori locali, educavano a spegnere le luci quando non servivano ( e le aule non erano certo illuminate a giorno come oggi) ed il riscaldamento veniva acceso solo quel tanto di indispensabile, tanto che il lunedì mattina la temperatura non era mai estremamente gradevole. Perchè se in aula ci sono 25C anche nei giorni di festa ci sarà uno o più di uno che ne ha la responsabilità, e non può certo essere il ministro pro tempore dell'istruzione. I primi responsabili sono i genitori che, invece di lamentarsi se manca la carta igienica, dovrebbero per prima cosa fare pressione affinchè venga posto rimedio allo spreco. Però ricordo ancora i due anni da delegato di classe nella rappresentanza dei genitori. Discussioni a non finire su dove si doveva posizionare la targa con il nome della scuola, ma affrontare problemi seri mai. Gli edifici scolastici, secondo il tipo di scuola, dipendo da un'amministrazione locale. Per esempio la scuola dell'obbligo fa capo all'amministrazione comunale, quindi ne discende che se si spreca i responsabili sono sempre gli amministratori comunali; a questo punto i genitori cittadino cosa fanno? Se la prendono con la riforma scolastica Modificato: 22 aprile 2006 da Livio Orsini
Piero Azzoni Inserita: 22 aprile 2006 Segnala Inserita: 22 aprile 2006 io ci serei stato, MA GLI AVREI RISPOSTO :" va bene, ti regalo pure il contatore, ma voglio 5 anni ! "
Mario Maggi Inserita: 22 aprile 2006 Autore Segnala Inserita: 22 aprile 2006 Caro Livio, Risposta dell'acquirente. "Allora facciamo così: voi mi installate il motore + inverter, io vi pago solo il motore e vi rigiro, mese per mese, tutto quanto risparmio sul costo dell'energia consumata" E allora la Marelli ha fatto da banca ed ha concesso il credito? Chissa' chi e' andato a controllare se se condizioni operative erano le stesse preventivate? E se il cementificio non usa il motore per qualche ragione, non paga e la Marelli ci rimette? Non ricordo bene che fine ha fatto la Marelli, fiore all'occhiello dell'industria italiana Non li ho contati uno a uno, ma l'ordine di grandezza dei motori di cui di parla e' di 10 milioni di pezzi in Italia. Caro batta, Far sostituire ciò che già esiste penso sia un'impresa immane, e forse neanche del tutto corretta.Direi proprio sbagliata ed antieconomica. Bisognerebbe studiare un sistema per determinare quali motori andrebbero sostituiti obbligatoriamente, quali possono funzionare per periodi limitati, e quali vanno bene. Ma qui salta fuori l'aspetto politico che e' piu' forte di quello tecnico. Se una ditta pensa di trasferire la produzione all'estero fra 1 anno, sarebbe assurdo cambiare il motore scadente. Senza un po' di programmazione ed un minimo di certezze per il prossimo futuro, nessun imprenditore cambia un motore. P.S.: ieri l'ultima ditta di produzione di questa zona ha chiuso. 15 persone faranno il ponte lunghissimo. Ho visto caricare due TIR con rimorchio pieni di macchine utensili che vengono trasferite in Cina. C'era anche un robusto tornio Fortuna funzionante, con basamento tondeggiante, che e' stato mandato a rottamare. Aveva un motore "di una volta", quelli in IP00 col rotore in rame di grosso diametro, e la vaschetta per l'olio dei cuscinetti, con solo una piccola ventola interna. Forse quel motore avrebbe superato il test di efficienza. Ciao Mario
batta Inserita: 22 aprile 2006 Segnala Inserita: 22 aprile 2006 Gli edifici scolastici, secondo il tipo di scuola, dipendo da un'amministrazione locale. Per esempio la scuola dell'obbligo fa capo all'amministrazione comunale, quindi ne discende che se si spreca i responsabili sono sempre gli amministratori comunali; a questo punto i genitori cittadino cosa fanno? Se la prendono con la riforma scolasticaNon vorrei sbagliare, ma almeno nelle scuole materne mi pare ci sia una legge che impone una temperatura di 24°C.Sono poi d'accordo col dare la responsabilità principale alle amministrazioni comunali (nel mio paese, non ti dico da che parte è), ma in una riforma scolastica, anche se non riguarda direttamente l'insegnamento, una legge che prevedesse di mantenere una temperatura, poniamo di 21°C, forse ci poteva stare.Anzi, visto che il brutto vizio di alte temperature è comune anche ad uffici, sia privati che pubblici, cosa ci vuole per stabilire, per legge, un limite di temperatura? Qualcuno ce l'ha un idea di cosa comporta abbassare da 24 a 21°C in termini di risparmio energetico? In casa mia in inverno non supero MAI i 20°C nella zona giorno. In camera mia in inverno ci sono, di notte, dai 16 ai 17°C.L'idea di abbassare un po' la temperatura è balenata nella mente di qualcuno solo quando ci hanno chiuso un po' i rubinetti del gas, invece dovrebbe essere così sempre e per tutti.E' giustissimo parlare di motori, di lampade a basso consumo, ma non trascuriamo quello che sprechiamo per il riscaldamento.Per Mario:Non mi riferivo tanto alla sostituzione di motori, ma più in generale ad altri tipi di sprechi, primo fra tutti quello derivante dallo scarso isolamento termico delle attuali abitazioni. In una vecchia casa, oltre ad installare i doppi vetri non puoi fare molto altro, se non spendendo cifre astronomiche.
Livio Orsini Inserita: 22 aprile 2006 Segnala Inserita: 22 aprile 2006 (modificato) Anzi, visto che il brutto vizio di alte temperature è comune anche ad uffici, sia privati che pubblici, cosa ci vuole per stabilire, per legge, un limite di temperatura? Batta mi meraviglio di te! Non sai che questa legge esiste da oltre venti anni? Anzi impone per ufficio e abitazioni una temperatura massima di 20C, ed un limite di ore giornaliere di accensione dei riscaldamento che varia a secondo delle zone (da noi sono 12 ore). Da questi limiti sono esclusi: Ospedali, Case di cura e degenza per anziani ed scuole materne. Credo che sia un'eccezione comprensibile.Il problema non è fare le leggi, il problema è applicarle e farle rispettare! Lo scrisse Manzoni nei suoi "Promessi sposi", lo riscrisse Collodi nel suo Pinocchio, ma le cose non cambiano, se non in peggio.E allora la Marelli ha fatto da banca ed ha concesso il credito? Chissa' chi e' andato a controllare se se condizioni operative erano le stesse preventivate? E se il cementificio non usa il motore per qualche ragione, non paga e la Marelli ci rimette? Non ricordo bene che fine ha fatto la Marelli, fiore all'occhiello dell'industria italiana Ehe no! era gia commissariata (decreto Prodi, sempre lui) quindi non poteva. Comunque, come ben sai, non è certo finita per motivi come questo. La EMG ha tirato le cuoia principalmente perchè qualcuno ha intascato gli utili e ha addossato le perdite alla società EMG; poi anche perchè alcuni intascavano notevoli mazzette; poi anche perchè si era attrezzata per costruire alternatori da 1000Megawatt che non vennero mai commissionati, e poi tanti altri disguidi, scelte sbagliate e sprechi. Come risultato c'è stata la perdita di una conoscenza notevole. Le generazioni di tecnici che si erano fornate in Marelli e che avrebbero dovuto "allevare" le nuove genrazioni si sono disperse ed loro patrimonio di conoscenze è andato perso. Modificato: 23 aprile 2006 da Livio Orsini
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