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Cominciate A Pensare Seriamente All'energia Alternativa - una notizia che farà piacere a molti!!


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del_user_56966
Inserito:

Il nucleare italiano ad un passo dalla fine:

la Corte Costituzionale boccia la legge sull'energia

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  • del_user_56966

    24

  • Carlo Albinoni

    16

  • batta

    3

  • Ulisse D.J.

    2

Inserita:

Speriamo che non si gridi anche su questo al complotto politico,comunque

sono in raccolta le firme per i referendum contro il nucleare e la privatizzazione dell'acqua

la quale come bene primario non deve essere dato in mano ai privati che hanno come unico scopo

il guadagno,dove sono passati alla gestione privata se ne sono pentiti amaramente e il bello che ti vogliono far credere che il cittadino avrebbe dei vantaggi(col ca..o).

TEngo precisare che ognuno di noi deve fare la sua parte eliminando gli sprechi di ogni genere.

Ciao.

Inserita: (modificato)

lamentiamoci poi che l'energia continui ad aumentare.

POI ANDIAMO A COMPRARE energia di produzione nucleare estera prodotta a pochi chilometri dai confini.

QUANDO POI anche chi aveva pensato di dismettere il nucleare ha gia'ì detto che fara' altre centrali.(leggi germania, e non misembrano essere persone stupide , anzi...)

con l'energia rinnovabile dove pensate che si arrivi?

basta vedere la germania.

http://www.ilgiornale.it/interni/il_grande...ge=0-comments=1

miliardi di euro investiti per poi accorgersi che non danno il 3 % di energia di cui si ha bisogno.

se questi sarebbero bei esempi MI AUGURO che tra dieci anni dovremo tornare alle candele per illuminarci.

forse le menti italiane si illuminerebbero.

IN ITALIA:

TUTTI vogliono il telefono cellulare

NESSUNO vuole antenne di radio base.

TUTTI vorrebbero energia a prezzi ragionevoli

NESSUNO vuole centrali nuove tantomeno nucleari.

se questa e' intelligenza...

ivano65

Modificato: da ivano65
del_user_56966
Inserita:

Ivano tu parti da concetti errati la Germania non è sufficientemente irradiata dal sole per

per poter portare esempi in tal senso....

ma caso mai fosse anche vero quello che dici la politica non è quella di produrre di più semmai quella di consumare

meno potenza, in effetti il calcolo teorico dell'apporto di energia delle centrali previste era di circa un 30% del fabbisogno

nazionale...

ora se solo adottando delle politiche tipo questa LINK

si risparmia il 40% vedi che matematicamente ottieni un 10% in più di energia senza necessità di usare di alcun prodotto radioattivo...

ma potremo stare qui a parlare ore, esiste già delle discussioni più che argomentate ma come dice il proverbio

non c'è peggio sordo di chi non vuol sentire..... ;)

Carlo Albinoni
Inserita:
miliardi di euro investiti per poi accorgersi che non danno il 3 % di energia di cui si ha bisogno

NOOOO!!!! altro che 3% !!! è meno dello 0,3%

Non sbagliamo gli zeri....

del_user_56966
Inserita:

Ragazzi la Germania non fa testo...

Invece di leggere le riviste fate come me,

fatevi un amica tedesca ( :P ) e fatevi raccontare quanto sole vedono loro nell'arco dell'anno... :lol:

Carlo Albinoni
Inserita:

A proposito di fotovoltaico, per chi non li avesse letti, riporto gli interventi sul Gazzettino del prof. Lorenzo Fellin, ordinario di Sistemi Elettrici per l'Energia all'Università di Padova.

I pannelli solari sono un costo pesante per i contribuenti

Curiosità professionale mi ha spinto a fare qualche calcolo in relazione al “più grande impianto fotovoltaico del mondo”, di recente annunciato dalla stampa locale e da realizzarsi sui tetti dei Magazzini generali di Padova. Chi ci guadagna e chi ci perde? L’impianto ha circa 15.000 chilowatt di potenza di picco per cui, tenuto conto che la producibilità media solare alla latitudine di Padova e di circa 1150 ore/anno, produrrà circa 17 milioni e mezzo di chilowattora all’anno.

La legge assegna a questi impianti incentivi di vario tipo: nel caso specifico si può supporre che si aggirino su 0,4 euro per ogni chilowattora prodotto. Ciò significa che l’impianto garantirà al proprietario mediamente 7 milioni di Euro all’anno per 20 anni, cioè la cifra iperbolica di 140 milioni di Euro, a fronte di un costo di investimento stimabile in circa 50 milioni di euro. Dunque un guadagno netto per i Magazzini generali di quasi cento milioni di euro in venti anni! Ma chi paga?

Pagano tutti gli italiani con la bolletta elettrica, vedove, pensionati e famiglie monoreddito incluse, e con un prelievo di tipo forzoso (si leggano in proposito le “parole piccole” scritte su ogni bolletta). Dunque, il guadagno ai Magazzini Generali (e che guadagno) e la spesa a carico di tutti: tutti per uno e uno per sé! E’ etico tutto questo?

Prevedo le obiezioni: ne guadagna però l’ambiente (diminuisce la CO2), si creano posti di lavoro, si sviluppano tecnologie.... Rispondo: sono ancora i conti a parlare. Quanto alla CO2 ci sono misure molto più efficaci e incisive a parità di investimento. Ad esempio, con il clima di Padova, 1 euro dato agli incentivi per coibentare gli edifici produce una diminuzione di CO2 almeno tre volte superiore. Ma i 140 milioni di euro in realtà nessuno li tira fuori e i Magazzini generali se li vogliono mettere in tasca (e lo possono fare, sia chiaro, grazie a una legge a dir poco stravagante che incentiva non tanto la legittima produzione di energia solare per i consumi propri ma quella venduta alla rete).

Non ci si faccia trarre in inganno quanto ai posti di lavoro e allo sviluppo tecnologico: l’impianto monta celle di tecnologie ormai mature prodotte quasi certamente in Germania, Giappone o Cina. La ricaduta tecnologica per l’Italia è del tutto trascurabile e l’impiego di manodopera è abbastanza dequalificato: si tratta essenzialmente di predisposizioni, assemblaggi, impianti tradizionali. Se quegli incentivi venissero invece affidati a un serio progetto di ricerca e sviluppo a livello universitario, magari con dei partner industriali italiani ed europei, sono convinto che potrebbero produrre in pochi anni quell’atteso salto tecnologico che può e deve rendere il solare competitivo con altre tecnologie senza gli attuali puntelli statali.

Ho appena finito di scrivere quando il Gazzettino pubblica la notizia dell’impianto ancora più grande (85 ettari di terreno agricolo coperto!) che realizzerebbe la straniera SunEdison in provincia di Rovigo: in quel caso le cifre estorte all’utente italiano sarebbero il triplo di quelle sopra riportate, come pure i guadagni della SunEdison: ci si mobilita contro il nucleare ma non per queste azioni riprovevoli e immorali, ancorchè “legali”?

Energia, ecco perché questo fotovoltaico non conviene

Mi siano consentite alcune precisazioni in relazione al mio intervento sui costi sociali degli impianti fotovoltaici e alle repliche dei lettori del Gazzettino (e alle decine di e-mail che continuo a ricevere).

1. Il lettore Santi rileva un errore nei miei calcoli relativi all’operazione “fotovoltaico” sui 29 ettari dei Magazzini Generali di Padova: si tratta in effetti di un errore di stampa, ma non di calcolo, sul valore dell’incentivo (0,4 euro/chilowattora, e non 0,04 come riportato) per cui l’importo stimato resta quello da me indicato: 140 milioni di euro nelle tasche dell’imprenditore e a carico di chi paga la bolletta.

2. Il fatto che sia il GSE (Gestore del Sistema Elettrico) a incassare la tassa e a trasformarla in incentivi (conto energia), non sposta certo il merito etico della questione; semmai ci si può meravigliare come due Enti pubblici (inutili carrozzoni?) come GSE e l’Autorità per l’Energia siano (o vogliano essere) impotenti rispetto a questa estorsione legalizzata che si configura come una sorta di Robin Hood rovesciato: toglie ai poveri per dare ai ricchi.

3. Non è in discussione l’opportunità di puntare quanto più possibile, e a costi accettabili, alle energie rinnovabili. Al contrario, si evidenzia la necessità e l’urgenza di un potenziamento della ricerca tecnologica a tutto campo, la sola che può dare “futuro” anche in termini ambientali e occupazionali sul lungo periodo. Occorre investire in ricerca per un salto tecnologico che renda il solare realmente competitivo senza la necessità di stampelle statali. E qui sta il nocciolo del problema: gli incentivi sono oggi una sorta di “tassa sul macinato” (il chilowattora) che deve versare anche chi riesce a mala pena a comprare la pagnotta di sopravvivenza; non hanno lo scopo di ridurre il “prezzo del pane” o di migliorare tecnologicamente i “mulini” (le celle fotovoltaiche), ma solo di consentire a chi lo può fare di mettersi i soldi in tasca. Amen.

4. Nè regge la tesi che sia giusto togliere a chi inquina e dare a chi produce energia “pulita”. In primo luogo perchè chi non è in grado (economicamente o per ragioni logistiche) di dotarsi di pannelli non può certo essere accusato di inquinamento solo perchè costretto ad acquistare l’energia dal distributore di rete che si ritrova. In secondo luogo perchè se si ha a cuore la riduzione di CO2, esistono sistemi molto più efficaci, a parità di investimento, per creare un sistema virtuoso e dinamico, che rilanci ad esempio l’edilizia intelligente, capace di creare onde d’urto di effettivo reddito e posti di lavoro.

5. Quanto al nucleare (ultima e sicura generazione ovviamente, non i residuati che qualcuno vorrebbe rifilarci) mi limito a osservare che in tema di CO2 esso rientra tra le tecnologie “virtuose”, come il fotovoltaico, l’idroelettrico e l’eolico. Con una differenza però: una centrale nucleare da un milione di chilowatt può stare in pochi ettari e lavora per circa 7000 ore all’anno.

6.Il progetto “Padova solare” non costituisce un riconoscimento di Padova come “Silicon Valley italiana” perchè si assemblano celle prodotte all’estero (o su licenza): la ricerca non alberga qui ma in Germania, Cina e Giappone.

del_user_56966
Inserita:

In ogni caso sull'energia solare sono in accordo con voi,

ma non trascuriamo l'eolico (qui le potenze ci sono sia di giorno che di notte)

e poi affrontare anche le altre possibilità andremo fuori contesto... :)

Carlo Albinoni
Inserita: (modificato)
si risparmia il 40% vedi che matematicamente ottieni un 10% in più di energia senza necessità di usare di alcun prodotto radioattivo...

ma caso mai fosse anche vero quello che dici la politica non è quella di produrre di più semmai quella di consumare

meno potenza

Curioso.

Alcuni invocano un risparmio di energia elettrica a scopo energetico-ambientale (per altro i consumi elettrici italiani sono già relativamente contenuti).

Bene. Dove si può risparmiare si risparmia (ma quanto si riuscirà a risparmiare?).

Altri, al contrario, auspicano uno spostamento dei consumi energetici verso l'energia elettrica, come in altri paesi più "elettrici" di noi.

Per esempio il riscaldamento elettrico al posto di quello a gas o a gasolio, che in certi paesi è considerato obsoleto, non sicuro, non ecologico.

Idem per la cucina.

Un'altra sfida, è l'autovettura elettrica che, quando sarà diffusa (se mai lo sarà), comporterà un ulteriore incremento dei consumi elettrci.

E' un po' paradossale....

Modificato: da Carlo Albinoni
Carlo Albinoni
Inserita:
ma non trascuriamo l'eolico (qui le potenze ci sono sia di giorno che di notte)

L'eolico è una fonte interessante, l'unica interessante fra le rinnovabili (a parte l'idroelettrica, ma è già satura).

Però ha due difetti:

- ad essere ottimisti non ci fai più del 20% del fabbisogno totale

- è una fonte del tutto stocastica, la rete (e gli utenti) devono essere in ogni momento pronti a fare a meno dell'apporto eolico (di giorno e di notte? solo se c'è vento!!!!).

del_user_56966
Inserita:
Bene. Dove si può risparmiare si risparmia (ma quanto si riuscirà a risparmiare?).

Se le politiche di risparmio fossero attuate realmente e non solo isole felici

diciamo che solo sull'illuminazione si può pensare che per 8 mesi l'anno si avrebbero risparmi consistenti

su n.. tipologie d'impianto!

Altri, al contrario, auspicano uno spostamento dei consumi energetici verso l'energia elettrica, come in altri paesi.

Per esempio il riscaldamento elettrico al posto di quello a gas o a gasolio, che in certi paesi è considerato obsoleto, non sicuro, non ecologico.

Idem per la cucina.

L'uso del gas non è ecologico?, questa opinione contraddice tutto quello che si sente in giro?

Un'altra sfida, è l'autovettura elettrica che, quando sarà diffusa (se mai lo sarà),

comporterà un ulteriore incremento dei consumi elettrci.

Metteremo una generatore eolico in più... per adesso siamo a 2 Mega Watt cd. ma si può sempre migliorare..

ps: per la cronaca l'eolico in Italia si installa anche in mare..

e qui dovremo soffermarci sul fatto che non tutti gli stati lo possono fare, quindi le politiche energetiche spesso sono dirottate anche in base a cosa

offre il territorio...

Carlo Albinoni
Inserita:
L'uso del gas non è ecologico?, questa opinione contraddice tutto quello che si sente in giro?

Dipende...

E' più "ecologico" di quello a gasolio.

E' meno "ecologico" di quello elettrico.

Produce molta CO2 che secondo alcuni è la causa dei malanni del mondo.

Carlo Albinoni
Inserita: (modificato)
Metteremo una generatore eolico in più...

Metteremo un generatore in più? Ma basterà? o ce ne vorranno dieci in più? o mille?

Allora deciditi: per il futuro dobbiamo aumentare o diminuire il fabbisogno energetico?

:P

Modificato: da Carlo Albinoni
del_user_56966
Inserita:
- ad essere ottimisti non ci fai più del 20% del fabbisogno totale

dove trovi questi dati? secondo me sono solo numeri quello che si può fare è enormemente maggiore di quello che viene

realmente fatto e concesso (non ti scordare che la dirigenza mira al nucleare!)

Comunque rivedi le tue fonti è già da tempo che a livello mondiale l'eolico a superato il nucleare...LINK

- è una fonte del tutto stocastica, la rete (e gli utenti) devono essere in ogni momento pronti a fare a meno dell'apporto eolico (di giorno e di notte? solo se c'è vento!!!!).

Anche questo non è del tutto vero, diciamo che se ragioni su quello che esiste va bene come la metti tu, nel caso di studi più mirati si potrebbe ovviare

anche a questo problema e in ogni caso le posizioni strategiche dei siti garantiscono un ottimo rendimento sull'intero arco dell'anno!

e poi questa è solo una delle politiche energetiche attuabili non l'unica!.. :)

del_user_56966
Inserita:
Allora deciditi: per il futuro dobbiamo aumentare o diminuire il fabbisogno energetico?

Se lasci perdere un attimo l'estetica (che a me personalmente non dispiace)

un generatore eolico lo puoi installare pressappoco ovunque al massimo cade e fa danni materiali limitrofi alla sua estensione... e ben definibili!!

rispetto a questo non potrei fare paragoni tra le due opzioni, rispetto ai danni provocati direttamente e indirettamente dall'uso di materiale radioattivo

di centrale nucleare... :(

Carlo Albinoni
Inserita:
dove trovi questi dati? secondo me sono solo numeri quello che si può fare è enormemente maggiore di quello che viene

In un qualunque corso o seminario che parla di energetica.

E il motivo è quello di prima: la fonte eolica non è garantita.

Ammesso di trovare i siti adatti (e la volontà politica etc etc) non è possibile gestire una rete in cui il fabbisogno di potenza è una variabile indipendente, e nello stesso tempo oltre il 20% della fonte primaria (è già tanto!) non è garantita...

Anche questo non è del tutto vero, diciamo che se ragioni su quello che esiste va bene come la metti tu, nel caso di studi più mirati si potrebbe ovviare

Ovviare? ovviare significa avere delle fonti di riserva... da attivare in caso di non vento (e capita nei paesi ove l'eolico ha una percentuale discreta come la Danimarca...), oppure imporre distacchi agli utenti. Tanto maggiore è la percentuale di eolico tanto più difficile è gestire il problema.

Carlo Albinoni
Inserita:
rispetto a questo non potrei fare paragoni tra le due opzioni, rispetto ai danni provocati direttamente e indirettamente dall'uso di materiale radioattivo

di centrale nucleare...

Lascia perdere la fonte per un attimo. Prima hai scritto che è necessario diminuire il fabbisogno di energia elettrica, poci che si può aumentare.... Che non vada sprecata questo è ovvio.

Carlo Albinoni
Inserita: (modificato)
Comunque rivedi le tue fonti è già da tempo che a livello mondiale l'eolico a superato il nucleare

Penso che debba rivedere tu le tue fonti.

Basta leggere questa frase:

<<L'anno scorso sono stati installati 20 mila megawatt di eolico contro 1,9 mila megawatt di energia prodotta dall'atomo. >>

per capire che chi ha scritto l'articolo ha le idee molto confuse su energia e potenza.

Comunque anche a me l'eolico piace, ma proprio per questo è necessario conoscerne i limiti.

Modificato: da Carlo Albinoni
del_user_56966
Inserita:

Carlo considera che un seminario in Italia (per esperienza) spesso è più una direttiva commerciale mascherata

dove ognuno tende a vendere quello di cui dispone (chi ha il solare vende quello e cosi via..)... :lol:

Ammesso di trovare i siti adatti (e la volontà politica etc etc) non è possibile gestire una rete in cui il fabbisogno di potenza è una variabile indipendente, e nello stesso tempo oltre il 20% della fonte primaria (è già tanto!) non è garantita...

I siti esistono solo che se non lo sai le società che installano i generatori sono estere e i capitali pure... :rolleyes:

Ovviare? ovviare significa avere delle fonti di riserva... da attivare in caso di non vento (e capita nei paesi ove l'eolico ha una percentuale discreta come la Danimarca...), oppure imporre distacchi agli utenti. Tanto maggiore è la percentuale di eolico tanto più difficile è gestire il problema.

Ovviare significa ovviare, è troppo lungo e complesso da spiegare qui!

Ma c'è un piccolo particolare nascosto( solo a chi è cieco)... noi deriviamo da un paese altamente Industriale (che richiedeva grossi quantitativi di energia) e stiamo

andando verso un paese sempre meno industriale... in pratica se va cosi si richiederà sempre meno energia!.. :senzasperanza:

del_user_56966
Inserita: (modificato)

Ora per oggi la buona notizia c'è

adesso vado a farci una bella dormita sopra... :lol:

poi domani se a qualcuno interessa si può anche parlare di altro son qua!..

in fondo io le mie Turbogas, imp. di recupero calore, inceneritori, ecc..

negli ultimi 30 anni le ho costruite e messe in marcia....

ora potrei anche riposarmi un po... largo ai giovani!! ...:lol:

Modificato: da Aleandro2008
Inserita:

Buongiorno a tutti . Ho letto i vostri interessanti commenti. Quando si parla di nucleare tutti si spaventano visti i precedenti.... mi riferisco alla Russia Giappone ecc.... Convengo con Carlo con l'articolo del docente di Padova. Per farla in breve gli incentivi del fotovoltaico li paghiamo noi con la bolletta Enel o gestore. C'è anche un nucleare "pulito" se solo si ascoltassero alcune menti brillanti. C'è il Rubbiatron per esempio che sarebbe in grado di rendere inerti le scorie radioattive. Se non ricordo male è in costruzione in Spagna e uno nei balcani in quanto il nostro fisico è stato costretto alla ricerca all'estero (mancanza di fondi) , oppure dalla trasmissione Report la fusione a freddo che a quanto dice lo scienziato intervistato di cui mi sfugge il nome, si può, con 200 $ produrre energia per decine di anni per una piccola comunità e con materiale che si trova in abbondanza in natura. Quindi carne al fuoco si trova... Aleandro2008 ha portato un bel argomento al forum. Per il turbogas o qualsiasi altra voglia fonte che tu citi il problema grosso sai quale e'? la dipendenza. Guarda il casino di questi giorni con i gasdotti russi ecc. Chiaro che oggi tocca fare buon viso a cattivo gioco e tenere duro ma un domani?

grazie per avermi letto

Inserita:

Ho letto tutto ma molto frettolosamente, quindi sicuramente qualcosa mi è sfuggito.

Vorrei però far notare quanto segue:

1) teniamo sempre conto della fonte delle notizie. Per esempio, "Il grande flop del fotovoltaioco", non voglio certo sostenere che quanto scritto nell'articolo non abbia fondamento, ma se si guarda la testata si può almeno immaginare che il taglio sia di parte. Per chi si vuole fare un'idea più precisa, invece, sul nucleare, io consiglio di cercare in Internet il servizio di Report (fonte che reputo due ordini di grandezza più attendibile de "Il Giornale"), andato in onda qualche tempo fa, intitolato "Il grande inganno"

2) E' vero, comperiamo energia prodotta col nucleare dalla Francia. Ma almeno lasceremo ai francesi l'onere di dismettere le centrali a fine vita. Smantellare una centrale nucleare costa molto di più che costruirla!!!

3) Eolico. Nella sola Basilicata ci sono impianti eolici, tra quelli già funzionanti e quelli in via di approvazione, per 3000MW. Nella sola Basilicata!!! Inoltre l'eolico, più del solare, può fare affidamento su una certa costanza di produzione. Ci sono zone che sono ventose tutto l'anno, e non un giorno sì ed uno no. E, per quanto riguarda l'adeguamento della produzione al fabbisogno, qualcuno ha un'idea di cosa significhi modificare il regime di una centrale nucleare? Con le centrali nucleari ci troveremmo, come la Francia, non a produrre l'energia che serve, ma a far consumare l'energia che si produce. Non sarà più la richiesta a creare l'offerta, ma l'offerta a forzare la richiesta.

4) Sicurezza. Non si può parlare di sicurezza delle cantrali nucleari e trascurare che, in Francia, la media dei piccoli incidenti è di 100 all'anno. Tra i "piccoli incidenti" di livello zero è stato catalogato anche quello dove sono stati contaminati (ma in modo lieve :o ) 97 tecnici, e c'è stata fuga di sostanze radioattive all'esterno della centrale. E, visto che nei dintorni delle centrali nucleari non c'è radioattività (nel servizio di Report il contatore geiger rileva nelle vicinanze della centrale radioattività 50 volte superiore a quella naturale), chissà perché a chi abita nei dintorni forniscono (ma gratis, però) le pastiglie di iodio. E in Germania una ricerca ha dimostrato che i casi di tumori e di leucemia, soprattutto infantile, aumentano di molto nelle vicinanze delle centrali. Chiedi poi ai tedeschi cosa hanno in mente di fare con le scorie stipate nella miniera di salgemma di... mi sfugge il nome... dove ci sono infiltrazioni di acqua? Il costo stimato per lo spostamento in altro sito sicuro(???) è di 25 miliadri (sì, proprio miliardi, mica milioni) di euro.

Questo per quanto riguarda "danni collaterali minori", perché quando si parla di sicurezza si trascura sempre un rischio, a mio avviso, molto importante e reale: gli attentati. Anche ammesso che da un punto di vista puramente tecnico un'altra Chernobyl sia impossibile, per un gruppo terroristico trasformare in Chernobyl una qualsiasi centrale nucleare sarebbe semplicissimo.

Dobbiamo veramente cercare di risparmiare (quanto combustibile sprechiamo solo per riscaldamento, a causa di case mal costruite) e utilizzare fonti rinnovabili, soprattutto in piccoli impianti privati.

Il problema è che se risparmiamo, oppure se ci produciamo da soli l'energia che ci serve, non andiamo più ad ingrassare i grandi gestori dell'energia.

del_user_56966
Inserita: (modificato)

Dario, io volevo solo mettere il fuoco su un argomento che tocca tutti ma che stranamente

non viene preso in giusta considerazione dai media...

se fai una ricerca su Internet trovi poco sull'argomento e come si vede interpretare un sentenza costituzionale non è semplice!... :lol:

Modificato: da Aleandro2008
Inserita:

Ho letto con più attenzione l'intervento del prof. Lorenzo Fellin.

Il concetto espresso non è certo sbagliato, ma non capisco da dove salti fuori quel 0,4 euro/kWh di incentivi.

A me risulta che non si arrivi nemmeno alla metà di tale cifra.

Inoltre, nessuno si è mai chiesto quanto costerebbero e da dove verrebbero prelevati i soldi per la costruzione di nuove centrali nucleari?

Davvero pensate che in un campo dove per recuperare gli investimenti servono almeno trent'anni ci penserebbe l'industria privata? :roflmao:

E nessuno si chiede da chi dovremmo acquistare il combustibile nucleare e a quale prezzo?

Il combustibile nucleare non è inesauribile, anzi, ci sono già problemi di approvvigionamento e il costo è in continua ascesa.

E poi, le centrali che vorrebbero costruire in Italia sono già vecchie! E' tutta una manovra che ha come unico scopo di far tirare avanti le ditte costruttrici francesi, che sono in profonda crisi.

E perché mai le dovremmo salvare noi?

Il nucleare non è sbagliato solo da un punto di vista etico, ma anche da un punto di vista puramente economico.

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