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Lampade A Risparmio Energetico: Sono Inquinanti? - Si è deciso troppo presto di rottamare le vecchie lampade


Livio Orsini

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per me la tecnologia serve sopratutto a rendere più comoda la vita di chi la usa. Pensiamo alle scale elettriche, agli ascensori, ai cellulari, ai frullatori elettrici, alle lavatrici ecc. Consumano molto di più di un banale standby.

Le comodità secondo me sono di 2 tipi :

1) accessorie

2) necessarie

L'ascensore è necessaria, poichè una vecchietta con problemi di deambulazione se deve salire al 5° piano di un palazzo, è probabile che vi rinunci, la scala elettrica nel suo piccolo....anche.

Stesso discorso per la lavatrice, certo le donne un tempo lavavano al fiume, ma i panni erano molti meno, ed i ritmi di vita anche, le donne avevano più tempo per le faccende domestiche.

Sul cellulare non sono daccordo che sia necessario, anzi, per me è necessario tenerlo spento il più possibile, fui costretto ad acquistarlo per un discorso di reperibilità dove lavoravo prima, ma adesso se ne sta nel cassetto a fare le ragnatele, poichè mi piace essere un uomo libero.

E così via.

Quando un accessorio ti condiziona la vita al punto di trasformarsi in necessario, allora occorrerebbe fermarsi a riflettere.

Saluti

Mirko

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Questa è solo demagogia. Il problema dell'acqua non c'entra niente con l'energia ma sono ben altri, politici innaznzi tutto.

Nessuna demagogia! Evidentemente sei molto ignorante al riguardo! Se ti documentassi un poco scopriresti che il problema maggiore per avere acqua potabile, in molti luoghi dell'Africa sub sahariana è proprio la mancanza di energia; non c'è nulla se non l'energia animale, anche per cuocere i cibi come combustibile si usa sterco animale disseccato. Si sta provando con pompe azionate da energia solare, ma siamo agli inzi e non è facile. Meglio una motopompa con motore a benzina...solo che non c'è benzina.

...senza per questo arrivare a pensieri scurrili nei loro confronti.
Che fai, vorresti censurare anche i pensieri? :D (ma conosci il significato di scurrile? :) )
E meno male che non ho detto che per risparmiare tempo all'avvio lascio anche il PC in stanby...

Non è questione di dire ma di fare; chissà se prima o poi la tua coscienza .........

Comunque siamo estremamente OT ...

No che non siamo OT. La discussione che ho aperto ha come titolo risparmio energetico ed inquinamento. Anche perchè per riparare i danni prodotti dall'inquinamento si spende energia e, a volte, si risparmia supbito per spendere molto di più poi, come sembrerebbe dall'uso delle lampade a scarica di gas.

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Avevo promesso di chiudere perchè ormai le posizioni erano chiare, però l'argomento mi interessa e la discussione mi apassiona.

Nessuna demagogia! Evidentemente sei molto ignorante al riguardo!

Vedi, in Africa l'energia non manca. Non è limitando i nostri sprechi che diamo a loro la possibilità di alimentare le proprie macchine.

Leggevo infatti a proposito la possibilità di installare un campo fotovoltaico nel deseto del sahara per soddisfare metà dei nisogni energetici del pianeta. Il problema sono i soldi per creare l'elettricità in loco, non usarne meno noi per lasciare quella che avvanza a loro, questo intendevo.

Per quanto riguarda le comodità accesssorie o necessarie, qui andiamo nel personale di ciascuno quindi credo che nessuno di noi possa definire quali sono per gli altri: per mia nonna anche anche lo standbay della TV della camera è necessario, perchè al mattino non riesce ad alzarsi a premere il bottone sulla tv per accenderla.

Ritengo quindi che lo standbay sia solo da rivedere, ma non da eliminare.

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Vedi, in Africa l'energia non manca.

Te lo ripeto, sei ignorante in materia! Documentati meglio. Ora l'energia è molto carente, magari fra dieci-venti anni ne produrranno più del necessario, ma ora manca.

Non è limitando i nostri sprechi che diamo a loro la possibilità di alimentare le proprie macchine.
Certo, è solo una questione etica per ora. In futuro temo sarà anche una questione vera. E' un po' come il cibo. Noi buttiamo tonnellate di cibo e altri muoiono di fame. per ora è solo questione di etica, fra non molto, purtroppo, sarà ben differente.

Cerchiamo di riabituarci ad una vita meno dissipativa delle risorse comuni, per ora è una scelta fra qualche anno srà un obbligo.

per mia nonna anche anche lo standbay della TV della camera è necessario, perchè al mattino non riesce ad alzarsi a premere il bottone sulla tv per accenderla.

Non confondiamo le necessità con la pigrizia (vedi PC lasciato acceso per non attendere i due minuti del ricarico dello SO). Comunque anche per chi è impèossibilitato a muoversi esistono altri mezzi senza ricorrere allo stand by (cfr. i messaggi precedenti p.e.) .

Modificato: da Livio Orsini
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  • 5 months later...

Ho letto tutta la discussione e come al solito quando si parla di "ECCO-logia" mi viene in mente anche la "OCA-logia"!

Se vi documentaste a dovere potreste scoprire che l'impatto ambientale dovuto all'inquinamento da mercurio dovuto alle lampadine a risparmio energetico è minore se confrontato con quello che si genera a monte della produzione dell'elettricità, in primis attività estrattive e combustione dei fossili. Primo di tutti il carbone e l'orimulsion e poi tutti i liquidi che pur più puliti dei primi non lo sono tanto...

Una lampadina da 11W equivalente 60W contiene (se è proprio di bassa fattura, non più di 5 microgrammi di mercurio), con le nuove norme questo limite è stato abbassato ulteriormente, ad esempio ne ho comprata una che si dichiara "Hg < 1 mg" inferiore al milligrammo.

Con il mix energetico medio mondiale, per produrre l'elettricità per la classica lampadina ad incandescenza, magari di tipo opalino, dei famosi 60W, si consuma molta più elettricità che se considerassi quella necessaria ad una a risparmio energetico. Con conseguente immissione in atmosfera di grandi quantità di effluenti inquinanti, tra cui mercurio ma non solo, nel mix oltre al classico particolato di incombusti, ci sono anche metalli pesanti, tra cui torio ed uranio. Sapevate a proposito che il più grande inquinatore nucleare del mondo è proprio la generazione di elettricità da carbone? Scommetto che nessuno ci ha pensato!

In ogni caso, concludendo il discorso, il mercurio contenuto nelle lampade a risparmio energetico, si recupera con il riciclaggio e si risparmia alla produzione di energia, le lampadine tradizionali invece a fronte di un costo di acquisto contenuto, inquinano di fatto di più per il loro consumo energetico molto maggiore e breve durata di vita, nonché la già citata emissione di mercurio alla fonte!

Peccato essere in vacanza e non potervi fornire bibliografia in allegato!

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In ogni caso, concludendo il discorso, il mercurio contenuto nelle lampade a risparmio energetico, si recupera con il riciclaggio e si risparmia alla produzione di energia,....

A parte il fatto che per riciclare e recuperare si deve spendere energia (pasti gratis non ce ne sono), quello che sta alla base della messa al bando delle lampade ad incandescenza non è tanto il risparmio energetico ma i guadagni dei grandi produttori di lampaddine.

Visto che non disdegni fare ricerche prova a ricercare i pianti ed i lamenti che le multinazionali produttrici di lampadine, Philips in testa, fecero a suo tempo.

Poi, dopo il furore ecologico che bandì gli innoqui termometri amercurio per misurare la tempoeratura corporea, il silenzio sul mercurio delle lampade a scarica di gas è assordante. :angry:

ma anche per i termometri gira e rigira è stata solo una questione monetaria. Guarda caso, ad esempio, Omron ha il quasi monopolio dei termometri digitali.

Modificato: da Livio Orsini
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Basta pensare che parecchie se non tutte ormai l nuove tv non hanno più l'interruttore/switch che le spegne completamente per cui....è ampiamente accettato dalle norme.

Ho letto un dato molto preoccupante sulle istruzioni del mio nuovo televisore LCD Sony, che ha lo spegnimento il modalità elettronica:

-Potenza assorbita in modalità standby: 0,19 W

-Potenza assorbita in modalità spento: 0,18 W

quindi, il consumo da spento è praticamente uguale rispetto alla modalità standby :o:angry:

per fortuna c'è la multipresa col bipolare..

A parte il fatto che per riciclare e recuperare si deve spendere energia (pasti gratis non ce ne sono), quello che sta alla base della messa al bando delle lampade ad incandescenza non è tanto il risparmio energetico ma i guadagni dei grandi produttori di lampaddine.

purtroppo è così, e le alogene ad alta efficienza non sono state mai pubblicizzate!

io ho scelto di sostituire le lampade ad incandescenza con le alogene, il risparmio di energia dal 30% al 50% non è poco e lo smaltimento delle lampade ha un basso impatto ambientale. E' molto importante valutare il numero di cicli on-off sopportabili dalle lampade, alcune alogene arrrivano ad un minimo di 1.000.000 di cicli e questo garantisce la possibilità di raggiungere le 2000 ore di durata teorica. Sia le vecchie lampade ad incandescenza che le nuove fluorescenti compatte, nell'uso domestico sono difficilmente sfruttabili per la loro durata teorica.

Molte famiglie hanno l'abitudine di lasciare le luci sempre accese per prolungare la durata delle lampade a risparmio, ma allora dov'è il risparmio? meglio usare delle lampade che possono essere accese e spente a piacimento e senza limitarne la vita utile!

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chiaro, bisogna scegliere le lampade in base all'utilizzo... è scritto sulle confezioni che le fluo compatte non sono adatte all'uso con i timer ecc ecc..

il problema è che al supermercato non te lo spiega nessuno :rolleyes:

per quanto riguarda il tv non mi pare scandaloso un assorbimento da 0,19W

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Mirko Ceronti
per quanto riguarda il tv non mi pare scandaloso un assorbimento da 0,19W

No !

Infatti non lo è per niente.

Un tubo catodico da 24 pollici consuma in stand-by qualcosa come 10 Wattora.

Quindi direi più che ottimo lo 0,19.

Quello che LB81 trova scandaloso, è il consumo da "spento" (si fa per dire :rolleyes: ) che è di 0,18 Wattora.

Kactus....se è spento, è spento, altro che 0,18 Wattora, non ha da consumare manco un picowatt.

Saluti

Mirko

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...quanto riguarda il tv non mi pare scandaloso un assorbimento da 0,19W

In Italia ci sono sicuramente 10.000.000 di appaerecchi TV (stima per moooolto difetto); ebbene sono 1,9 MWh di inutile spreco di energia! Equivalenti alla produzione di energia di un ettaro di pannelli fotovoltaici in un giorno di sole. (200W/m^2 medio in Italia).

Modificato: da Livio Orsini
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Mirko Ceronti

Ecco, mentre io avevo dato un giudizio sullo Stand/By-relativo (0,1 Wattora TV moderna contro i 10 Wattora TV vetusta è un consumo di 100 volte in meno, sicuramente un passo avanti), Livio ci ha comunque aperto gli occhi in senso assoluto, sul principio del : "E' la somma che fa il totale" !!!

Ed i numeri sono a dir poco MAIUSCOLI !!!!

Un ettaro sono 10.000 metri quadrati ossia un campo di pannelli grande 100 x 100 metri.

Certo che se avessimo ancora tutte TV con Stand/By da 10 Wattora, allora sì che ci sarebbe da spararsi.

Saluti

Mirko

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chiaro che a livello planetario la cosa cambia...

ma io cerco di non andare in paranoia per il consumo in standby di un tv quando negli anni son passato da 13kWh/g a 6! :lol:

però appena ho un attimo elimino le lampadine nei tasti delle ciabatte :thumb_yello:

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..però appena ho un attimo elimino le lampadine nei tasti delle ciabatte

Non esageriamo son lampade al neon :)

Io ho aperto la discussione non per una difesa delle lampade ad incandescenza, che so benissimo che hanno un rendimento ridicolo, ma per cercare di sensibilizzare un po' tutti su certa "ecologia pelosa".

Si spingono anche a sproposito le lampade a scarica di gas, sottacendo i lati negativi, perchè questo fa comodo alle grandi multinazionali come Philips.

Tra l'altro queste compagnie fanno produrre questi dispositivi con tecnologie fortemente inquinanti (per aumentare il profitto) in paesi dove non c'ècontrollo ambientale (CINA, India, Sud-Est Asiatico, etc.). Però ci si dimentica che la Terra è solo questa e se inquino in Cina le ricadute, presto o tardi, arrivano anche da noi.

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Carlo Albinoni
ebbene sono 1,9 MWh di inutile spreco di energia!

Se non erro è ben lo 0,00005% del fabbisogno nazionale di energia (potrei sbagliarmi ma non essendo ancora passata la mezzanotte forse no).

"E' la somma che fa il totale" !!!

Ed i numeri sono a dir poco MAIUSCOLI !!!!

Ehm, avete letto il libro di David MacKay sull'energia? (lo consiglio a tutti, si scarica gratis)

Fa i conti e fa fare dimestichezza con i numeri dell'energia e della potenza.

Numeri alla mano, dimostra che questi mini risparmi energetici, nel bilancio energetico globale, sono irrisori, come tentare di aggottare il Titanic che affonda con un cucchiaino da te: inutile.

Anzi dannosi, perchè distraggono l'attenzione da altri provvedimenti molto più efficaci.

Per esempio usare un po' meno aria condizionata, migliorare l'isolamento delle case, usare lampadine più appropriate, ecc.

Si spingono anche a sproposito le lampade a scarica di gas, sottacendo i lati negativi, perchè questo fa comodo alle grandi multinazionali come Philips.

Certo (e ai produttori cinesi). Tuttavia, per completezza di informazione, spingono anche vero le lampade alogene, comprese quelle comuni a bulbo, che sono un ottimo compromesso fra le vecchie lampadine a incandescenza e quella fluorescenza. (come vedo che ha osservato anche LB81).

purtroppo è così, e le alogene ad alta efficienza non sono state mai pubblicizzate!

Non direi. I diversi opuscoli, i siti (come questo) parlano di tutti i tipi di lampadine.

Con il mix energetico medio mondiale, per produrre l'elettricità per la classica lampadina ad incandescenza, magari di tipo opalino, dei famosi 60W, si consuma molta più elettricità che se considerassi quella necessaria ad una a risparmio energetico. Con conseguente immissione in atmosfera di grandi quantità di effluenti inquinanti, tra cui mercurio ma non solo, nel mix oltre al classico particolato di incombusti, ci sono anche metalli pesanti, tra cui torio ed uranio.

Capisco, ma per questo tipo di argomentazione è necessario un rigoroso approccio quantitativo basato sull'analisi LCA. Ma qualcuno l'avrà fatta una analisi LCA!

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Comunque come al solito siamo qui a cercare di risparmiare i centesimi, quando i comuni spendono centinaia di Euro in illuminazioni inutili, ci sono parcheggi periferici deserti con lampioni ogni 5 metri, accesi naturalmente tutta notte, forse vanno a compensare rotonde completamente al buio, per non parlare di uffici comunali con i climatizzatori e le luci accese da marzo a ottobre notte e giorno e noi stiamo a guardare lo standby pensando di salvare il mondo, che tristezza....

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Carlo Albinoni
quando i comuni spendono centinaia di Euro in illuminazioni inutili, ci sono parcheggi periferici deserti con lampioni ogni 5 metri

Non lo so quanto siano inutili. Forse qualche legge o regolamento obbliga ad illuminare i parcheggi urbani sia pure periferici (le periferie sono di serie B?) con determinati livelli di illuiminazione.

La luce dà sicurezza. Aiuta a vigilare e impedisce ai malintenzionati di non farsi vedere. Non dico che delitti e violenza non accadano lo stesso, ma in un parcheggio senza luce o con poca luce, per i delinquenti aumenterebbero le occasioni.

Ricordo anche di un parcheggio adiacente ad una azienda, illuminato ma non a sufficienza. Una impiegata colpita da un malore stette ore ad aspettare che il marito venisse a cercarla.

Si ritenne che se il parcheggio fosse stato illuminato "a norma" ci si sarebbe accorti di questa persona ferma in macchina. Non so come andarono le cose, ma il comune rifece l'illuminazione molto più potente.

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Se non erro è ben lo 0,00005% del fabbisogno nazionale di energia..

Potrebbe anche essere di meno, però è sempre uno spreco e non è ne inutile ne dannoso cercare di eliminarlo.

Carlo è il solito modo italico di approcciare i problemi: "Si è vero, però non è questo il vero problema.." Sono almeno 40 anni che sento questi ritornelli a proposito di tanti, troppi, problemi; così si è arrivati ad avere infrastrutture insufficienti, debito pubblico alle stelle, aziende che han smesso non solo di far ricerca, ma nemmeno ordinaria progettazione. Potei continuare ma l'elenco sarebbe enorme.

E' vero che ci sono sprechi energetici maggiori, però da qaulche parte bisogna pur incominciare.

Non tenere il televisore in "stand by", ma si dovrebbe dire i televisori perchè mediamente in ogni casa ce ne è più di uno, rapresenta forse solo 50 ppm del fabbisogno nazionale, però è già un primo passo.

Ridurre l'illuminazione stradale? Quando ero bambino c'era una lampada ad incandescenza da 50W, con il suo cappello di metallo smaltato, ogni 100 m o più, limitatamente alle strade del centro del paese. Però dopo le 10 di sera non c'era praticamente nessuno in circolazione, salvo i metronotte ed i carabinieri (ogni tanto).

Ci sono dei mdi di vita molto cambiati. Il frigorifero è considerato un elettrodomestico indispensabile, quando ero ragazzo era un lusso presente solo in poche case molto ricche; non tutti gli esercizi commerciali di paese ne disponevano.

Differente è il discorso sulla climatizzazione. Basterebbe un po' più di accortezza nel costruire case e serramenti per ridurre drasticamente i consumi.

Qui si sarebbe necessaria una seria politica di incentivi-disincentivi.

C'è stato, per esempio, il lodevole tentativo di incentivare la sostituzione dei seramenti con altri a maggior isolamento. Bsterebbe fare un confronto tra i listini prima e dopo gli incentivi per capire chi ha fatto al parte del leone su questi danari.

Però, ripeto, il mio scopo nell'aprire la discussione è richiamare l'attenzione sul fatto che spesso, dietro le motivazioni pseudo ecologiche, ci siano solo grandi interessi economici.

(e ai produttori cinesi)
Ma quelli vendevan bene anche quelle ad incandescenza, è stato proprio per combattere questa concorrenza che si è spinto sull'eliminazione.
I diversi opuscoli, i siti (come questo) parlano di tutti i tipi di lampadine.

Carlo ma quante persone si informano con opuscoli, ricerche in interenet? Se diciamo il 20% è già tanto. Chi dovrebbe farlo in modo istituzionale invece tace o lo fa male.

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Carlo Albinoni
Ma quelli vendevan bene anche quelle ad incandescenza, è stato proprio per combattere questa concorrenza che si è spinto sull'eliminazione.

Be', fosse stato solo per questo... sarebbe stato un autogol!

Si diceva che tanto i cinesi avrebbero contonuato a vendere le vecchie lampadine.

In realtà, diversi negozi di "cineseria", hanno anticipato i tempi adeguando il loro assortimento alle nuove lampade, comprese alogene e a led, con un tempismo che non si è riscontrato in altri tipi di negozio.

Carlo ma quante persone si informano con opuscoli, ricerche in interenet?

Be', io ho fatto il mio dovere. Ho scritto un articolino per la rivista parrocchiale per spiegare come si scelgono le nuove lampadine!

A parte le battute, finalmente con un po' di ritardo il grande pubblico si è accorto che esistono anche le lampadine alogene.

Del resto, andando negli scaffali dei supermercati sono quelle che più assomigliano a quelle scomparse.

Sono ancora troppo care: 3 euro per un formato normale è troppo. Ma già si trovano le offerte e i marchi low cost.

Modificato: da Carlo Albinoni
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Mirko Ceronti
Se non erro è ben lo 0,00005% del fabbisogno nazionale di energia

Visto che i veri problemi sono altri, allora tanto vale evitar di risolvere anche quelli su cui avremmo potere per riuscirci.

Son basito, da questa semplificazione al ribasso che ha un po' il sapore del silente corporativismo del "tanto son tutti ladri", come dire : sprecano tutti e quindi lo faccio anch'io.

Se i comuni sprecano (ed è vero) io posso fare ben poco, ma a casa mia visto che ho pieni poteri sui consumi, se inizio ad arginarli faccio innanzi tutto un favore a me, e poi (di rilancio) anche alla collettività ambientale.

Quello che mi dà fastidio nei comuni non è tanto l'illuminazione notturna bensì quella diurna.

Crepuscolari starati al limite dell'imbarazzante, che in questa stagione (nella mia città) accendono le luci alle 19:45-:- 20:00 !

Ma se si vede tranquillamente anche fino alle 21;00 a cosa cavolo serve quell'ora inutile che manco ti accorgi che le luci sono accese tanto è la luce ambientale che le sovrasta ?

Volevo ricordare, che lo Stand/By televisivo, oggi come oggi è sui 100milliwatt, ma che fino al recente periodo delle TV a tubo catodico, era da 10 Watt sia per le TV grandi da 24 pollici, sia per le piccole da 14, la differenza tra le 2 era solo nel consumo da accese, la 24 pollici mi consuma 70 Watt, mentre la 14 se ne beve 30.

Per cui se fossimo a qualche anno fa, il calcolo di Livio diventerebbe 10.000.000 di apparecchi x 10 Wattora = 100.000.000 di Wattora o se preferite 100 MegaWattora, o...0,1 GigaWattora.

Ah...dimenticavo, da moltiplicare per un periodo di almeno 25 anni.

Sono gocce nell'oceano ?

Beh, l'oceano è formato da gocce fino a prova contraria.

E poi non spostiamo l'asse dell'argomento, si tira in ballo il consumo totale del "fabbisogno" nazionale, ma....il fabbisogno nazionale se è necessario, io non lo considero affatto uno spreco.

Qui si sta parlando di sprechi, è come mettere sullo stesso piano il consumo del frigorifero e quello dello Stand/By televisivo.

Ma....il frigorifero serve, ha una funzione; certo se lo si può coibentare al meglio perchè consumi meno lo si faccia, ma lo Stand/By televisivo è solo uno spreco non porta ad alcun servizio, se non quello di accendere a distanza che per un disabile può essere preziosissimo (non discuto) ma che per un individuo di sana e robusta costituzione è un'insulto alla salute.

Quindi io direi : dal fabbisogno nazionale estrapoliamo il totale degli sprechi (impossibile temo :( ) ed a quel numero proviamo a confrontargli il numero del consumo dello Stand/By televisivo, ed a quel punto sì che il confronto diventerà più...(come dire)...sportivo !

Comunque torno a ribadire ciò che avevo scritto (e spiegato) nel mio post N°# 49 di questo 3D la colpa è tutta del primo che l'ha inventato.

Saluti

Mirko

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Carlo Albinoni
Visto che i veri problemi sono altri, allora tanto vale evitar di risolvere anche quelli su cui avremmo potere per riuscirci.

Son basito, da questa semplificazione al ribasso che ha un po' il sapore del silente corporativismo del "tanto son tutti ladri", come dire : sprecano tutti e quindi lo faccio anch'io.

Onestamente uno spreco dello 0,00005% non mi sembra un "problema" da risolvere.

Occupandomi un po' anche di energetica, ho capito che quando si parla di energia e di potenza è sempre necessario avere il senso delle proporzioni.

Questo vale sia a livello domestico, a livello aziendale, nazionale o globale.

Vogliamo risparmiare energia? bene.

Bisogna agire dove se ne consuma, dove se ne consuma di più (e se ne spreca di più).

Il 27% dei cosumi globali sono i trasporti (fonte Alessandro Clerici che riprende i dati di Erse).

Si capisce come un piccolo sforzo (-5%?: vetture ibride, elettriche o semplicemente meno macchina e più tram) potrebbe dare un contributo significativo al risparmio enegetico globale.

Poi il 21% è il riscaldamento/raffrescamento degli edifici. Anche qui, un piccolo sforzo nelle abitazioni, potrebbe dare qualcosa di significativo a livello globale.

Seguono poi:

- 17% usi termici industria e agricoltura

- 16% motori industriali

- 10% altri usi domestici e terziario

- 6% illuminazione pubblica e privata

- 3% altro

Finchè facciamo quattro chiacchiere qui fra noi va bene. Ma se un energy manager di una città o di una azienda sprecasse un'ora del suo tempo per produrre un risparmio enegetico dello 0,00005% ci sarebbe da dubitare della sua professionalità (a meno che non si debba fare una operazione di facciata).

Quello che mi dà fastidio nei comuni non è tanto l'illuminazione notturna bensì quella diurna.

D'accordo.

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a se un energy manager di una città....

A aprte il fatto che, relativamente alle città italiane, la posizione di energy manager è generalmente uno dei tanti sprechi politici, stipendi eleargiti agli amici, qui si sta parlando di singole abitazioni, di famiglie. Poi assieme ai televisori oggi lo stand by è in dotazione a tutti gli elettrodomestici bianchi e neri.

Leggevo una discussione, qualche giorno fa, sui climatizzatori in stand by. Ebbene risultava evidente dalla discussione che un climatizzatore utilizzato pienamente per due mesi all'anno, nei dieci mesi di stand by consumava quanto nei 2 mesi pieno regime. E questi non sono milliwatt.

Poi c'è il problema dell'educazione. Se non si inizia ad educare la popolazione al risparmio energetico partendo dalle piccole cose, non si otterrà risultato alcuno, nemmeno con i diktat!

Quelli della mia generazione forse si son dimenticati le reprimende dei genitori quando si lasciava accesa una lampadina (da pochi watt) in una stanza vuota. Eppure non smpre era una questione economica perchè c'erano ancora i contratti a forfait. Però c'era la sana abitudine ad evitare gli sprechi. Gettare un piccolo pezzo di pane suscitava la riprovazione generale. Non si sentiva certo parlare di spreco del 15%-20% delle derrate di frutta e verdura (recenti servizi dei TG indicano proprio queste percentuali).

Non m'importa se la mia è una battaglia conto i mulini a vento, ma continuerò a segnalare tutti i piccoli sprechi energetici che possono essere risolti senza nessun sacrificio o impegno particolare, se non alzare il sedere dalla poltrona e premere un pulsante.

Tra l'altro, sempre in ordine agli sprechi, un telecomando necessita di batterie un paio all'anno circa. Moltiplicalo per i milioni di telecomandi efai il conto della montagna di batterie da smaltire. Senza contare quelli che incoscentemente le buttano nei rifiuti ordinari.

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Carlo Albinoni
Se non si inizia ad educare la popolazione al risparmio energetico partendo dalle piccole cose, non si otterrà risultato alcuno, nemmeno con i diktat!

Io invece penso che in campo energetico stia accadendo l'esatto contrario.

Ormai molti parlano di risparmio energetico, e cercano di fare qualcosa. Ci si concentra sulle "piccole cose" (piccole? quasi zero). Piccole e facili da eseguire. Però appariscenti, che attraggono l'opinione pubblica. E che appagano la coscienza ambientale, ma non l'aritmetica. Ma ci si ferma lì.

Magari qualcuno ha un prodotto da vendere (cosa per altro lecita). Come nel caso delle lampadine. Ma almeno l'illuminazione è un 6% del consumo totale globale, poco ma non certo irrisorio. Risparmiare (in media), il 5%, il 10% o il 20% nell'illuminazione, oltre a soddisfare Philips, Osram e cinesi, in effetti potrebbe dare un piccolo risparmio globale.

Ne parlavo con una persona tempo fa. Lei è molto convinta del risparmio energetico: guai a lasciare il televisore in stand by o dimenticare una luce accesa. Ha letto da qualche parte che lo stand by acceso corriponde a tante centrali elettriche! Però in inverno arriva ad avere 27 gradi in casa, perchè a lei piace così. Ma è sinceramente convinta che con tutto quello che risparmia con lo stand by ... Se qualcuno le avesse detto che il suo stand by in realtà è solo lo 0,00.. %, mentre il riscaldamento è più del 20%, forse non lo userebbe come alibi.

Quindi sono convinto che ci vuole una sana consapevolezza dei numeri e delle proporzioni.

Da iniziare da piccoli, alle elementari.

Consiglio ancora MacKay.

Non m'importa se la mia è una battaglia conto i mulini a vento, ma continuerò a segnalare tutti i piccoli sprechi energetici che possono essere risolti senza nessun sacrificio o impegno particolare, se non alzare il sedere dalla poltrona e premere un pulsante.

Ma fai benissimo a farlo, del resto anche io faccio così. Però, stai attento (v esempio precedente) che senza il senso della misura, ditratti dai piccoli sprechi qualcuno non si dimentichi degli sprechi un po' meno piccoli.

Modificato: da Carlo Albinoni
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Tanto per fare un esempio di uno spreco madornale e di un potenziale pericolo per la salute dei consumatori.

In un ipermercato di un centro commerciale della mia zona c'è il reparto farmacia dove vengono venduti farmaci da banco ,piu' i vari integratori alimentari,ebbene quest'ultimi sono disposti su degli scaffali i cui ripiani sono illuminati tramite delle plafoniere slim avvitate sulla parte inferiore del ripiano,sulla parte superiore ci sono poggiate le scatole ,che se hai freddo prendendole in mano ti ci puoi tranquillamente riscaldare.

Chiaramente sulle scatole è scritto che non devono essere posizionate in prossimita' di fonti di calore,questi invece li cuociono proprio,per scrupolo ho fatto presente la cosa sia al farmacista ,sia all'addetto al box informazioni,ma a distanza di mesi la situazione non è cambiata.

A questo punto mi viene da chiedermi è possibile che solo io abbia notato la cosa?Dovrebbero esserci dei controlli da parte degli organi preposti,o questi sono un inutile fardello che grava sulle nostre tasche?

Avete poi notato che spreco per illuminare i prodotti ortofrutticoli per renderli piu' "appetibili" all'occhio

dei consumatori?

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