Mauro Dalseno Inserito: 15 dicembre 2007 Segnala Share Inserito: 15 dicembre 2007 Buone notizie dal Galles, vedi link GALLES Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
luigi69 Inserita: 15 dicembre 2007 Segnala Share Inserita: 15 dicembre 2007 ahahahahaahaah grazie mauro per il link..... ahahahahaahahaha avrà bisogno di manutenzione solo ogni 25 anni ahahahaahhahahaahahhah classiche notizie della domenica, come dire che cicciolina è vergine ahahahahahahaahscusate lo sfogo Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mauro Dalseno Inserita: 15 dicembre 2007 Autore Segnala Share Inserita: 15 dicembre 2007 Concordo con il discorso dei 25 anni che e' esagerato, ma almeno qui' si fa qualcosa di concreto per non essere sempre dipendenti dal petrolio Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
marcocds Inserita: 20 dicembre 2007 Segnala Share Inserita: 20 dicembre 2007 Concordo pienamente con Mauro, almeno qui si prova a fare qualcosa!In Italia si deve sempre aspettare che gli altri ci vendano tecnologia,magari partorita da un idea italiana,siete buoni soli a criticare!Chissà quando sarà finito il petrolio se quei 10-15MW che fornisce una qualsivoglia tipo di centrale (marina,eolica,solare ecc...) adesso tanto criticata, non saranno presi in considerazione.Di petrolio cari miei signori ne è rimasto molto meno di quello che si crede, chissà perchè aumenta sempre più;se avete voglia leggetevi il libro di Eric Laurent "La verità nascosta sul petrolio" Nuovi Mondi Editore, probabilmente dopo vi tornerà buona anche una centrale a pedali!!Buon Natale a tutti. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Nino1001 Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Share Inserita: 22 dicembre 2007 Nel caso specifico le coste italiane non beneficiano di forti correnti o forti riflussi di marea. Per questi ultimi non c'era una idea francese sulle coste atlantiche dove il dislivello alta/bassa marea è grande.Idea scema (mia) : come si potrebbe sfruttare le periodiche eruzioni dei vulacni per produrre enrgia elettrica? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_56966 Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Share Inserita: 22 dicembre 2007 L'idea potrebbe essere di produrre energia da varie fonti (eolica, idrica, solare, ecc..) e poi convertirla il qualche formadi polmone (per esempio Idrogeno per sopperire ai picchi di richiesta di particolari ore del giorno o di calo nel rendimento delle altre)..Per il nucleare penso basti cosi, ci stiamo comprando centrali qua e la!, quindi basta mettere l'energia in rete.... :ph34r:A proposito qualcuno sa dove sono finiti quei quintali di materiale radioattivo che gira da anni in su e giù per l'Italia e che nessuno vuole ospitare....si le classiche storie all'Italiana tipo i treni carichi di amianto posteggiati qua e la!!Qualcuno oltre me a visto il documentario sugli stoccaggi di tonnellate di materiale radioattivo che produce la Francia, è scioccante vedere campi di bidoni depositatitipo grande magazzino ma all'aria aperta, con bidoni arrugginiti che vengono solo via via riverniciati, in Italia si fanno manifestazioni per le normali discariche..... se vi fanno una di queste vicino casa che si fa la rivoluzione .... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
paolotronico Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Share Inserita: 22 dicembre 2007 ... Azz signori, questo si che è un tema scottante!Io sono convinto (purtroppo) che l'energia alternativa possa essere a portata di mano in qualsiasi momento. I progetti ci sono da tempo, ce ne somno molti, dei prototipi sono stati costruiti e sono ancora in funzione (una centrale ad idrogeno a Milano, se non sbaglio) nel tempo che è passato, le tecnologie sono migliorate e quindi possono essere affinati i progetti.Il problema è che non siamo "pronti" e non lo saremo mai.... se continua così!!!I nuovi sistemi devono essere realizzati con l'ottica del futuro e non con quella della finanza, di fare soldi, mazzette, ecc.!Ecco perchè dicevo "purtroppo"! La storia italiana del nucleare, ci ha insegnato che con il profitto si corre il rischio di fare danni. Leggete Vajont e prima ancora Gleno. Ciao. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_56966 Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Share Inserita: 22 dicembre 2007 Ciao PaoloQuello che fa molta paura invece non è il nucleare in se, ma il nucleare in Italia proprio per la mentalitàdiffusa che c'è nel nostro paese, sempre di risparmio, di riduzione del personale, nei controlli nelle manutenzioni...Ora vi sembra possibile dire a una persona che sta ferma 20 ore in un treno "sa sono macchine si possono guastare" questo è anche vero solo che nessuno per ore sapeva che pesci prendere!, provate a dare in mano a un manager che fa queste affermazioni una centrale nucleare, che ci dice dopo "sapete sono impianti possono anche esplodere".... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
paolotronico Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Share Inserita: 22 dicembre 2007 X alen.L'Enel dice che le barre radioattive e le poche scorie prodotte dalle nostre centrali atomiche, sono state vendute alla Francia! !Io credo che qualcosina ci sia rimasto sul groppone, in una località vicina al Po e che qualche anno fa è stata "lambita" da una piena!!!!!Mammamia! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
paolotronico Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Share Inserita: 22 dicembre 2007 Hai centrato in pieno!Per caso, un paio di anni fa, ho trovato un libro che uscì nell'81 e scritto da un giornalista che ha scritto di mafia, di scandali ecc. Nel testo si parla di quello che è stata la ricerca nucleare in Italia dal dopoguerra passando per il 63 anno della nazionalizzazione dell'energia fino a dopo il 73.Credo che Tangentopoli, sia stato un cartone animato, in confronto.Da far venire i brividi. Se non ci fosse stato il referendum, oggi quelle quattro centrali sarebbero funzionanti..... :embarassed: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_56966 Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Share Inserita: 22 dicembre 2007 (modificato) oggi quelle quattro centrali sarebbero funzionanti.....tanto per sfatare i discorsi sulla lontananza/vicinanza che gli addetti per un motivo e gli ignoranti (nel senso di ignorare la materia.. )portano sempre come una scusa accennando al fatto che tanto le abbiamo al confine, mi spiace molto per chi abita al confine....ma in realtà il danno in caso di incidente e inversamente proporzionale alla distanza quindi mentre Chernobyl è citta morta a Kiev che dista solo 110Kmla vita sia proseguita normalmente (o quasi, salvo l'aumento delle malattie derivate)!Quindi battiamo un punto BASTA 110 KM di distanza per avere pochi problemi rispetto a chi vive nelle immediate vicinanze di una centrale Nucleare e "Questi sono fatti, non parole"Quindi fatemi un favore se proprio ci tenete a fare le centrali in Italia fatevele sotto casa vostra!........ Che semmai nella disgrazia c'è almeno qualcosa di positivo si elimina la causa che la scaturita...!!! Modificato: 22 dicembre 2007 da alen Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
paolotronico Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Share Inserita: 22 dicembre 2007 ECCO L'IDEAAAAA!!!!!!!Chi progetta e realizza una centrale atomica, avrà l'obbligo di vivere a non più di un chilometro di distanza dalla medesima per non meno di 20 anni!!!!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_56966 Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Share Inserita: 22 dicembre 2007 Facciamo un referendum, sono convinto che il 99,999% degli Italiani sono daccordo,tutti tranne il progettista..... Ps: obbligo esteso a ministri e Manager, cosi una volta ogni tanto andiamo noi ai loro funer.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
daniele stefanini Inserita: 22 dicembre 2007 Segnala Share Inserita: 22 dicembre 2007 salve,giàda tempo sulla televisione tedesca la società elettrica EON - l' equivalente dell' ENEL in italia - si fa pubblicità per delle nuove centrali sottomarine che sfruttano le correnti d' acqua per produrre energia. Credo che siano vicini alla installazione definitiva, se non l' hanno già fatta.Dallo spot sono molto semplici, praticamente delle turbine dotate di due diffusori e un generatore centrale Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 6 gennaio 2008 Segnala Share Inserita: 6 gennaio 2008 oggi come oggi il problema e' distribuire l'energia, piu' che produrla. si perde tanto di quel percento nella distribuzione, che basterebbero un sacco di centrali in meno.e inoltre, nei conti conviene fare sempre appoggio alla legge dei grandi numeri. se devo produrre 100megawattora li o trovare 50 milioni di posti dove risparmiare 2 wattora, alla fine se non sbaglio ho lo stesso risultato! e' la storia dei led distand-by... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pedersen Inserita: 7 gennaio 2008 Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2008 Idea scema (mia) : come si potrebbe sfruttare le periodiche eruzioni dei vulacni per produrre enrgia elettrica?quoto.. anche senza farli eruttareanziche' usare il carbone, il gas, il nucleare, per far girare una turbina, tanto e' complesso sfruttare il calore dei vulcani?? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pedersen Inserita: 7 gennaio 2008 Segnala Share Inserita: 7 gennaio 2008 A proposito qualcuno sa dove sono finiti quei quintali di materiale radioattivo che gira da anni in su e giù per l'Italia e che nessuno vuole ospitare....si le classiche storie all'Italiana tipo i treni carichi di amianto posteggiati qua e la!!perche' sui rifiuti, immondizia, scorie e roba varia c'e' chi litiga e chi gode................. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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