fisica Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 (modificato) come sempre si tratta di valutare tutte le possibilita' e scegliere i migliori compromessi. negli anni 60 sono stati fatti degni studi per l'immagazzinamento energetico "locale", da utilizzare nei singoli edifici, basato su sistemi rotanti ad altissima velocita', da mettere nelle basi degli edifici. enormi giroscopi di imponente massa, accelerati da motori che "caricavano" l'energia elettrica trasformandola in meccanica, e poi la prelevavano dalla rotazione stessa.Erano un attimo costosi e poco affidabili...I tedeschi pensano di fare l'accumulo per la notte sulle stesse batterie dei veicoli elettrici personali, pensando alla disponibilita' di milioni e milioni di essi, connessi alla rete elettrica, come un tutt'uno con la rete dispersa di pannelli solari che lavorano di giorno. Modificato: 17 marzo 2011 da fisica Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
StefanoSD Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 meno male che ci sono la Gabbanelli e Iacona che con "report" e "presa diretta" vanno a scavare nei meandri piu' torbidi degli imbrogli politici,massonici e mafiosi senza fare sconti a nessunoScava che scava, dopo le dennunce-prova della trasmissione, mi aspetto che l’indomani vengano arrestati i malfattori, però non è così, continuano a truffare, tranquillamente. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_56966 Inserita: 17 marzo 2011 Autore Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 (modificato) In diversi al mondo ci stanno provando, ma con risultati sino ad oggi deludenti.Ma perché si deve andare a cercare sempre all'estero quando le migliori teste sono in Italia.. uno sulla FI-PI-LI che va a Livorno in direzione Firenze (loc. Grecciano LI) e l'altro a Magliana, Roma! Si vedono le torri eoliche. Queste torri insieme ad un gruppo fotovoltaico, sistemato sulle tettoie delle pompe di distribuzione dei carburanti, producono complessivamente e automaticamente 80kw che servono ad ottenere idrogeno dall'elettrolisi dell'acqua (l'elettrolisi può essere avviata e interrotta al 100% in qualsiasi momento in pochi secondi)! L'idrogeno prodotto così, esclusivamente con sole e vento, viene compresso e stoccato in appositi serbatoi per averlo a disposizione 24 ore su 24, Ora se era possibile mandare le auto a idrogeno perché (domanda inutile!) è stato fatto un accordo mondiale per bandirlo dalla produzione di auto.. in ogni caso se lo stoccaggio è già una realtà (tutta Italiana) e funziona senza se e senza ma, perché non stoccarlo e poi utilizzarlo per la produzione di energia elettricaquando e se manca il vento in una determinata zona?Inoltre se L'eolico è distribuito sull'intero territorio è quasi impossibile che vi sia una mancanza totale di vento dato che noi siamo un paese di mare! Modificato: 17 marzo 2011 da Aleandro2008 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 Inoltre se L'eolico è distribuito sull'intero territorio è quasi impossibile che vi sia una mancanza totale di vento dato che noi siamo un paese di mare!E' una domanda che dovresti porre a certi "verdi" che sostengono che le torri eoliche inquinano acusticamente; oppure a certi soloni dell'arte come il prof. Sgarbi che afferma: "Le torri eoliche stuprano il paesaggio!".Ogni volta che si programma un "campo" eolico c'è una sollevazione di benpensanti, si va dalle obiezioni paesaggistiche a quelle di inquinamento mafioso, come se una centrale eolica fosse la causa della presenza di mafia. Comunque la produzione di enrgia elettrica tramite eolico, anche se disseminassimo tutto il posibile di torri eoliche, potrebbe fornire al più un 15% - 20% del fabbisogno nazionale di energia elettrica secondo stime ottimistiche.Si potrebbe recuperare un altro 15% - 20% di idroelettrico con micro e mini centrali simili ai vecchi mulini ad acqua. Sommando a tutto questo l'altro 25%-30% di energia elettrica già prodotta con idroelettrico e geotermico arriveremmo, ottimisticamente, al 70% del fabbisogno attuale.Mancherebbe sempre almeno il 30%!Ridurre il consumo di energia elettrica del 30% ? Impossibile a meno di una riduzione drastica della qaulità della vita. Se poi si pensa di spostare sull'elettrico altre necessità energitiche il divario si fa eneorme. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
batta Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 Intanto la situazione a Fukushima sembra essere molto peggio di quanto si voglia far sapere.C'è chi parla già ora di disastro ambientale peggiore di Chernobyl.Se poi aggiungiamo le elevate probabilità della fusione delle barre in almeno uno dei quattro reattori, per arrivare all'ipotesi più catastrofica che prevede l'esplosione di un reattore che rischierebbe di distruggere anche gli involucri dei reattori vicini, non oso immaginare quali potrebbero essere le conseguenze.Vedi Nel frattempo emerge che i giapponesi sapevano che le loro centrali non sono in grado di resistere a sismi così violenti.Già un'altra centrale aveva subito danni, ovviamente minimizzati, a seguito di un sisma di 6.8 gradi della scala Richter, che in Giappone sono tutt'altro che rari.Poi si dà sempre la colpa al fatto che queste centrali sono vecchie.Ma tutte le centrali nucleari sul nostro pianeta sono vecchie!!!!Negli USA ci sono 30 centrali di questo tipo, e anche tutte quelle francesi adottano vecchie tecnologie.Cosa significa, che sono tutte a rischio??? Mi farebbe piacere sapere che non ci sono centrali nucleari vicine alla faglia di Sant'Andrea, ma non è così.Navigando in cerca di mappe delle centrali nucleari, ho trovato un link che mi avrebbe dovuto portare alla mappa francese. Il risultato? Eccolo!Sono documenti che sicuramente si trovano in rete, ma l'impressione è che il gruppo EDF non voglia più nemmeno far sapere quante bombe atomiche ci sono in territorio francese.E il nostro governo continua a spingere sulla costruzione di nuove centrali.Tanto... Il nucleare è sicuro :ph34r: Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
batta Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 Ridurre il consumo di energia elettrica del 30% ? Impossibile a meno di una riduzione drastica della qaulità della vita. Se poi si pensa di spostare sull'elettrico altre necessità energitiche il divario si fa eneorme.Ridurre il consumo di energia elettrice del 30% la vedo dura anch'io.Però se pensiamo che le abitazioni, solo con i pannelli solari, potrebbero diventare tutte autosufficienti o quasi...Il problema è che questa autosufficienza andrebbe a ledere gli interessi dei gestori dell'energia.Poi si potrebbero risparmiare quantità enormi di combustibili fossili solo costruendo le case con isolamenti termici decenti.Per quanto riguarda eventuali spostamenti sull'elettrico di altre necessità energetiche (veicoli elettrici, per esempio), si tratterebbe comunque di energia ora ottenuta da combustibili fossili.Quindi, se anche solo una parte di questa energia venisse prodotta da fonti rinnovabili, ci sarebbe comunque un risparmio di petrolio e gas naturale. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_56966 Inserita: 17 marzo 2011 Autore Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 E' una domanda che dovresti porre a certi "verdi" che sostengono che le torri eoliche inquinano acusticamente;Questo è un discorso di politica/energetica oggi quei verdi che dici tu sono quasi insistenti (certo andare avanti col programma nucleare può solo farli rifiorire!)quindi non mi preoccuperei di una piccola minoranza di persone legate a interessi personali che non siano salute e benessere collettivoL'eolico non inquina, non produce scorie, si può installare sia su monti che su mari e comunque abbastanza distante da abitazioni private in modo che anche il rumore delle pale sia irrisorio, poi c'è l'eolico verticale senza le classiche pale e quello di alta quota, forse sono solo idee e non so se effettivamente funzionanoma per conoscenza le riporto...Tipo 1 LINKTipo 2 LINK Mancherebbe sempre almeno il 30%!Infatti sbaglio io nel dire sul nostro territorio inteso come solo suolo terrestre in effetti una grossa società svedese sta investendo in varie nazioni (Italia compresa)per l'eolico anche con impianti in mare aperto (quindi nessun rumore o estetica dei paesaggi da proteggere = Fine delle scuse)per esempio come è già successo in Gran Bretagna dove adesso esiste il più grande Impianto Offshore del mondo... e noi che facciamo?!pensiamo ad acquistare Uranio arricchito al posto del petrolio.. l'idea non sembra molto geniale!... pensiamo a fare scorie che poi non sapremo dove mettere visto la storia recente delle poche già in giro per l'Italia?pensiamo di spegnere un reattore in caso d'incidente con qualche secchio d'acqua di mare.... ma per piacere, licenziate subito questi tecnici che offendono il genio Italiano!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_56966 Inserita: 17 marzo 2011 Autore Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 Batta, quel filmato è drammatico, una situazione del genere in Italia è del tutto da evitare anche se appellatoalla dizione "Evento rarissimo" il calcolo rischio/beneficio non è accettabile neppure nel contesto di sviluppo economico,prima viene la salute della popolazione poi lo sviluppo non si possono invertire le due questioni!Il problema è che questa autosufficienza andrebbe a ledere gli interessi dei gestori dell'energia.Questo è un grave problema rendere autonomi i singoli cittadini è sempre il contrario di quello che viene studiato da chi gestisce l'energia,ma anche in questo senso si può cominciare a prendere esempio da certi comuni tedeschi e iniziare a ragionare su tutte le energie disponibiliad oggi senza dimenticare il geotermico che può dare una grande impronta alla riduzione dei consumi sia del riscaldamento che della refrigerazione.. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 uno sulla FI-PI-LI che va a Livorno in direzione Firenze (loc. Grecciano LI) e l'altro a Magliana, Roma! Si vedono le torri eoliche. Queste torri insieme ad un gruppo fotovoltaico, sistemato sulle tettoie delle pompe di distribuzione dei carburanti, producono complessivamente e automaticamente 80kw che servono ad ottenere idrogeno dall'elettrolisi dell'acqua (l'elettrolisi può essere avviata e interrotta al 100% in qualsiasi momento in pochi secondi)! L'idrogeno prodotto così, esclusivamente con sole e vento, viene compresso e stoccato in appositi serbatoi per averlo a disposizione 24 ore su 24,80 kW ? ed è tanto? ma quante torri sono? poi vorrei sapere anche la quota parte di eolico e di solare. Di solito si parla di "eolico e fotovoltaico", senza separare i due contributi, per non far capire che quello fotovoltaico è irrisorio. Infine si trasforma tutto in idrogeno tramite elettrolisi che è un sistema poco efficiente.Ecco, vorrei sapere le dimensioni dell'impianto per fare 100 kilometri con una autovettura ad idrogeno.Al di là dell'esperimento tecnologico spettacolare, l'uso energeticamente più efficiente del vento non è certo l'idrogeno ma è il veicolo elettrico a batteria, come qualcuno ha ricordato. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 Livio non e' proprio cosi' sull'eolico. in realta studi anche abbastanza discussi, hanno fatto notare che nelle immediate vicinanze dei sistemi eolici il microclima muta molto. Ed e' anche comprensibile, visto che l'energia passata alle pale avrebbe avuto naturalmente un altro "uso", come modificare temperatura umidita' eccetera. Sotto questo aspetto trovo l'eolico per lo meno poco chiaro e poco chiarito. Tuttavia e' un impatto diverso da un nucleare, se si vuole energia un prezzo va comunque pagato.Per la questione dell'immagazzinamento, a mio parere quello idroelettrico e' il meno impattante e quello ad efficienza di sistema migliore. D'altro canto gli studi per il solare termico di Rubbia, quegli stessi studi che qualche anno fa gli hanno fatto sbattere la porta alla Casaccia e andare in Spagna, si basano per l'accumulo sullo scambio di energia termica proveniente dai sistemi a specchi (quelli lunghi centinaia di metri) non attraverso acqua che scorre nel tubo surriscaldato, ma attraverso criteri simili a quelli delle centrali Phoenix, quindi con scambio ad esempio di sale liquido, da stoccare per il periodo notturno e riciclare in macchine termiche.Comunque le centrali idroerettriche piccole seguono il principio del fotovoltaico domestico, dove le efficienze non possono essere eccezionali come nei grandi impianti, ma la intrinseca ridondanza permette di gestire benissimo ogni tipo di guasto anche esteso.giusto per i riferimenti di carattere generale, e per metter giu' qualche numero il meno impreciso possibile:http://it.wikipedia.org/wiki/Lista_delle_c...senti_in_Italiahttp://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_Progetto_Archimedeinvece, per quanto riguarda le potenze in gioco, l'Italia ha bisogno mediamente di circa 38 GW di potenza. Il valore e' appunto medio (in calo negli ultimi 2 anni di un peletto..) con medie notturne e diurne molto diverse, dell'ordine di 20 e appunto 38-39 GW (il picco massimo mi pare sia stato di 53 GW)Che mi ricordi la produzione odierna (quindi con una miriade di piccole centrali messe fuori servizio negli anni della nazionalizzazione e successivamente) di solo idroelettrico e' di circa 6,5-7 GW. Un azzardo potrebbe essere arrivare di solo idroelettrico ad una decina di GW. Da cio' per non apparire piu' realista del re, si evince che un 25-30 per cento della produzione iterna di tipo "abasso impatto" ci sta tutta, e comunque ci sta bene anche un teorico installato 50GW di termico da carbone petrolio gas eccetera che teoricamente esiste appunto installato in italia.Fatte due somme ad uso lista della spesa qualcosa quindi non mi torna. Ovviamente bisogna pensare che almeno il 20 percento di centrali siano ferme per manutenzioni, ma allora servono realmente altre centrali di tecnologia "piu' moderna"? o forse e' meglio Livio, operare nella direzione del risparmio energetico?Qualcuno mi corregge i conti che ho fatto e mi spiega dove sbaglio? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_56966 Inserita: 17 marzo 2011 Autore Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 80 kW ? ed è tanto? ma quante torri sono?Questo era solo un progetto per un distributore per autotrazione, non per altro...ma quello che mi piace è il principio, condensare energia si può fare (idrogeno, idroelettrico con riempimento bacino notturno..) e questo smentisce chi afferma il contrario! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 l'Italia ha bisogno mediamente di circa 38 GW di potenza. Il valore e' appunto medio (in calo negli ultimi 2 anni di un peletto..) con medie notturne e diurne molto diverse, dell'ordine di 20 e appunto 38-39 GW (il picco massimo mi pare sia stato di 53 GW)Il calo è legato alla grande crisi economica, ma la tendenza è all'aumento.D'altro canto gli studi per il solare termico di Rubbia, quegli stessi studi che qualche anno fa gli hanno fatto sbattere la porta alla Casaccia e andare in Spagna, si basano per l'accumulo sullo scambio di energia termica proveniente dai sistemi a specchi (quelli lunghi centinaia di metri) non attraverso acqua che scorre nel tubo surriscaldato, ma attraverso criteri simili a quelli delle centrali Phoenix, quindi con scambio ad esempio di sale liquido, da stoccare per il periodo notturno e riciclare in macchine termiche.Il sole, facendo la media notte e giorno, estate e inverno, alle nostre latitudini ci dà grosso modo 200 watt a metro quadro di terreno. http://www.iis-dellarovere.eu/lezioni_impi...olare%201.3.pdfCon questi apparati, quanti si pensa di poterne utilizzare? Quanto dovrebbe essere la superficie captante per ottenere una percentuale significativa dei 38 GW del fabbisogno nazionale? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Livio Orsini Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 o forse e' meglio Livio, operare nella direzione del risparmio energetico?Parto da qui perchè da sempre mi batto sin quasi al fanatismo per il risparmio energetico. A volte son stato qausi sbeffeggiato sul forum per le mie prese di posizione contro gli "stand by" degli elettrodomestici. Ogni volta che proponi di spegnere qaulche cosa per la riduzione dei consumi, c'è qualcuno che ti risponde: "Ma il problema è un altro...".Ho ancora uno studio del 1980, effettuato dai miei colleghi della E. Marelli, sulla possibile produzione delle microcentrali eleteriche nella sola Valle Olona (dove vivo). Ebbene sarebbe stato possibile produrre il fabbisogno di tutta l'energia elettrica per uso domestico, dei comuni della zona.Specie al nord ed al centro ci sono moltissime nrealtà simili alla valle Olona, ci aggiungi il fotovoltaico domestico, che a mio avviso è l'unico che andrebbe incentivato con bonus sull'acquisto, ed arrivi a quelle cifre che ho scritto prima (mi son basato sull'attuale ripartizione di produzione data da ENEL).Tuttavia e' un impatto diverso da un nucleare, se si vuole energia un prezzo va comunque pagato.Ecco questo è il punto nodale, pasti gratis non ne esistono!Stiamo consumando tutto! In primis il territorio. Un fattore non trascurabile della devastazione accaduta in giappone si può attribuire senza ombra di dubbio alla sovrapopolazione delle coste giapponesi. SUperficie nazionale del Giappone simile all'Italia, popolazioen 120.0000.000 concentrati sulle coste!Meditate gente, meditate. Sino a che non comprenderemo che siamo sovrappopolati e cercheremo di invertire la tendenza tutto il resto non conta. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 (modificato) ale, non dimenticare il piu' difficile ma altrettanto ben efficiente accumulo termico di Carlo Rubbia, quello a sali liquidi, si parla di pochi kw, ma e' un inizio promettente.Aggiungo, per chi non li conosce, i nuovissimi sviluppi mi pare in svezia, per l'estrazione di energia elettrica attraverso un processo di osmosi relata all'acqua di mare. efficienza bassissima ma mare tanto..ho visto ora la replica di carlo. hai ragione, ma d'altro canto anche solo 10 anni fa nessuno avrebbe mai realizsticamente ipotizzato che un parco fotovoltaioco potesse essere da un paio di megawatt e anche quasi conveniente.Io cerco di fare un discorso anche piu' in la' del semplice territorio, cui giustamente fa riferimento Livio.Oggi abbiamo tubi che ci portano gas dalla Libia? potrebbero essere cavi che ci portano 2 o 3 GW da campi fotovoltaici nel deserto? penso proprio di si, come sempre e' solo questione di tempo e tecnologia, ma in pratica esiste gia'. Modificato: 17 marzo 2011 da fisica Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 ma quello che mi piace è il principio, condensare energia si può fare (idrogeno, idroelettrico con riempimento bacino notturno..) e questo smentisce chi afferma il contrario!Nessuno lo smentisce. Anche nella mia scuola, tanti anni fa, era stato fatto un esperimento:lampada, pannellino, idrolisi, motorino..... ma ovviamente era un sistema del tutto inefficiente. E' facile fare "esperimenti" su piccola scala, per far credere che una certa tecnologia sia fattibile e conveniente.Tuttavia si impone una dettagliata quantitativa. Quando si parla di energia è necessario ragionare con i numeri e le corrette unità di misura.Quanta energia? Quanti kilometri? con quanti metri quadrati di impianto? e soprattutto a che costo?Tempo fa avevo letto uno studio: non ci sarebbe alcun problema a mettere in commercio autovetture ad idrogeno con i reltivi distributori. Purchè si sia disposti a spendere almeno venti volte tanto per ogni kilometro! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 ci aggiungi il fotovoltaico domesticoallora ci aggiungerei il solare termico, che cattura di più di quel poco che ci dà il sole, visto che tutte le abitazioni hanno un certo bisogno di calore Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 ho visto ora la replica di carlo. hai ragione, ma d'altro canto anche solo 10 anni fa nessuno avrebbe mai realizsticamente ipotizzato che un parco fotovoltaioco potesse essere da un paio di megawatt e anche quasi conveniente.Un paio di anni fa, oggi, o fra dieci anni, il collo di bottiglia è sempre quello: il sole.Vero che l'energia del sole è enorme, ma è altrettanto enorme la superficie terrestre.Per quanto si possa migliorare la tecnologia non siamo tanto lontani dal limite naturale.Poi bisogna crescere non tecnologicamente ma semplicemente aumentando la superficie di captazione. E di tantissimo!E quindi aumentano i costi e la necessità di terreno libero ed idoneo allo scopo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 potrebbero essere cavi che ci portano 2 o 3 GW da campi fotovoltaici nel deserto? penso proprio di si, come sempre e' solo questione di tempo e tecnologia, ma in pratica esiste gia'.Questo è fattibile tecnologicamente. Forse c'è qualche problema politico: Gheddafi o chi per lui, quanto vorrà per captare il "suo" sole sul "suo" deserto? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
batta Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 La Germania sembra aver dato l'addio definitivo alla costruzione di nuove centrali e spinge molto sulle energie rinnovabiliOramai è solo l'Italia che parla di nuove centrali nucleari.Eppure, il risultato di un certo referendum era chiarissimo.Per fermare un governo che cura esclusivamente gli interessi personali di poche persone, ed evitare uno spreco immenso di soldi pubblici, servirà un altro referendum?Se ancora qualcuno non avesse le idee chiare, riassumo alcuni concetti base, cominciando da quello che sembra più ovvio:1) Non esistono centrali nucleari sicure2) Il problema scorie è lontanissimo da una soluzione non dico buna, ma almeno ragionevole3) Non è vero che l'energia prodotta col nucleare costerebbe meno. Considerando costi di costruzione, di messa fuori servizio a fine vita (stiamo ancora spendendo soldi per centrali spente più di 20 anni fa), di stoccaggio scorie, di acquisto di combustibile nucleare sempre più caro, la questione risulta ben diversa da come ce la vogliono far bere.4) Iniziare oggi la costruzione di una nuova centrale, significherebbe produrre energia non prima di (ipotesi molto ottimistica) 10-12 anni. E nel frattempo? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 (modificato) Carlo, se si comincia a mischiare ipotesi tecniche e processi politici ovviamente non si va ne' di qua ne' di la.Il fattibile e' una cosa, il possibile comincia piu' in la'. Tuttavia sono con te sul fatto che non si possa assolutamente non tener conto delle efficienze. Comunque, il problema del terreno disponibile e' relativamente importante, perche' e' vero che 200W medi a metro quadro (io avevo 270, ma cambia poco) non appaiono molti, ma d'altro canto oggi per far andare una telecamera di sorveglianza autonoma, di quelle che si vedono spesso ai margini delle autostrade, o nei rifugi, bisogna montare un pannello da poco meno di mezzo metro quadro, e la gente storce il naso.Se pero' i "tuoi" 200W li penso su un ettaro solo di terreno (non e' molto, sono 100 metri per 100 metri..), gia' mi sono 2 megawatt. Dove trovo 1 ettato disponibile? con le giuste efficienze ricalcolate, li trovo su un chilometro di barriera antirumore autostradale, li trovo sui tetti di una serra, con il vantaggio invernale del calore radiato, li trovo sulle facciate di una batteria di villette a schiera costruite secondo la legge 10, se cerco li trovo senza intaccare il terreno. Costano questi sistemi? certo che si, ma come si diceva, pappa gratis difficile est! Voglio anzi darti una sfida: pensare una struttura flessibile e solida per realizzare i pannelli (so che esistono gia' i flessibili) con cui pavimentare una autostrada... venezia-milano, 260 km per 25 metri medi di larghezza quanti megawatt farebbe, con una copertura media da parte delle auto del 30%? Modificato: 17 marzo 2011 da fisica Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 (modificato) aggiungo, per chi fosse interessato, il link ad una societa' leader in germania in ogni settore oltre che innovativo.http://www.ise.fhg.de/per fare un esempio, hanno ideato un modo per ottenere efficienze dalle celle fino ad oltre il 40%. Le auto da competizione elettriche, che quindi usano prodotti top, ma comunque di mercato, hanno celle con efficienze anche fino al 27% mentre l'efficienza odierna del silicio per tetto va da 14 a 17% a seconda del tipo.Margini tecnologici quindi ce ne sono. Modificato: 17 marzo 2011 da fisica Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
del_user_56966 Inserita: 17 marzo 2011 Autore Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 ale, non dimenticare il piu' difficile ma altrettanto ben efficiente accumulo termico di Carlo Rubbia,se per quello non dimentico neppure l'energia creata dalle maree ma cercavo di rimanere su quello che riesco a concepire come fattibile da subito, noi siamo un paese esposto a 4 venti per la maggior parte dell'anno quindi l'eolico e il geotermico e il solare..mi sembrano quelle già in essere anche senza fare altri investimenti in ricerca che oltretutto andrebbero fatti...il fatto di spendere 10 volte di più per andare a idrogeno detta cosi non trova alcuna attinenza con quello che vedo io,il gruppo di conversione eolico -> Idrogeno esiste già e oltre al costo iniziale del modulo cosa altro vorresti far gravare sul costo del carburante?... le classiche tasse esose all'Italiana... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 (modificato) se sei interessato ai mari e ai venti allora vai a vedere i norvegesi, o quel che sono, cosa riescono a fare con l'osmosi. meno pippe e piu' ciccia.Non ho ritrovato il riferimento originale, ma qui ti fai una idea. http://www.genitronsviluppo.com/2009/12/14...ica-in-norvegia Modificato: 17 marzo 2011 da fisica Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Carlo Albinoni Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 Costano questi sistemi? certo che si, ma come si diceva, pappa gratis difficile est!Ma il punto è proprio questo: quanto la nostra società è disposta a spendere in "più" al kWh ?Il più rispetto al costo medio industriale odierno. Quello delle nostre bollette e soprattutto quello delle nostre industrie.Intendo costo vero effettivo al kWh, "dalla culla alla tomba", al di là delle incentivazioni e dei giri vari di denaro.se sei interessato ai mari e ai venti allora vai a vedere i norvegesiMi fanno tanta invidia! avranno un inverno buio e gelido, ma la natura è stata energeticamente generosa.Tanto territorio pochi abitanti, idroelettrico in abbondanza, petrolio, metano.Ed anche legna e pesce in abbondanza.PSUn mio conoscente ha 50 kW a casa.... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
fisica Inserita: 17 marzo 2011 Segnala Share Inserita: 17 marzo 2011 odioso...eppure lavorano lo stesso alla ricerca, magari a loro basterebbero le attuali risosrse naturali. La ricerca non e' mai frutto dell'emergenza. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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