superdelne Inserito: 19 giugno 2012 Segnala Inserito: 19 giugno 2012 buongiorno a tutti, sono un utente privato che ha un minimo di praticità con gli impianti elettrici ma nessuna nozione teorica. vi sottopongo questo problema: nei gioprni scorsi mi è stato attivato da Sorgenia un impianto domestico 4,5 KWH fotovoltaico in comodato d'uso (la formula proposta da sorgenia per la quale tu fornisci il tetto in comodato e loro ti fanno gratis un impianto fotovoltaico) . la mia casa è una villetta unifamiliare in aperta campagna che si pone al termine della rete di distribuzione elettrica della zona. Appena collegati i pannelli con l'inverter il tecnico di sorgenia ha rilevato che la tensione della rete enel è corretta e si attesta a 230V mentre i pannelli, appena producono, fanno innalzare la tensione subino a 265V soglia alla quale l'inverter fa scattare la modalità protezione che "stacca" i pannelli e si autoripristina. Questo avviene a ciclo continuo, cioè l'inverter appena parte inizia a salire da 230V a 265V il tutto in circa una trentina di secondi, dopodichè scatta la protezione e l'inverter inizia la procedura per autoripristinarsi, appena riparte, immediatamente la tensione sale di nuovo a 265V e ci risiamo. Il tecnico mi ha fatto provare ad attaccare il climatizzatore e quando è in funzione la tensione rimane abbastanza stabile intorno a 250V e tutto funziona, nell'istante in cui il compressore del climatizzatore non "succhia" più la tensione sale di nuovo. Il tecnico mi ha detto che non si può fare nulla se non tenere accesi più apparecchi possibili per tenere bassa la tensione, dicendo che gli è già capitato in altri casi di impianti isolati come il mio e non si è potuto fare nulla se non chiedere all'ENEL di abbassare la tensione di base in modo che se anche l'inverter la fa salire, comunque non si raggiunge la soglia limite di protezione. E' giusta questa cosa? a me sembra assurdo anche perchè non mi piace l'idea di dover abbassare la tensione perchè soprattutto in invero, appena parte qualche elettrodomestico, sulla linea si avverte un immediato calo di tensione (le lampadine quasi si spengono) e penso che questo non faccia per niente bene agli elettrodomestici. Esiste qualche soluzione per abbassare la tensione dell'impianto oltre che tenere accesi tanti utilizzatori? avevo in mente che negli impianti idraulici esistono delle valvole di sfiato che entrano in funzione a determine pressioni per ridurre la pressione degli impianti. so che è completamente diverso ma per caso non esiste qualcosa di simile per gli impianti elettrici che entri in funzione appena la tensione dell'impianto supera una certa soglia? grazie mille in anticipo per le vostre considerazioni
guido Inserita: 19 giugno 2012 Segnala Inserita: 19 giugno 2012 (modificato) Un bel grosso problema! La linea Enel che arriva a casa tua probabilmente è molto lunga, quindi avviene una caduta di tensione troppo elevata; probabilmente essa è stata dimensionata per un consumo da 3kW. Ora con un impianto in emissione da 4,5kW l'effetto finale è un'innalzamento della tensione dovuto (detta in parole povere) al non assorbimento di tutta la potenza immessa in rete. Penso che non hai molte strade: 1- interpellare Enel per la sistemazione della linea 2- interpellare il costruttore dell'inverter per modificare la protezione di over-voltage (ma poi in questo caso avrai una tensione troppo alta in casa e ti servirà uno stabilizzatore per l'abbassamento della stessa verso l'utilizzatore (casa tua). (Queste cose chi installa impianti dovrebbe saperle!!!). Modificato: 19 giugno 2012 da guido
remo williams Inserita: 20 giugno 2012 Segnala Inserita: 20 giugno 2012 Come ha detto guido,impedenza della linea Enel elevata.
Mommy Inserita: 6 agosto 2012 Segnala Inserita: 6 agosto 2012 ciao, ma quando dici che è stato attivato, intendi che è stato attivato con Enel / installatore ? il problema da te descritto è un problema tuo se l'impianto non è ufficiale ( non attivato da enel con la produzione), ma in caso contrario, se è stato attivato con enel, mi sembra strano che i calcoli della linea non abbiano messo in evidenza la criticità. Se l'impianto è stato attivato ufficilamente ( Enel / installatore ) fai subito una bella raccomandata dove metti in chiaro che tu stai perdendo denaro in quanto il tuo investimento è bloccato a causa del cattivo dimensionamento della linea che alimenta la tua utenza ( il primo a saltare dalla sedia leggendo la raccomandata è chi ha mandato avanti la tua pratica, dicendo che la linea era idonea ) Tu fai partire la raccomandata, poi vedi che immediatamente si mobilita mezzo mondo enel. Per telefono o peggio per voce.....tempo perso
ctonino Inserita: 3 ottobre 2012 Segnala Inserita: 3 ottobre 2012 Avevo lo stesso problema e ho risolto con un variac.
tommy54 Inserita: 18 novembre 2012 Segnala Inserita: 18 novembre 2012 Sono un mancato ma fortunato cliente sorgenia. Contratti capestro sia per il costo dell'energia comprata da loro che per manutenzione impianto fotovoltaico. A parte il fatto tecnico compresibilissimo ma, un' azienda di tali dimensioni, visti i precedenti, non abbia ancora provveduto a segnalare il problema alle aziende dalle quali si rifornisce di materiale per installare i propri impianti. L' impianto è suo e quindi deve provvedervi in proprio e non lasciarlo cosi; in questo modo visto che l' inverter va in protezione continua non ci sarà mai utilizzazione dell' energia prodotta dall' impianto ma solo quella prelevata dalla linea, quindi comprata.
Rossi Inserita: 18 novembre 2012 Segnala Inserita: 18 novembre 2012 Mi sorprende questa insensibilità al problema. Qualcuno è a conoscenza del motivo per cui il controllo dell'inverter non tenta di limitare la produzione prima di disconnettersi fisicamente dalla rete? A me sembra una soluzione talmente ovvia. Qualcosa mi sfugge?
Livio Orsini Inserita: 18 novembre 2012 Segnala Inserita: 18 novembre 2012 Appena collegati i pannelli con l'inverter il tecnico di sorgenia ha rilevato che la tensione della rete enel è corretta e si attesta a 230V mentre i pannelli, appena producono, fanno innalzare la tensione subino a 265V soglia alla quale l'inverter fa scattare la modalità protezione che "stacca" i pannelli e si autoripristina. Questo avviene a ciclo continuo, cioè l'inverter appena parte inizia a salire da 230V a 265V il tutto in circa una trentina di secondi, dopodichè scatta la protezione e l'inverter inizia la procedura per autoripristinarsi, appena riparte, immediatamente la tensione sale di nuovo a 265V e ci risiamo. Da come descrivi il problema a me sembra che l'inconveniente sia nel regolatore dell'inverter. Per poter trasferire energia in rete, cioè per comportarsi da generatore, l'inverter deve avere una tensione maggiore di quella di rete. Per legge i limiti di tensione europe,i delle reti monofasiche, sono compresi tra 195.5 V e 264.5 V (230 V +/- 15%). Ogni distributore può garantire valori anche migliori, ma non eccedere da questi limiti. E' corretto che superando, anche di poco, la soglia massima l'inverter vada in protezione. Non è corretto, però, che l'inverter raggiunga questo valore avendo la rete un valore di 230V. Non avendo a disposizione l'impianto posso solo azzardare un'ipotesi. L'inverter cresce il valore della tensione che riversa in rete sino a raggiungere un valore tale che permette di riversare tutta l'energia disponibile. Probabilmente il circuito di regolazione non lavora in modo corretto, forse non misura correttamente l'energia che sta riversando.
Rossi Inserita: 18 novembre 2012 Segnala Inserita: 18 novembre 2012 (modificato) Non è corretto, però, che l'inverter raggiunga questo valore avendo la rete un valore di 230V. Scusa Livio, perché non potrebbe? Modificato: 18 novembre 2012 da Rossi
frua Inserita: 18 novembre 2012 Segnala Inserita: 18 novembre 2012 Solo un aggiunta sui primi commenti che ho ritenuto poco precisi ( o che io ho capito male ). Se fosse vero che la linea arrivo enel fosse dimensionata solo per 3KW il gestore della linea e non l'installatore deve preoccuparsene. Cioè doveva sostituire la linea di arrivo (ovviamente il preventivo di connessione sarebbe risultato ben piu alto dei classici 100euro + iva).
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