kensan Inserito: 17 aprile 2013 Segnala Inserito: 17 aprile 2013 Vorrei fare un impianto fai da te fotovoltaico su tetto. Comprerei pannelli fotovoltaici economici in tellururo di cadmio della first solar o della Q-cell. Starei su potenze basse rispetto al consumo familiare che dovrebbe aggirarsi sui classici 2500 kWh annui. Starei su potenze di picco di 1 kWp di pannelli fotovoltaici o anche meno. In pratica acquisterei solo i pannelli e l'inverter, il resto ho la maniera di costruirmelo a basso prezzo (staffe in acciaio inox, cablaggio elettrico, montaggio ecc) Vorrei stare sui 2000-3000 euro di questi due componenti (inverter + 75 Wp x 10-15 unità). Con il numero di pannelli che non superino la tensione massima dell'inverter per una stringa unica. Il problema che mi pongo è quello di *non* immettere potenza nella rete elettrica fuori da casa mia: come fare? Cerco di essere più chiaro. Mi piacerebbe esistesse un inverter con un doppio ingresso: un ingresso della 220 dell'Enel (ingresso Enel) e un altro ingresso dalla mia stringa di pannelli fotovoltaici (ingresso fv). In uscita vorrei 220 v che collegherei al differenziale di casa mia e che alimenta tutta la casa (uscita casa). L'inverter dovrebbe usare l'energia fv e se non è abbastanza usare anche quella dell'Enel per alimentare la casa. L'inverter con doppio ingresso dovrebbe avere la capacità di non immettere mai potenza del mio impianto fv nella rete Enel e quindi in caso vada via la corrente Enel dovrebbe non tenere in tensione l'ingresso Enel dell'inverter. In alternativa all'inverter con doppio ingresso un normale inverter che si allacci alla rete domestica e un sezionatore (bipolare) che automaticamente (esiste? è sicuro?) scolleghi il mio impianto domestico dalla rete nel caso in cui "vada via la corrente Enel". Casa è il caso di fare?
Simone Baldini Inserita: 17 aprile 2013 Segnala Inserita: 17 aprile 2013 Innanzi tutto se monti un inverter per connessione in rete vuol dire che si allinea alla frequenza della rete esistente, se la rete sparisce l'inverter non funziona. Io ti consiglio di attivare lo scambio sul posto, in tal modo avrai un impianto FV connesso in rete. L'incentivo FV non è obbligatorio richiederlo, anzi oggi molti optano per la detrazione fiscale del 50%. Sistemi quali dici tu per evitare l'immissione in rete creano solo complicazioni, inoltre se non sei autorizzato da ENEL non potresti comunque collegare un generatore alla rete.
kensan Inserita: 18 aprile 2013 Autore Segnala Inserita: 18 aprile 2013 Innanzi tutto se monti un inverter per connessione in rete vuol dire che si allinea alla frequenza della rete esistente, se la rete sparisce l'inverter non funziona. Questo è interessante ma bisognerebbe capire cosa significa che "non funziona", forse significa che posso mettere le mani sulla 220 senza prendere scosse? Io ti consiglio di attivare lo scambio sul posto, in tal modo avrai un impianto FV connesso in rete. Il problema di questi consigli è il costo. Nessuno fa un impianto certificato da 1 kWp comprese le spese burocratiche per 2000 euro. Invece io me lo posso fare e solo a questi costi un impianto senza incentivi statali è conveniente. Poi i soldi bisogna sborsarli e bisogna averli, qualche migliaio di euro non sono moltissimi, 6000 o 8000 euro sono cifre importanti che vanno solo a gonfiare le tasche degli installatori e per le pratiche burocratiche. Io cercavo una soluzione sicura per mettere un generatore di energia elettrica (l'impianto fv) in casa mia senza che interferisca con la rete elettrica esterna a casa mia.
Simone Baldini Inserita: 18 aprile 2013 Segnala Inserita: 18 aprile 2013 Questo è interessante ma bisognerebbe capire cosa significa che "non funziona", forse significa che posso mettere le mani sulla 220 senza prendere scosse? Si. Il problema di questi consigli è il costo. Nessuno fa un impianto certificato da 1 kWp comprese le spese burocratiche per 2000 euro. Invece io me lo posso fare e solo a questi costi un impianto senza incentivi statali è conveniente. Poi i soldi bisogna sborsarli e bisogna averli, qualche migliaio di euro non sono moltissimi, 6000 o 8000 euro sono cifre importanti che vanno solo a gonfiare le tasche degli installatori e per le pratiche burocratiche. Lo scambio sul posto non è un incentivo, semplicemente ENEL o chi per esso ti ripaga la corrente che gli vendi. Lo scambio sul posto lo puoi richiedere anche tu oppure piu' semplicemente puoi chiedere ad ENEL il contatore bidirezionale, e poi la corrente che ti autoconsumi bene, quella in eccesso che dai ad ENEL rimane ad ENEL. Io cercavo una soluzione sicura per mettere un generatore di energia elettrica (l'impianto fv) in casa mia senza che interferisca con la rete elettrica esterna a casa mia. Non essite. L'unico sistema è mettero ad isola, cioè scollegandoti da ENEL.
Meno MHR Inserita: 28 aprile 2013 Segnala Inserita: 28 aprile 2013 Per allacciare un impianto di produzione ( SSP o RID) alla rete ENEL bisogna fare la richiesta di connessione a enel e serve: Inanzi tutto l'impianto deve essere superiore a1 kwp progetto unifilare progettato da un tecnico abilitato censimento a terna Dichiarazione di conformita piu di 300 euro solo per le spese di allaccio Un inverter conforme alla cei 0-21 Secondo me ti conviene fare un impianto a isola solo per carichi privileggiati
misterx7777 Inserita: 17 agosto 2013 Segnala Inserita: 17 agosto 2013 No, esiste un inverter che ha questa opzione, anche se costoso. E' allacciato alla rete ed anche ai pannelli. Non immette in rete ed utilizza principalmente il fotovoltaico, miscelando se necessario la quantità mancante di energia prelevandola dal contatore Enel quando la produzione non è sufficiente. Ripeto, la miscela modulandola, non attaccando e staccando le batterie come si potrebbe pensare. Inoltre, se le batterie non sono sufficientemente cariche e non c'è produzione di energia, solo in quel caso, funge da caricabatteria usando la rete. Vi mostro l'immagine, se poi vi interessa vi fornisco il link (se i moderatori lo permettono). https://docs.google.com/file/d/0Bwuhj7RKXTUibE9XVzAwajdsT1k/edit?usp=sharing
elisaspera Inserita: 18 agosto 2013 Segnala Inserita: 18 agosto 2013 ciao, a me piacerebbe avere un impianto da 200watt come sistema di emergenza per poter pilotare in caso di emergenza un motore tapparella elettrica porta finestra. il motore sara' da 80watt. Sarebbe possibile collegare l'inverter alla linea di casa sconnettendo la rete enel? Nel senso va via la corrente commuto la rete su pannello apro tapparella...per esempio. E' solo un ipotesi che mi e' venuta leggendo il post. Che costi potrebbe avere?lavori di muratura e cablaggio esclusi
ElettroMT Inserita: 23 agosto 2013 Segnala Inserita: 23 agosto 2013 Se hai paura di restare "chiusa in casa" piuttosto che pannello ed inverter io opterei per un ups, la tua idea è fattibile ma non ha senso
elisaspera Inserita: 23 agosto 2013 Segnala Inserita: 23 agosto 2013 grazie sei gentilissimo :-) si forse hai ragione
DJ_Gabriele Inserita: 1 settembre 2013 Segnala Inserita: 1 settembre 2013 O ancora più semplice monti i motori per tapparelle con apertura manuale di emergenza che è meglio vista la facilità con cui si rompono gli UPS domestici...
del_user_155042 Inserita: 1 settembre 2013 Segnala Inserita: 1 settembre 2013 L'incentivo FV non è obbligatorio richiederlo, anzi oggi molti optano per la detrazione fiscale del 50%. Sistemi quali dici tu per evitare l'immissione in rete creano solo complicazioni, inoltre se non sei autorizzato da ENEL non potresti comunque collegare un generatore alla rete Perffetamente d'accordo. Cosi si evitano automazioni complesse e costi alti . La soluzione migliore e lo scambio sul posto. Un ultima cosa : Le staffe , meglio comperarle da un venditore certificato .
click0 Inserita: 6 settembre 2013 Segnala Inserita: 6 settembre 2013 Ripeto, la miscela modulandola, non attaccando e staccando le batterie come si potrebbe pensare ----- https://docs.google....dit?usp=sharing Incuriosito ho dato una occhiata alle caratteristiche dell'inverter ma mi sembra nasca più o meno come UPS stacca la linea in ingresso e fa andare l'impianto in isola o meglio l'esatto contrario prevede il funzionamento da batteria e in caso di indisponibilita aggancia la "rete"
del_user_155042 Inserita: 7 settembre 2013 Segnala Inserita: 7 settembre 2013 Incuriosito ho dato una occhiata alle caratteristiche dell'inverter ma mi sembra nasca più o meno come UPS stacca la linea in ingresso e fa andare l'impianto in isola o meglio l'esatto contrario prevede il funzionamento da batteria e in caso di indisponibilita aggancia la "rete" L'inverter che funziona ad isola non può fare il paralello con la rete : 1. Non può sincronizarssi. 2 . E' severamente vietato . L'inverter che fa il paralello con la rete non puo fare gli scambi che vuoi tu . Anche se questo fosse possibile avresti dei buchi di tensione continuamente durante gli scambi. O fai un impianto ad isola e fai un miscuglio ti automazione tra UPS , FTV , ENEL ,, ma senza paralello con la rete enel . e riempi la cantina di batterie . U fai un impianto Gird , semplice , veloce , e sicuro.
click0 Inserita: 7 settembre 2013 Segnala Inserita: 7 settembre 2013 non fa parallelo e non è sincronizzato ma puo attingere alimentazione anche da "rete" si avvicina al funzionamento dei sconosciuti sunny backup (che al contrario non preleva ma riversa l'eccedenza in rete) comunque mi associo al fatto della compressità e della scarsa utiltà di un impianto cosi costruito
esco Inserita: 8 dicembre 2013 Segnala Inserita: 8 dicembre 2013 La consultazione diretta dei nuovi contatori Enel elettronici (attraverso il pulsante di interrogazione) consente di verificare se il contatore è già "bidirezionale"?
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