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Tipologia partitori e derivatori


Messaggi consigliati

Inserito:

Salve.Avrei anch'io bisogno di un consiglio per un nuovo impianto. Un gruppo antenne (VHF 3 banda canale F + UHF larga banda) + amplificatore da palo non alimentato deve asservire due appartamenti con alimentazione indipendente (cioè occorre un alimentatore per ogni appartamento, ciascuno in grado di alimentare l'amplificatore da palo anche se l'altro è spento).

Già dispongo di un alimentatore SIEL AL1. Andrebbe bene un altro uguale o della stessa tipologia?

I partitori e derivatori sulla linea possono essere passivi resistivi o devono essere induttivi?

Grazie per i consigli


Inserita:

Il partitore necessario per distribuire i segnali ai due alimentatori deve essere necessariamente induttivo con passaggio di tensione tipo PA2 della Fracarro o similare.Per quanto riguarda l'alimentatore mancante va sicuramente bene un altro uguale o con le stesse caratteristiche elettriche.L'unico inconveniente di questo tipo d'impianto è che se una delle due linee va in corto per qualsiasi motivo bisogna logicamente intervenire per permettere all'altro utente di far funzionare l'amplificatore.Ciao

Inserita:

Grazie per la risposta.

Parli solo di partitori, anche i derivatori dovrebbero essere induttivi? e in siffatto impianto si deve inserire un derivatore o bastano i partitori?

Saluti.

Inserita:

Sull'uscita tv dell'alimentatore di ogni appartamento avrai a disposizione un segnale di un valore dipendente naturalmente dai segnali in antenna e dal guadagno dell'amplificatore.E proprio il livello dei segnali a disposizione, il numero di prese e il tipo di distribuzione che condizionano il tipo di derivatore da usare.Ad esempio dovendo pilotare 4 prese tv con collegamento tipo radiale, quindi con cavi che partono da un unico punto e non avendo a disposizione un segnale molto forte potresti usare anche un semplice partitore tipo PA4 fracarro, mentre se mi fai una distribuzione a catena con più punti di allacciamento è quasi indispensabile usare derivatori induttivi tipo CAD.. che naturalmente inseriscono un'attenuazione superiore e quindi necessitano di un segnale in partenza più alto.Fammi sapere eventualmente che tipo di distribuzione hai intenzione di mettere in opera.Ciao

Pierluigi Borga
Inserita:

Per alimentare sempre l' amplificatore da palo senza creare inconvenienti tra gli alimentatori, devi uscire dall' ampli e collegare un divisore induttivo a due uscite con passaggio di tensione direzionale su entrambi le uscite tipo il CM2 digit Offel, poi colleghi i due appartamenti

Ciao

Inserita:

Anzitutto grazie ad entrambi per i vostri consigli.

L'impianto che devo realizzare è semplicissimo.

Un'antenna VHF 3° banda 4F + UHF larga banda e relativi cavi entrano in un amplificatore da palo non autoalimentato con guadagno regolabile da min 10 dB a max 30 dB ( finora tutto da comprare, consigli apprezzati....).

A 2 metri di distanza dall'amplif. il cavo coassiale entra nella mia casa, dove ho subito disponibile un alimentatore SIEL AL1 (1 ingr. + 1 uscita) e relativa presa di corrente. Dopo 10 metri di cavo devo dividere o separare il segnale (perdonate, non so quale termine è più preciso) in due, e ciò devo farlo con un partitore o derivatore (da acquistare): un'uscita alimenterà l'unico mio tv di casa, l'altra entrerà nell'appartamento del mio vicino che anch'esso dispone di un unico tv. Lungo la linea di casa sua sarà necessario un secondo alimentatore (anch'esso da acquistare) da azionare quando io sarò assente.

Spiegatovi l'impianto le domande che vi faccio sono le seguenti:

- per separare o dividere il segnale immediatamente a monte del mio tv va bene il divisore Fracarro PA2 o suggerite qualcos'altro?

- la presa tv del mio tv può essere qualsiasi o anch'essa deve essere di un certo tipo?

- nella casa del mio vicino, quale potrebbe essere l'alimentatore migliore? e se per caso entrambi gli alimentatori sono accesi, c'è qualche pericolo? Se il mio alimentatore è acceso ed il suo è spento, sono sicuro che lui vedrà la tv? la sua presa tv deve essere uguale alla mia presa tv (di cui sopra).

Scusate la prolissità, ma non sono molto esperto in materia.

Grazie ancora

Marco

Pierluigi Borga
Inserita:

Come dicevo se usi un divisore con passaggio di tensione direzionale, questo consente il passaggio dei 12 volts solo verso l' amplificatore, così se il tuo alimentatore è spento il suo funziona e la tv si vede e non ritornano i 12 volts verso la tua presa, perciò è indispensabile un divisore(non derivatore) tipo il CM2 digit Offel o il PA 2 fracarro. Va bene un alimentatore qualsiasi basta che abbia una tensione di 12 volts, come quello che hai, inoltre gli alimentatori devono essere installati dopo il divisore, puoi metterli vicino al tv se esci diretto col filo oppure subito dopo il divisore.

Per due prese soltanto un amplificatore da 30dB è tanto, cmq dipende dalla zona, per le antenne puoi usare offel FS4 banda 3° canale F e K47 D banda UHF, oppure fracarro 4F e blu 420.

Ciao

Inserita:

Grazie Gigiborga.

Riguardo l'amplificatore, anche a me 30 dB sembravano tanti, ma gli installatori della zona (Praia a mare, Cs) dicono che almeno 20 dB sono necessari. Tieni conto che il segnale arriva dal golfo di Policastro a 30 km di distanza (TV1: Fh ; TV2:33v).

Hai qualche suggerimento su un ampli da palo non autoalimentato con guadagno regolabile? Ciao

Inserita:

l'amplificatore da palo Fracarro MAP208 andrebbe bene?

Pierluigi Borga
Inserita:

Il map 208 ha 2 ingressi 3° e UHF, guadagna 34 dB e ha attenuatori potenziometrici fino a 15 dB perciò se lo metti al minimo guadagna sempre 19 dB circa. Può andar bene.

Meglio sarebbe un LC 2/30 V-U offel con attenuatori coassiali fino a 20dB. Sai io uso sempre offel, non prendertela, cmq un fracarro simile è il MAK però arriva solo a 23 dB di guadagno massimo.

L' attenuatore coassiale è migliore tecnicamente del potenziometrico perchè mantiene costante l' impedenza della linea, cosa importante, forse la diff. negli impianti piccoli non si nota ad occhio ma...

Ciao

  • 2 weeks later...
Inserita:

ATTENZIONE.

Sulla base dei Vs. preziosi consigli sono andato da un rivenditore di componenti elettronici specializzato in antennistica, ed ho chiesto il gruppo antenne + amplificatore Fracarro MAP 208 + partitore Fracarro PA2 + alimentatore uscita 12 V, spiegando che volevo realizzare un impianto con un alimentatore a valle di ognuna delle uscite del PA2, con la possibilità di usare un alimentatore in alternativa all'altro.

Il rivenditore invece sosteneva che il partitore Fracarro PA2 consente l'impiego di un solo alimentatore.

Ciò contrasta con quanto da Voi indicato.

Chi ha ragione?

Grazie

Inserita:

No vai tranquillo, con il PA2 puoi tranquillamente fare la telealimentazione. l'ho fatto diverse volte e non ho mai avuto problemi.

ciao.

Inserita:

grazie nicola.

Riguardo gli alimentatori, devono avere caratteristiche particolari (nel senso di valore minimo di corrente erogata) o basta che siano da 12V? ciao

Inserita:

Vista la poca differenza di costo metti un alimentatore da 200mA e vai tranquillo.

Inserita:

Grazie Elvezio.

Poichè dispongo di un alimentatore Siel Elettronica AL1, che vorrei provare a recuperare, qualcuno è in grado di dirmi - magari disponendo di un vecchio catalogo - che corrente (mA) eroga questo alimentatore?

(Nel frattempo la SIEL è fallita ...).

E i due alimentatori dovrebbero essere della stessa capacità o possono essere diversi?

grazie ancora

Inserita:

Con un' alimentazione di questo tipo, l'alimentatore effettivamente attivo è quello che ha la tensione di uscita più alta, anche se di pocchissimo. (è praticamente impossibile che siano uguali).

Comunque questo non è importante, meglio comunque puntare sulla qualità e sicurezza anche se non sono uguali.

Quello che possiedi non lo conosco ma se è in buone condizioni puoi provare ad utilizzarlo.

Ciao.

Inserita:

grazie lemiz

l'importante è sapere che se dispongo di due alimentatori in parallelo, entrambi di (circa!) 12v in uscita, ma l'uno ad esempio da 100 mA e l'altro da 200 mA, non succede nienete se sono entrambi accesi...giusto?

Inserita:

Si, è sufficiente che il più piccolo (in corrente) sia maggiore dell' assorbimento dell'amplificatore.

Per essere precisi, gli alimentatori non sono in parallelo perchè se usi ad esempio un PA2 in testa all'impianto verranno accoppiati da diodi in serie, quindi quello che ha la tensione più alta alimenta, l'altro rimane interdetto. (mi sono ripetuto)

Ciao.

Inserita:

ok grazie mille lemiz.

Vuol dire che, una volta comprato un alimentatore, proverò ad usare anche il mio vecchio Siel AL1 prima di acquistarne un secondo alim.

ciao e grazie anche a tutti gli altri

  • 2 weeks later...
Inserita:

Scusatemi se torno ancora sull'argomento, ma il proprietario dell'appartamento in cui sarà allocato uno dei due alimentatori a valle del derivatore Fracarro PA2 (l'altro alim. sarà situato nel mio) mi ha posto un quesito cui non sono in grado di rispondere…

Premessa: mi dite che quando entrambi gli alimentatori (identici, Fracarro JL200) sono accesi quello effettivamente attivo tra i due sarà quello avente la tensione di uscita più alta (anche se di pochissimo)

Orbene, il mio vicino mi chiede questo:

supponiamo che, con entrambi gli alim. accesi, sia “attivo” quello nell’appartamento A in quanto in tale appartamento la tensione di rete (220 V) è leggermente più alta rispetto a quella nell’appartamento B…ad un certo punto però, mettendo in funzione nell’appartamento A una utenza elettrica che assorbe una potenza notevole, la tensione diventa più alta nell’appartamento B rispetto all’appartamento A: per effetto di ciò l’alimentatore attivo diventa quello situato nell’appartamento B?

In caso affermativo, il cambiamento di alimentatore attivo che teoricamente può verificarsi anche più volte nella stessa giornata può provocare inconvenienti (ad esempio brevi interruzioni del segnale in arrivo al TV)?

Grazie ancora

Inserita:

Sicuramente non ci sono inconvenienti perchè nel momento che le tensioni sono uguali semplicemente funzionano in parallelo.

Per aumentare il range di tensione di funzionamento in parallelo bisognerebbe aggiungere una resistenza in serie ad ogni alimentatore (all' interno di essi) in modo da creare una piccola caduta di tensione compensando le variazioni che tu hai rimarcato.

Così facendo però la tensione di alimentazione per gli ampli sarebbe più bassa rispetto a quella richiesta, allora bisognerebbe modificare gli alimentatori ecc. ecc...

Forse non ne vale la pena se tutto funziona lo stesso... no?

Ciao.

Inserita:

Ovvio che non vado a guastarmi la testa se non è rotta.....

Noto piuttosto che, dopo che mi è stato detto più volte che i due alimentatori non sarebbero in parallelo (per effetto dei diodi o del partitore induttivo PA2, non ho ben capito) ora, a tensione PERFETTAMENTE uguale, lo diventerebbero! E comunque questa sarebbe una condizione che si verifica solo in questa circostanza?

(mi rendo conto che la discussione sta diventando accademica, chiedo venia!)

Inserita:

Appunto, in sostanza è solo teoria, a noi serve che funzioni e funziona!

Comunque il PA centra solo perchè usa diodi che permettono il passaggio della CC da ogni uscita verso l'entrata e non tra uscita e uscita, per evitare cortocircuiti.

Teoricamente... si realizza una porta logica OR e con le resistenze di caduta si realizza una porta AND (nel range di caduta)

Non dirlo al proprietario dell'altro appartamento altrimenti non ne esci! biggrin.gif

Ciao.

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